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Moda

Bikini: il dettaglio estivo che rende l’eleganza un gioco di seduzione

Tra bombe atomiche e rivoluzioni femminili, la storia del costume che ha fatto scoppiare la moda. Il nome bikini per il costume da bagno femminile a due pezzi ha origini piuttosto particolari e recenti. Risale al 1946, anno in cui lo stilista francese Louis Réard presentò al mondo la sua creazione.

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    Simbolo intramontabile di seduzione
    All’epoca, il costume era davvero rivoluzionario per la sua audacia: mostrava l’ombelico e lasciava scoperta molta più pelle di quanto fosse consuetudine all’epoca. Réard scelse il nome bikini proprio per enfatizzare l’impatto che il suo nuovo costume avrebbe avuto sul mondo.

    Lo stesso effetto esplosivo dei test nucleari che gli Stati Uniti stavano conducendo proprio in quegli anni nell’atollo di Bikini nelle Isole Marshall. Il nome, quindi, non ha nulla a che fare con le origini del costume a due pezzi, che risalgono a tempi molto più antichi (basti pensare ai mosaici romani che raffigurano donne in abiti simili).

    Nelle foto Ursula Andress e Brigitte Bardot

    Tuttavia, l’associazione con l’atollo e i test nucleari contribuì senz’altro a far conoscere il bikini al grande pubblico e a renderlo un simbolo di emancipazione femminile e rottura con i costumi più rigidi dell’epoca.

    Più che mai attuale Il bikini è considerato sexy ancora oggi per diversi motivi. Innanzitutto, mette in risalto la figura femminile, esponendo parti del corpo che in altre circostanze rimangono coperte. Questo gioco di vedo-non-vedo stimola l’immaginazione e l’attrazione visiva.
    Inoltre, il bikini rappresenta un simbolo di fiducia in se stessi; indossarlo significa abbracciare il proprio corpo e mostrare sicurezza, qualità intrinsecamente attraenti.
    Infine, il design minimalista del bikini offre infinite possibilità di personalizzazione e stile, permettendo a chi lo indossa di esprimere la propria personalità in modo unico e seducente.

      Moda

      Elisabetta Canalis incanta Los Angeles in total black: diva in ecopelle

      Elisabetta Canalis, icona di stile e convinta animalista, conquista la scena a Los Angeles con un abito corsetto in ecopelle che esalta la sua silhouette perfetta. L’abito monospalla, dal costo di 895 euro, è abbinato a pumps nere e occhiali cat-eye, per un look sofisticato e grintoso

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        Elisabetta Canalis continua a dettare legge in fatto di stile, anche sotto il sole californiano di settembre. La showgirl, che vive ormai stabilmente a Los Angeles, ha recentemente sfoggiato un look total black che non è passato inosservato. In barba al cambio di stagione che inizia a farsi sentire in Italia, Elisabetta si gode le temperature ancora alte della California, vestendo un tubino in ecopelle firmato Violante Nessi, giovane designer italiana che ha fondato il suo brand nel 2015.

        L’abito, un midi monospalla dal taglio corsetto, incarna perfettamente la filosofia animalista della Canalis: niente pelle vera, ma solo ecopelle per esaltare una silhouette tonica e asciutta. Questo capo, il Voena Dress, realizzato a mano nell’atelier del brand, rappresenta l’unione ideale tra eleganza e sostenibilità, e viene venduto a 895 euro sul sito del marchio.

        A completare il look dark chic di Elisabetta ci sono un paio di pumps nere con dettagli metallici sulla punta, che aggiungono un tocco aggressivo ma raffinato al suo outfit. Non potevano mancare gli occhiali da sole tartarugati modello cat-eye, firmati Huma Eyewear, un accessorio che strizza l’occhio alle tendenze revival di fine anni Novanta, disponibile al prezzo di 260 euro.

        Elisabetta, che ha trascorso l’estate tra la Sardegna e la Sicilia, è pronta a tornare in Italia non solo in televisione con Tilt-Tieni il tempo, ma anche al cinema con il film Come far litigare mamma e papà, in uscita l’11 settembre. Nel frattempo, continua a incantare con il suo stile inconfondibile, dimostrando ancora una volta che, quando si tratta di moda, sa sempre come fare centro.

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          In primo piano

          Scontro tra Charlize Theron e Rihanna, in rotta di collisione per il trono Dior (Gallery)

          Dior ha sorpreso il mondo della bellezza annunciando Rihanna come nuovo volto del suo iconico profumo, J’adore. Questa scelta audace e affascinante segna una nuova era per la fragranza, che per anni ha avuto come musa Charlize Theron dal 1999.

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            Dior ha scosso il mondo della bellezza con l’annuncio di Rihanna come nuova icona del suo leggendario profumo, J’adore. Questa scelta audace e affascinante segna l’inizio di una nuova era per la fragranza, che ha avuto come musa Charlize Theron, dal 1999.

            La nuova campagna pubblicitaria, diretta dal rinomato fotografo Steven Klein, è ambientata nella sontuosa cornice di Versailles. Rihanna viene ritratta come una regina moderna, incarnando l’essenza di una femminilità trionfante, in sintonia con lo spirito della fragranza.

            L’atmosfera regale di Versailles amplifica il significato di questa nuova collaborazione, posizionando Rihanna come un’icona potente e di grande impatto. Il video della campagna narra una storia di trasformazione, con Rihanna che si svela in tutto il suo splendore dopo aver indossato J’adore. La colonna sonora, “Love On The Brain” di Rihanna, aggiunge un tocco personale, rendendo la campagna ancora più coinvolgente e autentica.

            Perché Rihanna?
            La scelta di Rihanna come volto di J’adore non è casuale. La popstar barbadiana è un’icona globale con una vasta fanbase e un’influenza straordinaria nel mondo della moda e della musica. La sua personalità forte e indipendente, insieme al suo stile unico, incarna perfettamente i valori di J’adore, rappresentando una femminilità moderna e audace. Inoltre, il suo successo nel mondo della bellezza con il marchio Fenty Beauty le conferisce una comprensione profonda del settore, rendendola la partner ideale per Dior.

            E Charlize?
            Mentre Rihanna ha portato una ventata di freschezza e modernità alla campagna di J’adore, Charlize Theron rappresenta una continuità, un legame con la storia e i valori più tradizionali. La scelta di mantenere Charlize come volto della gioielleria e dei prodotti skincare sottolinea l’importanza di un’ambasciatrice che incarni non solo il presente, ma anche il passato e il futuro di Dior.

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              Moda

              Il finto pixie cut di Anna Foglietta incanta Venezia: il segreto dietro l’acconciatura che ha ingannato tutti

              Anna Foglietta, protagonista della Mostra del Cinema di Venezia, ha sorpreso tutti con un finto taglio corto. Grazie a un sapiente gioco di raccolto e styling, l’attrice ha sfoggiato un’acconciatura che imita alla perfezione un pixie cut, senza dover tagliare nemmeno una ciocca

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                Sul red carpet della Mostra del Cinema di Venezia, Anna Foglietta ha rubato la scena con un’acconciatura che ha fatto girare molte teste. L’attrice, famosa per i suoi look sofisticati, ha scelto un faux pixie cut che ha trasformato completamente il suo tradizionale caschetto biondo, creando l’illusione di un taglio corto che, in realtà, non è mai avvenuto.

                Un faux pixie cut che inganna tutti

                A prima vista, sembrava proprio che Anna Foglietta avesse optato per un drastico taglio di capelli poco prima di sfilare sul tappeto rosso. I suoi capelli, delicatamente raccolti e allontanati dal viso, creavano un effetto bixie cut, un mix tra un bob e un pixie. Il trucco? Nessuna sforbiciata all’orizzonte, solo un sapiente lavoro di hairstyling.

                La protagonista di Perfetti Sconosciuti ha infatti nascosto le lunghezze del suo caschetto in un ordinato chignon bassissimo, riuscendo a far scomparire quasi del tutto i capelli e a simulare perfettamente un pixie cut. La piega del ciuffo laterale, voluminoso e strategicamente scostato dal viso, ha contribuito a rendere il look ancor più credibile, emulando le ciocche scalate tipiche di un vero taglio corto.

                Il segreto dello chignon invisibile

                Il vero asso nella manica di Anna Foglietta è stato proprio lo chignon bassissimo che ha trattenuto le lunghezze con precisione. Intrecciato con cura e sufficientemente rigoroso da impedire alle ciocche più piccole di sfuggire, lo chignon ha permesso all’attrice di ottenere un look sofisticato e minimalista, perfetto per l’occasione.

                Le Dive di Venezia: un red carpet all’insegna dello stile

                Anna Foglietta non era sola a incantare il pubblico veneziano. Insieme a lei, altre Dive e Madrine del Festival di Venezia hanno sfilato sul red carpet, ognuna con il proprio stile distintivo: Kasia Smutniak, androgina ed elegantissima, Caterina Murino con il caschetto più perfetto, Vittoria Puccini eterea e luminosa, Sonia Bergamasco con capelli raccolti e frangia lunga, e Rocío Muñoz Morales con i suoi ricci vaporosi.

                Tutte loro sono protagoniste dell’omonima mostra fotografica Dive & Madrine allestita nella hall dell’Hotel Excelsior tra il 28 agosto e il 7 settembre, che celebra l’intreccio tra moda, costume e cinema attraverso gli scatti di Uli Weber e quelli dell’Archivio Luce.

                Ma tra tutte, è stata Anna Foglietta, con il suo faux pixie cut, a conquistare l’attenzione e a dimostrare che a volte, il segreto di un look perfetto sta nel saper giocare con le illusioni.

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