Connect with us

Personaggi e interviste

Can Yaman e lo scatto sui social che scatena una valanga di insulti sul web

Mentre si prepara a lasciare l’Italia per le ultime riprese della serie, l’attore turco finisce al centro di una bufera online. Il fotografo Sergej Onopko denuncia gli attacchi degli haters con un post su Instagram.

Avatar photo

Pubblicato

il

    Can Yaman è ancora impegnato sul set di “Sandokan”. Presto, le riprese lo porteranno lontano dall’Italia per alcune settimane, permettendo poi al pubblico di Rai 1 di giudicare la serie tv completata. Nel frattempo, l’attore turco è apparso su Instagram in una foto artistica scattata dal noto fotografo Sergej Onopko, che ha commentato con stupore l’odio social dimostrato nei confronti di Can.

    Il progetto del remake di “Sandokan” targato Lux Vide prende forma giorno dopo giorno. Can Yaman sarà la nuova Tigre della Malesia, raccogliendo l’eredità di Kabir Bedi, amato dal pubblico italiano nella sua interpretazione del personaggio di Emilio Salgari. Affiancato da un cast internazionale, tra cui Alessandro Preziosi nel ruolo di Yanez de Gomera e l’attore britannico Ed Westwick nel ruolo dell’antagonista Lord Brooke, Can si sta impegnando al massimo per non deludere le aspettative dei fan.

    Il cast di “Sandokan” si trasferirà a breve nell’Isola di Réunion per le ultime riprese, prima che la serie tv approdi su Rai 1. Nel frattempo, Yaman ha disattivato il suo profilo Instagram da alcune settimane, ma è apparso in uno scatto del fotografo Sergej Onopko. La foto, però, ha scatenato una polemica sui social.

    Mentre si tiene lontano da Instagram e si mormora che potrebbe tornare al Festival del Cinema di Venezia con Dolce&Gabbana, Can Yaman è al centro di una furiosa polemica. Sergej Onopko ha pubblicato sui social uno scatto del nuovo protagonista di “Sandokan”, che è stato sommerso di insulti. Il fotografo ha poi pubblicato uno sfogo, ringraziando sia i commenti positivi che negativi, e sottolineando come gli haters creino profili falsi per insultare Can Yaman.

    “Grazie per tutti i commenti d’amore e di odio. Apprezzo tutti coloro che hanno condiviso e messo like, ma apprezzo anche i commenti degli haters sul mio profilo, creati da account un minuto fa con zero followers, richiede un grande sforzo, quindi ogni minuto speso è un minuto ben speso per aiutare l’algoritmo”.

    Le numerose fan di Can Yaman hanno notato che, a causa di questi attacchi, l’attore potrebbe scegliere di rimanere lontano da Instagram ancora a lungo. La polemica dimostra quanto possa essere divisivo il mondo dei social, anche per una star amata come Can Yaman.

      Personaggi e interviste

      Che Celentano abbia messo nello spam il numero di Teo Teocoli? Fine di un’amicizia?

      Un Teo Teocoli malinconico racconta durante il podcast Tintoria la presunta fine del suo rapporto d’amicizia con il “molleggiato”? Sono cinque anni che prova a chiamarlo ma il suo telefono rimane silente…

      Avatar photo

      Pubblicato

      il

      Autore

        «Da cinque anni è scomparso e non risponde più al telefono»: questa è la sintesi malinconica di una recente intervista rilasciata dall’attore-cabarettista Teo Teocoli durante la nuova stagione di Tintoria, podcast creato da Daniele Tinti e Stefano Rapone. Uno spazio dove gli ospiti si raccontano ai microfoni dei conduttori non nascondendo i lati più intimi della sua carriera professionale.

        Cinque anni di silenzio dopo 40 anni di feste insieme

        Un’amicizia di vecchia data, quella fra Teo e Adriano Celentano che semprerebbe possedere tutti i connotati di un rapporto arrivato irrimediabilmente al capolinea: «Da cinque anni è finito tutto. Lui è scomparso, non risponde al telefono, non parla più con nessuno. Abbiamo fatto 40 compleanni insieme perché lui compiva gli anni il 6 gennaio quindi nel giorno dell’Epifania. Univa le due cose e abbiamo sempre fatto feste».

        Rievocando con nostalgia i bei tempi

        I ricordi dell’intevistato vanno ad un Teo ancora ragazzino, che per la prima volta incontrava l’idolo di milioni di italiani, quel personaggio già iconico che sarebbe successivamente diventato suo amico fraterno. «Gli facevo il filo, andavo sempre sotto casa sua in via Gluck, lui faceva il militare e io avevo 14 anni», ha raccontato Teocoli. «Quando arrivava con la Giulietta diceva: “Eh ma tu sei sempre qui, è vero che mi assomigli però non devi venire qua tutte le sere. Dai, vieni su”. E mi ha portato in via Gluck (la casa dove Celentano è nato, ndr), in una casa di ringhiera. Lui disse alla mamma “Guarda questo ragazzo come mi somiglia”».

        Ogni tentativo per ora si è rivelato vano

        A distanza di decenni quel rapporto è cambiato radicalmente e l’amicizia di un tempo tra i due sembra essersi persa. «Sono quattro anni che provo, almeno dimmi una frase storica… un “Ciao ragazzi”». Nel frattempo Teocoli continua, quando glielo chiedono in tv o in radio, ad accennare l’imitazione del suo ex amico… con la speranza che il telefono riprenda a suonare nuovamente. Una cosa al cospetto della quale nessuna “carrambata” o “c’è posta per te” reggerebbe il confronto…

          Continua a leggere

          Personaggi e interviste

          Lino Banfi: «Per mangiare facevo la truffa dei Rolex ai napoletani»

          Con la sua energia inesauribile e il suo talento senza tempo, Lino Banfi continua a incantare il pubblico italiano, dimostrando che l’età è solo un numero quando si ha la passione per il cinema e per la vita stessa.

          Avatar photo

          Pubblicato

          il

          Autore

            Lino Banfi, l’icona del cinema e della televisione italiana, festeggia oggi il suo ottantottesimo compleanno con la vivacità e l’umorismo che lo contraddistinguono da sempre. Nato il 9 luglio, ma registrato l’11 per una convenzione dell’epoca, Banfi scherza dicendo di festeggiare “due giorni di compleanno, come i principi”. In un’intervista al Corriere della Sera, l’attore ha raccontato la sua straordinaria carriera, dall’infanzia in Puglia ai successi sul grande schermo che lo hanno reso un volto amatissimo dal pubblico italiano.

            Tra le sue memorie più divertenti, Banfi ha condiviso aneddoti su Papa Francesco, con cui ha sviluppato una bella amicizia. “Una volta gli ho raccontato della nostra pasta alla Puttanesca, che noi chiamiamo ‘alla Porca puttena’ in dialetto pugliese, e ha riso così tanto che saltava sulla sedia”.

            Ma non è stato solo il lato comico a caratterizzare la vita di Banfi. Ha iniziato la sua carriera come truffatore improvvisato durante la Seconda Guerra Mondiale, vendendo orologi falsi ai napoletani per poter mangiare. “Ero un campione italiano di salto del pasto”, scherza Banfi, ricordando i suoi trascorsi con un amico truffatore, fingendo di essere stato derubato per guadagnare qualche spicciolo in una Napoli difficile.

            Il suo personaggio più iconico, l’allenatore Oronzo Canà in “L’allenatore nel pallone”, ha segnato una pietra miliare nella sua carriera, con Banfi che ha anche improvvisato una delle battute più celebri del film, su suggerimento del regista Sergio Martino.

            Oltre alle numerosissime onorificenze e riconoscimenti già ricevuti, Banfi è pronto a ricevere ulteriori omaggi per la sua carriera. È stato annunciato che riceverà una laurea honoris causa in Scienze della Comunicazione presso l’Università La Sapienza di Roma, insieme a un libro a fumetti sulla sua vita e un docufilm autobiografico.

              Continua a leggere

              Personaggi e interviste

              Angelina Jolie: “Maria Callas? Per lei ho imparato a cantare. Ma nella vita preferisco il punk”

              L’arrivo di Angelina Jolie al Festival del cinema di Venezia ha già fatto parlare di sé: l’attrice americana ha raccontato il suo impegno per il ruolo di Maria Callas, un personaggio lontano dalla sua vera passione per il punk. Un’esperienza trasformativa che l’ha vista affrontare la sfida di imparare a cantare, esplorando nuovi lati della sua sensibilità artistica.

              Avatar photo

              Pubblicato

              il

              Autore

                Il film “Maria”, diretto da Pablo Larrain, porta sul grande schermo l’ultimo periodo della vita di Maria Callas, con Angelina Jolie nel ruolo della grande diva dell’opera. Durante la conferenza stampa al Festival del cinema di Venezia, Jolie ha rivelato di aver dovuto imparare a cantare per entrare nel personaggio, nonostante la sua passione personale sia sempre stata rivolta verso la musica punk.

                “Ora deluderò i fan, ma non sono esperta di opera e non ero fan di Maria Callas,” ha confessato l’attrice, “sono più punk, sono fan dei Clash, anche se amo tutta la musica. Ammetto però che invecchiando mi sono addolcita.”

                Un ruolo sfida: da punk a Divina

                La trasformazione di Angelina Jolie in Maria Callas non è stata facile. L’attrice ha dovuto affrontare mesi di preparazione vocale per rendere giustizia alla figura della celebre soprano. “Ero spaventata,” ha ammesso, “la prima volta che ho cantato ero talmente nervosa che mi sono chiusa a chiave dentro una stanza. Non volevo che nessuno mi sentisse, tremavo.” Eppure, il regista Pablo Larrain, grande appassionato della Callas, ha saputo guidarla nel difficile processo di immedesimazione.

                Larrain, presente anch’egli alla conferenza, ha sottolineato come la Callas abbia vissuto la sua vita come un’opera d’arte, mettendo sempre gli altri al centro delle sue attenzioni. “Volevo fare un film su un’artista dalla vita così affascinante, e a convincermi definitivamente è stata la sceneggiatura di Steven Knight,” ha spiegato il regista. “Ma non avremmo mai potuto fare un film simile senza Angelina Jolie.”

                Il cast italiano: Favino e Rohrwacher accanto a Jolie

                Al fianco di Angelina Jolie, due volti noti del cinema italiano, Pierfrancesco Favino e Alba Rohrwacher, che interpretano rispettivamente Ferruccio Mezzadri, maggiordomo della Callas, e la sua governante Bruna. Favino ha parlato della sua esperienza nel film, dichiarando: “Se incontri qualcuno come la Callas, questo incontro ti permette di fare tua un pizzico di quella luce. Maria era una regina egiziana, lavorare con Angelina Jolie mi ha permesso di condividere lo stesso privilegio.”

                Il film si concentra su un periodo particolarmente oscuro della vita della Callas, quando, dopo la morte di Onassis, si sentiva isolata dal mondo, oppressa dalle aspettative e dai problemi di salute, e soprattutto sconvolta dalla perdita della sua leggendaria voce. È proprio da qui che è partito il lavoro attoriale di Angelina Jolie: “Solo ascoltando e riascoltando i suoi dischi ho compreso la disciplina che l’aveva portata a raggiungere quel livello,” ha spiegato Jolie.

                Una performance da Oscar?

                L’interpretazione di Angelina Jolie è già stata definita “misurata e dolente”, una prova che potrebbe valere all’attrice un altro Oscar. Larrain ha sottolineato quanto sia stato importante per lui avere un’attrice così talentuosa per interpretare una figura complessa come quella della Callas, una donna che ha trasformato il suo dolore in arte, diventando un’icona immortale.

                “Nella lirica, come nel cinema, senza disciplina non arrivi da nessuna parte,” ha concluso Larrain. E Angelina Jolie sembra aver fatto suo questo mantra, portando sullo schermo una Callas intensa e struggente, ma sempre in grado di toccare le corde più profonde dello spettatore.

                  Continua a leggere
                  Advertisement

                  Ultime notizie

                  Lacitymag.it - Tutti i colori della cronaca | DIEMMECOM® Società Editoriale Srl P. IVA 01737800795 R.O.C. 4049 – Reg. Trib MI n.61 del 17.04.2024 | Direttore responsabile: Luca Arnaù