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Nuovo codice della strada: un calice amaro per i ristoratori

L’inasprimento delle sanzioni per guida in stato di ebbrezza sta mettendo in ginocchio il settore della ristorazione.

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    L’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, lo scorso 14 dicembre, con le sue misure più severe nei confronti di chi guida sotto l’influenza dell’alcol, sta generando un forte malcontento tra i ristoratori italiani. Se da un lato l’obiettivo di ridurre gli incidenti stradali è condiviso, dall’altro le nuove norme sembrano avere un impatto negativo inaspettato sul settore della ristorazione.

    Disdette a gogo…

    Pur non essendo cambiati i limiti legali del tasso alcolemico, la paura di multe pesanti e la possibile sospensione della patente hanno ridotto le prenotazioni nei locali. E ha moltiplicato le disdette soprattutto nel periodo da Natale e Capodanno. Un ristoratore di Terni ha raccontato di aver subito 28 disdette per la serata di Capodanno e di aver notato un drastico calo nelle vendite di amari, limoncelli e vino. Per contrastare questa situazione, ha introdotto un servizio navetta gratuito durante il weekend, offrendo ai clienti la possibilità di essere accompagnati a casa in sicurezza.

    Un calo vertiginoso dei consumi

    Per fronteggiare questa crisi, sono nate anche iniziative innovative come il progetto “Portami a Casa” promosso da Assoenologi. Questo progetto permette ai clienti di portare a casa la bottiglia di vino non terminata grazie a shopper personalizzate fornite dai produttori e dai ristoratori. Secondo Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi, questa soluzione contribuisce a mantenere viva la tradizione del vino a tavola, garantendo al contempo la sicurezza stradale.

    Etilometri a fine pasto

    In attesa di maggiore chiarezza e comunicazione da parte delle istituzioni, oltre a misure di sostegno per affrontare le difficoltà causate dalle nuove norme, alcuni ristoratori hanno deciso di mettere a disposizione etilometri certificati per consentire ai clienti di autocontrollarsi prima di rimettersi alla guida, promuovendo così un consumo consapevole. Cotarella sottolinea inoltre l’importanza di una corretta comunicazione riguardo alle nuove norme, ribadendo che i limiti di alcolemia non sono cambiati e che l’allarmismo diffuso potrebbe essere frutto di una cattiva informazione. Il dibattito resta aperto…

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