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Società

Da oggi online LaCapitale, il nuovo quotidiano web di LaC Network

Dalla politica all’intelligenza artificiale, dalla cultura all’attualità: ecco la nuova testata che conferma la caratura nazionale dell’offerta informativa del gruppo editoriale

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    Politica, Esteri, War News, Sicurezza ed Istituzioni, Salute e Ricerca Scientifica, Innovazione e Intelligenza Artificiale: queste le macroaree di cui si occuperà il quotidiano web LaCapitale, da oggi on line all’indirizzo lacapitalenews. it.

    LaCapitale – edita da viaCondotti21, società facente parte del Gruppo Pubbliemme – Diemmecom – arricchirà anche sul web l’offerta informativa di LaC Network, proseguendo il percorso iniziato tre anni fa e diventando una testata a tutti gli effetti.

    Un percorso che non potrà che essere vincente, come è stata vincente la scelta di raccontare la vita sociale, economica e istituzionale “dal di dentro”, con servizi tg, dirette e speciali dei momenti più importanti di questi ultimi anni.

    LaCapitale, nata tre anni fa per dare alle testate di LaC Network la possibilità di confrontarsi su un piano nazionale, ha permesso a spettatori ed utenti di assistere in presa diretta a ciò che stava succedendo nel cuore dell’Italia. Dalle lunghe votazioni per la scelta del Presidente della Repubblica Mattarella alle giornate finali delle elezioni politiche che hanno portato Giorgia Meloni a Palazzo Chigi, passando per i funerali di Papa Ratzinger, tanto per citare alcuni tra i momenti più significativi, il lavoro della redazione de LaCapitale ha innervato direttamente dai Palazzi di Roma un nuovo modo di fare informazione, facendo crescere sempre più la qualità dell’informazione targata LaC.

    Ora la testata giornalistica sarà ancora più “al centro dell’informazione”, operando dal centro della capitale per offrire un’informazione attenta e plurale sulle tematiche di cui si occupano tutte le testate del network.

    Ad Antonello Romano, direttore responsabile de LaCapitale on line, il compito di unire il lavoro quotidiano della neonata testata web alle esigenze di approfondimenti della redazione centrale di LaC Network, in costante affiancamento con i direttori ed i vertici delle altre testate.

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      Società

      Milano si stringe attorno a San Francesco di Paola: la comunità calabrese celebra con una messa il suo santo patrono

      Nella splendida chiesa di San Francesco di Paola, gremita di fedeli, la comunità calabrese di Milano ha celebrato ieri sera il suo santo patrono con una messa dedicata alla pace nel mondo. Tra momenti di raccoglimento, musica e partecipazioni illustri, la funzione officiata da Monsignor Giuseppe Scotti ha rinsaldato il legame con le radici e i valori di solidarietà. Annunciato per il Giubileo 2025 l’arrivo della Reliquia e del Mantello del Santo, un’occasione unica per i devoti di tutta Europa.

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        Nella suggestiva cornice della settecentesca chiesa di San Francesco di Paola, situata in quella via Montenapoleone che è il cuore del Quadrilatero della Moda a Milano, si è svolta una delle celebrazioni più sentite dell’anno per la comunità calabrese del capoluogo lombardo. La messa, dedicata alla pace nel mondo e ispirata al motto del santo “A chi ama Dio tutto è possibile”, è stata un momento di intensa partecipazione e raccoglimento spirituale, capace di unire fede, cultura e identità.

        La celebrazione è stata officiata da monsignor Giuseppe Scotti, segretario presso la Conferenza Episcopale Lombarda, che ha guidato la funzione con profondità e carisma, sottolineando il valore della pace e della fratellanza, principi incarnati dalla figura del santo patrono della Calabria. La chiesa, gremita di fedeli, ha visto la partecipazione di una nutrita rappresentanza di politici calabresi che operano nelle istituzioni lombarde, tra cui i consiglieri regionali Luca Marrelli e Nicolas Gallizzi e il consigliere comunale Pietro Marrapodi. Tra i presenti nomi dell’alta moda, dell’imprenditoria e del giornalismo con il vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti di Lombardia Francesco Caroprese.

        Per la comunità calabrese di Milano, questa celebrazione non è solo un appuntamento religioso, ma un vero e proprio momento di coesione sociale. La figura di San Francesco di Paola rappresenta un simbolo di identità culturale e spirituale che unisce le generazioni e rinsalda i legami con le proprie radici. “San Francesco di Paola ci ricorda che la forza della fede può abbattere qualsiasi ostacolo, proprio come attraversò lo Stretto di Messina sul suo mantello,” ha dichiarato Silvio Ceci, direttore operativo dell’Associazione San Francesco di Paola di Milano.

        La presenza di artisti e personalità di spicco ha ulteriormente arricchito la serata. Alberto Fortis, cantautore milanese, ha reso omaggio alla figura del santo con un’esibizione emozionante, eseguendo il suo brano “Al di là” dedicato a Papa Francesco. La sua interpretazione, accompagnata dal maestoso organo della chiesa, ha suscitato grande commozione, consolidando il legame tra tradizione e contemporaneità.

        L’evento è stato impreziosito dalla presenza di esponenti del mondo istituzionale e diplomatico, tra cui rappresentanti europei e americani, insieme a numerose personalità del panorama civile, militare e religioso. Tra gli invitati, spiccano anche nomi noti come Giorgio Armani e Santo Versace, da sempre vicini alle iniziative promosse dall’associazione.

        La serata ha inoltre voluto ricordare la memoria di Lucio Dalla, che per anni è stato una presenza fissa nella comunità di San Francesco di Paola a Milano. La sua passione per la musica sacra e il suo impegno nell’animare le celebrazioni lo rendono una figura indimenticabile per i parrocchiani, che lo ricordano con affetto.

        La celebrazione di ieri sera è stata anche l’occasione per annunciare un evento straordinario: in occasione del Giubileo 2025, dal 2 maggio, la Chiesa di San Francesco di Paola ospiterà la Reliquia del Santo e il suo Mantello, direttamente dal Santuario di Paola. Sarà un’opportunità unica per tutti i fedeli del Nord Italia e non solo, un momento di grazia che promette di attrarre devoti da tutta Europa.

        “Con questa manifestazione vogliamo portare un messaggio di speranza e unità, e magari anche fortuna al governo italiano per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina,” ha aggiunto Ceci. Un riferimento simbolico al miracolo del santo che, secondo la tradizione, attraversò lo Stretto di Messina sul proprio mantello, un gesto di fede che oggi ispira grandi ambizioni.

        Al termine della funzione religiosa, il tradizionale scambio di auguri ha rafforzato il senso di comunità che anima i fedeli di San Francesco di Paola. Per la comunità calabrese di Milano, questa celebrazione non è solo un omaggio al proprio santo patrono, ma un’occasione per testimoniare i valori di pace, solidarietà e appartenenza che guidano il loro cammino, nel segno di San Francesco di Paola.

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          Società

          Elon Musk cerca talenti in Italia: stipendi fino a 256mila euro e lavoro da casa

          Dalla ricerca di Senior Engineer all’addestramento di umanoidi con intelligenza artificiale: posizioni remote, stipendi generosi e l’opportunità di entrare in alcune delle realtà più innovative al mondo.

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            Elon Musk sta cercando nuovi talenti in tutto il mondo e anche in Italia. Le sue aziende, tra cui Tesla, SpaceX e Neuralink, hanno aperto posizioni lavorative che promettono stipendi sopra la media, arrivando fino a 256mila euro all’anno (circa 20mila euro mensili). E il meglio? Molte di queste offerte prevedono la possibilità di lavorare completamente da remoto.

            Le posizioni offerte: flessibilità e retribuzioni da capogiro
            Tra le posizioni più ambite spicca quella di Senior Engineer, rivolta a professionisti con esperienza nei sistemi elettrici e fotovoltaici. Lo stipendio varia in base all’esperienza, partendo da 79.200 dollari (circa 74mila euro) fino a 270mila dollari (256mila euro) all’anno. Per candidarsi, è necessario avere almeno 5 anni di esperienza nel settore e un curriculum che dimostri competenze specifiche.

            Un’altra opportunità interessante riguarda il test e l’addestramento di umanoidi dotati di intelligenza artificiale. Per questa posizione, lo stipendio parte da 6mila dollari al mese, corrispondenti a oltre 5mila euro.

            Lavorare da casa: il telelavoro secondo Musk
            La modalità di lavoro offerta da Musk si adatta perfettamente alle esigenze moderne. Il telelavoro consente ai dipendenti di operare da qualsiasi luogo nel mondo, Italia compresa. La flessibilità è totale, sebbene alcune posizioni possano richiedere viaggi occasionali per partecipare a progetti specifici.

            Come candidarsi
            Il processo di candidatura è semplice: basta compilare l’apposito modulo sul sito ufficiale dell’azienda e caricare il proprio CV. I candidati selezionati saranno poi contattati per un colloquio, durante il quale verranno valutate le loro competenze e la loro idoneità per il ruolo.

            Un’opportunità unica per i talenti italiani
            Le aziende di Musk sono sinonimo di innovazione e progresso tecnologico, rendendo queste posizioni un’opportunità irripetibile per chi desidera lavorare in ambienti stimolanti e futuristici. Dai sistemi elettrici all’intelligenza artificiale, le competenze richieste abbracciano settori in forte crescita, offrendo ai candidati la possibilità di crescere professionalmente e contribuire a progetti all’avanguardia.

            Se sogni una carriera in una delle aziende più innovative al mondo, questa potrebbe essere la tua occasione. Non resta che aggiornare il CV e mettersi in gioco!

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              Lifestyle

              Bella ci! Vi lovvo tutti tranne quella maranza…

              Il linguaggio dei giovani italiani è un affascinante mosaico in continua evoluzione, che unisce termini regionali e neologismi globali, riflettendo la creatività e la dinamica realtà delle nuove generazioni. Con l’avvento dei social media, il loro linguaggio è diventato più uniforme ma anche più ricco, offrendo una finestra unica sui cambiamenti culturali e sociali contemporanei.

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                Maranza sarai tu… Se fino a qualche anno fa le espressioni e i modi di dire erano soprattutto regionali, l’avvento dei social network ha avuto l’effetto di uniformare il linguaggio dei giovani con termini presi in prestito dall’inglese. Lo slang giovanile dei ragazzi italiani è in continua evoluzione e riflette i cambiamenti culturali e sociali delle nuove generazioni. Patrizia Bertini Malgarini, la docente di Linguistica italiana presso l’università Lumsa che, insieme alla collega Marzia Caria, ha curato “Bella ci! Piccolo glossario di una lingua sbalconata“, realizzato da studenti dell’ateneo.

                Nuove parole per nuovi significati

                Vediamo alcune delle parole e locuzioni più usate dai giovani.

                Ghostare: ignorare qualcuno interrompendo improvvisamente ogni forma di comunicazione.
                Cringe: sensazione di imbarazzo estremo provocata da qualcosa di particolarmente imbarazzante o inappropriato.
                Lovvare: amare (dal verbo inglese “to love”).
                Maranza: persona volgare.
                Fare la bava: essere innamorato in modo irrefrenabile.

                La creatività del linguaggio giovanile

                I giovani attingono a fonti diverse come il linguaggio dei videogiochi, social media, TV e serie televisive. A queste si aggiungono termini che provengono dalla loro regione di appartenenza, mostrando una grande fantasia e creatività. Ecco alcune espressioni raccolte in un glossario dai docenti di linguistica dell’Università LUMSA di Roma e inserite nel testo delle due prof. esse Patrizia Bertini Malgarini e Marzia Caria.

                Accannare: lasciare, detto specialmente di una relazione sentimentale (“Mi ha accannato per un altro”).
                Acchittarsi: vestirsi in maniera elegante (“Chiara si è acchittata per te stasera!”).
                Baitare: fare da esca (“Baitalo che arriviamo”).
                Blastare: distruggere emotivamente (“Mario da mesi mi sta blastando”).
                Charamare: incantare, affascinare (“Sono stato charmato, non posso fare nulla”).
                Cugurra: sfortuna (dal dialetto sardo, “che cugurra!”).
                Dabloons: dobloni, moneta fittizia nata su TikTok (“Quella maglia costa quattro dabloons”).
                Drip: stilosa, bellissima (“Quell’abito è proprio drip”).
                Gigachad: persona forte e muscolosa (“Lorenzo è proprio un gigachad”).
                Mecciare: avere qualcosa di abbinato a qualcuno (“Ci siamo vestite mecciate”).
                Pezzotto: contraffatto, fasullo (“Quel maglione è pezzotto”).
                Rinco: imbecille (“Luca è un rinco”).
                Rollare: girare una cartina con il tabacco per fare una sigaretta (“Rollami una sigaretta”).
                Schiaffare: percuotere qualcuno (“Ti schiaffo se non fai come dico io”).
                Smella: cattivo odore, puzza (“Senti che smella in questa stanza”).
                Svacare: essere meno grassa (“Il nero svacca”).

                Espressioni regionali sempre più in uso

                L’uso di espressioni regionali è ancora molto presente. Ecco alcuni esempi:

                A palla de foco: velocemente (“Ho corso a palla de foco”).
                Far salire il crimine: arrabbiarsi moltissimo (“Guardare mi fa salire i crimini”).
                Stare sotto: essere coinvolto sentimentalmente da una persona (“ci sta sotto per quella là“).
                Stare sotto un treno: essere distrutto fisicamente e/o psicologicamente (“Da quando ti ha lasciato stai sotto un treno”).

                Mortazza: mortadella sempre più utilizzato in tutta Italia. (“Mi faccio un bel panino con la mortazza).

                Bimbominchia: si indicano bimbominchia gli adolescenti stupidi e immaturi che smanettano con il telefonino h 24 e tra loro si chiamano “bro”.

                Ciotto: a Roma viene utilizzato per dire è bello così come per qualcuno che ti ha fatto arrabbiare si dice “m’ha fatto sbroccà.

                GLS: significa già lo sai.

                Flexare: “flexare, vuol dire vantarsi di qualcosa”.

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