Reali
Dalla giraffa di Carlo X ai mitici corgi di Elisabetta II, tra monarchie e pet
Il libro di Enrico Ercole, V.I.P. – Very Important Pet, offre un’inedita prospettiva sulla storia delle monarchie europee, mettendo in luce il legame speciale tra sovrani e i loro animali domestici. Una lettura che permette di fare le pulci a secoli di storia, attraverso le vicende degli amici a quattro zampe.

I corgi reali sono da sempre i protagonisti della monarchia inglese dal 1933, da quando Giorgio VI, padre della regina Elisabetta II, portò a palazzo il primo esemplare. E da allora, cani, gatti e anche animali esotici hanno avuto un ruolo significativo nelle vite dei monarchi europei. Il libro di Enrico Ercole, V.I.P. – Very Important Pet, esplora questa affascinante connessione tra regnanti e i loro animali domestici.
I corgi di Elisabetta II
Nel corso del suo regno, la regina Elisabetta II ha allevato più di trenta corgi. Anche se nel 2010 aveva deciso di non prenderne più per non lasciarli soli dopo la sua morte, avvenuta l’8 settembre 2022, suo figlio Andrea gliene aveva regalati due nuovi, Muick e Sandy. Oggi, questi due vivono al Royal Lodge dei duchi di York, Andrea e Sarah Ferguson.
Gli animali nelle corti europee
Imperi, ducati e castelli sono sempre stati popolati da animali domestici. Edoardo VII d’Inghilterra era inseparabile dal suo cane Caesar, mentre Federico di Prussia era legato alla cagnolina Biche, salvata da un rapimento sul campo di battaglia. Enrico Ercole, nel suo libro, racconta come la nobiltà si affezionava profondamente ai propri animali.
Sissi e i cani giganti
L’imperatrice Elisabetta d’Austria, nota come Sissi, preferiva cani di grandi dimensioni, come i Leonberger e i San Bernardo. Contrariamente alla moda dell’epoca che favoriva piccoli cani da compagnia, Sissi si faceva spesso ritrarre con i suoi giganteschi amici a quattro zampe.
La regina Vittoria e i suoi cani
La regina Vittoria, la più cinofila delle monarche inglesi, amava così tanto i suoi cani da farsi costruire canili in ogni castello. Era solita farsi ritrarre con loro e istituì la prima associazione per la protezione degli animali, contribuendo alla nascita delle moderne associazioni contro il maltrattamento degli animali.
Anche molti animali esotici nelle corti europee
Non solo cani e gatti, ma anche animali esotici erano presenti nelle corti. Carlo X di Francia ricevette in dono una giraffa dall’Egitto, che attraversò tutta la Francia prima di arrivare a corte. Enrico III di Francia era così ossessionato dai suoi cani che li portava sempre con sé in una cesta appesa al collo.
Aneddoti e stravaganze
Tra gli episodi più bizzarri, Carlo IX di Francia si fece cucire dei guanti con la pelle del suo cane defunto, mentre Pietro il Grande impagliava i suoi cuccioli per tenerli sempre con sé. Questi racconti mostrano un lato intimo e spesso stravagante dei potenti, rivelando quanto fossero legati ai loro animali.
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Reali
Re Carlo III e la regina Camilla costretti in Piazza Navona… Rinviato l’incontro in Vaticano con papa Francesco
Il Pontefice, in convalescenza per una polmonite, sospende le visite ufficiali. Rimandata la visita reale dell’8 aprile.

Era evidente già una decina di giorni fa. Si trattava solo di usare del buon senso… La visita di Re Carlo III e la regina Camilla a papa Francesco prevista per l’8 aprile si sarebbe dovuta annullare da tempo. Eppure fino all’ultimo non è stato così. Si aspettava un miracolo…? La visita è stata annullata anche se i reali inglesi comunque saranno in Italia dal 7 al 10 aprile.
Rinviati anche gli incontri istituzionali
Buckingham Palace ha comunicato che la decisione è stata presa di comune accordo, considerando le raccomandazioni mediche per un lungo periodo di riposo e recupero per Francesco. Il Pontefice, ancora in convalescenza dopo un ricovero per polmonite bilaterale, ha visto limitate le sue attività e visite per le prossime settimane. Oltre all’incontro con papa Bergoglio, sono stati cancellati anche gli eventi collaterali previsti nella Città Santa, tra cui una funzione nella Cappella Sistina e la visita alla Basilica di San Paolo fuori le Mura. Nonostante il rinvio della visita in Vaticano, quella in Italia proseguirà, seppur con possibili modifiche al programma.
Quanta è fragile la “fragilità” del papa?
Il Pontefice, attualmente in isolamento al secondo piano di Casa Santa Marta, continua la terapia farmacologica e respiratoria, dedicandosi a un recupero completo. La sua fragilità ha portato il suo entourage a ridurre gli impegni per evitare rischi alla sua salute. Per ora, il sua Santità si concentra su attività limitate e riposo.
Reali
Ma perché i componenti della famiglia Reale britannica, in auto, non indossano la cintura di sicurezza?
Il mancato utilizzo della cintura di sicurezza da parte dei Reali inglesi non li protegge da eventuali danni fisici in caso di incidente. La scelta si basa quindi su un equilibrio tra rischi, necessità pratiche e priorità di sicurezza.

I membri della famiglia reale britannica spesso scelgono di non indossare la cintura di sicurezza in auto, una decisione che potrebbe sembrare sorprendente, ma che si basa su diverse considerazioni pratiche e strategiche. I Windsor, inclusi Re Carlo e Camilla, adottano un approccio cosidetto “flessibile” riguardo all’uso delle cinture di sicurezza. Le ragioni includono necessità legate alla sicurezza in caso di emergenza, valutazioni di rischio preventivo, praticità durante viaggi brevi e considerazioni estetiche. Inoltre, il monarca gode dell’immunità sovrana, evitando sanzioni legali che risale al 1686, e quindi è esente da multe e non può essere portato in tribunale.Tuttavia, questo non li protegge da possibili rischi fisici. Ecco i principali motivi che spiegano questa scelta.
Considerazioni di sicurezza
La famiglia reale deve affrontare rischi che vanno ben oltre i normali incidenti stradali. In caso di emergenza, come un attentato o un attacco, essere liberi da cinture di sicurezza potrebbe consentire ai reali o alle loro guardie del corpo di reagire più rapidamente. Ad esempio, in una situazione pericolosa, ogni secondo risparmiato può fare la differenza, e togliere la cintura potrebbe richiedere troppo tempo in circostanze critiche.
Valutazioni del rischio
Prima di ogni viaggio, vengono valutati i rischi potenziali e il livello di sicurezza necessario. Se il rischio di attacco o incidente è ritenuto basso, potrebbe essere deciso che non indossare la cintura è accettabile. Questo approccio “flessibile” è parte di un protocollo preventivo attentamente pianificato.
Praticità e comodità
Nei tragitti brevi o in situazioni in cui i reali devono salire e scendere frequentemente dall’auto, l’uso delle cinture di sicurezza può risultare scomodo. Inoltre, c’è anche una questione di estetica: le cinture possono sgualcire gli abiti o le camicie, un aspetto che, per i membri della monarchia, è rilevante durante eventi ufficiali e cerimonie.
Esenzione da sanzioni legali
Il monarca britannico gode dell’immunità sovrana, il che significa che non può essere perseguito legalmente, nemmeno per violazioni al codice della strada come la mancata cintura di sicurezza. Questo potrebbe ridurre ulteriormente il peso del rispetto di questa regola, almeno dal punto di vista legale.
Reali
Re Carlo III e la Regina Camilla: una storica visita di Stato in Italia
Il sovrano e la consorte sono attesi dal 7 al 10 aprile per un viaggio che toccherà diverse tappe, tra cui quella a Roma e in Vaticano, come capo della Chiesa d’Inghilterra.

Dal 7 al 10 aprile, Re Carlo III e la Regina Camilla saranno in Italia per una visita di Stato che segna il primo viaggio ufficiale del monarca dopo l’incoronazione. Un evento storico che rafforza i legami tra Italia e Regno Unito, toccando temi di cultura, ambiente e relazioni bilaterali. Le tappe principali includono Roma, il Vaticano e Ravenna.
Prime tappe Roma e il Parlamento
Il 9 aprile, Re Carlo sarà il primo monarca britannico a rivolgersi al Parlamento italiano in una sessione congiunta, un onore riservato a pochi leader internazionali. La giornata prevede incontri con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la premier Giorgia Meloni, una cerimonia al Milite Ignoto e un banchetto di Stato al Quirinale. Simbolicamente, le Frecce Tricolori italiane e le Red Arrows britanniche sorvoleranno Roma, celebrando la collaborazione tra i due Paesi, alleati nel G7 e nella NATO.
Vaticano e il Giubileo per Carlo e Camilla
L’8 aprile, Carlo e Camilla visiteranno il Vaticano per un per ora improbabile udienza con papa Francesco che, salute permettendo potrebbe presenziare una funzione nella Cappella Sistina sul tema della “cura del creato”. Per ora ci si limita ai bollettini dei medici dell’Ospedale Gemelli. Per la prima volta, comunue, un monarca britannico entrerà nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, un luogo simbolico per i sovrani inglesi. Camilla incontrerà suore cattoliche impegnate contro la tratta e la violenza sulle donne. Mentre Carlo dovrebbe partecipare a un ricevimento con seminaristi del Commonwealth.
Re Carlo, Ravenna e la cultura
Il 10 aprile, la coppia reale si sposterà a Ravenna, dove celebrerà la cucina e i prodotti tipici dell’Emilia-Romagna, duramente colpita dalle recenti alluvioni. Visiteranno la tomba di Dante e il Museo Byron, sottolineando i legami culturali tra i due Paesi. La giornata culminerà con una cerimonia per l’80º anniversario della Liberazione della provincia dall’occupazione nazi-fascista.
Un viaggio tra storia e futuro
La visita di Carlo e Camilla riflette l’impegno per il dialogo interreligioso, sostenibilità e cultura. Il re, noto per la sua passione per l’arte, non mancherà di ammirare i capolavori italiani, mentre Camilla promuoverà la lettura attraverso il suo book club. Questo viaggio, che cade nell’anno del Giubileo, che verrà accompagnato dall’incognita sulla salute di papa Bergoglio, celebra anche i 20 anni di matrimonio della coppia reale, unendo passato e presente in un evento che rafforza i legami tra Italia e Regno Unito.
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