Connect with us

Musica

Infuriato per la sua esclusione da Sanremo: Al Bano non ci sta

Carlo Conti ha recentemente annunciato i 30 Big in gara nella nuova edizione del Festival di Sanremo… ma Carrisi non compare. C’è pure il suo caro amico Massimo Ranieri… ma lui no!

Avatar photo

Pubblicato

il

    La nuova edizione del Festival di Sanremo, che andrà in onda a febbraio 2025 in diretta su Rai 1 dal Teatro Ariston, ogni giorno che passa affina i preparativi. Tra i cantanti esclusi c’è anche Al Bano, parrenne proprio che il Leone di Cellino San Marco non abbia preso benissimo la notizia…

    Amadeus gli promise che l’avrebbe invitato

    Un malumore assolutamente giustificato: il cantante, due anni fa, partecipò al Sanremo condotto da Amadeus per cantante con Gianni Morandi e Massimo Ranieri. E fu proprio il conduttore ad affermare pubblicamente che lo avrebbe ripreso in gara, cosa che in seguito non è accaduta, sia dall’ex conduttore e neppure da quello attuale.

    In gara il suo amico Ranieri… ma lui no

    Nel frattempo l’attesa per la kermesse si fa come al solito febbrile, la prima dopo quattro stagioni di estremo successo firmata Amadeus. Il presentatore toscano ha un compito arduo ma sembra che ce la stia mettendo tutta per guadagnarsila benevolenza del pubblico, ancora un po’ scettico nei suoi confronti. Sicuramente l’annuncio dei 30 Big in gara ha sollevato il morale dei più giovani, dato che ci sono anche tantissimi rapper e cantanti attualmente di successo. Tra i veterani Massimo Ranieri, baluardo della “canzone d’altri tempi”, con un brano scritto appositamente da Tiziano Ferro. col quale condivide anche una grande amicizia personale.

    La figlia Jasmine giura che papà è sereno

    Manca invece, come dicevamo all’inizio, Al Bano Carrisi. Tutti avrebbero scommesso sulla sua inclusione, presenza che era data come certa ormai da diverse settimane. Lui stesso aveva rivelato di aver inviato a Conti ben due canzoni eppure il suo entusiasmo è stato spento dalla decisione finale. La figlia Jasmine Carrisi ha assicurato che suo padre è molto sereno e tranquillo dopo l’annuncio dei cantanti di Sanremo, e che ci riproverà il prossimo anno senza fretta. Ma altre fonti sostengono il contrario.

    Parpiglia sostiene il contrario

    Sono tantissimi i cantanti che avrebbero provato a partecipare ricevendo un “due di picche” d Conti… ma l’assenza dell’artista pugliese risulta davvero inaspettata. Stando alle indiscrezioni lanciate da Gabriele Parpiglia nel suo programma in onda su Studio 100, il cantante sarebbe molto, molto arrabbiato. Afferma il giornalista: “Ci sono molti esclusi, ma parliamo di uno dei più noti, un famosissimo cantante: Al Bano, che è arrabbiato nero! Davanti al no di Carlo Conti cosa succede? Lui è stato sorpreso da delle telecamere ad un evento e lui dice ‘che cos’è Sanremo? Non so cosa sia il Festival? Non l’ho mai visto e no so nemmeno di che cosa state parlando’”.

      SEGUICI SU INSTAGRAM
      INSTAGRAM.COM/LACITYMAG

      Musica

      Il rap italiano al femminile trionfa a Los Angeles: Anna Pepe è la donna dell’anno!

      Anna Pepe – per i fan semplicemente Anna – rappresenta una delle voci più influenti della scena rap italiana contemporanea. Nata a La Spezia nel 2003, si è affermata con il singolo “Bando” nel 2020, un successo virale che ha superato i confini nazionali, scalando le classifiche di Spotify e TikTok in diversi Paesi.

      Avatar photo

      Pubblicato

      il

      Autore

        La sua capacità di mescolare sonorità trap con un flow incisivo e testi accattivanti l’ha resa rapidamente un punto di riferimento per la nuova generazione di artisti urban di casa nostra. Oggi, con milioni di ascoltatori mensili e collaborazioni internazionali di prestigio, Anna continua a dimostrare di essere una forza inarrestabile nel panorama musicale.

        Prestigioso premio alla sua determinazione

        Il riconoscimento come Italy’s Global Woman of The Year ai Billboard Women in Music 2025 è un traguardo straordinario per la rapper ligure, che ha saputo conquistare il pubblico non solo con la sua musica, ma anche con la sua autenticità e determinazione. Il premio le è stato consegnato sabato sera a Los Angeles, nel corso di una cerimonia che celebra le donne più influenti dell’industria musicale. Emozionata e grata, Anna ha espresso il suo entusiasmo subito dopo la premiazione: “Essere qui è un onore. È fantastico. Devo tutto ai miei fan, alla mia squadra, a tutti quelli che mi supportano: non mi sarei mai immaginata di arrivare fin qua: è quasi surreale”.

        Alcuni scatti durante la serata di premiazione

        A fianco di superstar internazionali

        L’evento, ospitato nello Youtube Theatre di Inglewood, ha visto la partecipazione di superstar internazionali del calibro di Doechii, premiata come Donna dell’Anno, Gracie Abrams, eletta miglior autrice del 2024, e Glorilla, vincitrice del premio Powerhouse. Tra le protagoniste della serata anche Jennie delle Blackpink, insignita del titolo di Global Force, Tyla, premiata con l’Impact Award, Meghan Trainor, riconosciuta come Hitmaker, e la leggendaria Erykah Badu, celebrata come Icona per il suo contributo alla musica neo-soul.

        Elemento ispiratore per le giovani che ci provano con la musica

        Anna si distingue per la sua capacità di reinventarsi e di mantenere una forte identità artistica in un settore caratterizzato dall’evoluzione costante. Con il suo stile fresco, diretto e inconfondibile, è riuscita a imporsi non solo nella scena italiana ma anche a livello internazionale. Il suo percorso, fatto di sfide, successi e una crescita costante, rappresenta un’ispirazione per le giovani artiste che desiderano emergere nel mondo della musica.

        Il riconoscimento ottenuto ai Billboard Women in Music 2025 segna un ulteriore passo avanti nella sua carriera e conferma il suo status di artista globale. Con nuovi progetti in cantiere e una fanbase in continua espansione, Anna è pronta a scrivere il prossimo capitolo della sua storia, sempre all’insegna dell’innovazione e dell’energia che la contraddistinguono.

          Continua a leggere

          Musica

          E’ uscito il nuovo album di Lady Gaga: le frasi misteriose sul suo sito ufficiale

          Little Monsters, tenetevi forte: Lady Gaga sta per tornare con Mayhem, il suo attesissimo nuovo album in uscita il 7 marzo. E come sempre, lo fa a modo suo, lasciando indizi criptici e aumentando l’hype alle stelle!

          Avatar photo

          Pubblicato

          il

          Autore

            Sull’home page del sito web di Miss Germanotta erano apparse alcune frasi tratte dall’album che stava per arrivare, mostrate con un effetto visivo che sembra uscito da un thriller psichedelico. Trascinando il cursore sullo schermo, lettere fluttuanti si combinavano in frasi che lampeggiavano per un istante, lasciando i fan a bocca aperta. Alcuni esempi? “Choke on the fame and hope it gets you high”, “I’m the perfect celebrity”, “I’ll burn a hole right through your eyes” e la più inquietante “Tap on my vein, suck on my blood diamond”. Se non fosse Lady Gaga, penseremmo a un film horror. Ma si sa, lei ama giocare con le aspettative!

            Il nuovo album in versione vinile

            I singoli di Mayhem: da Die With A Smile a Abracadabra

            Il primo assaggio di Mayhem era arrivato lo scorso agosto con Die With A Smile, una collaborazione esplosiva con Bruno Mars che ha già fatto incetta di premi, vincendo il Grammy per Miglior Performance di un Duo/Gruppo Pop. Secondo Gaga, questo brano avrà un ruolo chiave nel disco, quindi aspettatevi qualcosa di epico.

            Poi è stato il turno di Disease, un singolo che Lady Gaga ha presentato su Instagram con una confessione profondamente personale: “Non è mai stato facile per me mostrare come sia stata sedotta dal caos e dal disordine”. Una riflessione intensa sui suoi demoni interiori che ha colpito i fan dritto al cuore.

            Infine, a febbraio, Gaga ha sorpreso tutti con Abracadabra, presentato live durante i Grammy. Un singolo che promette magia pura, con un mix di elettronica, grunge anni ‘90 e un tocco di rock psichedelico che rimanda ai grandi del passato. Insomma, ci aspetta un viaggio sonoro completamente fuori dagli schemi!

            Mayhem: un disco che crea scompiglio (e leggenda)

            A cinque anni da Chromatica, Lady Gaga ha lanciato il suo nuovo capolavoro, descritto dal suo ufficio stampa come “un completo disordine”. Le influenze? Un cocktail esplosivo che mescola alternative anni ‘90, elettro grunge, funky, dance elettronica francese e persino un po’ di Prince e Bowie. Se vi aspettavate un disco pop tradizionale, dimenticatelo: Mayhem è il disco che scardina e ribalta ogni regola.

            E come se non bastasse, Gaga ha recentemente rivelato di aver pensato di abbandonare la musica, ammettendo di essere stata “messa alla prova” in passato. Per fortuna, ha deciso di restare e regalarci questa nuova era musicale che si preannuncia iconica.

            Un’esibizione a sorpresa (con risate garantite!)

            Mentre i fan aspettavano di sentire Abracadabra durante il SNL 50: The Homecoming Concert, Gaga ha deciso di fare di testa sua (tanto per cambiare!). Invece di esibirsi nel nuovo singolo, ha duettato con Andy Samberg in una versione assurda di Shallow, trasformandola poi in un’inaspettata performance del classico dei Lonely Island, Dick In A Box. Caos allo stato puro, servito su un piatto d’argento, come solo la Germanotta è in grado attualmente di fare!

              Continua a leggere

              Musica

              In India riapre l’ashram dove i Beatles raggiunsero l’apice creativo

              I Fab Four e il loro mitico viaggio in India del 1968: il luogo dove praticarono – chi più chi meno – la meditazione sarà oggetto di un progetto di restauro, per essere in seguito riaperto al turismo di massa.

              Avatar photo

              Pubblicato

              il

              Autore

                Lo storico ashram che accolse i Fab Four per tre mesi sul finire degli anni ’60 rischiava l’abbandono, riaprirà a nuova vita. Qui i 4 di Liverpool trascorsero uno dei periodi più produttivi della loro carriera, tra meditazione, sessioni di yoga, musica live – con tanto di sitar, per la gioia di George Harrison. Ed anche qualche fumatina non proprio legale, almeno nella loro Inghilterra. Qui venne composto il White Album, forse il loro apice creativo, con 48 canzoni che rimangono come lascito fondamentale ai posteri. Una primavera indiana che lanciò in Occidente la moda della meditazione trascendentale: quel soggiorno in India che ti può cambiare la vita, imparando a recitare i mantra, praticando l’ascesi e alimentando la quiete interiore.

                I 4 musicisti con il Maharishi Mahesh Yogi

                Un nuovo progetto di riqualificazione

                La leggendaria International Academy of Meditation, fondata dal guru Maharishi Mahesh Yogi, verrà restaurata e riaperta al turismo di massa grazie a un progetto del governo dell’Uttarakhand che ha affidato il ripristino allo stesso studio di architettura di Ahmedabad, HCP desig. Lo stesso che ha disegnato il nuovo Parlamento a Delhi e restaurato l’ashram del Mahatma Gandhi.

                Filo spinato per proteggersi da svariati pericoli

                Il progettto nasce non senza qualche difficoltà. Chaurasi Kutia, che in lingua hindi significa “84 capanne”, è vicina a Rishikesh, sul fiume Gange ai piedi dell’Himalaya, in un contorno naturale davvero mozzafiato. Anche se il centro è contornato dal filo spinato: protezione opportuna non solo contro graffitari e vandali comuni… ma anche da, orsi neri, leopardi e cobra.

                Abitazioni che ricordano i trulli pugliesi

                Nel 1963, attraverso una donazione di 100mila dollari dell’ereditiera americana Doris Duke, Maharishi Mahesh Yogi fece erigere 25 capanne di pietra che ricordavano nella forma i nostri trulli. Solo 12, come spiega l’architetto Anand Patel, sono interessante al restauro, senza intervenire sulle restanti 13 «per consentire ai turisti di vedere le condizioni originarie».

                Ringo fu quello che meno ne rimase affascinato

                Quando quel burlone di Ringo Starr – forse il più ironico della band e il meno interessato alla trasferta indiana – le vide per la prima volta commentò: «È come un campeggio estivo della spiritualità». Arrivarono mogli, amici e svariati personaggi famosi a far loro visita, come il cantautore inglese Donovan e l’attrice Mia Farrow. Le strutture costruite per ospitare John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr vennero arredate con mobili in stile inglese di pregio, ultimo retaggio del colonialismo terminato solo vent’anni prima. Gli altri alloggiavano vivevano in bungalow spartani, essendo comunque coinvolti in un periodo che cambiò la storia dei rapporti tra India e Occidente.

                George Harrison insieme a Ravi Shankar, mentre suonano il tradizionale sitar

                Al giorno d’oggi mete esclusivamente turistiche

                Oggi gli ashram più frequentati dagli occidentali sono The Art of Living di Bangalore, l’Adiyogi Shiva sui monti Velliangiri, l’Osho International Meditation Resort di Pune, l’ashram della “Amma” a Kollam nel Kerala e quello di Sri Aurobindo a Pondicherry. Anche se il fermento spirituale di quegli anni è stato sostituito da un interesse quasi esclusivamente turistico.

                Lo Yogi venne accusato, non si è mai capito se ingiustamente o meno

                I Beatles nel 1968 cercavano di sfuggire dallo stress dei tour d da quello derivante dal successo planetario. Trovarono ispirazione negli insegnamenti del guru con le sue tecniche di meditazione, che divennero ben presto una moda. Quando fu l’ora del rientro in Europa, spuntarono alcune accuse di comportamenti lascivi dello yogi nei confronti di alcune delle donne al seguito. Anni dopo, Harrison gli chiese scusa per le maldicenze. Quando domandarono al guru se li avesse perdonati o meno, lui rispose elegantemente: «Non potrei mai arrabbiarmi con degli angeli».

                In un momento di relax: con Lennon e Donovan alle chitarre

                Fu proprio lui che, successivamente, cedette l’ashram alcuni anni dopo. Riaperto solo nel 2015 con scarso successo. Poi, durante il G20 a Delhi, alcuni dignitari occidentali chiesero di visitare l’ashram stimolati dal forte potenziale turistico. Convincendosi a trovare i finanziamenti per ripristinare questa cattedrale della storia della musica. Un luogo che nel 1968 cambiò il mondo con un disco dalla copertina totalmente bianca.

                Foto prese dalla rete

                  Continua a leggere
                  Advertisement

                  Ultime notizie

                  Lacitymag.it - Tutti i colori della cronaca | DIEMMECOM® Società Editoriale Srl P. IVA 01737800795 R.O.C. 4049 – Reg. Trib MI n.61 del 17.04.2024 | Direttore responsabile: Luca Arnaù