Natale è anche business, soprattutto per l’industria discografica: ecco le canzoni più redditizie
Che Natale potrebbe mai essere senza le classiche canzoni delle feste, che rappresentano un must per il periodo attuale? Quali sono le più redditizie in termini di copie vendute e diritti d’autore? E’ stata stilata per l’occasione una speciale classifica che mette in fila quelle che hanno fatturato di più, rendendo felici sia gli autori che gli interpreti. Scopri con noi quali sono e ascoltale nella playlist dedicata!
John Lennon e Yoko Ono, Happy Xmas (War is Over)
Nella sua carriera musicale post Beatles, John Lennon ebbe una fase dedicata alle canzoni natalizie: nel dicembre 1971, assieme all’amata Yoko Ono e alla loro Plastic Ono Band, incise Happy Xmas (War is Over), con tanto di coro di bambini. Una canzone natalizia e, al contempo, un inno pacifista rimasta nella storia della musica. Un successo straordinario, che dalla sua uscita avrebbe totalizzato più di un miliardo in termini di royalties.
Paul McCartney, Wonderful Christmastime
Un altro “scarafaggio” è il responsabile di un un successone: si tratta di Paul McCartney e della sua iconica Wonderful Christmastime. Una canzone, scritta nel 1979, nel pieno della fase da solista dell’ex Beatle, ha venduto 1,5 milioni di copie e genera dai 400 ai 600 mila dollari l’anno in termini di royalties.
Vince Guaraldi Trio, Christmas time is here
Composta dal maestro del piano jazz Vince Guaraldi assieme all’autore televisivo Lee Mendelson nel 1965, come colonna sonora di A Charlie Brown Christmas, speciale natalizio dei Peanuts. ll suo successo non è stato immediato: il milione di copie vendute è arrivato parecchi anni dopo, nel 2019.
Justin Bieber, Mistletoe
Brano decisamente più recente, scritto nel 2011. Ha venduto 2 milioni di copie e ha ottenuto il record di più alto debutto nella Billboard Hot 100 per una Christmas Song (all’undicesimo posto). Non sono noti i ricavi per i diritti d’autore ma Bieber ha venduto un anno fa l’intero catalogo, al fondo Hipgnosis per la cifra record di 200 milioni di dollari.
Pogues, Fairytale of New York
Nonostante sia a tutti gli effetti una canzone di Natale, visto che racconta quel momento, il brano scritto da Shane McGowan e Jem Finer parla della storia di due immigrati irlandesi sbarcati negli USA in cerca di fortuna per poi innamorarsi, insultarsi e alla fine capire che non riescono proprio a lasciarsi. Il brano ha venduto 300 mila copie e genera ogni anni 400 mila dollari di diritti d’autore.
Band Aid, Do they know it’s Christmas?
Nato in un periodo di grandi collaborazioni tra gli artisti negli anni ’80, il brano (interpretato tra gli altri da Sting, Simon Le Bon, George Michael, Phil Collins e Boy George) ha permesso di raccogliere fondi per la carestia in Etiopia e ha venduto 2,5 milioni di copie. Dando il “la” all’organizzazione del mitico concertone Live Aid.
Wham!, Last Christmas
Altro brano iconico del periodo di Natale è Last Christmas degli Wham!, scritta da George Michael nel periodo di massimo splendore del duo synth pop creato insieme a Andrew Ridgeley, il brano ha venduto 10 milioni di copie e incassa più o meno 300mila dollari di diritti all’anno.
Mariah Carey, All I want for Christmas is you
Vero e proprio tormentone, conta 16 milioni di copie (la seconda canzone di Natale più venduta di sempre) e 400 mila dollari di ricavi medi l’anno. Portata al successo nel 1994 dalla cantante newyorkese, All I want for Christmas is you è anche una canzone contesa tra i due autori, Mariah Carey e Walter Afanasieff. Lei sostiene di lavorarci da quando era ragazzina, il secondo, un produttore americano, invece smentisce evidenziando la complessità armonica del brano.
Bing Crosby, White Christmas
Belle le canzoni attuali… ma volete mettere il fascino di White Christmas interpretata dal “re dei crooner” Bing Crosby? Il brano, tratto dal musical La taverna dell’allegria, risale al 1942 e ha venduto la cifra colossale di 50 milioni di copie. Ancora oggi, grazie alle piattaforme di streaming continua a performare, tornando periodicamente nella lista dei brani più ascoltati. Si stima che, in termini di diritto d’autore, la canzone produca ogni anno qualcosa come 320 mila dollari.
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Audio
35 anni, un compleanno stellare per Taylor Swift: è lei la Numero 1
Un compleanno da record, caratterizzato da musica, successo planetario e impegnonel sociale. L’artista americana può ritenersi davvero soddisfatta: la sua è una carriera stellare, con il suo ultimo toru che ha raccolto 2,6 miliardi di dollari.
Taylor Swift è stata l’artista più premiata ai recenti Billboard Music Awards, un traguardo che le permette di entrare nella storia della musica moderna. “E’ stato il più bel regalo di compleanno anticipato”, ha commentato la star che ha in seguito festeggiato i 35 anni. Ben 10 premi, tra cui quello per il miglior artista e quello per il miglior album della Billboard 200 per The Tortured Poets Department. Un riconoscimento che porta il suo bottino complessivo a quota 49.
Pioggia di premi
Con un discorso preregistrato ha detto: “Questo è il più bel regalo di compleanno che avreste potuto farmi, quindi grazie mille. Lo adoro. È esattamente quello che volevo”. Tra i premi conquistati anche quelli di miglior artista femminile, miglior artista della Hot 100 e miglior autrice della Hot 100.
Personalità di riferimento per la cultura pop
Taylor Swift compie 35 anni in un momento nel quale il mondo intero la consacra come una delle artiste più influenti della sua generazione. Con una carriera lungo quasi due decenni, la cantautrice americana continua a rappresentare una personalità inarrestabile e di assoluto riferimento nella musica e nella cultura pop. Tutto questo grazie ai suoi successi discografici e soprattutto al suo recente Eras Tour, terminato recentemente con incasso stimato di oltre 2,6 miliardi di dollari.
Attraversando i generi, partendo dal country e arrivando al pop
La Swift ha costruito una carriera che conta oltre 200 milioni di dischi venduti e una lista infinita di premi, tra cui 14 Grammy Awards. Dai suoi esordi nel country con album come Fearless e Speak Now alla svolta pop di 1989 e Reputation, l’artista della Pennsylvania ha dimostrato una capacità unica di reinventarsi senza perdere mai il contatto con i suoi fan, anzi… facendone uno dei suoi punti di forza maggiori.
Con l’ultimo album ha consolidato il suo status da primato
L’artista ha inoltre pubblicato nell’aprile 2024 il suo ultimo album, The Tortured Poets Department, un progetto intimo e sperimentale che ha stupito critica e pubblico. Il disco ha scalato immediatamente le classifiche globali, consolidando il suo status di icona musicale. Questo nuovo lavoro si aggiunge alle riedizioni Taylor’s Version, che Swift ha pubblicato per riappropriarsi dei suoi diritti musicali, trasformandole in successi moderni.
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Musica a tutto streaming nel 2024: il dominio di Geolier, Anna e Taylor Swift
Con l’anno in via di conclusione, è tempo di tirare le somme anche per il mercato discografico, sia italiano che internazionale.
La piattaforma Spotify ha lanciato Wrapped 2024, iniziativa che celebra un anno di musica, podcast e passioni condivise da oltre 640 milioni di utenti in tutto il mondo. In Italia, il 2024 è stato dominato dal predominio del rapper napoletano Geolier, al quale va il titolo di artista più ascoltato con oltre 1,2 miliardi di play, reduce anche dalla fortunata partecipazione a Sanremo.
Il rap la fa da padrone
Tra i più “gettonati” (così si diceva ai tempi dei jukebox) anche Sfera Ebbasta che, dopo tre anni consecutivi in vetta alla classifica di Wrapped, quest’anno si posiziona al secondo posto. In terza e quarta posizione si trovano invece Lazza e Tedua. Al quinto posto la soprendente Anna che, tra le artiste, figura come la donna più ascoltata in Italia, oltretutto per il secondo anno consecutivo. Un successo in grado di confermare – che piaccia o meno – l’attuale strapotere della musica rap nel panorama musicale italiano, al di là del genere di appartenenza.
Le canzoni e gli album italiani più ascoltati
Sanremo continua a giocare un ruolo concreto in fatto di ascolti: in vetta troviamo I p’ me, tu p’ te di Geolier, con oltre 100 milioni di ascolti, seguita da Come un tuono (feat. Guè) di Rose Villain, a ben guardare brano non presentato all’Ariston anche se la cantante milanese era in gara. In terza posizione Mahmood con la sua Tuta gold, pubblicata anche lei durante la kermesse musicale dello scorso febbraio. Al quarto posto 100 messaggi di Lazza, al quinto il tormentone trap Sesso e samba (feat. Gaia) di Tony Effe, che consolida il suo successo personale, potendo vantare ben 3 brani nella top 10.
Gli album
Tra gli album, spopola ancora Geolier, col suo disco Dio lo sa attestato come il più ascoltato del 2024 in Italia. Al secondo posto Icon di Tony Effe, poi Vera baddie di Anna al terzo, l’album più ascoltato di una artista donna. Quarta e quinta posizione invece – rispettivamente – per La Divina Commedia di Tedua e I Nomi del Diavolo di Kid Yugi.
Italiani all’estero
Il successo degli artisti italiani valica i confini nazionali, riconfermando i rockettari Maneskin come i più ascoltati all’estero per il terzo anno consecutivo. Seguono i Meduza al secondo posto e Gabry Ponte al terzo. Nella top 10 anche Laura Pausini, al sesto posto, e Raffaella Carrà, al nono. Loro sono anche le due artiste donne italiane più ascoltate su Spotify al di fuori dei nostri confini.
A livello globale c’è ancora lei, la regina miliardaria del pop
Nel mondo Taylor Swift èvl’artista più ascoltata al mondo per il secondo anno consecutivo, con oltre 26 miliardi di ascolti, consolidando in questo modo il suo ruolo di icona mondiale e nuova regina del pop. Sul podio insieme lei anche The Weeknd, in seconda posizione, e Bad Bunny, in terza, seguiti da Drake e Billie Eilishal quarto e quinto posto.
E adesso… musica!
Per la nostra sezione audio la nuova playlist presenta alcune fra le canzoni più rappresentative ed amate dell’anno che – ne siamo certi – rieccheggeranno ancora per parecchio tempo in radio e nelle cuffiette degli amanti del pop.
Audio
Una playlist da ascoltare… appesi alla cornetta
La nostra nuova playlist riguarda canzoni che hanno a che fare col telefono
Ti telefono o no, ti telefono o no…
ho il morale in cantina
mi telefoni o no, mi telefoni o no…
chissà chi vincerà…
Così cantava Gianna Nannini in Fotoromanza nel 1984, una delle tante citazioni dell’invenzione di Antonio Meucci che ci ha cambiato la vita. La nostra nuova playlist comprende, appunto, tutte canzoni che hanno a che fare col telefono. Per esempio… da Se telefonando, testo scritto da Ghigo De Chiara e Maurizio Costanzo e musica del Maestro Ennio Morricone, portata al successo da Mina… a Buonasera Dottore, qui nella versione originale di Claudia Mori ma anche nella rilettura – a ruoli ribaltati – di Claudio Baglioni con Sabina Ciuffini.
Una telefonata emozionante
Su un brano in particolare voglio spendere qualche parola in più. Si tratta di Martha di Tom Waits, estratta dall’album d’esordio di questo straordinario artista. Nel testo, Tom telefona a Martha, una donna di cui era innamorato in giovane età. Ma lei non è un semplice amore, è l’amore ancora vivo nonostante sia finito da tanti anni. Quella persona indimenticabile, che non potremmo dimenticare neanche a volerlo. Sono passati decenni (“Cause it’s been forty years or more, now Martha please recall”) e Tom allora si domanda se lei si ricorderà di lui, e se riconoscerà la sua voce.
Dal punto di vista di un uomo anziano
É curioso come Tom Waits, ventiquattrenne al momento di Closing Time, uno dei suoi album più intimi, canti questa canzone dal punto di vista di un uomo anziano. Un aspetto che contribuisce a fare di Martha una canzone triste: la consapevolezza dell’età avanzata e la grande distanza tra loro (“And I am calling long distance”) non giocano in favore di Tom. Perché Martha è felice e vive con la sua famiglia. Marito, bambini, forse la vita tranquilla e serena di chi ha tutto quello che serve. Dal tono e dal senso delle parole si intuisce che invece Tom è stato sposato (“You know that I got married too”) ma non lo sia più. É facile immaginarlo da solo, in una stanza di casa sua, con un whisky in mano, affogato nei suoi ricordi.
Tom chiede come stanno il marito e i figli, anche per cercare conferma che il suo cuore sia sempre di un altro uomo; con le parole “Lucky that you found someone to make you feel secure” insinua che lei non ami veramente suo marito, ma resti con lui solo per la sicurezza che riesce a garantirle. Quella sicurezza che Tom, impulsivo e orgoglioso, non riusciva a darle, visto che amava Martha ma, cosa più importante, amava sentirsi un uomo
“And I was always so impulsive, I guess that I still am
And all that really mattered then was that I was a man
I guess that our being together was never meant to be”
Martha è una delle più belle dichiarazioni d’amore che un musicista abbia mai scritto. Vuol dire continuare ad avere nel cuore una persona, sempre e comunque. E avere bisogno di parlarne, di farglielo sapere, semplicemente dirglielo. Per questo credo che, scavando bene, ognuno di noi possa trovare una “Martha” dentro di sé.
Dediche al telefono
Rimanendo in tema, esiste anche una piattaforma digitale innovativa, Canzoni al telefono, ideata il cantautore e artista torinese Didie Caria, che consente agli utenti di inviare canzoni personalizzate eseguite dal vivo ai propri cari, direttamente al telefono e ovunque nel mondo. Un servizio unico che combina la comodità del digitale con il fascino della musica dal vivo, creando esperienze memorabili e cariche di emozione. Unendo tecnologia e arte, viene offerta una modalità di comunicazione nel modo più personale e toccante: attraverso una performance musicale dal vivo al telefono. Che risulta essere, per gli artisti coinvolti, una nuova opportunità di guadagno, permettendo loro di esibirsi dal vivo utilizzando solo il telefono.
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