Musica
Benji e Fede: certi amori non finiscono, fanno solo dei giri immensi…

Non solo amori fisici (con tutte le combinazioni che la cultura arcobaleno contempla)… ma anche artistico-professionali. Questa in sintesi la notizia che riguarda il duo musicale Benji e Fede. Nel 2020 si erano musicalmente lasciati, con un comunicato secco ed apparentemente definitivo: “Il 3 maggio, chiuderemo questa fase della nostra vita….”. Con queste precise parole affidate ai social, Benji & Fede avevano annunciato la loro separazione, pianificando che all’Arena di Verona, sarebbe andata in scena la loro “ultima volta”.
Le parole di Benji, con il cuore in mano
Benji, qualche mese fa, aveva fatto il primo passo verso una riappacificazione, scrivendo una lunga lettera che definiva “con il cuore in mano”, cencando di convincere il vecchio amico a mettere da parte la ruggine del passato e ricominciare. Così pubblicamente si rivolgeva all’ex collega: “Possiamo fare il disco e il tour della vita, e forse per la prima volta davvero goderci il paesaggio mentre ci facciamo questo viaggio. Entrambi siamo stati persi per tanti anni, ci siamo persi crescendo e ci perdiamo costantemente, e anche se odio sentirmi perso preferisco questa insicurezza che il falso senso di sicurezza di una vita con il freno a mano tirato. lo qui ti scrivo per dirti che anni fa ci siamo trovati, e potremmo farlo di nuovo. Insieme abbiamo fatto qualcosa di magico”.
Fede dice che fu una scelta del collega
Quando è stato il turno di Fede, lui ci ha tenuto a sollevarsi da ogni responsabilità sulla parola fine: “La decisione non è stata mia, ora posso dirlo. Ero in studio. Un giorno Benji arriva e mi dice che non riesce più a stare dentro a questo rapporto. Non riusciva più a continuare per ovvi motivi suoi”.
5 anni di successi e di grandi numeri
Dopo essersi conosciuti sulla rete nel 2010, dal 2015 al 2020 Benji & Fede hanno pubblicato quattro album, trasformatisi in 17 Dischi di Platino e 9 d’Oro, con 1 milione di streaming complessivi, milioni di visualizzazioni su YouTube, concerti sold out con oltre 150 mila biglietti venduti. Senza contare la pubblicazione di due libri e il loro ultimo singolo Dove e Quando, risalente all’estate 2019, che si piazzò al n.1 della classifica ufficiale Fimi/Gfk.
Fino a ieri separati ma non inattivi
Sulla loro vicenda artistica, sia l’ascesa di grande successo che lo stop successivo, hanno giocato dipendenze di vario tipo e storie amorose finite male. L’anno scorso Benjiamin Mascolo ha dato alle stampe una sorta di disco della rinascita, intitolato non certo a caso “Il mio miglior nemico”. Un ritorno alla musica che ha coinciso con la fine di un suo personale periodo buio, caratterizzato da un preciso impegno a voltare pagina. Su questo desiderio di rinnovamento interiore hanno sicuramente giocato gli strascichi della fine del rapporto amoroso con l’attrice e cantante americana Bella Thorne. Ne è uscito assolutamente vittorioso, visto che successivamente si è unito in matrimonio con una giovane modenese, Greta Cuoghi, conosciuta nel momento più difficile della sua vita. E Fede? Non è rimasto con le mani in mano, facendo uscire nel 2022 il singolo Le Mans e un anno dopo esatto con un altro pezzo, Maledetto mare.
La reunion prevista al Forum di Milano
Ora è ufficiale: la loro reunion si farà il 16 novembre 2024 all’Unipol Forum di Assago (Milano). Torna quindi sul palco, a quattro anni dalla separazione, il duo più iconico e di maggior successo della musica italiana giovane degli ultimi anni. Il commuovente (per alcuni) concerto di addio veronese del 2021 diventerà solo un ricordo, il futuro li aspetta!
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Musica
La “coca” e il mascara sulle guance: Fedez spoilera il nuovo brano e scatena i sospetti sulla dedica
Dopo il clamore di Sanremo e le polemiche con Chiara Ferragni e Angelica Montini, Fedez lancia lo spoiler del suo nuovo brano: versi crudi, accenni alla droga e al dolore di una donna che ha pianto troppo. Chi è la destinataria del pezzo? L’artista tace, ma i follower iniziano a connettere i puntini.

Sembra tornato il Fedez che gioca a destabilizzare. Con l’attenzione mediatica calata dopo l’esplosione sanremese e i titoli su Ferragni, Montini e affini, ecco che arriva lo spoiler a sorpresa. Senza titolo, senza data di uscita, ma con un messaggio che fa rumore: questa mattina, prima delle nove, sul profilo Instagram del rapper è comparsa una storia con l’anteprima del suo prossimo brano. Pochi secondi, ma intensi come una stilettata.
Nell’audio si sentono versi che fanno male:
“Un valzer di parole crude / Non dire che non hai problemi con la coca / Lo fai solo se ti offrono e ne prendi pure poca / Ti circondi di persone ma ti senti sempre vuota / Io pensavo fossi un angelo / È la vista che si sfoca”.
Poi, nella seconda parte:
“Raccolgo i cocci della tua pace rotta che si infrange / Non c’è niente di peggio di una donna che rimpiange / Ti avevo detto in questa storia non si piange / Ti ho visto quasi sempre con il mascara sulle guance”.
Parole che sembrano il resoconto amaro di una storia finita, una relazione intensa e tormentata, fatta di ferite reciproche. Il riferimento a una donna è chiaro. Ed è altrettanto chiaro che chi parla — Fedez — l’ha vista crollare più volte. Con il trucco sciolto, metafora (non troppo poetica) di un dolore costante.
Impossibile non chiedersi: a chi è rivolto tutto questo? Ai fan non sfugge nulla, e le teorie si rincorrono. Dopo la separazione da Chiara Ferragni, vissuta tra paparazzi e comunicati congiunti, e la frequentazione (forse già terminata) con Angelica Montini, i sospetti si dividono. In molti si chiedono se non sia proprio a quest’ultima che Fedez dedichi il brano. D’altronde, già a Sanremo aveva accennato a una rielaborazione del classico Bella stronza di Marco Masini che sembrava contenere riferimenti personali. Ma anche allora, zero conferme.
Fedez è uno che sa dosare silenzi e provocazioni. E mentre i suoi follower si arrovellano sulle storie passate, lui rilancia, ma non spiega. Nessun titolo, nessuna data, nessun nome. Solo versi duri, lividi, spogli di retorica.
L’unica certezza è che questo nuovo brano si innesta perfettamente nella narrativa personale del rapper, sempre in bilico tra confessione e strategia. Un’autobiografia musicale a puntate, in cui ogni strofa è un colpo di scena. La domanda, ora, è una sola: chi è la donna che lui pensava fosse “un angelo”?
E soprattutto, sarà lei a rispondere?
Musica
Questa estate nei negozi arriva il tesoro musicale del Boss
Bruce Springsteen pubblica “Tracks II: The Lost Albums” – sette dischi inediti dal 1983 al 2018. Si tratta della raccolta tanto attesa del rocker americano che riunisce 83 brani mai pubblicati prima legalmente in un cofanetto da collezione.

Bruce Springsteen torna a sorprendere i fan con l’annuncio di Tracks II: The Lost Albums. Si tratt di, un’imperdibile raccolta in uscita il 27 giugno 2025 per Sony Music. Il cofanetto contiene sette album mai pubblicati, registrati tra il 1983 e il 2018, per un totale di 83 brani inediti che svelano nuove sfumature della carriera del Boss. Il musicista ha dichiarato: «I Lost Albums erano dischi completi, alcuni già mixati ma rimasti nel cassetto. Li ho ascoltati per anni insieme a pochi amici. È il momento di condividerli con il pubblico».
Un viaggio attraverso 35 anni di musica nascosta
Ogni album incluso in questa pubblicazione rappresenta un tassello inedito del percorso artistico di Springsteen. Dalla ruvidezza analogica di LA Garage Sessions ’83, ponte ideale tra Nebraska e Born in the U.S.A., fino ai groove elettronici delle Streets of Philadelphia Sessions, la raccolta esplora decenni di creatività lontano dai riflettori. Springsteen spiega: «Registrare da solo, a casa, mi ha dato la libertà di esplorare ogni possibile direzione musicale».
Suoni e storie mai raccontati prima
I sette album rivelano un’eclettica varietà di atmosfere:
Faithless: concepito per una colonna sonora mai realizzata, dallo stile cinematografico.
Somewhere North of Nashville: brani country con pedal steel, intimi e riflessivi.
Inyo: storytelling vivido ambientato al confine messicano.
Twilight Hours: atmosfere noir con arrangiamenti orchestrali.
Ad anticipare la raccolta, è già disponibile il primo singolo: Rain In The River, tratto dall’album perduto Perfect World, un inno dal sapore epico tipico della E Street Band.
🎧 Ascolta qui Rain In The River
Un cofanetto da collezione per veri fan
“Tracks II: The Lost Albums” sarà disponibile in 9 LP, 7 CD e il versione digitale. Ogni album possiede una veste grafica unica, accompagnata da un libro rilegato in tessuto da 100 pagine con foto d’archivio rare, approfondimenti scritti da Erik Flannigan, e un’introduzione personale di Springsteen. In uscita lo stesso giorno anche Lost and Found: Selections from The Lost Albums, una versione ridotta con 20 brani, disponibile in 2 LP o 1 CD.
Una produzione curata nei minimi dettagli
Il progetto è stato realizzato presso i Thrill Hill Recording Studios nel New Jersey, con la collaborazione del produttore Ron Aniello, l’ingegnere Rob Lebret e il leggendario Jon Landau alla supervisione.
L’origine del suo soprannome
Bruce Springsteen viene chiamato “The Boss” fin dagli inizi della sua carriera, ma non è stato lui a scegliersi questo soprannome… anzi, all’inizio non gli piaceva nemmeno! Prima di diventare una leggenda mondiale, Springsteen suonava nei bar e nei piccoli club con la sua band. Quando arrivava il momento di dividere i compensi dei concerti, era sempre lui ad occuparsene: prendeva i soldi e li distribuiva agli altri musicisti. Così, per scherzo (e un po’ per abitudine), gli altri iniziarono a chiamarlo “The Boss”, cioè “Il Capo”. Il nomignolo gli è rimasto attaccato anche quando ha iniziato a ottenere successo su scala nazionale e poi internazionale. Il pubblico e la stampa hanno cominciato a usarlo per indicare non solo il suo ruolo nella band, ma anche la sua presenza dominante sul palco e il suo carisma. Anche se lui ha dichiarato più volte di non amare particolarmente quel soprannome, perché non si è mai visto come un capo autoritario, bensì come un musicista tra i musicisti. Però col tempo ha accettato il titolo, che oggi è diventato parte della sua leggenda.
Musica
Chiamamifaro, la figlia di Cristina Parodi: “Smettetela di dire che sono raccomandata”
Angelica Gori, in arte Chiamamifaro, si fa largo ad Amici con talento e determinazione. È figlia di Cristina Parodi e Giorgio Gori, ma ci tiene a precisarlo: “Basta dire che sono raccomandata”. Ha cominciato da sola, suonando con lo zio Roberto dopo cena, e oggi sogna Sanremo. Il suo brano Perché? ha superato 1,5 milioni di ascolti e ha già conquistato Maria De Filippi e Rudy Zerbi. “In Italia ci sono poche cantautrici come me. Voglio farcela con la mia voce, senza spinte”.

Non chiamatela raccomandata. Chiamatela Chiamamifaro. Angelica Gori, figlia di Cristina Parodi e Giorgio Gori, ha deciso di tagliare corto con le polemiche. Vuole farsi strada nella musica con le sue sole forze, e l’ha detto chiaramente: “Con i miei genitori siamo d’accordo sul fatto che questa cosa la devo fare da sola. Non voglio che mi diano una mano in nessun modo. Ho passato una vita a sentirmi dire che sono raccomandata”, ha spiegato in un’intervista al settimanale Oggi.
E in effetti, la sua determinazione sembra funzionare. A Amici, dove è una delle voci più fresche di questa edizione, Angelica si è già fatta notare. Il suo primo brano Perché? ha superato 1,5 milioni di ascolti, e i successivi O.M.G. e Leone hanno convinto anche Rudy Zerbi, che ha deciso di puntare su di lei.
Il suo nome d’arte, Chiamamifaro, nasce da un ricordo d’infanzia: “Il faro è un posto sicuro, illumina sempre qualcosa o qualcuno. Quando ero piccola, andavo sotto un faro a suonare con la mia chitarrina, era un posto del cuore”, ha raccontato più volte. Oggi quel faro è diventato simbolo di una ragazza che vuole brillare senza riflessi di luce altrui.
Anche Amadeus, nel tempo, ha avuto parole di stima per lei: “Sei molto cresciuta. Prima eri concentrata solo su te stessa, ora entri nelle canzoni”. Un segnale? Forse. Lei intanto il sogno ce l’ha chiaro: salire sul palco di Sanremo. “In Italia le cantautrici come me sono poche. Per me sarebbe un sogno andarci”, confessa.
Se Maria De Filippi ha già puntato su di lei, non è da escludere che anche Carlo Conti, ora che ha raccolto il testimone da Amadeus, prenda appunti. Intanto, Chiamamifaro si gode il viaggio. E anche se il cognome fa rumore, lei sa che a parlare, alla fine, sarà solo la musica. Magari, proprio sotto un faro.
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