Società
Quel pasticciaccio brutto…degli autovelox. Normativa e criticità
La questione degli autovelox e delle apparecchiature di rilevazione automatica della velocità evidenzia la necessità di una regolamentazione chiara e trasparente. Garantire la sicurezza stradale è fondamentale, ma deve essere accompagnato dal rispetto delle norme e dalla tutela dei diritti dei cittadini.
Il Ministero dei Trasporti ha sospeso il decreto-sanatoria sugli autovelox installati dopo il 2017, sollevando questioni legate alla loro omologazione e autorizzazione. La normativa vigente prevede che tali apparecchiature siano autorizzate dalla Prefettura e omologate dal Ministero dei Trasporti. Ma il percorso di omologazione non è mai stato chiaramente definito. Questo ha generato un vuoto normativo che ha portato a contenziosi e dubbi sulla legittimità delle multe elevate da apparecchiature non conformi.
Tutor 3.0 e altre apparecchiature sotto accusa
Il Tutor 3.0, evoluzione del sistema di rilevazione della velocità media, è stato introdotto per migliorare la sicurezza stradale. Tuttavia, anche questa tecnologia non risulta omologata, sollevando interrogativi sulla sua validità legale. Il sistema è dotato di telecamere a infrarossi e algoritmi avanzati. E’ in grado di rilevare infrazioni come il superamento dei limiti di velocità, la circolazione contromano e il mancato rispetto delle corsie. Nonostante le sue potenzialità, la mancanza di omologazione mette in discussione la sua efficacia giuridica.
Problemi di taratura e omologazione
La normativa richiede che le apparecchiature siano tarate annualmente per garantire la precisione delle rilevazioni. Tuttavia, la taratura di dispositivi non omologati risulta problematica, soprattutto per apparecchi installati su strutture elevate, come i Tutor. La procedura di smontaggio e rimontaggio per la taratura potrebbe influire negativamente sul funzionamento degli strumenti, compromettendo la loro affidabilità.
E quindi che fare?
Le associazioni dei consumatori, come Globoconsumatori e Assoutenti, hanno sollevato preoccupazioni sulla gestione degli autovelox e dei Tutor, evidenziando il rischio di multe illegittime e contenziosi legali. Si propone l’apertura di un tavolo di confronto tra ministero, comuni e associazioni per chiarire le regole e introdurre forme di conciliazione tra cittadini e amministrazioni.