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Ma quanti ostacoli per frequentare l’Università. Ma non è meglio quella online?
Le università italiane stanno affrontando un periodo di trasformazione, nuove opportunità e sfide che richiedono un impegno costante da parte delle istituzioni accademiche, studenti e governo per garantire più qualità e maggiore accessibilità.
Frequentare l’Università tradizionali non è sempre facile. Dovremmo farci un esame di coscienza collettivo. Negli ultimi anni, il sistema universitario italiano ha affrontato diverse sfide legate a problemi diversi. Tra questi il primo a lungo termine è l’inverno demografico che stiamo attraversando, seguito dalla crescente concorrenza delle università telematiche e per finire le problematiche legate agli affitti per gli studenti fuori sede. In questo contesto, l’offerta formativa si evolve, spinta anche dai fondi del PNRR, con l’introduzione di 203 nuovi corsi di laurea per il prossimo anno accademico 2024-25. Molti dei quali incentrati sulla sostenibilità e l‘innovazione tecnologica.
Le nuove offerte formative e le classi di laurea
La riforma delle classi di laurea, che è entrato in vigore, è un aggiornamento necessario per allineare le discipline ai cambiamenti del mondo contemporaneo, includendo nuove tecnologie e sbocchi professionali. I corsi di laurea in Intelligenza artificiale e Big Data continuano a crescere, così come quelli in lingua inglese. La parola d’ordine è “sostenibilità“, che permea molte discipline, dai corsi in turismo e chimica a quelli in diritto e ingegneria.
Come si riesce ad accedere, test di ingresso
I test di accesso ai corsi di laurea, come i Tolc, – test di valutazione delle conoscenze erogati online presso le aule informatiche delle sedi universitarie – sono già iniziati. Rappresentano un passaggio cruciale per gli studenti che si preparano a continuare gli studi dopo la maturità. Le date per i test di Medicina – già realizzato – e Veterinaria sono fissate per maggio e luglio. I candidati possono partecipare a entrambe le sessioni per migliorare le loro possibilità di ingresso.
Università telematiche o didattica mista?
Le Università telematiche negli ultimi anni hanno registrato una crescita significativa, con un aumento del 410% in dieci anni. Tuttavia, queste istituzioni sono al centro di un dibattito politico e accademico sulla qualità dell’istruzione garantita. Per rispondere a questa sfida, il PNRR ha destinato 60 milioni di euro ai Digital Education Hub. L’obiettivo è quello di migliorare l’offerta di istruzione digitale nelle università statali, che stanno anche introducendo nuovi corsi online e in modalità mista.
Gli ostacoli veri: calo demografico e caro affitti
L’inverno demografico preoccupa particolarmente le università del Sud, che rischiano di perdere fino al 30% dei neoiscritti entro il 2040. Nel frattempo, il problema degli affitti elevati continua a gravare sugli studenti fuorisede . Un fenomeno che accomuna tutte le città sedi universitarie. Il governo, con l’aiuto dei fondi PNRR, ha pianificato la creazione di 60.000 nuovi posti letto per gli studenti entro il 2026, cercando di mitigare l’impatto dei costi elevati degli alloggi.
Quanto pesa il sostegno economico
Grazie alle politiche di esenzione fiscale, quasi il 40% degli studenti universitari italiani frequenta l’Università gratuitamente. L’aumento della No Tax area ha permesso a molti studenti di accedere all’istruzione superiore senza il peso delle tasse universitarie, favorendo una maggiore inclusione e accesso al diritto allo studio.
Cosa consigliare agli studenti
I nuovi corsi di laurea offerti dalle università italiane coprono una vasta gamma di discipline, dalle scienze mediche con innovazioni tecnologiche alle scienze ambientali e la gestione della sostenibilità. Per orientarsi tra le numerose offerte, è consigliabile agli studenti leggere attentamente i programmi di studio, partecipare agli Open Day e consultare i referenti dei corsi.
Non farsi trascinare dalle mode del momento
La rettrice dell’Università di Firenze, Alessandra Petrucci, a questo proposito sottolinea l’importanza di un approccio attivo da parte degli studenti nella ricerca di informazioni e nella scelta del proprio percorso accademico. La sfida è quella di non farsi trascinare dalle mode del momento, ma di costruire un percorso formativo solido e flessibile, capace di rispondere alle esigenze future del mercato del lavoro.