Moda
Se i gioielli di famiglia non bastano…
Anelli di divorzio, cosa sono e come possono trasformare il passato in qualcosa di nuovo dividendo in due il simbolo tradizionale di impegno e promessa d’amore. Quali le opzioni per gestire l’anello di fidanzamento dopo il divorzio, tra cui la vendita, la trasformazione e la divisione in due monili distinti.
La vita continua
Indipendentemente dalla scelta, è importante sentirsi a proprio agio e procedere con la vita in modo costruttivo. Ma, dopo un divorzio, la gestione dell’anello di fidanzamento può essere un passaggio significativo. Mentre alcuni optano per la vendita dei gioielli per ottenere risorse finanziarie, altri considerano la trasformazione o la divisione dell’anello stesso in due monili distinti.
Sui gusti non si discute…
…sulla legge nemmeno perché, se l’oggetto prezioso viene fatto per le occasioni speciali, la restituzione non è legittima. Per cui, dopo un divorzio si può elaborare l’idea di vendere i gioielli e fare cassa, oppure dividere anche l’anello di fidanzamento in due monili distinti e separati da divorzio. Tutto si può, a patto che ne valga la pena e i diamanti siano almeno due e pure belli grossi! Ma facciamo chiarezza. Se la separazione tra marito e moglie è brusca e traumatica, solitamente l’anello amoroso, subito dopo la divisione deve sparire dalla nostra vista.
Se il monile è prezioso
Ma se il cadeau è divitia magna et pretiosa, vale la pena investire su un orafo che trasformi l’anello di fidanzamento in due anelli di divorzio. Gesto di autonomia e di appropriazione del proprio destino? Non si sa. In tutti modi questo passaggio segna comunque una fase della vita e simboleggia la capacità di trasformare le nostre esperienze passate in qualcosa di nuovo e significativo e spesso siamo noi donne che ci sentiamo in dovere di rimarcare la presa di distanza gettandogli indietro il brillante; ci sentiamo talmente ferite e arrabbiate da dover affrontare in qualche modo eventi importanti e trasformarli in opportunità di crescita e di rinascita.
Tiriamolo fuori dalla scatolina
Quindi, no conservazione dell’anello, no alla vendita, tantomeno alla restituzione, ma sì alla trasformazione. Indipendentemente dalla scelta che facciamo, ciò che conta di più è che ci dobbiamo sentire a nostro agio con la decisione presa e che siamo in grado di procedere con la vita in modo costruttivo. Inoltre, gestire l’anello di fidanzamento in modo rispettoso può aiutare a chiudere quel capitolo della vita in modo sano e consapevole.
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Moda
Il ritorno degli angeli di Victoria, tutte alucce piumate e sexy lingerie
Dopo sei anni di stand-by il colosso americano della lingerie sexy torna ad allestire la sua annuale sfilata, un tempo anche uno dei programmi più attesi del palinsesto televisivo statunitense.
Victoria’s Secretv rompe gli indugi e torna a sfilare. Lo stimolo arriva dai social, nei quali qualche responsabile del marketing aziendale ha riscontrato come sui social i ventenni di oggi guardassero con nostalgia agli show del passato, postando foto e soprattutto video di quegli iconici défilé. E allora… eccoli accontentati! Con un’innovazione sostanziale perà: organizzando uno show come ai vecchi tempi ma riformulato per i giorni attuali. Niente più trasmissioni televisive maspazio sui social media e su Amazon Prime Video. Abbinando le statuarie modelle di ieri insieme a qualle attuali. Forse meno perfette ma altrettanto carismatiche.
Non mancano le esibizioni live, tra passato e presente
Considerazioni che hanno dato luogo a una sfilata organizzata in un capannone a Brooklyn qualche giorno fa. Con pochi spettatori presenti fisicamente – solo 900 i presenti accreditati – che sono nulla rispetto alle migliaia e migliaia di spettatori di un tempo. Su un aspetto la tradizione è stata rispettata: la presenza di esibizioni dal vivo, questa volta tutte al femminile. Apre la star del k-pop Lisa, che fa il suo ingresso in scena languidamente adagiata su una moto; a seguire la la sudafricana Tyla e come chiusura… la divina Cher, in total black. Poi spazio agli angeli: la prima è Gigi Hadid, in rosa, con le enormi ali sulle spalle che si aprono fino a riprodurre il logo del marchio. L’atmosfera che si respira surante lo show è a tratti soprannaturale. La sensazione – assicurano i fortunati spettatori – è quella di essere catapultati in un mondo quasi magico, animato da creature celesti, forse messaggeri divini.
Tutti gli angeli in passerella
Le modelle iconiche del brand si sono tutte, rispondendo “presente” alla chiamata di Victoria: Adriana Lima e Alessandra Ambrosio, Candice Swanepoel e la sorella di Gigi, Bella Hadid. In rappresentanza del nostro Paese pure Vittoria Ceretti e Maty Diba. E in omaggio alle pari opportunità… le trans modelle Alex Consani e Valentina Sampaio. Senza dimenticare le “divine” che non potevano certo risultare assenti per un evento del genere: Kate Moss (con sua figlia Lila), Tyra Banks, Carla Bruni ed Eva Herzigova.
Ci sono pure le taglie forti
In omaggio al concetto inclusivo di bellezza, presenti anche le top plus size. Tra loro Ashley Graham, una delle più acclamate della serata, Paloma Elsesser e Jill Kortleve. E con lori tornano a spuntareanche le proverbiali ali, simbolo degli show del marchio, in una versione semplificata rispetto alle passate edizioni. Come a dire… siamo qui e torniamo a volare sulle estremità della seduzione.
Al passo coi tempi che cambiano
Lo stylist Emmanuelle Alt ha curato tutti i look, che appaiono più moderni e al passo con i tempi. Ai piedi tutte e 52 le modelle le creazioni di René Caovilla: scarpe che sembrano gioielli, in grado di illuminare la passerella grazie ai cristalli Swarovski, perle e ricami preziosi. Modelli che esaltano la femminilità con grazia, rappresentando un perfetto mix di eleganza e artigianalità italiana. Tutto estremamente sexy, sembra quasi di essere in paradiso. Qui perà il sesso gli angeli lo possiedono, eccome…
Moda
La NASA veste Prada. Un successo stellare per la maison
E’ stata presentata la tuta spaziale Axiom Extravehicular Mobility Unit (AxEMU). Progettata in collaborazione con Prada, sarà utilizzata per la missione Artemis III della NASA del 2026.
Al Congresso Astronautico Internazionale di Milano, Axiom Space ha presentato in anteprima le nuove tute spaziali che verranno utilizzate nella missione lunare Artemis III della NASA, prevista per la fine del 2026. Progettate in collaborazione con Prada, le tute AxEMU rappresentano un momento storico per l’esplorazione spaziale e per l’industria della moda.
Houston abbiamo un problema… si è incastrata la cerniera!!!
Matt Ondler, presidente di Axiom Space, ha sottolineato l’importanza del design innovativo che mette “l’uomo al centro”. Gli astronauti indosseranno per la prima volta queste tute per affrontare le condizioni estreme del Polo Sud della Luna, una zona in ombra perenne e ricca di ghiaccio. L’obiettivo principale della missione sarà la ricerca di acqua, cruciale per le future esplorazioni spaziali.
Materiali avanzati per una sfilata spaziale
La partnership con Prada si è rivelata strategica per lo sviluppo delle tute. Secondo Lorenzo Bertelli, figlio di Miuccia, Chief Marketing Officer del Gruppo Prada, questa collaborazione segna l’inizio di una nuova era per il settore spaziale, ricca di opportunità. Prada ha contribuito con la sua expertise nella lavorazione di materiali avanzati, fornendo soluzioni per lo strato esterno della tuta, che dovrà resistere a temperature estreme.
NASA tra pizzi e merletti a 40 sotto zero
Le tute AxEMU permetteranno agli astronauti di effettuare passeggiate spaziali in condizioni estremamente ostili, con temperature molto basse, per un massimo di otto ore. Nelle aree della Luna sempre in ombra, gli astronauti potranno lavorare all’esterno per almeno due ore, grazie alle innovazioni tecnologiche e ai materiali avanzati utilizzati.
Un prêt-à-porter tra le galassie
La tuta spaziale ha già superato una simulazione pressurizzata e ora proseguirà con ulteriori test, inclusi quelli subacquei e con i prototipi del veicolo lunare Artemis. La missione Artemis III segnerà il ritorno dell’uomo sulla Luna, questa volta al Polo Sud, aprendo nuove frontiere per l’esplorazione spaziale e per la collaborazione tra settori industriali diversi.
Moda
Mamma che fisico: Elisabetta Gregoraci in passerella alla Milano fashion week!
Elisabetta Gregoraci torna sotto i riflettori sfilando per il noto brand di beachwear alla Milano Fashion Week, appena uscita dall’ospedale per un malore. “È stata dura, ma oggi mi sento meglio”. Tra look grintosi e accessori in pelle, Elisabetta Gregoraci incanta il pubblico sfilando per la collezione Estate 2025.
Elisabetta Gregoraci stupisce tutti tornando in grande stile sulle passerelle della Milano Fashion Week dopo un periodo complicato. La showgirl, che recentemente è stata ricoverata in ospedale per un malore, è apparsa sorridente e in splendida forma durante la sfilata di Pin-Up Stars. Durante la quale ha sfoggiato due bikini della collezione Estate 2025 di Pin Up Stars, brand di Jerry Tommolini.
Il ritorno alla normalità
Dopo aver raccontato ai fan i momenti difficili vissuti in ospedale, Elisabetta ha voluto partecipare a tutti i costi all’evento. Un modo preciso per mostrare che sta meglio e che è pronta a riprendere la sua vita e il suo lavoro. “Dopo giorni complicati, è bello tornare in forma e fare ciò che amo”, ha dichiarato sui social.
Prossimamente in tv
Era stata ricoverata per un’infezione alle vie urinarie. Ora dichiara: “Ora sto meglio, grazie a Dio. Ho avuto la febbre altissima per giorni, mi sentivo stanca, senza forze, pensavo fosse un’influenza. Mi trovavo a Roma e mia sorella Marzia mi ha suggerito di fare gli esami del sangue. Per fortuna l’ho ascoltata: mi hanno ricoverata per un’infezione alle vie urinarie. Dopo le cure, un viaggio a Milano, un secondo ricovero con nuova terapia antibiotica”. Dal 26 settembre sarà in seconda serata su Rai2 a condurre Questioni di stile.
I fan entusiasti
Il pubblico ha accolto con entusiasmo la sua energia positiva, e la sfilata è stata un trionfo di eleganza e grinta, con la Gregoraci che ha saputo trasmettere tutta la sua voglia di ripartire.
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