Musica
Stop ai cellulari durante i concerti: artisti in rivolta contro la dittatura dello smartphone da Bob Dylan a Emis Killa
Stanchi di vedere i loro spettacoli trasformati in una sfilata di schermi luminosi, sempre più artisti stanno alzando la voce contro l’uso indiscriminato degli smartphone durante i concerti,
L’esperienza del concerto, un tempo sinonimo di condivisione emotiva e partecipazione attiva, rischia di trasformarsi in una sterile fruizione mediata da uno schermo. Di fronte a questa tendenza, sempre più artisti stanno alzando la voce, chiedendo ai fan di mettere da parte i telefoni cellulari e di vivere appieno l’emozione della musica dal vivo. Uno dei primi a non ammettere gli smartphone alle proprie esibizioni live è stato Bob Dylan.
Bob Dylan, pioniere della resistenza
Tra i primi a prendere una posizione netta è stato Bob Dylan, l’icona del folk rock. Il cantautore americano ha introdotto il divieto di utilizzare i cellulari durante i suoi concerti, sostenendo che l’uso indiscriminato degli smartphone impedisce di “godersi appieno lo spettacolo“. La decisione di Dylan, seppur controversa, ha aperto un dibattito sulla necessità di preservare l’autenticità dell’esperienza live.
Emis Killa e la sfida italiana
Anche in Italia, numerosi artisti stanno seguendo le orme di Dylan. Emis Killa, per esempio, ha organizzato un concerto senza telefoni al Fabrique di Milano, invitando i suoi fan a vivere un’esperienza più genuina e immersiva. “Domenica 15 dicembre al Fabrique di Milano realizzerò un sogno: un concerto senza telefoni. Così. A sorpresa. Perché mi piace sia una cosa esclusiva“, ha scritto l’artista sui social.
Ma perché gli artisti si ribellano?
Le motivazioni che spingono gli artisti a chiedere ai fan di mettere da parte i telefoni sono molteplici. L’uso continuo dei cellulari durante i concerti distoglie l’attenzione dalla musica e crea una barriera tra l’artista e il pubblico. I flash dei telefoni possono disturbare la performance degli artisti e creare un’atmosfera meno coinvolgente. Inoltre molti artisti si sentono invasi nella loro privacy quando vengono ripresi continuamente dai fan. Questa tendenza non riguarda solo grandi nomi della musica, ma anche artisti emergenti e di nicchia. Sempre più spesso, infatti, vengono organizzati concerti e festival “phone-free“, dove l’uso dei cellulari è vietato o fortemente scoraggiato.
Un ritorno alle origini? Quasi impossibile…
La richiesta degli artisti di vivere i concerti senza filtri è un invito a tornare alle origini, a un’epoca in cui la musica era vissuta in modo più spontaneo e autentico. È un appello a riscoprire il valore della condivisione e dell’esperienza diretta, senza l’intermediazione della tecnologia. Un utopia visto l’ampio uso delle tecnologie e la nostra dipendenza. Forse sarà necessario trovorare una mediazione ricavando spazi e tempi per poter immortalare il proprio beniamino senza per questo interferire nella sua esibizione live. Già ma come? Per esempio prevedere specifiche aree all’interno del luogo del concerto dove i fan possono utilizzare liberamente i loro telefoni. La battaglia è destinata a proseguire. Sarà interessante vedere come si evolverà questa tendenza e se i fan saranno disposti a rinunciare alla comodità dei loro dispositivi per vivere un’esperienza musicale più autentica. Ma a questo punto una domanda è lecita…
Quali sono i diritti degli artisti? E come si inquadra questo divieto in un quadro giuridico?
Il divieto di utilizzare i cellulari durante i concerti, pur essendo una pratica sempre più diffusa, solleva importanti questioni legali che riguardano tanto i diritti degli artisti quanto quelli dei fan. I diritti degli artisti sono chiari da tempo. Il primo riguarda il diritto d’autore. Gli artisti possiedono i diritti d’autore sulle loro opere musicali. Limitando la riproduzione non autorizzata delle loro esibizioni, il divieto contribuisce a proteggere questo diritto. Poi biosgna considerare il diritto all’immagine. Quella di un artista è un bene prezioso che può essere commercializzato. Limitando la diffusione di foto e video non autorizzati, l’artista può meglio controllare la sua immagine pubblica. Quindi biosgna tenere conto anche di un diritto alla performance. L’esibizione dal vivo è un’opera dell’ingegno e come tale è protetta dal diritto d’autore. Impedire la registrazione non autorizzata contribuisce a tutelare questo diritto.
Eh già ma quali sono i diritti dei fan?
La ripresa di un concerto può essere considerata una forma di espressione artistica. Limitare questa libertà potrebbe entrare in conflitto con il diritto costituzionale alla libertà di espressione. Se il divieto è attuato attraverso misure invasive, come la confisca dei telefoni, potrebbe violare il diritto alla privacy dei fan. Inoltre biosgna tenere anche conto del diritto di godere dello spettacolo. Il divieto potrebbe limitare la possibilità dei fan di godere pienamente dello spettacolo, ad esempio condividendo l’esperienza sui social media o creando ricordi personali. In fondo il cellulare è un bene personale. La sua confisca o il divieto di utilizzo potrebbero essere considerati una violazione del diritto di proprietà anche se acquistando un biglietto per un concerto, il fan stipula un contratto con l’organizzatore che può contenere clausole che limitano l’uso dei cellulari. Insomma bisognerà trovare un equilibrio tra i diritti degli artisti e quelli dei fan è una sfida complessa.