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Sfatiamo l’immagine di Milano, città verde. I numeri ci raccontano un’altra storia

Secondo l’annale Report di Legambiente sulla vivibilità ambientale urbana Milano è molto meno green di quanto vorrebbe essere.

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    Come diceva quella canzone di Lucio Dalla… Ah si a un certo punto diceva così: “(…) Milano sguardo maligno di Dio zucchero e catrame (…)“. Spesso la città è presentata come un modello di città sostenibile e all’avanguardia. Ma a ben osservare Milano quando si analizzano i dati più recenti mostra dei punti deboli assai evidenti. Il report di Legambiente Ecosistema Urbano 2024 getta una luce impietosa sulla situazione reale, rivelando un divario tra l’immagine verde che la città vorrebbe proiettare e la realtà dei fatti. Per la vivibilità ambientale urbana infatti il capoluogo meneghino si posizione al 56esimo posto mentre la classifica dei capoluoghi è capeggiata da Reggio Emilia, seguita da Trento e Parma.

    Trasporti: Milano che fatica…

    Nonostante un sistema di trasporto pubblico efficiente, che la colloca ai vertici nazionali, Milano sconta un grave problema di sicurezza stradale. Il numero di incidenti e di vittime è allarmante, e la città scivola al centesimo posto nella classifica nazionale. Inoltre, sebbene siano stati fatti sforzi per incentivare la mobilità ciclistica, la rete di piste ciclabili rimane ancora insufficiente. Non citiamo aria e acqua che, secondo il report di Legambiente, presentano un cocktail davvero tossico. La qualità dell’aria a Milano è tutt’altro che ottimale. Le concentrazioni di biossido di azoto, PM10 e PM2.5 superano spesso i limiti consentiti, mettendo a rischio la salute dei cittadini, soprattutto bambini e anziani. Anche i consumi idrici sono eccessivi, perché la Milano ne consuma troppa e si classifica al 102° posto a livello nazionale.

    I tanto decantati spazi verdi alla fine risultano insufficienti

    Nonostante la città abbia una buona densità abitativa, il consumo di suolo continua a essere un problema. Negli ultimi anni si è registrata una perdita di cinquanta ettari di suolo libero, un dato preoccupante che evidenzia la necessità di politiche più stringenti per la rigenerazione urbana. Inoltre, le aree verdi sono ancora insufficienti, limitando la qualità della vita dei cittadini. I dati del report di Legambiente suonano come un campanello d’allarme. Per diventare veramente sostenibile la città deve fare di più. Magari imitando alcune città europee. Città come Copenaghen, Amsterdam e Vienna sono spesso citate come esempi di sostenibilità urbana. Queste città hanno investito massicciamente nelle piste ciclabili, nei trasporti pubblici, nelle energie rinnovabili e nella riqualificazione urbana, ottenendo risultati notevoli in termini di qualità della vita e di impatto ambientale.

    Cosa può imparare Milano da queste città?

    Per fare diventare Milano davvero green sarebbe necessario quindi investire in modo massiccio nella mobilità sostenibile, nella qualità dell’aria, nella gestione dei rifiuti e nella rigenerazione urbana. Per cambiare rotta basterebbe aumentare le piste ciclabili e pedonalizzare le aree centrali della città: migliorare la qualità dell’aria attraverso politiche di contenimento del traffico e incentivi alla mobilità sostenibile. Inoltre è urgente ridurre il consumo di suolo e promuovere la rigenerazione urbana così come incrementare le aree verdi e la biodiversità
    E infine ottimizzare la gestione dei rifiuti e promuovere la raccolta differenziata.

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