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Musica

Umberto Tozzi: addio per sempre ai concerti… ma continuo a cantare

Un addio diluito nel tempo, per assaporare per un’ultima volta le emozioni del palco, salutando e ringraziando il proprio pubblico, italiano e internazionale. Sì, perché Umberto Tozzi in mezzo secolo di carriera è diventato non solo un’istituzione della musica italiana ma un artista amato in tutto il mondo. Grazie anche, non dimentichiamolo, al sodalizio con l’autore e produttore Giancarlo Bigazzi.

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    Una notte rosa fiorentina. Non viola come i colori della squadra di calcio locale ma rosa, come la sua canzone datata 1981. Venerdì scorso è stato questo il colore dominante al Mandela Forum, per la tappa toscana della tournée in giro per il mondo con la quale Umberto Tozzi dà l’addio ai concerti dal vivo. Una carriera sfavillante durata 50 anni, caratterizzata da più di 80 milioni di dischi venduti e oltre 2 mila concerti.

    Nelle classifiche USA per 36 settimane

    Il suo successo cominciò in Italia con Ti amo nel 1977, consolidato negli Stati Uniti con la cover realizzata nel 1982 da Laura Branigan della sua Gloria, che rimase nella classifica Billboard Hot 100 per 36 settimane ed entrò nella colonna sonora di Flashdance. Mentre nella versione originale, nel 2013, Martin Scorsese la scelse per il film The Wolf of Wall Street. Entrambi i brani sono stati scritti a 4 mani con l’autore fiorentino Giancarlo Bigazzi.

    Sia Gloria a Bigazzi

    Giancarlo Bigazzi è stato uno dei più grandi compositori della musica italiana e con Tozzi ha costituito un binomio di grande spessore. Le sue canzoni hanno fatto cantare e sognare intere generazioni, diventando dei veri e propri inni senza tempo. Con Gloria, scritta insieme a Tozzi e Raf, il compositore fiorentino raggiunge una delle vette più alte della sua carriera. Conquistando le classifiche di tutto il mondo e diventando un classico senza tempo.

    Un nuovo album che parlerà d’amore

    Per Tozzi si conclude l’attività live con questo imponente tour… ma Umberto continua a cantare. In tour ha presentato due brani inediti. Il primo, Vento d’aprile, l’ha scritto quando è mancata Elisa, una bambina conosciuta mentre era ricoverata in terapia intensiva. La sua storia ha talmente colpito l’artista, tanto da coinvolgerlo nel sosterener la ricerca sul trapianto di midollo osseo e sensibilizzare la gente sulle malattie dei bambini. L’altro è Torna a sognare, che porta ai giorni nostri una sua hit, Gli altri siamo noi, con un messaggio di grande impatto. Entrambe contenute in un nuovo album che parlerà di amore, il sentimento più importante della vita.

    Legato ai vecchi “grandi” delle 7 note

    Di recente, in un’intervista ha definito “ridicoli” i cantanti della nuova generazione. Una dichiarazione che ha fatto parlare i social. Su questo aspetto precisa al Corriere il suo pensiero: «Non li conosco. Ogni tanto vedo qualcuno in tv… Io ho vissuto un’epoca epica, di creatività irripetibile. Nella mia playlist restano i grandissimi, dai Beatles ai Coldplay. E Lucio Battisti, un genio che ha cambiato la musica italiana».

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      Andrea Bocelli, trent’anni di sogni oltre ogni aspettativa

      Durante la Festa del cinema di Roma, Bocelli ripercorre la sua carriera con Andrea Bocelli 30: The Celebration, un documentario che raccoglie i momenti più emozionanti dei suoi trent’anni di successi. Tra i duetti, anche quello virtuale con Luciano Pavarotti. In arrivo anche il nuovo album, Duets.

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        Alla Festa del cinema di Roma, Andrea Bocelli è accolto come una vera rockstar. Un pubblico di studenti di musica e cinema riempie la platea per assistere alla presentazione di Andrea Bocelli 30: The Celebration, un film-concerto diretto da Sam Wrench, che ripercorre i tre grandi eventi live con cui il tenore ha festeggiato i suoi trent’anni di carriera. L’evento si è svolto lo scorso luglio a Lajatico, in Toscana, dove ogni anno prende vita il celebre Teatro del Silenzio.

        “Non avrei mai immaginato tutto questo. Nella vita non bisogna dare nulla per scontato”, confessa Bocelli. “La mia massima aspirazione era forse partecipare a Sanremo, ma la realtà ha superato tutti i sogni che potessi avere”. Il film-documentario, che sarà trasmesso in due prime serate su Canale 5 tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre, cattura momenti unici e grandi duetti con star internazionali come Ed Sheeran, Brian May, Jon Batiste, Russell Crowe, Johnny Depp, e molti altri. Tra i protagonisti ci sono anche celebrità della musica classica, tra cui Aida Garifullina, Bryn Terfel, e Nadine Sierra.

        Non solo cinema: il 25 ottobre uscirà anche il nuovo album di Bocelli, Duets, che raccoglie alcune delle collaborazioni più amate e nuovi brani inediti. “Sono negato per le date,” scherza Bocelli, “ma questa dei 30 anni di carriera ha funzionato molto bene. È stata una grande soddisfazione accogliere tanti artisti nella mia terra e sentirli felici di esserci.”

        Parlando del suo successo, Bocelli rivela che la sua più grande sostenitrice è stata sua madre: “Molto prima di me, lei ha creduto nel mio talento. Portava i miei provini ai discografici, ma c’era sempre un ‘ma’ nelle loro risposte. Il successo è arrivato al momento giusto; se fossi diventato famoso a 18 anni, non credo che avrei mantenuto i piedi per terra.”

        Tra i tanti momenti memorabili della sua carriera, Bocelli ricorda con particolare emozione l’incontro con Muhammad Ali: “Era molto malato, ma mi chiese di cantare per lui. Sentendo quelle parole, ‘sing for me’, tutta la sua famiglia si è commossa, e anch’io.”

        Un altro ricordo indelebile è il duetto virtuale con Luciano Pavarotti, ricreato nel film: “Nel 1993, durante un’esibizione dal vivo, ero così nervoso che mi venne la febbre. Cantai con più di 38 di febbre, ma Pavarotti mi aiutò moltissimo, ben oltre quanto potessi immaginare.”

        Infine, Bocelli parla della Andrea Bocelli Foundation, creata tredici anni fa per garantire accesso a un’educazione di qualità per tutti. La Fondazione ha già raccolto oltre 70 milioni di euro, con cui sono state realizzate dodici scuole in diverse parti del mondo.

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          Diodato e il nuovo amore: mano nella mano con Lorena Dini alla Festa del Cinema di Roma

          Diodato ha scelto la Festa del Cinema di Roma per mostrarsi per la prima volta in pubblico con Lorena Dini, segnando il debutto ufficiale della loro relazione. Lei, fotografa e architetto brasiliana, ha conquistato il cuore del cantautore italiano, che si era detto pronto a vivere di nuovo emozioni forti.

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            La notizia ha fatto subito il giro dei media: Diodato, uno dei cantautori più amati della scena musicale italiana, ha deciso di ufficializzare il suo nuovo amore. Lorena Dini, 35 anni, originaria di Viçosa, in Brasile, è la donna che ha rubato il cuore al vincitore del Festival di Sanremo 2020. I due si sono mostrati insieme per la prima volta in pubblico in occasione della prima del film “Berlinguer. La grande ambizione”, durante la Festa del Cinema di Roma.

            Sul red carpet, mano nella mano e sorridenti, Diodato, vestito di nero, e Lorena Dini, in abito bianco, hanno fatto il loro debutto ufficiale come coppia, in quello che sembrava un perfetto equilibrio di stile e complicità, quasi a rappresentare lo yin e lo yang.

            Chi è Lorena Dini?

            Lorena Dini non è un volto noto del mondo dello spettacolo, ma ha un profilo professionale di tutto rispetto. Laureata in Architettura e Urbanistica presso l’Università Federale di Juiz de Fora, ha scelto di dedicarsi alla fotografia e oggi si occupa anche di moda e musica, settori che la legano al mondo artistico in cui si muove anche Diodato. La loro storia d’amore sembra essere appena iniziata, ma l’intesa tra i due è già evidente.

            Diodato

            Diodato e l’amore: dalle emozioni passate a quelle future

            Per ora, Diodato non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali sulla sua relazione con Lorena. Tuttavia, in una vecchia intervista al magazine D de La Repubblica, il cantautore aveva riflettuto su cosa cercasse in amore: “Mi piacerebbe tornare a vivere emozioni forti”, aveva dichiarato, aggiungendo che dopo anni senza rapporti duraturi, diventa complesso far entrare qualcuno nella propria vita. Questa affermazione sembra calzare alla perfezione con il nuovo capitolo sentimentale che sta vivendo al fianco di Lorena.

            Il cantante aveva già vissuto una storia d’amore pubblica con la collega Levante, relazione durata dal 2017 al 2020. La canzone con cui vinse il Festival di Sanremo, “Fai Rumore”, venne associata proprio a quella relazione, anche se Diodato ha sempre preferito non entrare nei dettagli, dichiarando: “Non voglio entrare in cose personali. È una storia di cui non abbiamo mai voluto parlare.”

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              10 canzoni italiane per entrare nell’atmosfera autunnale: la playlist di ottobre

              L’autunno è la stagione del cambiamento e della riflessione. La musica può essere il sottofondo ideale per viverne appieno l’atmosfera. Da Carmen Consoli a Francesco Guccini, scopri dieci brani italiani che catturano i colori e le emozioni di questo periodo, con un occhio di riguardo al mese di ottobre.

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                L’autunno è quel momento dell’anno in cui i colori cambiano, le giornate si accorciano e una certa malinconia si insinua nell’aria. Le foglie che cadono, il vento fresco e le prime piogge creano un’atmosfera che sembra fatta apposta per essere accompagnata da una colonna sonora che sappia toccare corde profonde. Non c’è niente di meglio che immergersi in una playlist che rispecchi l’anima di questa stagione, con brani perfetti per evocare ricordi e per calarsi totalmente nella sua caratteristica atmosfera.

                Abbiamo quindi selezionato per voi dieci canzoni italiane che catturano lo spirito dell’autunno, con un’attenzione particolare al mese di ottobre. Ogni canzone porta con sé il suo bagaglio di emozioni, perfetto per chi ama riflettere e godersi la bellezza del tempo che passa. Mettetevi comodi, preparate una tazza di tè caldo e lasciatevi trasportare dalla musica che meglio racconta questo periodo dell’anno.

                Hit Parade: 10 Canzoni Italiane per l’Autunno e Ottobre

                1. “Ottobre” – Carmen Consoli
                  Un brano malinconico da parte della “cantantessa” che ritrae perfettamente l’amore segreto fra due ragazze negli anni ’50, con grande afflato poetico.
                2. “Autunno” – Noemi
                  Una canzone che parla di sentimenti contrastanti, proprio come le emozioni che l’autunno porta con sé, tra nuovi inizi e nostalgie passate.
                3. “Terzo intermezzo” – Fabrizio De André
                  De André cattura l’essenza autunnale in questo brano che parla di cambiamento, riflessione e passaggi stagionali, tipici del suo stile poetico.
                4. Ottobre” – Fabrizio Moro
                5. Un brano che richiama il vento freddo dell’autunno e il desiderio di ritrovare calore e intimità, con la voce intensa di Moro che enfatizza l’atmosfera.
                6. Ottobre come settembre” – L’orso
                7. I testi della canzone esplorano temi profondi legati al desiderio, alla fuga e alla ricerca di guarigione emotiva, per questo progetto musicale nato ad Ivrea nel 2010.
                8. “Autunno” – Francesco Guccini
                  Guccini dedica questa canzone all’autunno come simbolo del tempo che scorre, con una poetica che abbraccia la stagione dei ricordi e delle riflessioni.
                9. “Foglie al gelo” – Francesco Gabbani
                  Questa canzone da parte del due volte vincitore di Sanremo, evoca in maniera perfetta l’atmosfera autunnale. Tema portante del film Poveri ma ricchi, diretto dal Fausto Brizzi.
                10. “Autunno dolciastro” – Carmen Consoli
                  Ancora la cabtautrice siciliana, che descrive in modo suggestivo l’autunno è il suo senso di attesa, desiderio e vulnerabilità emotiva.
                11. “Piove” – Jovanotti
                  Un pezzo che, pur non menzionando esplicitamente l’autunno, con la sua atmosfera di pioggia e malinconia richiama fortemente la stagione, creando una perfetta colonna sonora per le giornate uggiose più classiche.
                12. “In ottobre” – Le Orme
                  Terminiamo con una canzone espressamente dedicata al mese di ottobre, simbolo del tempo che passa e delle riflessioni autunnali, con la maestria di una delle più grandi band di rock progressivo italiano.
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