Musica
Trump le ruba tutte. I White Stripes denunciano il tycoon per l’uso di Seven Nation Army
Dopo Céline Dion, Beyoncé, gli eredi di Isaac Hayes, Neil Young e i Foo Fighters anche i White Stripes denunciano Donald Trump per l’uso improprio di ‘Seven nation army’.
Jack White, leader dei White Stripes, ha annunciato tramite Instagram che la band farà causa a Donald Trump. E come mai? Per l’uso non autorizzato del celebre brano “Seven Nation Army” in un video della campagna elettorale del candidato repubblicano. Il brano è quello adottato ormai da tutte le tifoserie di calcio del mondo e reso famoso dal pubblico italiano in occasione dei mondiali del 2006. La causa è stata depositata presso un tribunale di New York, e White ha accompagnato la notizia con un messaggio diretto: “Facciamo causa ai fascisti“.
Oh oh oh oh oh oh….Trump ci ricasca
Non è la prima volta che Trump viene accusato di appropriazione indebita di brani musicali. Nel passato artisti come Céline Dion, Beyoncé, Neil Young e i Foo Fighters hanno preso simili provvedimenti in passato. White aveva già criticato Trump per aver utilizzato lo stesso brano durante la campagna del 2016 e ora ribadisce la sua ferma opposizione alle politiche dell’ex presidente. “Seven Nation Army“, sottolinea White, è uno dei pezzi più influenti di sempre, e il suo uso da parte dell’ex presidente americano senza autorizzazione è visto come un gesto inaccettabile.
Jack White si aggiunge quindi alla lunga lista di artisti americano e non che rifiutano l’associazione delle loro opere con l’ex presidente e la sua politica.