Cinema

Carlo Verdone: “Io ipocondriaco? Ma che dici… che mi viene il mal di schiena!”

Ospite dell’Società Italiana di Chirurgia Vertebrale e del Gruppo Italiano Scoliosi ‘Sicv&Gis’, l’attore Carlo Verdone ha scherzato riguardo alla sua presunta ipocondria, smentendola e raccontando aneddoti divertenti.

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    Carlo Verdone non si smentisce mai. La sua proverbiale ipocondria è stata messo a nudo diverse volte. Anche in occasione di una lectio magistralis sul mal di schiena che ha tenuto ospite della Società Italiana di Chirurgia Vertebrale. Verdone scherza sempre sulla sua presunta ipocondria, ogni volta smentendola e raccontando aneddoti divertenti sulla sua esperienza con la salute e la medicina…

    Ipocondriaco? Una fregnaccia dei giornali

    Si tratta di una patologia con diversi livelli di cura”, ha detto Verdone” Tento di tenerla sotto controllo ma nessuno dica più che sono un ipocondriaco. E’ una fregnaccia nata sul set del film ‘Maledetto il giorno che ti ho incontrato‘. Devo ammettere comunque di aver salvato la vita a diverse persone nel orso della mia carriera professionale e della mia vita. Come quando diagnosticai un tumore al colon a un mio amico che se l’è cavata grazie al mio intervento. Non chirurgico ma in fase di diagnosi verbale. Una volta guarito, mi ha ringraziavo e sapete cosa ha fatto? Mi ha offerto una gricia. Beh, poteva fare qualcosina in più, non vi pare?“.

    Dopo la sua presentazione, l’attore e regista è stato sottoposto a un test per diventare membro onorario dell’associazione Sicv&Gis, superandolo brillantemente. Dopodiche si è messo a discutere dei progressi scientifici nel campo della riabilitazione vertebrale, incluso lo studio sulla riabilitazione con robot ed esoscheletri finanziato dal PNRR. Tutto questo in maniera scientifica e in compagnia del professor Carlo Ruosi. Quest’ultimo si è soffermato su uno studio effettuato per ridare verticalità ai pazienti con lesioni vertebrali, utilizzando robot ed esoscheletri per stabilizzare e riabilitare la colonna vertebrale.

    Nuove possibilità di riabilitazione per i pazienti con lesioni vertebrali

    Inoltre si è parlato di sperimentazioni per sfruttare la funzione residua del midollo spinale lesionato parzialmente, utilizzando stimolatori elettrici per collegare e rinforzare le fibre nervose.

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