Connect with us

Musica

Canta il silicio: quando l’intelligenza artificiale scrive canzoni (e le fa pure meglio di noi)

Le macchine non solo parlano: ora cantano, compongono e ti fanno pure il jingle. Mentre artisti e autori si dividono tra entusiasmo e panico, Spotify inizia a popolarsi di canzoni nate da prompt e algoritmi.

Avatar photo

Pubblicato

il

    Un tempo bastavano una chitarra, un cuore spezzato e un bicchiere di vino per scrivere una canzone. Oggi basta una riga di testo e un’intelligenza artificiale connessa a un generatore musicale. Scrivi qui: “Vorrei una ballata indie sull’abbandono, con un ritornello che spacca”. Et voilà, parte il brano. Accordi, armonia, testo, voce sintetica. In meno tempo di quanto ti serve per trovare il plettro.

    Le AI generative musicali stanno facendo irruzione nel mondo della musica con lo stesso tatto con cui un dj entra in chiesa. Strumenti come Suno, Udio, Mubert o Boomy consentono a chiunque – anche al più stonato dei bipedi – di creare canzoni da zero. Senza sapere nulla di teoria musicale, senza suonare uno strumento, senza nemmeno alzarsi dalla sedia. E il risultato? Spesso sorprendentemente credibile. Altre volte, disturbante. Ma comunque virale.

    Su Spotify esistono già migliaia di brani pubblicati da “artisti” che non esistono: sono stati scritti da un algoritmo e caricati da utenti che sperano nel miracolo dell’algoritmo. Alcuni incassano anche. Perché alla fine, il pubblico spesso non distingue – e forse neanche vuole farlo – tra un brano umano e uno sintetico, purché sia catchy.

    Il punto è: chi sta tremando davvero sono autori, compositori, musicisti, arrangiatori. Gente che ha studiato, che ha fatto gavetta nei locali con i neon bruciati, che ha imparato a mettere in rima dolore e melodia. Per loro, vedere un codice Python sfornare una ballad struggente in 30 secondi è un pugno nello stomaco. O forse una pugnalata nel portafogli.

    C’è chi urla al sacrilegio: “La musica è anima, non codice”. C’è chi invece si adegua e inizia a usare l’AI come co-autore silenzioso, magari per superare il blocco creativo o per generare bozze da sistemare a mano. E poi ci sono i produttori che, da sempre attenti al rapporto qualità/prezzo, iniziano a chiedersi se davvero servano sei autori per un ritornello che dice ‘baby baby baby’.

    Cosa ci aspetta? Album interi generati in pochi minuti? Festival con cantanti sintetici? Jingle pubblicitari fatti da IA in stile trap-melodico? Tutto è possibile. E in parte sta già accadendo.

    Nel frattempo, la musica continua. Umana o artificiale, purché funzioni.
    E magari – chissà – fra poco anche l’AI scoprirà quanto è difficile scrivere una canzone che dica davvero qualcosa. Ma se ci riesce prima di noi, forse un paio di domande dovremmo farcele.

      SEGUICI SU INSTAGRAM
      INSTAGRAM.COM/LACITYMAG

      Musica

      Fra i “Comuni mortali” c’è pure Achille Lauro, tra musica, poesia e spettacolo

      Achille Lauro torna con un nuovo capitolo della sua carriera musicale e artistica. Dopo aver conquistato il pubblico dell’ultimo Festival di Sanremo con Incoscienti Giovani e il successo travolgente di Amore Disperato, il cantautore romano ha annunciato l’arrivo del suo settimo album in studio.

      Avatar photo

      Pubblicato

      il

      Autore

        L’album Comuni Mortali esce il 18 aprile 2025 per Warner Music Italy. Il disco è già disponibile in preorder, in numerose edizioni fisiche per i collezionisti più appassionati: Softpack CD, versione autografata, vinile nero standard, picture disc a tiratura limitata, vinile deluxe con foto autografata e numerata.

        La copertina del nuovo album

        Un lavoro che abbraccia una dimensione più intima

        Un titolo emblematico, Comuni Mortali, che racconta il lato più umano, fragile e crudo di un artista che ha sempre giocato con i contrasti, i simboli e le maschere. Lauro sembra voler scendere dal piedistallo del personaggio per abbracciare una dimensione più intima e reale. Un lavoro che si annuncia come un viaggio sonoro tra generi, emozioni e riflessioni esistenziali, sempre in bilico tra poesia urbana e provocazione estetica.

        Esperienza sonora fatta di contaminazioni diverse

        Il disco arriva in un momento particolarmente florido per Lauro, che non smette di stupire e rinnovarsi. Dopo aver spopolato nelle classifiche streaming e radiofoniche con i suoi ultimi singoli, certificati Oro e Platino, l’artista rilancia con un progetto che promette di lasciare il segno. Il suo percorso è ormai un manifesto di contaminazione: trap, rock, pop, elettronica e orchestrazioni si fondono in un’identità unica, che sfida ogni definizione rigida.

        Da giugno in tour

        Ma Comuni Mortali non sarà solo un’esperienza da ascoltare. Lauro porterà dal vivo i brani del nuovo album e tutti i suoi più grandi successi in una serie di concerti-evento imperdibili. Si partirà con due date epiche al Circo Massimo di Roma, il 29 giugno (già sold out) e il 1° luglio 2025, per poi continuare nei principali palazzetti italiani nel 2026.

        Ecco le prime date

        Il tour nei palazzetti partirà il 4 marzo da Eboli e toccherà Bari, Padova, Torino, Milano (con doppia data e primo sold out già annunciato), Bologna e Firenze. Un’occasione per vedere Lauro in tutta la sua potenza scenica: uno show tra musica, moda e performance teatrale, come ci ha abituato da tempo.

        Date del tour nei palazzetti

        4 marzo: Eboli – PalaSele

        9 marzo: Bari – PalaFlorio

        12 marzo: Padova – Kioene Arena

        14 marzo: Torino – Inalpi Arena

        16 marzo: Milano – Unipol Forum (sold out)

        17 marzo: Milano – Unipol Forum (nuova data)

        20 marzo: Bologna – Unipol Arena

        21 marzo: Firenze – Nelson Mandela Forum

        I biglietti sono disponibili sul sito di Ticketone e nei punti vendita autorizzati. Achille Lauro, con la sua visione artistica eclettica e radicale, si conferma una delle figure più imprevedibili e magnetiche della scena musicale italiana. Comuni Mortali è molto più di un album: è l’ennesima metamorfosi di un artista che continua a reinventarsi, sfuggendo alle etichette per raccontare il tempo che vive — da uomo, da artista, da “comune mortale”.

          Continua a leggere

          Musica

          Quella memorabile scorribanda di Patty Pravo e Jimi Hendrix, a zonzo per Roma, pieni di fumo (video)

          Patty Pravo torna con un nuovo singolo, Ho provato tutto, un brano che racconta la sua vita fatta di incontri straordinari, libertà e sperimentazione. Dall’iconico giro in 500 con Jimi Hendrix ai rapporti con i grandi della musica internazionale, l’artista si confessa senza filtri

          Avatar photo

          Pubblicato

          il

          Autore

            A 76 anni, Patty Pravo non smette di sorprendere. La storica ragazza del Piper ha pubblicato il singolo Ho provato tutto, scritto da Francesco Bianconi dei Baustelle (e ascoltando il pezzo la sua firma è riconoscibilissima), una canzone che rappresenta un vero e proprio bilancio della sua vita.

            “È un ritratto perfetto di me, delle mie esperienze, dei miei incontri e anche delle disavventure. Mi ci riconosco parola per parola”, racconta la cantante.

            Nel brano, Patty Pravo ripercorre la sua carriera e il suo spirito libero, sempre alla ricerca di nuove sonorità. Dal pop all’elettronica, dal rock al blues, ha sperimentato tutto senza preoccuparsi delle critiche.

            Jimi Hendrix e il folle giro in 500 per Roma

            Tra i tanti episodi iconici della sua vita, Patty Pravo ricorda un aneddoto accadutole in compagnia dell’amico Jimi Hendrix.

            “Giravamo per Roma su una Fiat 500, con lui seduto dietro. Eravamo pieni di fumo e ci fermò la polizia. Per fortuna riconobbero me e ci lasciarono andare”.

            Un racconto che restituisce l’atmosfera di un’epoca irripetibile, in cui la musica e la trasgressione andavano di pari passo.

            Le amicizie con i grandi del rock: dai Rolling Stones ai Pink Floyd

            Patty Pravo non ha conosciuto solo Hendrix, ma ha stretto legami anche con i Rolling Stones, in particolare con Keith Richards e Anita Pallenberg.

            “Ci sentivamo spesso, Keith è sicuramente uno che ha provato tutto e gli è andata bene”, racconta la cantante.

            Ha avuto modo di conoscere anche i Pink Floyd e gli Who, vivendo da protagonista una stagione musicale straordinaria.

            L’amore, la libertà e il rifiuto dell’autodistruzione

            Nel suo percorso di vita, Patty Pravo ha sempre privilegiato la libertà. Parlando delle esperienze con le droghe, ci tiene a chiarire:

            “Non ho mai toccato cocaina o eroina, volevo solo divertirmi. L’eroina ha fatto troppi danni alla mia generazione”.

            Anche in amore ha sempre seguito il cuore, sposandosi cinque volte e vivendo ogni relazione con passione.

            “Sono stata innamorata di tutti gli uomini con cui sono stata, forse perché erano quasi sempre musicisti”.

            Il rapporto con Madonna e il futuro di Patty Pravo

            Oggi Patty Pravo si mantiene attiva, interagendo con artisti di tutte le generazioni. Tra le sue nuove amicizie spicca Madonna, con cui ha stretto un legame sui social.

            “Mi ha cercata lei su Instagram, ci raccontiamo le nostre vite e vorremmo incontrarci. Sarebbe bellissimo”.

            E riguardo al futuro? Nessun testamento, nessun rimpianto, solo voglia di essere ancora sorpresa dalla vita, nonostante non sia più la “ragazza del Piper”:

            “Ne ho viste talmente tante che non ho un desiderio preciso. Prenderò quello che viene, così come viene”.

            Un’icona senza tempo, che continua a scrivere la sua storia con lo stesso spirito ribelle di sempre.

              Continua a leggere

              Musica

              Sangiovanni riaccende le “Luci allo Xeno”: altro che blackout!

              Dopo mesi lontano dalle scene e un addio (temporaneo) ai live, il cantautore torna con un nuovo singolo e un sorriso che sembra finalmente autentico. E ai fan dice: “La mia presenza nel vostro cuore è come se non se ne fosse mai andata”.

              Avatar photo

              Pubblicato

              il

              Autore

                Nel 2024 Sangiovanni aveva premuto il tasto pausa. Lo aveva fatto in silenzio, con sincerità e un pizzico di coraggio, ammettendo di non sentirsi più felice sotto i riflettori. Niente tour, niente dischi. Solo il bisogno di ritrovare se stesso lontano dal rumore. Oggi, però, tutto cambia: il cantautore torna con Luci allo Xeno, un brano che racconta proprio il buio attraversato – e la luce ritrovata

                Cuore in modalità “on”

                “Esce un nuovo pezzo che racconta di come mi sono sentito in questi mesi”, scrive sui social, “e di quanto sia stato importante tornare a vedere la luce”. Una metafora potente, quella dei fari allo xeno, che illuminano forte, chiaro, anche quando intorno tutto sembra spento. Il brano non è solo una canzone, ma un piccolo manifesto di rinascita, un diario in musica di emozioni vere e fragilità condivise.

                Il ritorno del sorriso: “Mi sento meglio, pieno di energie”

                Nei suoi ultimi post, Sangiovanni appare più sereno, quasi riconciliato con la propria musica: “Mi è tornato il sorriso e la voglia di condividere le mie emozioni con voi”, scrive ai fan. E aggiunge una frase che colpisce: “La cosa che più mi ha colpito è che la mia presenza nel vostro cuore è come se non se ne fosse mai andata”. Non serve un palco per sentirsi visti: basta un legame autentico.

                Fan in delirio, lui in gratitudine: “Questo è solo il primo passo”

                Il nuovo inizio parte dal basso, senza frenesia ma con una direzione chiara: “Questo è solo il primo passo”, dice Sangiovanni, “ma io sono felicissimo perché già poter condividere la mia musica in maniera serena è una grande soddisfazione”. Parole semplici ma piene di significato, soprattutto in un mondo che corre senza sosta.

                Il legame col suo pubblico

                “Vi voglio bene, vi aspetto qui nei commenti per sapere se vi piace il pezzo e se state bene”. Nessuna distanza tra palco e platea, solo un ragazzo che torna a raccontarsi, più autentico di prima. Il suo legame con il pubblico è il vero carburante per ricominciare. E se il passato recente è stato buio, adesso è tempo di luci. Allo xeno, sì, ma soprattutto dentro.

                  Continua a leggere
                  Advertisement

                  Ultime notizie

                  Lacitymag.it - Tutti i colori della cronaca | DIEMMECOM® Società Editoriale Srl P. IVA 01737800795 R.O.C. 4049 – Reg. Trib MI n.61 del 17.04.2024 | Direttore responsabile: Luca Arnaù