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Musica

Il fascino della musica su supporto fisico: un’idea regalo per donare emozioni

In uno scenario dove impera lo streaming digitale, la tendenza del ritorno a vinili e cd non rappresenta solo una moda nostalgica… ma un’opportunità – soprattutto a Natale – per regalare un oggetto tangibile e sempre ricco di fascino.

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    La partita della musica attuale ruota attorno al digitale, alla condivisione sui social ed ai concerti live, che rappresentano gli elementi centrali dell’industria musicale di oggi. Tuttavia, il mercato discografico non si limita solo ed esclusivamente al digitale. Durante le festività natalizie, il fascino dei formati fisici torna protagonista, con una vasta offerta di CD e vinili che si confermano idee regalo ideali per amici, familiari o, perché no, per sé stessi. Ecco quindi una selezione di album in versione CD e vinile, caratterizzati da edizioni particolari ed esclusive, vere e proprie strenne da donare. La maggior parte è disponibile in esclusiva negli store ufficiali delle etichette discografiche. Per i titoli in uscita dopo le festività, invece, è possibile effettuare già da ora un preordine.

    Un cofanetto limited edition per Annalisa

    Per questo Natale Annalisa propone una tiratura limitata e numerata di E poi siamo finiti nel vortice: The Black Box, un cofanetto che celebra il doppio disco di platino, contenente i successi di Bellissima, Mon amour e Ragazza sola, oltre a 45 giri speciali con brani come Euforia’ una cover di Sweet Dreams degli Eurythmics di Annie Lennox.

    Doppio vinile firmato Cremonini

    Il nuovo album Alaska Baby di Cesare Cremonini è disponibile anche in un’esclusiva edizione in doppio vinile dai colori azzurro e rosa trasparente, con buste artistiche, un booklet di 16 pagine e un grande poster. L’ultimo lavoro del cantautore bolognese può essere acquistato pure in CD e vinile nero.

    La coppia dell’anno: Elodie e Tiziano Ferro su 45 giri

    Il singolo Feeling di Elodie e Tiziano Ferro è disponibile in un’edizione esclusiva su vinile 45 giri, un tributo all’R&B degli anni 2000 che ha segnato le carriere di entrambi. Lunga vita a Sto è il primo disco di Ghali, originariamente pubblicato solo sulla piattaforma YouTube: per queste feste, però, debutta per la prima volta in CD e vinile (anche in versione cristallo), con poster e adesivi esclusivi.

    Max Pezzali live

    Dal 10 gennaio del prossimo ano sarà disponibile Max Forever Vol. 1 di Max Pezzali, doppio vinile con 16 tracce dal vivo relativo ai concerti al Circo Massimo e allo Stadio Olimpico, con collaborazioni esclusive.

    Vasco celebrativo con 10 brani mai usciti prima

    Per celebrare i 40 anni del primo live di Vasco Rossi, è uscita l’edizione speciale Va bene, va bene così Live + Live Unreleased con il concerto del 1983, un libro-intervista con foto inedite e 10 brani mai pubblicati prima di oggi.

    Per chi ama la musica internazionale

    Dua Lipa – Live from the Royal Albert Hall, un’edizione elegante che omaggia il concerto di Dua Lipa accompagnata dalla Heritage Orchestra, con copertina personalizzabile con tre immagini. Edizione in 4 vinili marmorizzati per The tortured poets department: The Anthology Vinyl, che contiene pure un poster esclusivo e 35 brani. Per chi ama le atmosfere più energiche i Linkin Park tornano con un vinile trasparente disponibile in esclusiva su Amazon, dal titolo From Zero.

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      Musica

      Venditti depresso, fu salvato dal suicidio dall’amico Lucio Dalla

      Il popolarissimo cantautore romano, in attività dal 1972, si è raccontato in una lunga intervista a Domenica In, non nascondendo un aspetto molto difficile della sua vita. Segnato dalla depressione, trovò in Lucio Dalla un forte sostegno, capace di aiutarlo.

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        Domenica In rappresenta il termomentro della popolarità dei personaggi dello spettacolo: se ci sei vuol dire che vali davvero! Di recente è stato il turno di Antonello Venditti a fare visita alla “zia” Mara. Un contesto nel quale il cantautore si è raccontato senza filtri, parlando del suo nuovo libro e ripercorrendo la sua vita e la sua carriera rendendo noti al grande pubblico momenti particolarmente difficili che ha dovuto affrontare. Dai quali, fortunatamente, è riuscito a venire fuori.

        Anni ’80: grande successo ma un subdolo male di vivere nell’anima

        Nella chiacchierata conla Venier si arriva ad un certo punto a toccare gli Anni Ottanta. In quel perido Venditti, nonostante si trovasse nel pieno del suo successo artistico, era attanagliato da un malessere sordido, al punto da non riuscire a venirne fuori. Pensando addirittura di mettere drasticamente alla sua vita. Ad aiutarlo, però, ci fu un collega ed amico: l’indimenticabile Lucio Dalla.

        Grazie Lucio!

        Racconta l’artista romano di Sotto il segno dei pesci: “Lucio Dalla mi ha salvato, lo sanno tutti. Uno dei problemi della nostra vita è la depressione, che porta alla solitudine e all’idea di suicidio che sembra diventata comune. Lui se ne accorse nel 1980. Non avevo nulla, ma lui capì che io dovevo andare via da Roma. Mi portò a Carimate e li mi ha curato. Mi ha curato anche stare a contatto con altri artisti”. Un supporto esistenziale scaturito dal potere della musica musica e dalla possibilità di essere circondato da chi – come lui – condivideva le stesse passioni, riuscendo ad allentare la morsa della depressione.

        La vicinanza salvifica di alcuni colleghi

        “A Carimate, presso gli Stone Castle Studios, c’erano due studi: c’erano De Andrè, Lucio, i Pooh, Pino Daniele… La sera, quando avevamo finito le nostre session, stavamo insieme e ci confrontavamo. L’idea malvagia di farla finita non mi era passata, volevo uccidermi con la macchina. Sapevo guidare talmente bene che non mi è riuscito, non ci ho nemmeno provato”.

        Gli innovativi Studios di Carimate

        In un vecchio castello vicino Como, il discografico Antonio Casetta, ebbe infatti l’idea di aprire dei nuovi studi di registrazione con apparecchiature all’avanguardia (per l’epoca), con l’intento di realizzare una struttura che consentisse agli artisti, ai musicisti ed ai tecnici di vivere a stretto contatto in un ambiente isolato. Per dedicarsi anima e corpo alla realizzazione dei dischi in maniera totale, senza vincoli di orario.


        Al Circo Massimo, dove avvenne la rinascita

        Venditti ha proseguito questo per certi versi “doloroso” racconto, citando un preciso momento in cui ha avvertito come mai prima la possibilità di potersi rialzare in piedi: “Il mal di vivere mi è passato con l’amore ricevuto, percepito. Sono guarito veramente al Circo Massimo”. Il cantante parla naturalmente del grande concerto da lui tenuto nel 1983. Durante quella memorabile esibizione, Venditti eseguì Grazie Roma, per celebrare lo scudetto conquistato dalla sua squadra del cuore l’8 maggio 1983, pareggiando 1-1 in casa del Genoa. L’intero concerto fu poi pubblicato nel primo album live dell’artista.

        Uno scudetto “miracoloso”

        “Sono guarito dopo il primo scudetto della Roma. Avevo la sensazione che non ci fosse distonia tra me e gli altri. Io non mi piacevo, non mi accettavo. Tendevo alla perfezione e chi tende alla perfezione spesso è il più fragile”.

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          Musica

          Francesco Guccini risponde a Jovanotti: “Gloria? Un’altra storia rispetto a La locomotiva”

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            Francesco Guccini non ci sta. Le recenti dichiarazioni di Jovanotti, rilasciate durante un’intervista ad Aldo Cazzullo per il “Corriere della Sera”, hanno acceso un dibattito che si è subito diffuso tra fan e critici musicali. L’affermazione del cantautore romano, secondo cui “Gloria” di Umberto Tozzi non avrebbe nulla da invidiare a “La locomotiva”, ha provocato una replica precisa e diretta da parte del cantautore modenese.

            Durante la trasmissione “Timeline”, Guccini ha chiarito il suo pensiero: “No, non sono d’accordo con Jovanotti. ‘Gloria’ è una bella canzone, una canzone che si ascolta volentieri, però non c’è una storia dietro, non c’è qualcosa che si chiama cultura o i libri che ci sono stati letti. ‘La locomotiva’ è una canzone di andamento popolare, quindi potrebbe facilmente essere presa come canzone popolare, quindi è una canzone semplice. Nella sua complessità, è una canzone semplice”.

            Ma Guccini non si ferma qui. Rispondendo alla visione di Jovanotti, che tende a eliminare la distinzione tra cultura “alta” e “bassa”, l’autore di capolavori come “Amerigo” e “Van Loon” rivendica il lavoro intellettuale che sta alla base dei suoi testi: “Tante mie canzoni… ‘Amerigo’, per esempio, per dirne una, ‘Van Loon’ per dirne un’altra, ‘Odysseus’, una delle ultime… ci sono dei libri dietro, ci sono delle letture. Ci sono… non vorrei usare una parola grossa come ‘cultura’, ma c’è cultura”.

            Infine, Guccini conclude con una riflessione che lascia poco spazio a fraintendimenti: “C’è un lavoro intellettuale dietro certe canzoni e non voglio fare di classe A, classe B, eccetera. Però, c’è tutto un mondo diverso che dietro ‘Gloria’ non c’è. Anche se è una bella canzone, una canzone simpatica”.

            Le parole di Guccini ribadiscono il valore della narrazione e della profondità intellettuale nella musica, opponendosi alla visione più inclusiva ma forse semplicistica proposta da Jovanotti. Il dibattito è aperto: cultura alta o bassa, oppure, semplicemente, un diverso modo di intendere l’arte?

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              Musica

              Guai in vista per Adele, avrebbe copiato un brano: giudicate voi (audio)

              Il brano dell’artista Million Years Ago, tratto dal suo terzo album in studio 25, mostrerebbe all’ascolto evidenti segni di somiglianza con una canzone di un collega brasiliano. La controversia è in atto.

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                Un giudice brasiliano ha emesso un’ordinanza che vieta la riproduzione in tutto il mondo della canzone Million Years Ago, uscita nel 2015, ritenendola un plagio del brano Mulheres firmata dal compositore brasiliano Toninho Geraes, reso celebre dall’interpretazione del connazionale Martinho da Vila.

                La canzone di Adele

                La canzone alla quale si sarebbe ispirata

                L’ammontare della sanzione

                La decisione stabilita dal giudice Victor Agustin Jaccoud Diz Torres, del 6° Tribunale imprenditoriale di Rio, prevede una multa di 50mila reais (circa 7.700 euro) in caso di violazione. L’avvocato Fredímio Biasotto Trotta, che rappresenta il cantante Toninho Geraes, ha reso noto di aver già tentato di avvisare Adele e le case discografiche, tra cui Sony.

                Analisi di spartiti e testimonianze varie

                L’avvocato brasiliano dice di disporre di prove specifiche a sostegno della propriatesi. Per dimostrate il plagio, sono infatti stati raccolti video comparativi, analisi di spartiti e testimonianze di musicisti e pure di semplici ascoltatori. La difesa ha avviato un’azione per la risoluzione del contratto contro Universal Music nel dicembre 2023; nel febbraio di quest’anno ha poi presentato un’azione per il riconoscimento del plagio e della coautorialità, chiedendo anche la somma di un 1 milione di reais (circa 155.000 euro) per risarcire danni morali e materiali.

                Nel frattempo Adele è in modalità riposo

                Fra tribunali e carte bollate, la cantante inglese non si annoierà di certo durante il suo periodo di riposo, annunciato qualche mese fa. L’artista aveva dichiarato pubblicamente di volersi concedere un “tempo incredibilmente lungo” (ha detto proprio così…) lontana dal suo pubblico dopo i live di Las Vegas. A novembre, con dieci show al Caesars Palace, ha concluso trionfalmente la sua residency americana che andava avanti dal 2022, durante la quale la cantante si è esibita per oltre 100 date.

                La dedica carica di affetto per i fedelissimi fan

                “Vi terrò nel mio cuore”: così l’annuncio dell’arrivederci era arrivato la scorsa estate dal palco di Monaco di Baviera, alla fine di un applauditissimo concerto. “Non sono a mio agio su un palco, e questo lo so, ma sono molto brava, ca**o. E mi sono davvero divertita a esibirmi per quasi tre anni, che è il periodo di concerti più lungo che abbia mai fatto e probabilmente il più lungo che farò mai”, aveva confessato, apparendo commossa. “Non vi vedrò per un periodo incredibilmente lungo. Vi terrò nel mio cuore per tutta la pausa e ripenserò a questi concerti e a tutti quelli che ho fatto negli ultimi tre anni. È stato meraviglioso, ho solo bisogno di riposare”.

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