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Quel benedetto colpo di fulmine senza età
La domanda è: l’amore a prima vista esiste? Esiste, esiste, parola mia… Sì è vero molti sono scettici ma perlopiù sono persone che restano ingabbiate in tabù e corazze caratteriali che non lasciano spiragli all’amore per caso.
Può capitare a tutte le età e molto dipende dal proprio equilibrio emotivo e dalla capacità di lasciarsi sorprendere. Il colpo di fulmine è sempre in agguato.
La domanda è: l’amore a prima vista esiste? Esiste, esiste, parola mia… Sì è vero molti sono scettici ma perlopiù sono persone che restano ingabbiate in tabù e corazze caratteriali che non lasciano spiragli all’amore per caso. E non c’è bisogno di essere un psicoterapeuta per affermare che anche a 70 anni ti puoi innamorare, così al primo sguardo. Sarà vero amore? O sarà una infatuazione passeggera?
Romeo, Giulietta e tutti gli altri
La letteratura ci racconta di Romeo che William Shakespeare fa innamorare istantaneamente di Giulietta. Nel cinema tutti ci ricordiamo del film ‘Il favoloso mondo di Amelie‘ in cui Nino quando vede per la prima volta la giovane donna viene colpito dalla connessione passionale. E andando a sfrugugliare la cronaca dei vip, l’autrice Mary-Ann O’Connor , per esempio, racconta che quando ha visto per la prima volta il suo attuale marito Anthony ha sentito una voce interiore (quella del fratello deceduto) che le sussurrava di fidarci: quello era l’uomo giusto per lei. E così è stato.
Per il matrimonio andiamoci piano
Una delle trasmissioni più azzeccate in questo senso è quella proposta da Real Time con ‘Matrimonio a prima vista‘ che punta proprio a far incontrare tutti quelli che cercano l’amore. Una sessuologa, un sociologo e un life coach mettono sotto torchio single che vengono accoppiati incrociando i dati raccolti attraverso interviste e test attitudinali. Il test consiste nel convivere per cinque settimane insieme fino al giorno in cui sceglieranno se proseguire con l’esperimento oppure andarsene ogni per la propria strada.
Ma che cos’è l’amore a prima vista?
Si tratta di un fenomeno emotivo e psicologico caratterizzato da un forte senso di attrazione e affinità immediata nei confronti di un’altra persona appena incontrata. I primi 3 secondi – la scienza dice 7 – riescono a concentrare tutte le informazioni che la nostra mente e il nostro fisico riescono a elaborare sulla persona che abbiamo di fronte. Riescono a comunicarci se quella persona fa per noi oppure no. In questa valutazione istantanea sono coinvolte una serie di reazioni fisiologiche e neurologiche del cervello. Sale l’adrenalina e la dopamina, che contribuiscono alla sensazione di eccitazione e benessere associata all’esperienza.
Quando ti innamori il cervello e il corpo si trasformano
Certo l’esperienza passata conta, ha un peso. Ma se pensiamo agli adolescenti, la scienza fa tilt, va tutto a rotoli. Ci sono poi le maledette aspettative personali con cui fare i conti. E poi c’è la ‘chimica’ emotiva e fisica. In realtà si tratta di una vera e propria alchimia. Lo sguardo giusto, le parole giuste, nel luogo giusto… Secondo Roberta Rossi, psicoterapeuta, didatta e supervisore dell’Istituto di Sessuologia clinica di Roma, past president della Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica (Fiss) l’amore a prima vista è un flash. “Ti coglie e ti fa vivere in una centrifuga, ma poi allo stesso modo si spegne anche perché non è detto che l’altro provi lo stesso sentimento. Ma se lo provoca… chi ti ferma più?
Il peso dell’attrazione fisica
E’ certo che la prima cosa sono gli occhi che si incrociano, incrociamo proprio quel volto e tutto il resto e ne rimaniamo folgorati. “Per definizione è una sensazione che si prova nei confronti di qualcuno che si conosce poco o per nulla. L’aspetto fisico è la prima cosa che vediamo“, prosegue Rossi. Ma può avvenire grazie anche a una profonda connessione a livello intellettivo ed emotivo o per qualche dettaglio del modo di essere che rapisce la nostra attenzione.
Uno studio ha testato 60 soggetti che non si erano mai incontrati prima e ha scoperto che il contatto visivo prolungato aumentava l’attrazione romantica che provavano l’una per l’altra. La pressione sanguigna sale alle stelle e i partecipanti allo studio volevano essere nuovamente accoppiati con le stesse persone nelle fasi successive. Volevano saperne di più sull’altro/a. Lo studio ha stabilito poi che se le persone si tenevano per mano l’attrazione aumentava ancora di più. Alla fine l’indagine ha stabilito che le persone romantiche hanno maggiori probabilità di interpretare l’attrazione fisica precoce attraverso gli occhi.
Il colpo di fulmine non ha genere
Nel senso che può accadere sia a i maschi sia alle femmine o altri generi in uguale percentuale. E come già scritto non ha età. Mentre sembra che la Generazione Z sia più ‘impermeabile’ alle emozioni. Sottoposti a un bombardamento quotidiano di immagini corporee di nudo sempre disponibili online, spesso restano indifferenti a quell’impulso che si prova nella vita vera.
Parola d’ordine farsi sorprendere
Secondo la psicoterapeuta Rossi il colpo di fulmine è una sorta di predisposizione personale in cui ci si trova nel momento in cui accade. È una situazione che dipende molto da quanto siamo aperti e pronti a cogliere qualcosa che in momenti diversi non riusciremmo a cogliere. “È quello che si vuole vedere in quel momento nell’altra persona. Si tratta spesso di una proiezione che dipende dal nostro equilibrio psico-emotivo. Insomma per il colpo di fulmine bisogna essere predisposti a farsi sorprendere”.
Quanto durerà?
In psicologia l’innamoramento viene definito come la prima fase dell’amore. Quanto è destinata a durare questa fase? Rossi risponde che le relazioni che partono con il colpo di fulmine in genere resistono poco perché dopo l’infatuazione non regge alla quotidianità. Ma non mancano esempi di persone che hanno continuato a vivere storie iniziate con il colpo di fulmine. Bisogna essere capaci di andare oltre le emozioni, avere curiosità, scoprire l’altro e avere voglia di farsi scoprire.” La conoscenza consentirà al colpo di fulmine di trasformarsi in amore a tutti gli effetti“.
Come evitare di stare male quando un amore finisce
Se si era davvero innamorati evitare non si può proprio. Bisogna sapere affrontare le aspettative e le delusioni che possono derivare dall’amore a prima vista. Rossi cerca di far riflettere le persone su come si sono sentite sia provando l’innamoramento improvviso, sia quando tutto è finito. L’esperienza diventa un iceberg da cui partire per comprendere meglio se stessi e rendersi conto che in futuro anche se dovesse ricapitare un colpo di fulmine è importante restare con i piedi per terra perché “più le aspettative sono elevate più il tonfo è doloroso“.