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Personaggi e interviste

Per Gwyneth Paltrow basta sofferenze alimentari, si ritorna a mangiare!

L’attrice premio Oscar, da anni icona del wellness, sorprende tutti: nel suo podcast racconta di aver abbandonato i regimi rigidi per riscoprire il piacere della tavola. Vi raccontiamo come è cambiato il suo rapporto con il cibo.

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    Gwyneth Paltrow cambia rotta. Dopo una lunga carriera da paladina della vita sana e delle diete rigorosissime, l’attrice ha confessato di aver reintrodotto nella sua alimentazione alcuni dei cibi che per anni aveva bandito: pane, pasta e formaggio. Una svolta che segna un nuovo capitolo personale e professionale per una delle figure più influenti del mondo del benessere globale. Come riporta la BBC, la star ha raccontato nel suo podcast personale di aver lasciato alle spalle i dogmi alimentari che l’avevano caratterizzata per decenni, scegliendo un approccio più flessibile e umano al cibo.

    Una vita tra diete macrobiotiche e rigidi protocolli wellness

    Non è un segreto che Gwyneth Paltrow sia stata, per molti anni, un’autentica guru del salutismo. Nel corso della sua carriera, l’attrice ha sperimentato diversi regimi alimentari estremi. Dal rigore della dieta macrobiotica, che prevede il consumo quasi esclusivo di cereali integrali, legumi e verdure, al più recente protocollo paleo, basato sull’idea di nutrirsi come i nostri antenati preistorici.

    “Sono diventata ossessionata da un’alimentazione molto, molto sana”, ha ammesso Paltrow, spiegando come tutto sia iniziato dopo la morte del padre per un cancro alla gola. Un evento che ha segnato profondamente il suo approccio alla salute e al benessere.

    Il ritorno al gusto

    Oggi, invece, Gwyneth Paltrow sembra aver trovato un equilibrio più sereno. Durante il podcast, ha rivelato di essere tornata a concedersi pane a lievitazione naturale, pasta e formaggi, pur mantenendo una generale attenzione alla qualità degli alimenti. Non si tratta di un “lasciarsi andare”, ma di un vero e proprio cambio di paradigma: dal controllo ossessivo alla consapevolezza, dalla privazione al piacere equilibrato. Ad affiancarla in questo percorso c’è il secondo marito, Brad Falchuk, con cui ha condiviso negli anni anche l’esperienza della dieta paleo. Ora, però, anche lui sembra apprezzare questo ritorno a sapori più tradizionali e confortanti.

    Verso un benessere più inclusivo?

    Questa nuova fase della vita di Gwyneth Paltrow sembra riflettere un cambiamento più ampio nel mondo del benessere contemporaneo. Sempre più spesso, infatti, si parla di “wellness intuitivo”, un approccio che privilegia l’ascolto del corpo rispetto alle rigide regole imposte dall’esterno. E chissà che questa trasformazione personale non si rifletta presto anche nei progetti di Goop, il celebre brand lifestyle fondato da Gwyneth, da sempre in prima linea nel proporre stili di vita alternativi e pratiche innovative.

    Una cosa è certa: anche quando cambia direzione, Gwyneth Paltrow continua a dettare tendenze.

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      “Non è polmonite, sto meglio!”: Bobo Vieri rassicura tutti dopo il malore alle Maldive

      Christian “Bobo” Vieri, ex bomber della Nazionale, tranquillizza i fan dopo il ricovero alle Maldive. Niente polmonite, solo bisogno di riposo e cure.

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        Christian “Bobo” Vieri, ex bomber della Nazionale, tranquillizza i fan dopo il ricovero alle Maldive. Niente polmonite, solo bisogno di riposo e cure: ecco cosa è successo durante la vacanza con la famiglia e come sta ora.

        Malore alle Maldive per Bobo Vieri: il ricovero in ospedale

        Vacanze con brivido per Christian Vieri, che durante il suo soggiorno alle Maldive insieme alla moglie Costanza Caracciolo e alle figlie Stella e Isabel ha accusato un malore che lo ha costretto a un immediato ricovero ospedaliero. A raccontarlo è stato lo stesso ex calciatore, che ha condiviso sui social foto e video direttamente dall’ospedale, con tanto di maschera per l’ossigeno. La preoccupazione tra i fan è subito salita alle stelle: l’immagine di Bobo in ospedale ha fatto rapidamente il giro del web, suscitando una valanga di messaggi di supporto e auguri di pronta guarigione.

        “Non è polmonite”: le parole di Vieri rassicurano i fan

        A distanza di poche ore, Bobo Vieri ha deciso di intervenire direttamente per rassicurare tutti. In una story su Instagram, l’ex bomber, oggi 51enne, ha aggiornato i suoi follower sulle sue condizioni di salute:

        “Ho visto ieri il medico, per fortuna non è polmonite. Ho delle medicine da prendere e mi devo curare. Mi hanno detto di stare a riposo 10-15 giorni, però tutto apposto. Grazie a tutti per i messaggi…”.

        Con il suo solito tono tranquillo e riconoscente, Vieri ha così tranquillizzato fan e amici che temevano per un peggioramento del suo stato di salute.

        Rientro in Italia per la convalescenza

        Dopo l’accaduto, Vieri ha deciso di interrompere la vacanza esotica e di rientrare in Italia per affrontare la convalescenza con maggiore serenità. Il programma ora prevede riposo assoluto e terapia farmacologica, come prescritto dai medici. Niente allarmismi, solo qualche giorno di relax forzato lontano dai ritmi frenetici che tanto ama, tra sport, eventi e social network. Anche la moglie Costanza ha preferito mantenere il massimo riserbo, concentrandosi sulla salute del marito e sulla serenità delle bambine.

        L’affetto dei fan e degli amici del mondo sportivo

        Il malore di Vieri ha scatenato una vera ondata di affetto non solo da parte dei suoi fan, ma anche di numerosi colleghi ed ex compagni di squadra. Tantissimi i messaggi ricevuti su Instagram e su altre piattaforme social: segno che, anche a distanza di anni dal ritiro dal calcio giocato, Bobo rimane una delle figure più amate dello sport italiano. La sua risposta pronta, ironica e positiva è stata accolta con entusiasmo, confermando ancora una volta il suo spirito combattivo e la sua simpatia contagiosa.

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          Il mio straordinario incontro col Papa. Ma al funerale non ci sarò: parla Al Bano

          Il cantantepugliese racconta i suoi incontri con Papa Francesco, definendolo “un guerriero animato dalla fede”. Svela perché non sarà presente alle esequie del pontefice e confessa di non aver mai parlato con lui della figlia scomparsa, Ylenia: “Evito l’argomento, troppo doloroso”.

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            Al Bano Carrisi, figura simbolo della musica italiana, ha scelto di non partecipare al funerale di Papa Francesco, che si terrà sabato mattina in piazza San Pietro, alla presenza di oltre 200 mila fedeli. Un’assenza che nasce da una riflessione personale e profonda. «Per rispetto verso il Papa e la cerimonia – spiega – So che non potrei fare un passo senza che qualcuno mi chieda un autografo o un selfie. Non sarebbe giusto, in un momento così solenne. Preferisco restare nel mio silenzio».

            Un legame profondo con Bergoglio: “Un Papa vero, un padre”

            Il rapporto tra Al Bano e Papa Francesco va oltre le semplici formalità. Lo racconta lui stesso, ricordando due momenti fondamentali. Il primo risale al dicembre 2016, quando, poco prima di un concerto natalizio, fu colpito da un infarto. Operato d’urgenza, riuscì comunque a presentarsi, pochi giorni dopo, all’incontro in Vaticano. «I medici mi consigliavano riposo assoluto. Ma io risposi scherzando: “Se devo morire, meglio davanti al Papa”. Volevo vederlo. E quel primo incontro fu indimenticabile. La sua umanità mi colpì: accarezzava gli ammalati, donava sorrisi, sembrava un padre, oltre che un Papa».

            Il secondo incontro: 45 minuti indimenticabili

            Due anni fa, Al Bano tornò a bussare alla porta del Vaticano, senza appuntamento. «Avevo chiesto udienza, mi avevano detto che non sarebbe stato possibile. Ma io andai lo stesso. La gendarmeria mi aiutò, e il Papa accettò di incontrarmi». Quarantacinque minuti di conversazione intima: si parlò del passato, della musica, di spiritualità. «Gli raccontai del mio duetto con Caruso, lui mi parlò della sua infanzia, di quanto fosse vivace, ma rispettoso. Fu un dialogo vero, autentico».

            “Con lui non ho mai parlato di Ylenia. Cerco di evitare il dolore”

            Ma tra i tanti argomenti, uno rimase sempre fuori: Ylenia, la figlia di Al Bano e Romina Power scomparsa misteriosamente nel 1994. «Non ho mai parlato con Papa Francesco di mia figlia. Evito l’argomento. È una ferita ancora troppo viva. Il dolore non si cancella, si impara solo a conviverci».

            Un addio nel silenzio, ma con il cuore

            Al Bano saluta Papa Francesco da lontano, con il rispetto e l’affetto di chi ha conosciuto non solo un pontefice, ma un uomo capace di farsi prossimo. «Era un guerriero animato dalla fede, mandato tra noi dalla forza dello Spirito Santo. Lo porterò sempre con me».

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              Personaggi e interviste

              Il compleanno di Maria Teresa Ruta: “Ho bevuto la vita tutta d’un sorso. E ho ancora sete”

              Dalla Domenica Sportiva a Giochi Senza Frontiere, passando per Maradona, Telegatti e Pechino Express: la conduttrice si racconta con ironia, lucidità e un filo di nostalgia.

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                Una carriera lunga 40 anni e una vita che sembra un romanzo avventuroso: Maria Teresa Ruta, volto storico della televisione italiana, il 23 aprile compie 65 anni. Mentre riceve auguri da ogni parte d’Italia seduta su una carrozza business dell’Alta Velocità, ripercorre senza filtri i momenti chiave della sua esistenza davanti alle telecamere. Ma anche quelli lontani dai riflettori, raccontandosi donna, madre, figlia e, soprattutto, instancabile viaggiatrice dell’anima.

                “Ho bevuto la vita tutta d’un sorso, peccato che mi è rimasta ancora tanta sete”, dice con la lucidità di chi non ha mai smesso di rincorrere i propri sogni.

                40 anni di carriera, 40 anni di primati

                “Quest’anno festeggio i 40 anni dal mio primo Telegatto e dai miei esordi nel giornalismo sportivo. Sono stata la prima donna alla Domenica Sportiva, la prima a condurre lo Zecchino d’Oro accanto a Cino Tortorella, la prima a raccontare lo sport da una voce femminile che non fosse di contorno”, racconta. E continua con orgoglio: “Nils Liedholm mi diceva che per vincere lo scudetto bisogna cambiare squadra. Io l’ho fatto. E ho vinto tanti scudetti”.

                Il giornalismo sportivo e la rivoluzione silenziosa

                Quando entra nel mondo dello sport, Maria Teresa non è accolta con ostilità, ma con curiosità. “All’inizio i colleghi uomini non mi prendevano troppo sul serio. Poi, quando ho iniziato a togliergli serate e manifestazioni, hanno detto: ‘Se le merita’. E da lì in poi è stato tutto un crescendo”. Un ricordo indelebile? “Il provino per la Domenica Sportiva. Ero l’unica candidata. Mi ero allenata fin da piccola: facevo telecronache dalla finestra della cucina per mio padre, che mi diceva: ‘Tata, quando segnano chiamami’”.

                “Sono stata una pioniera. Ma certe porte me le sono aperte da sola”

                Nonostante i successi, le delusioni non sono mancate. “Mi fu promessa una partecipazione a Domenica In. Poi cambiò la direzione artistica e tutto svanì. Forse avrei dovuto insistere di più, battere i pugni. Ma io spesso non ho chiesto, e se non chiedi, non ottieni”.

                Il coraggio di restare se stessi

                Nel tempo, ha scelto la coerenza all’apparenza. “Non mi sono mai rifatta. Ho preferito rimanere me stessa, anche se questo forse mi ha tagliato fuori da qualche casting. Vedo colleghe gonfiate che sembrano tutte uguali. Io ho preferito che si ricordassero di me per ciò che ho fatto, non per un viso liscio e identico a tanti altri”.

                Maradona, Goria, l’Isola e i riti d’amore

                La sua storia è fatta anche di incontri straordinari. Come quello con Maradona: “Mi presentai in un campo travestita da raccattapalle. Lo feci palleggiare con mandarini e arance. Poi mi tolsi il berretto. È così che diventai ‘la Ruta di Maradona’”. Anche la vita privata ha avuto i suoi scossoni. “Amedeo Goria accettò di sposarmi con un matrimonio bianco. Avevo subito un trauma e lui mi disse: ‘Ti sposerei anche senza rapporti, perché sei una donna eccezionale’”. Ma poi arrivò il dolore del tradimento, della separazione. “Mi sono sentita ferita come moglie e come madre. Ma oggi so che tutto ha avuto un senso”.

                L’amore vero e una vita in continuo movimento

                Dopo il dolore, il riscatto. “Da vent’anni sto con Roberto. Ci siamo sposati 11 volte, in tutto il mondo. Ora toccherà all’India. Lui mi ha insegnato cos’è l’amore vero. Ai miei figli ho detto: ‘Può capitare di non incontrarlo mai, ma quando arriva, lo riconosci’”.

                Oggi, tra libri, tv e nuovi progetti

                Negli anni dei “no”, ha riscoperto la scrittura. “Ho pubblicato 15 libri. L’ultimo è dedicato ai cimiteri più belli del mondo. C’è un turismo affascinante, poetico, legato a questi luoghi”. E aggiunge: “Sono credente, e so che ci sarà un’altra vita. Ma questa la ringrazio”. A 65 anni, la Ruta oggi non è affatto stanca. “Ho ancora voglia di scoprire, di lottare, di raccontare. La televisione mi ha dato tanto, ma io ho dato a lei tutta me stessa. E non smetterò finché sentirò di avere qualcosa da dire”.

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