Cinema

Lily-Rose Depp e il ritorno di Nosferatu: “Sono pronta a impazzire per i miei personaggi”

Un personaggio tormentato e fisicamente estremo la porta sotto i riflettori come nuova “scream queen”. Dal trauma per il padre sul set di Edward mani di forbice alla lotta per affermare la propria identità, Lily-Rose racconta il viaggio verso la maturità.

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    Lily-Rose Depp, a soli venticinque anni, si è imposta come una delle attrici più promettenti della sua generazione grazie a un ruolo intenso e oscuro che la vede protagonista del Nosferatu di Robert Eggers, in uscita il prossimo 1° gennaio. Nel film, la giovane interpreta Ellen, una figura tormentata, attratta e maledetta dal celebre vampiro. «Nosferatu incarna la malattia, la morte e il sesso in modo brutale e spietato. È il vampiro che volevo riesumare per un pubblico moderno», spiega Eggers, che ha definito la performance di Lily-Rose il cuore pulsante del film.

    Una trasformazione totale

    Per ottenere il ruolo, Lily-Rose ha affrontato un provino su Zoom che ha impressionato Eggers fino alle lacrime. «Sapevo che l’aspetto fisico del personaggio era cruciale. Mi sono trasformata in qualcosa di demoniaco, ultraterreno, libero da ogni autocoscienza. Ho voluto dimostrare di essere pronta a impazzire per Ellen», racconta l’attrice. Per prepararsi, si è affidata a Marie-Gabrielle Rotie, specialista del teatro-danza giapponese butoh, tecnica che l’ha aiutata a esplorare la fisicità estrema e trascendente del personaggio.

    Nel film, Ellen rappresenta una donna complessa, vittima non solo del vampiro ma anche della società dell’epoca. «In quel periodo storico, le donne avevano uno spazio limitato: essere buone mogli e madri. Non c’era spazio per chi lottava contro la malattia mentale. Ellen desidera una vita normale, ma è tormentata da un’oscurità che vive dentro di lei», spiega Lily-Rose.

    Il ricordo spaventoso del passato

    Lily-Rose confessa che il film più spaventoso della sua vita non è stato un horror, ma Edward mani di forbice. «Avevo tre anni ed era troppo presto. Non per la storia, ma perché c’era mio padre. Quando lo colpivano, pensavo fosse reale. Sono andata fuori di testa e quel film mi ha traumatizzato», ricorda l’attrice.

    Oggi, le sue paure sono diverse, ma non meno intense. «Con il tempo, tutto mi spaventa di più. Da bambina adoravo le montagne russe, ora non riesco nemmeno a salirci. Mi spaventa il destino, la morte. Da ragazzina ti senti invincibile, poi ti rendi conto di essere fragile come chiunque altro».

    Dal riflesso dei genitori alla propria identità

    Figlia di Johnny Depp e Vanessa Paradis, Lily-Rose è cresciuta sotto i riflettori, affrontando la pressione di dover dimostrare chi fosse. «A quindici anni ero una bambina. Non è facile crescere davanti al pubblico, figlia di due grandi artisti. Rivedo certe mie interviste vecchie e penso: ‘Perché dicevo queste cose?’. I film sono capsule del tempo, ti mostrano quanto sei cresciuta».

    Oggi, Lily-Rose Depp si sente una leonessa, consapevole del proprio percorso e pronta ad affrontare ruoli che mettono alla prova mente e corpo. Il Nosferatu di Eggers non è solo un horror, ma una consacrazione, un passo verso una maturità artistica che la consacra non più come figlia d’arte, ma come protagonista assoluta del proprio destino.

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