Personaggi e interviste
Massimo Giletti e il patto segreto con i fratelli gemelli per onorare il padre
Nato in una dinastia industriale piemontese, Giletti rivela il patto stretto con Emanuele e Maurizio: portare avanti l’eccellenza nel settore tessile in memoria del padre. Una storia di famiglia, tradizione e orgoglio Made in Italy.
Un’intervista al settimanale Chi ha rivelato un lato poco noto di Massimo Giletti: l’esistenza di due fratelli gemelli, Emanuele e Maurizio, e un legame che si è rafforzato dopo la scomparsa del padre Emilio nel 2020. “Sono le persone con cui condivido la mia vita, ho un rapporto intenso con loro”, ha dichiarato il giornalista, raccontando di un patto stretto per mantenere viva l’eredità familiare.
Un castello e una dinastia industriale
La famiglia Giletti non è solo una realtà industriale, ma una vera e propria istituzione nel settore tessile piemontese. L’infanzia dei tre fratelli si è svolta in un castello che ha accolto personaggi illustri come Ernest Hemingway, Carlo Alberto dalla Chiesa e Gabriele D’Annunzio, simbolo del prestigio della famiglia.
“Abbiamo fatto una promessa a nostro padre e stiamo portando avanti l’azienda di famiglia”, ha rivelato Giletti. L’azienda, con sede nel distretto biellese, è rinomata per la produzione di filati pregiati destinati all’abbigliamento di lusso e all’arredamento. Grazie a una costante attenzione all’innovazione tecnologica, l’impresa è un fiore all’occhiello del Made in Italy, senza mai rinunciare alla qualità e al rispetto per l’ambiente.
Tra ribellione e tradizione
Pur mantenendo un forte legame con le sue radici, Giletti ha scelto una strada diversa per sé. “Ho fatto quello che sentivo. Ho una parte ribelle e anarchica che mi spinge ad andare controcorrente”, ha spiegato. Dopo la laurea in giurisprudenza, il giornalista si è dedicato alla televisione, costruendo una carriera che l’ha reso uno dei volti più riconoscibili del panorama italiano.
Tuttavia, il peso dell’eredità familiare è sempre rimasto presente. “C’è una vecchia foto del 1954 su Grazia che ritrae mio padre con Gianni Agnelli e Umberto Marzotto, descritti come ‘gli scapoli d’oro del jet set’. È un’immagine che ha lasciato il segno: mia madre ne ha sofferto e io ho pagato il dazio”.
Un legame che attraversa le generazioni
La tradizione tessile della famiglia Giletti rappresenta non solo un orgoglio personale, ma anche un simbolo dell’eccellenza italiana. I filati prodotti dall’azienda si distinguono per finezza, resistenza e rispetto degli standard ambientali, rendendoli competitivi a livello internazionale.
Nonostante i percorsi professionali diversi, i tre fratelli condividono la responsabilità di preservare questo patrimonio. “Il legame con i miei fratelli è indissolubile. Portare avanti l’azienda non è solo un lavoro, ma una promessa fatta a nostro padre, una testimonianza di quello che ci ha insegnato”.
Made in Italy e orgoglio di famiglia
La storia dei Giletti è un racconto di dedizione, duro lavoro e visione imprenditoriale. Il loro impegno non solo consolida il prestigio del distretto biellese, ma è un esempio di come il Made in Italy possa continuare a crescere grazie a una combinazione di tradizione e innovazione.
Per Massimo Giletti, l’azienda di famiglia è molto più di un legame economico: è una radice solida, un motivo di orgoglio e una connessione profonda con i valori trasmessi da suo padre. Una promessa che unisce tre fratelli, oggi più che mai.