Personaggi e interviste
Paola Cortellesi: «A 50 anni ho smesso di censurarmi, e insegno a mia figlia a non sentirsi mai sbagliata»
Dopo il successo internazionale del suo debutto alla regia, Paola Cortellesi si racconta senza filtri: la sfida di ascoltare sé stessa, il rapporto con la figlia Laura, e il messaggio di libertà e forza che vuole trasmettere a tutte le donne.

Paola Cortellesi è tornata. «Non vedevo l’ora di tornare su questo set, con questo gruppo di lavoro: siamo una cosa sola» afferma sorridendo. Dopo il successo travolgente del suo debutto alla regia con C’è ancora domani—film che ha incassato oltre 36 milioni e ha collezionato una pioggia di premi nel 2023—l’attrice torna a vestire i panni della celebre Petra Delicado, la poliziotta più fuori dagli schemi che si possa immaginare, nella terza stagione della serie Petra. «Sta con un uomo che ha dei figli, sta provando a lasciarsi andare», racconta Cortellesi della sua Petra, sottolineando come il personaggio sia cambiato. Petra ha sempre incarnato quella libertà che molte donne cercano, ma raramente si concedono.
Riflettendo su se stessa, Paola ammette di essersi spesso censurata: «A volte mi sono anche censurata, a 50 anni ma anche prima. Oggi sto permettendo a me stessa di ascoltare profondamente la mia natura. Nessuno deve venire a chiederti conto della costruzione della vera te. Bisogna farlo con una certa grazia». Questa stessa lezione la insegna anche a sua figlia: «A mia figlia insegno a piacersi, ad ascoltarsi e soprattutto a non sentirsi mai sbagliata. L’unicità è un regalo».
Paola ha sempre affrontato il tema della bellezza con una consapevolezza crescente: «Ero una ragazzona sportiva, un po’ sgraziata, oggi direi che era il mio bello. Mai stata una bellezza classica, si cresce e capisci che tu sei tu. Unica».
Il debutto alla regia con C’è ancora domani l’ha catapultata in una dimensione nuova, un successo travolgente che l’ha sorpresa: «Non ho avuto il tempo di fermarmi e di ragionare su quello che stava succedendo, quindi è stata una sensazione stranissima. Quello che mi ha lasciato davvero il successo di C’è ancora domani è stato l’affetto, l’abbraccio del pubblico». A questo si aggiunge la forza delle donne, che Cortellesi ritiene capace di cambiare le cose: «Le donne, se vogliono, possono tutto».
Anche all’estero il successo è stato incredibile: «In Francia è stato il secondo incasso, a ogni latitudine questa storia è arrivata. Poi sono successe anche cose divertenti, come in Argentina, dove mi hanno riconosciuto come “Petra”. La serie è andata in onda in tutto il mondo».
Il supporto di suo marito, Riccardo Milani, è stato fondamentale: «Ha fatto il tifo per me dall’inizio. Conosce ogni segreto del cinema, anticipava i risultati degli incassi».
Tornare sul set di Petra, diretta da Maria Sole Tognazzi, è stato un ritorno a casa per Paola: «Con Maria Sole non abbiamo neanche bisogno di parlare, vediamo le cose nello stesso modo. Abbiamo la stessa sensibilità». Nonostante il successo, Paola resta con i piedi per terra: «Sta scherzando, vero? È stata un’avventura bellissima, ho ricevuto tanti riconoscimenti, ma sono io».
Riconosce il lungo percorso fatto dalle donne, ma sa che c’è ancora molta strada da fare: «Le donne hanno combattuto tante battaglie, ma c’è ancora tanta strada da fare. Petra piace perché ascolta sé stessa, i suoi bisogni e li asseconda. E fa una cosa che per noi donne è complicata: se ne sbatte del giudizio degli altri».
Il rapporto tra Petra e Monte, interpretato da Andrea Pennacchi, è un punto forte della serie: «Anche se lei è durissima con lui, non potrebbe farne a meno. Sono complici, sarebbe quasi il rapporto ideale tra un uomo e una donna. Non diventa mai amore ma in fondo lo è».
Infine, Paola sta già pensando al futuro: «Con i miei complici, Furio Andreotti e Giulia Calenda, scriviamo il nuovo film. Non mi chieda di cosa parla, sarà un’altra sorpresa».
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Personaggi e interviste
Non è più il “pupone” di Roma: Francesco Totti si racconta senza mezzi termini
A Mosca per ritirare un premio internazionale molto chiacchierato, Francesco Totti si apre come mai prima: il post-carriera non è stato tutto rose e fiori. L’ex Capitano della Roma racconta le difficoltà della vita privata, il vuoto lasciato dal calcio e la passione per il tennis. E su De Rossi, ora allenatore giallorosso, rivela un retroscena inaspettato.

C’è chi immagina la pensione calcistica come un’oasi di relax, famiglia e tempo per sé. Ma per Francesco Totti, la realtà si è rivelata decisamente più complessa. Intervistato durante una trasmissione russa su Match Tv, dove è stato ospite per ritirare l’International Rb Award, l’ex numero 10 della Roma ha confessato senza troppi giri di parole: “Quando ho smesso pensavo che la mia vita sarebbe migliorata. Invece, in alcuni aspetti, è addirittura peggiorata.”
Addio al calcio, addio certezze: Totti e il vuoto post-Roma
L’addio al calcio giocato nel 2017 è stato per Totti un momento epocale. “È stata una giornata incredibile, ma dentro ero devastato. Indossare quella maglia per l’ultima volta è stato come chiudere un libro a metà.” Dopo due anni da dirigente, l’ex Capitano ha preferito allontanarsi dal mondo del pallone, scegliendo una vita più orientata al benessere personale. Ma, come lui stesso ammette, “prima mi identificavo totalmente nella Roma. Ora non più, e non è semplice da accettare.”
Il tennis come ancora di salvezza: “Seguo Federer, ora tifo Sinner”
Se il calcio ha lasciato un vuoto, il tennis lo ha in parte colmato. “È sempre stato il mio secondo sport. Amo Federer, ma oggi mi piace molto anche Jannik Sinner,” ha raccontato con entusiasmo. Non sono mancati i commenti sui talenti russi, tra cui Daniil Medvedev e la giovane Mirra Andreeva, definiti “fantastici” da un Totti visibilmente appassionato.
De Rossi sulla panchina giallorossa? “All’inizio non voleva allenare”
Nel cuore dell’intervista, inevitabile il passaggio sull’amico e compagno di mille battaglie, Daniele De Rossi, ora allenatore della Roma. “All’inizio non ci pensava nemmeno a fare l’allenatore. Poi qualcosa è cambiato,” ha svelato. Totti ha ammesso che l’occasione era troppo ghiotta per rifiutare, anche se la mancanza d’esperienza potrebbe essere un ostacolo. “Ma ha un’intelligenza calcistica fuori dal comune. Con il tempo, può diventare un tecnico formidabile.”
Il peso del nome e il bisogno di ritrovarsi
Oggi Francesco vive una fase di transizione, ancora alla ricerca di un equilibrio tra la leggenda che è stato e l’uomo che vuole diventare. Le sue parole sono un invito alla comprensione, una confessione che sorprende ma rende il Capitano ancora più umano.: “Essere Totti fuori dal campo è più difficile di quanto pensassi. Sto imparando a prendermi cura di me”. Nessuna citazione per l’ex Ilary: per questo c’è il tribunale.
Personaggi e interviste
Al Bano in Terra Santa: è stato un viaggio di pace e speranza
Il cantante pugliese propone la creazione di un ministero della Pace mondiale durante la sua visita nei luoghi sacri di Israele e Palestina, tra gesti simbolici e incontri significativi.

La visita di Al Bano Carrisi in Terra Santa è stata un viaggio profondamente simbolico e carico di significato, durante il quale il cantante pugliese ha lanciato un appello accorato per la pace mondiale.
Al Bano tra Gerusalemme, Nazareth e Betlemme
Al Bano ha visitato luoghi di grande importanza spirituale come Gerusalemme, dove ha pregato al Santo Sepolcro, e la Basilica dell’Annunciazione a Nazareth, dove ha emozionato i presenti cantando l’Ave Maria. A Betlemme, nel cuore del territorio palestinese, ha voluto portare un messaggio di speranza e riconciliazione. Durante il viaggio, ha incontrato figure di rilievo, come i frati francescani della Custodia della Terra Santa e il cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme.
Un gesto simbolico: il Medaglione della Pace
Uno dei momenti centrali della visita è stato la consegna al Patriarca Pizzaballa del Medaglione della Pace, un’opera in terracotta benedetta da Papa Francesco. Il medaglione raffigura il volto del Pontefice e di don Tonino Bello, figura storica del pacifismo. Questo gesto è stato compiuto insieme alla delegazione dell’associazione “L’isola che non c’è”, di cui Al Bano è membro. L’opera verrà ora esposta nella sede patriarcale come simbolo di dialogo e riconciliazione.
La proposta di Al Bano: un ministero della Pace
Durante il viaggio, Al Bano ha avanzato una proposta ambiziosa: la creazione di un ministero della Pace mondiale. Secondo lui, un’istituzione di questo tipo potrebbe rappresentare un impegno concreto per promuovere dialogo e riconciliazione a livello globale. Ha sottolineato che, mentre ci sono ministeri del Lavoro, della Cultura e delle Finanze, manca un organo dedicato esclusivamente alla costruzione della pace.
Un impegno personale e collettivo
Al Bano si è definito un “uomo di pace” e ha ricordato le sofferenze legate alla Seconda guerra mondiale attraverso i racconti della sua famiglia. Ha sottolineato che la pace è l’unica strada percorribile, perché “nella pace c’è vita, nella guerra c’è solo morte“. Si è detto disposto a impegnarsi in prima persona ogni volta che sarà necessario, ribadendo la sua fiducia in iniziative volte a un futuro senza conflitti.
La riflessioni sul contesto attuale
La visita si è svolta in un momento delicato per i territori palestinesi e per il conflitto tra Israele e Hamas. Il Patriarca Pizzaballa ha sottolineato la drammatica situazione a Gaza e ha ribadito l’importanza di non perdere la speranza in un dialogo futuro, pur riconoscendo le grandi difficoltà del momento.
Personaggi e interviste
Valentino Rossi finalmente si sposa? Per ora si gode una super-vacanza alle Maldive
L’asso della moto e Francesca Sofia Novello si godono una nuova fuga d’amore alle Maldive. Ma questa volta la luna di miele è a misura di famiglia: con loro anche le figlie Giulietta e la piccola Gabriella. Tra coccole, tramonti e (forse) progetti matrimoniali, la coppia dimostra che si può essere romantici… anche con le bambine al seguito!

Maldive mon amour: quando il paradiso ha anche il seggiolone. Valentino Rossi e Francesca Sofia Novello sono tornati nel loro angolo di paradiso: le Maldive. Non è la prima volta che la coppia sceglie questa meta tropicale, ma questa edizione della vacanza è speciale. Con loro ci sono anche le figlie Giulietta, di tre anni, e la neonata Gabriella, venuta al mondo lo scorso gennaio. Un viaggio che sa di relax, ma anche di famiglia vera, tra bagnetti in acque cristalline, baci al tramonto e, perché no, qualche cambio pannolino con vista sull’oceano.
Bikini, abbracci e tramonti: Francesca regina di Instagram
Francesca Sofia Novello, modella e influencer, ha condiviso i momenti più belli del viaggio con i suoi follower. Bikini mozzafiato, pelle dorata dal sole e look da sera sfoggiati a piedi nudi sulla sabbia: ogni scatto trasmette quel mix perfetto tra glamour e maternità felice.
Ci erano già stati due anni fa
Anche nel 2023, sempre alle Maldive, si era parlato di luna di miele anticipata. Ma oggi, con due figlie al seguito, il concetto di “viaggio romantico” si è trasformato in “family luxury vacation”. E il pubblico social… apprezza, eccome!
Matrimonio in pausa: “Prima i bambini, poi magari le nozze”
In un’intervista al Corriere della Sera, Valentino Rossi aveva spiegato il suo punto di vista sul matrimonio:
“Fare dei bambini, per una coppia, è un passo più importante del matrimonio. Però, al punto in cui siamo, ci può stare anche sposarci”.
Insomma, niente fedi all’orizzonte per ora, ma l’idea c’è. E il Dottore sogna un matrimonio con le figlie protagoniste, magari come damigelle o porta-anelli. Gabriella dovrà crescere ancora un po’, ma i presupposti per una cerimonia dolcissima ci sono tutti.
La famiglia prima di tutto: un amore in evoluzione
Quella tra Valentino e Francesca è una storia d’amore che cresce con loro. Non solo coppia glamour, ma anche genitori affiatati, capaci di vivere i riflettori con naturalezza, senza rinunciare alla privacy né all’ironia. Il loro viaggio alle Maldive è l’ennesima dimostrazione che si può essere “cool” anche mentre si tengono in braccio due bambine con la sabbia tra i piedini.
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