Connect with us

Società

“È reato di maltrattamenti non far lavorare la moglie”: la Cassazione sancisce un principio storico

La Cassazione ha confermato la condanna di un uomo che aveva costretto la moglie a non lavorare, controllandone gli spostamenti e impedendole di rendersi autonoma. Per i giudici, la privazione dell’indipendenza economica è una forma di violenza domestica.

Avatar photo

Pubblicato

il

    Una sentenza destinata a lasciare il segno. La Corte di Cassazione ha stabilito che impedire alla moglie di lavorare e privarla dell’indipendenza economica costituisce reato di maltrattamenti.

    Il caso riguarda un uomo che aveva convinto la moglie a rinunciare alla carriera per dedicarsi ai figli, salvo poi sfruttarla come contabile nell’azienda di famiglia senza stipendio né utili. Ma non solo: il marito aveva installato telecamere per monitorare ogni suo spostamento e, quando la donna aveva trovato un lavoro nel settore turistico, l’aveva costretta a lasciarlo con continue telefonate e minacce, umiliandola pubblicamente.

    La Cassazione conferma la condanna: “Non era una scelta libera”

    La Corte d’Appello di Torino aveva già condannato l’uomo per maltrattamenti in famiglia, ma la difesa aveva provato a ribaltare il verdetto sostenendo che la donna aveva scelto spontaneamente di non lavorare per dedicarsi alla casa e ai figli.

    La Cassazione ha però respinto questa tesi: l’indipendenza economica non può essere negata con coercizione, manipolazione o abusi di potere.

    Nel testo della sentenza, riportato dal sito Giurisprudenza Penale, si legge che il marito aveva imposto alla moglie “il ruolo di casalinga attraverso un sistema di potere asimmetrico”, in cui l’aspetto economico aveva un peso determinante.

    Una decisione che segna un precedente importante

    Questa pronuncia rafforza la tutela delle vittime di violenza economica, un fenomeno spesso sottovalutato ma che rappresenta una forma grave di abuso domestico.

    La Cassazione conferma così un principio essenziale: negare l’autonomia economica a un partner è una forma di oppressione e può costituire reato di maltrattamenti.

    Una sentenza che potrebbe aprire la strada a nuove battaglie legali e a una maggiore consapevolezza sui diritti delle persone all’interno della coppia.

      SEGUICI SU INSTAGRAM
      INSTAGRAM.COM/LACITYMAG

      Società

      Dormire separati: una scelta d’amore per mantenere una coppia serena

      Stessa stanza, letti diversi: un segreto per un amore più sereno e duraturo. Scopri i vantaggi inaspettati del “divorzio del sonno” e come può migliorare la tua vita di coppia.

      Avatar photo

      Pubblicato

      il

        Il concetto di “divorzio del sonno” potrebbe sembrare paradossale, ma sempre più coppie stanno scoprendo i benefici di dormire in letti separati. Questa scelta, spesso considerata un tabù, può in realtà rafforzare il legame di coppia, migliorando la qualità del sonno e, di conseguenza, la vita di entrambi i partner.

        Perché dormire separati può fare bene alla coppia?

        Per prima cosa biosgna tenere presente che ognuno di noi ha abitudini e necessità di sonno diverse. Dormire in letti separati permette di adattare l’ambiente alle proprie esigenze, evitando di essere disturbati dal partner. Un sonno disturbato a causa di russamenti, movimenti notturni o orari diversi può portare a irritabilità e tensioni nella coppia. Dormire separati aiuta a ridurre le fonti dello stress e a migliorare l’umore. Eh già e come la mettiamo con l’intimità…? Paradossalmente, dormire separati può aumentare l’intimità di coppia. La scelta di condividere il letto diventa così un gesto consapevole e desiderato, piuttosto che un’abitudine.
        Da non dimenticare poi che la decisione di dormire separati deve essere presa di comune accordo e discussa apertamente. Questo può migliorare la comunicazione all’interno della coppia. Ma se la coppia è in crisi? In alcuni casi, dormire separati può anche aiutare a risolvere problemi di coppia più profondi, come difficoltà nella comunicazione o incompatibilità caratteriali. Capito?

        A ciascuno il suo sonno

        Il divorzio del sonno è una scelta personale che va valutata caso per caso. Non esiste una regola universale, e ciò che funziona per una coppia potrebbe non funzionare per un’altra. L’importante è che la decisione sia presa in modo consapevole e che contribuisca a migliorare la qualità della vita di entrambi i partner.

          Continua a leggere

          Società

          Nuovo codice della strada: un calice amaro per i ristoratori

          L’inasprimento delle sanzioni per guida in stato di ebbrezza sta mettendo in ginocchio il settore della ristorazione.

          Avatar photo

          Pubblicato

          il

            L’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, lo scorso 14 dicembre, con le sue misure più severe nei confronti di chi guida sotto l’influenza dell’alcol, sta generando un forte malcontento tra i ristoratori italiani. Se da un lato l’obiettivo di ridurre gli incidenti stradali è condiviso, dall’altro le nuove norme sembrano avere un impatto negativo inaspettato sul settore della ristorazione.

            Disdette a gogo…

            Pur non essendo cambiati i limiti legali del tasso alcolemico, la paura di multe pesanti e la possibile sospensione della patente hanno ridotto le prenotazioni nei locali. E ha moltiplicato le disdette soprattutto nel periodo da Natale e Capodanno. Un ristoratore di Terni ha raccontato di aver subito 28 disdette per la serata di Capodanno e di aver notato un drastico calo nelle vendite di amari, limoncelli e vino. Per contrastare questa situazione, ha introdotto un servizio navetta gratuito durante il weekend, offrendo ai clienti la possibilità di essere accompagnati a casa in sicurezza.

            Un calo vertiginoso dei consumi

            Per fronteggiare questa crisi, sono nate anche iniziative innovative come il progetto “Portami a Casa” promosso da Assoenologi. Questo progetto permette ai clienti di portare a casa la bottiglia di vino non terminata grazie a shopper personalizzate fornite dai produttori e dai ristoratori. Secondo Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi, questa soluzione contribuisce a mantenere viva la tradizione del vino a tavola, garantendo al contempo la sicurezza stradale.

            Etilometri a fine pasto

            In attesa di maggiore chiarezza e comunicazione da parte delle istituzioni, oltre a misure di sostegno per affrontare le difficoltà causate dalle nuove norme, alcuni ristoratori hanno deciso di mettere a disposizione etilometri certificati per consentire ai clienti di autocontrollarsi prima di rimettersi alla guida, promuovendo così un consumo consapevole. Cotarella sottolinea inoltre l’importanza di una corretta comunicazione riguardo alle nuove norme, ribadendo che i limiti di alcolemia non sono cambiati e che l’allarmismo diffuso potrebbe essere frutto di una cattiva informazione. Il dibattito resta aperto…

              Continua a leggere

              Società

              Recensioni online: via alle nuove regole per un web più trasparente

              Stretta sulle recensioni false: più tutela per consumatori e imprese grazie al nuovo disegno di legge.

              Avatar photo

              Pubblicato

              il

                Il Consiglio dei ministri ha approvato il primo disegno di legge annuale sulle PMI, introducendo norme decisive per contrastare le recensioni false online. Questa misura rappresenta un passo fondamentale per tutelare il settore turistico e della ristorazione, promuovendo un mercato più equo e trasparente. Secondo il nuovo regolamento, solo i consumatori che potranno dimostrare la propria identità e l’effettivo utilizzo di un servizio o prodotto saranno autorizzati a pubblicare recensioni. Queste dovranno essere dettagliate, pertinenti e pubblicate entro quindici giorni dall’utilizzo del servizio o dall’acquisto del prodotto. Le strutture recensite avranno inoltre il diritto di replicare alle recensioni e richiedere la rimozione di commenti falsi, ingannevoli o non più attuali.

                Basta con la compravendita e le recensioni manipolate

                Il disegno di legge vieta severamente la compravendita di recensioni e ogni forma di manipolazione, come l’attribuzione di giudizi a prodotti o servizi non effettivamente valutati e l’uso di incentivi per influenzare i commenti. L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) definirà specifici codici di condotta per le piattaforme online, mentre l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) vigilerà sul rispetto delle norme, applicando sanzioni in caso di violazioni. Questa riforma è stata accolta con favore da associazioni dei consumatori come Udicon e Assoutenti, che hanno sottolineato l’importanza di garantire trasparenza e affidabilità nelle recensioni online. La ministra del Turismo, Daniela Santanchè, ha ribadito l’impegno del governo nel difendere il tessuto imprenditoriale italiano e nel valorizzare il turismo come motore di sviluppo economico.

                Quali i benefici di queste nuove regole?

                Le nuove regole puntano anche sulla maggiore affidabilità. Le recensioni saranno più veritiere, e aiuteranno davvero i consumatori a prendere decisioni d’acquisto più consapevoli.
                Inoltre potrebbero essere favorite anche le stesse aziende e imprese che saranno tutelate da recensioni false che possono danneggiare la loro reputazione. Ma cosa manca ancora?
                Manca fondamentalmente una certa regolamentazione degli influencer. Nonostante sia un passo importante, la nuova normativa, infatti, non affronta in modo specifico la questione degli influencer e delle loro recensioni sponsorizzate. L’efficacia delle nuove regole dipenderà anche dalla severità delle sanzioni previste per chi le viola. Speriamo bene…

                  Continua a leggere
                  Advertisement

                  Ultime notizie

                  Lacitymag.it - Tutti i colori della cronaca | DIEMMECOM® Società Editoriale Srl P. IVA 01737800795 R.O.C. 4049 – Reg. Trib MI n.61 del 17.04.2024 | Direttore responsabile: Luca Arnaù