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Società

Come trasferire un patrimonio agli eredi senza essere tartassati

La pianificazione del passaggio generazionale è una delle sfide più complesse nella gestione patrimoniale. È cruciale affidarsi a professionisti specializzati in wealth planning per sviluppare una strategia personalizzata che risponda alle specifiche esigenze della propria famiglia e patrimonio. Strumenti come la società semplice e il trust offrono soluzioni versatili e potenti per garantire una transizione di successo.

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    Organizzare, gestire e trasmettere un patrimonio ai propri eredi è un processo complesso, ma fondamentale. Il nostro ordinamento offre diversi strumenti giuridici per pianificare il passaggio generazionale. Secondo l’Aipb, l’associazione italiana del private banking, circa 200 miliardi si apprestano a essere trasferiti in Italia, da qui al 2025, a figli e nipoti. Una cifra che si presume supererà i 300 miliardi entro il 2033. Un record. Con una popolazione destinata a invecchiare si cerca di trasferire ricchezze sempre maggiore ai propri discendenti il più presto possibile. A poterne beneficiare saranno in primis la Generazione X (15 milioni di persone nate tra il 1964 e il 1979). Quindi i Millennials (nati tra il 1980 e l’87, che sono circa 11 milioni). Infine, la Generazione Z, ovvero quelli nati tra il 1998 e il 2012. Ecco che strumenti utilizzare al meglio. Per non rimetterci troppo.

    Il wealth planning

    Il wealth planning è uno strumento strategico per un’efficace pianificazione patrimoniale. Si tratta di realizzare una oculata intestazione del patrimonio, pianificare correttamente il passaggio generazionale e proteggere il malloppo dai “rischi della vita”. È un processo che richiede competenze interdisciplinari e una lunga pratica professionale, coinvolgendo aspetti del diritto successorio, societario e tributario.

    Provare con una gestione all’Estero

    In molti Paesi, soprattutto del common law, la pianificazione patrimoniale è molto più diffusa e apprezzata rispetto all’Italia. L’uso del trust è particolarmente valorizzato per mantenere unitario il patrimonio e prevenire la sua frammentazione.

    Quali strumenti legislativi abbiamo in Italia

    L’Italia offre vari strumenti per la gestione del passaggio generazionale: dal classico testamento al trust, dalla donazioni (inclusi i patti di famiglia) alla costituzione di una società semplici e holding familiari ma anche le polizze vita. E’ importante cercare soluzioni che tengano conto di un mix di questi strumenti.

    Non esiste una scelta che vada bene per tutti i casi

    La scelta dello strumento da adottare dipende dalla composizione del patrimonio, dalle esigenze familiari, dalla cultura della famiglia e dall’impresa, nonché dalla prospettiva temporale della pianificazione. Indubbiamente tra gli strumenti più duttili troviamo la società semplice e il trust. La società semplice è facile da gestire ed è adatta per holding familiari, mentre il trust molto più duttile e adatto per molteplici esigenze di pianificazione e soprattutto per gli eredi.

    Perché il trust sta guadagnando popolarità in Italia

    Il trust è uno strumento che permette di separare i beni di un patrimonio per perseguire specifici interessi a favore di beneficiari stabiliti o per raggiungere uno scopo determinato. I beni vengono gestiti da un trustee, che ne ha la proprietà legale ma non il possesso effettivo, garantendo così una protezione efficace del patrimonio dalle tasse.

      Società

      L’assurdità della Sex Roulette, la nuova sfida su TikTok tra ragazze: chi rimane incinta per prima, perde

      Una ragazza di 14 anni è rimasta incinta dopo essere caduta nella “challenge” sui social media, denominata Sex Roulette che incoraggiava ad avere rapporti sessuali non protetti con sconosciuti. Perde chi resta incinta.

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        E’ partita quasi in sordina da alcuni paesi baltici per poi diffondersi verso occidente e in tutta Europa. Si chiama Sex Roulette e consiste in una sfida nata sui social media che sta mettendo a rischio molti minorenni. E soprattutto sta preoccupando chi si occupa di medicina preventiva, psicologia e formazione dei giovani. Tanto che oggi giovedì 26 a Roma è stato organizzato un incontro istituzionale che vedrà la partecipazione di medici, associazioni ed esperti per confrontarsi su queste tendenze che rappresentano un vero rischio. L’evento è stato organizzato da ‘Legal Love‘ ed è nato dalla collaborazione fra il presidente di Road to green 2020, Barbara Molinario e l’avvocato Marina Condoleo.

        Una challange nata sui social media

        E proprio l’avvocato Condoleo ha preso le difese di una ragazza di 14 anni rimasta incinta dopo essere caduta vittima di questa challenge che incoraggiava a avere rapporti sessuali non protetti con sconosciuti. Una challenge per cui vince chi fa sesso senza rimanere in cinta e perde chi ci rimane. L’avvocato Condoleo, che fa parte dell’associazione Road to Green, ha incontrato la ragazza nel suo ruolo di educatrice e formatrice nelle scuole.

        La Sex Roulette che attira le ragazzine

        La sfida è nata in ambienti d famiglie benestanti di ricchi milionari di Belgrado per poi diffondersi rapidamente in Spagna e Regno Unito e da poco tempo approdare anche in Italia. Le regole del gioco prevedono che chi perde rimane incinta. Ma non basta. Per aumentare l’adrenalina e fare crescere la pericolosità, il brivido cresce se uno dei partecipanti è sieropositivo. Un ulteriore rischio perché nessuno conosce l’identità degli altri partecipanti, quindi nessuno è a conoscenza di chi è il positivo. L’avvocato Condoleo ha chiesto alla sua assistita se il padre del bambino fosse a conoscenza della gravidanza. E per tutta risposta la minore con molta sfacciataggine ha detto di non sapere neppure chi fosse il padre. Un emerito sconosciuto rintracciato sui social per portare avanti la sfida.

        Come funziona la Sex Roulette

        La ragazza ha spiegato che attraverso alcuni canali social si forma un gruppo di aderenti e si creano delle chat parallele con le quali i giovani partecipanti si intercettano. Quindi si accordano dove e quando avere una serie di rapporti sessuali senza l’uso del profilattico. Ma non basta. Secondo l’avvocato “La ragazzina era turbata non solo per il fatto di essere incinta, ma per il fatto di aver perso la challenge, e di considerarsi una ‘tagliata fuori’“. Assolutamente inconsapevole di tutto quello che le era successo, ormai al sesto mese di gravidanza, la minorenne si rammaricava soprattutto di aver perso la sfida e di sentirsi fuori dal branco.

        La giovane ha deciso di tenere il bambino grazie a sua madre

        La ragazza ha voluto tenere il bimbo che aveva in grembo grazie anche all’aiuto e vicinanza (tardiva?) di una mamma che si è rivelata eccezionale. L’avvocato è riuscita a convincere la ragazza a raccontare la sua storia alla madre nel corso di un incontro non facile e sostenuta da un team di psicologi che ruotano intorno al progetto Road to Green. “Questi ragazzi vanno aiutati“, dice l’avvocato. Ormai si passa dall’assenza della sessualità dell’infanzia a una sessualità estrema, prosegue Condoleo. “Questo perché sono catturati dalla realtà parallela dei social per cui tutto ciò che è fisico è a loro estraneo“. Hanno una sofferenza cronica dovuta alla mancanza della presenza delle famiglie, denuncia l’avvocato “(…) e quindi sono destinati a perdersi dei pezzi importanti della loro vita“.

        A rischio non solo le periferie

        Dal resoconto dell’avvocato e dell’Associazione che rappresenta emerge che ormai non è più solo la periferia quella più a rischio. Secondo l’associazione infatti emerge che nelle scuole del centro di Roma i problemi sono ancora più gravi perché spesso vengono negati dalla stessa famiglia. Per esempio? “Parliamo di alimentazione, anoressia. Presi da altro i genitori spesso non sentono il grido d’allarme dei loro figli“.

        Al peggio non c’è mai fine

        La sfida Sex Roulette purtroppo non è l’unico gioco con un livello altissimo di pericolosità. Tra gli adolescenti si stanno diffondendo altre sfide dai nomi eloquenti, come ‘Calippo tour‘ o ‘Chinotto tour‘. Sfide nelle quali ragazze girano l’Italia per avere rapporti orali con sconosciuti, da riprendere in video e pubblicare sulle varie piattaforme. A rischio di contrarre malattie e affondare definitivamente la loro fragile autostima.

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          Società

          Coppie separate: anche con l’affidamento condiviso, il mantenimento è dovuto

          I figli hanno diritto a essere mantenuti, istruiti ed educati in modo da subire il meno possibile i cambiamenti dovuti alla separazione dei genitori. L’assegno di mantenimento serve proprio a garantire che le loro esigenze siano soddisfatte in modo proporzionato alle risorse economiche di ciascun genitore.

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            Nel caso di coppie separate per cui il Tribunale con sentenza ha deciso l’affidamento condiviso, l’assegno di mantenimento può essere dovuto. L’affidamento condiviso non implica necessariamente che i figli trascorrano esattamente metà del tempo con ciascun genitore. Spesso, uno dei genitori viene designato come “collocatario prevalente“, ossia il genitore presso cui i figli risiedono principalmente. Questo genitore affronta spese maggiori per i bisogni quotidiani dei figli (vestiti, libri, ecc.), quindi l’altro genitore potrebbe essere tenuto a contribuire finanziariamente.

            Come calcolare l’assegno di mantenimento

            La legge italiana prevede che i figli abbiano diritto a mantenere il tenore di vita goduto durante la convivenza dei genitori (art. 337-ter c.c.). Anche se il tenore di vita non è più un parametro per l’assegno di divorzio tra coniugi, resta comunque un criterio importante per determinare l’assegno di mantenimento dei figli. L’assegno di mantenimento viene calcolato considerando: le esigenze attuali dei figli ovvero include bisogni alimentari, abitativi, scolastici, sportivi, sanitari, sociali e la necessità di una stabile organizzazione domestica. Deve tenere conto del tenore di vita precedente. Il mantenimento infatti deve riflettere lo stile di vita che i figli avevano durante la convivenza dei genitori.

            Quando cambiano le disponibilità economiche

            Ma la cosa più importante è considerare le risorse economiche dei due genitori. Ogni genitore deve poter contribuire in proporzione al proprio reddito e alle proprie capacità lavorative, sia professionali che casalinghe. Se ai tempi della separazione il genitore che deve contribuire al mantenimento ha un reddito che nel corso del tempo scende oppure non è più in essere (nel caso di disoccupazione) il Tribunale può abbassare l’importo stabilito in precedenza.

            Due giorni e il week end con te il resto con me

            La durata della permanenza dei figli presso ciascun genitore influisce sulla misura dell’assegno.
            Notizie come quella su Chiara Ferragni con richieste di assegni molto alti possono sembrare sorprendenti, ma riflettono il principio che i figli devono mantenere un tenore di vita simile a quello goduto durante la convivenza dei genitori. Gli importi elevati sono solitamente legati a redditi e stili di vita molto alti dei genitori.

            Un contributo anche per l’ex compagna

            Anche se si contribuisce direttamente alle spese dei figli quando si potrebbe comunque essere tenuto a versare un assegno all’ ex moglie. Questo perché il genitore collocatario affronta una quota maggiore delle spese quotidiane e continuative.

            Cosa dice la Corte di Cassazione

            La recente sentenza della Corte di Cassazione n. 2536/2024 conferma che il mantenimento dei figli deve essere sostenuto in proporzione alle risorse economiche di ciascun genitore. Il contributo non è solo finanziario, ma anche in termini di tempo e impegno nelle attività quotidiane e nella cura dei figli.

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              Instagram tenta di protegge gli adolescenti: le nuove regole sono più severe

              La tutela dei minori online è una sfida sempre più complessa. I nuovi strumenti introdotti da Instagram rappresentano un passo avanti nella direzione di un ambiente digitale più sicuro.

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                Instagram ha introdotto nuove misure per tutelare la privacy e la sicurezza degli utenti minorenni. Gli account dei ragazzi sotto i 16 anni dal 18 settembre sono automaticamente configurati come “Account per Teenager“, e hanno diverse limitazioni.

                Restrizioni dalla privacy ai contenuti sicuri…basta ai video violenti

                Tra le modifiche e nuove restrizioni la prima riguarda la privacy che viene rafforzata. I profili diventano privati di default, sono stati introdotti restrizioni sui messaggi e sui contenuti visualizzabili limitando la visibilità solo ai follower approvati. Inoltre, le interazioni con gli altri utenti saranno più controllate, grazie a restrizioni sui messaggi e sui contenuti visualizzabili. Instagram ha introdotto algoritmi avanzati per filtrare contenuti inappropriati, come quelli a sfondo sessuale, violenti o che promuovono il bullismo.

                E’ stato introdotto inoltre il controllo genitoriale. I genitori possono impostare limiti di tempo, bloccare l’app in determinati orari e vedere con chi i figli stanno chattando. Per verificare l’età Instagram utilizza diversi strumenti e impedisce l’accesso ai minori di 16 anni. L’obiettivo principale di questa svolta di Instagram è quello di creare un ambiente online più sicuro per gli adolescenti e allo stesso tempo tranquillizzare i genitori.

                Come funziona la verifica dell’età

                Per garantire l’effettiva applicazione delle nuove misure, Instagram ha implementato un sistema di verifica dell’età più rigoroso. Oltre alla dichiarazione autocertificata, la piattaforma potrebbe richiedere ulteriori prove, come l’invio di un documento d’identità o un selfie. Inoltre, verranno analizzati i contenuti pubblicati e le interazioni dell’utente per individuare eventuali incongruenze.

                Perché questa svolta di Instagram è importante

                La tutela dei minori online si sta rivelando una sfida sempre più complessa. I nuovi strumenti introdotti da Instagram rappresentano un passo avanti nella direzione di un ambiente digitale più sicuro. Tuttavia, è fondamentale sottolineare che la tecnologia da sola non basta. Infatti nelle note diramate da Instagram inerenti a questi cambiamenti tecnologici Meta sottolinea la necessità di curare il dialogo tra genitori e figli. I genitori sono chiamati a svolgere un ruolo attivo, dialogando con i propri figli sull’uso consapevole dei social media e spiegando l’importanza della privacy e della sicurezza online. Inoltre la piattaforme auspica una migliore collaborazione con le istituzioni. Le aziende tecnologiche, le scuole e le istituzioni devono lavorare insieme per sviluppare strategie di educazione digitale efficaci e per contrastare i fenomeni di cyberbullismo e hate speech.

                Quali sono le sfide future?

                Nonostante i progressi fatti, rimangono ancora alcune sfide da affrontare come l’evasione delle regole. Alcuni adolescenti potrebbero cercare di aggirare le restrizioni utilizzando account falsi o chiedendo ad amici maggiorenni di verificare la loro età. L’attenzione inoltre è rivolto all’evoluzione dei contenuti dannosi. I contenuti online, infatti, si evolvono costantemente, rendendo difficile per gli algoritmi identificare e rimuovere tutte le forme di abuso.

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