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Pooh: ma non dovevamo vederci più?

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    Si fa simpaticamente per dire ma… se pensavate di esservene liberati, vi sbagliavate di grosso. I Pooh, il gruppo italiano pop-rock per eccellenza si comporta da qualche anno come i Kiss: dicono di fare l’ultimo concerto… e poi ci ricascano sempre, non riuscendo a smettere! Sono più spesso a cantare su un palco che con le loro famiglie a casa!

    Suoneranno in posti bellissimi

    Anche l’estate ormai alle porte li vedrà in lungo e in largo in giro per l’Italia, in un percorso molto articolato, che toccherà alcune località estremamente suggestive. Da Caracalla con le sue iconiche Terme alla Puglia di Ostuni, transitando per Pompei, Piazza San Marco a Venezia e altre location di pregio.

    Appuntamento a Termoli per la “data zero”

    Una sorta di “Grand Tour” live che la band si appresta ad offrire al suo fedelissimo pubblico per l’estate, proseguono il tour cominciato con due date evento negli stadi lo scorso anno. Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian e Riccardo Fogli si stanno, preparando a una stagione ricca di impegni. Primo obiettivo la “data zero” di Termoli prevista per il prossimo 8 giugno.

    La prima volta in Piazza San Marco

    Siamo riusciti a scambiare due battute al telefono con Roby Facchinetti, chiedendogli qualcosa più di preciso su questo nuovo “giro di valzer” in concerto. Lui, con la consueta disponibilità, così ci ha risposto: “Si tratterà di un tour in posti meravigliosi. In alcuni dei quali non abbiamo neanche mai suonato, come Piazza San Marco a Venezia. Luoghi che sono nell’immaginario collettivo di tantissimi italiani, di grande suggestione e bellezza.

    E’ il nostro modo di ringraziare il pubblico

    Sulla domanda legata al perchè un ennesimo tour, dopo alcune intenzioni manifeste di concludere definitivamente la carriera… Roby non ha dubbi: “Abbiamo volentieri accettato di fare questo tour sia per suonare in luoghi nuovi, allungando in questo modo la tournée Amici X Sempre iniziata l’anno scorso. Ad ogni data è stato un bagno di folle, molto emozionante. Ogni volta che incontriamo il nostro pubblico, ci rendiamo conto che c’è ancora un sacco di gente che desidera vederci suonare, ogni volta investendoci con un affetto incredibile. Che potremmo fare noi… se non salire nuovamente sul palco?”

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