Personaggi e interviste
Quell’anarchica interiore di Matilde De Angelis, insomma… l’arte di fare quello che si vuole
Matilda De Angelis, talento indiscusso del cinema italiano e maestra dell’irriverenza, ha recentemente concesso un’intervista a “5 in condotta” su Rai Radio 2. Tra un aneddoto scolastico e una riflessione esistenziale, ha dichiarato: “La mia anarchia è una cosa non fattuale, ma interiore”. Ora, capiamoci: se l’anarchia non è fattuale, ma interiore, siamo sicuri che esista davvero? O è come la dieta che iniziamo ogni lunedì e finiamo ogni martedì

L’attrice, durante l’intervista in radio, ha rincarato la dose dichiarando di non riconoscere le gerarchie in quanto tali, ma solo se le ritiene giuste. Un pensiero profondo e affilato come una lama di rasoio… o come la scusa perfetta per ignorare il capoufficio quando assegna compiti scomodi. Matilda, in pratica, ha trovato il modo di applicare la regola del “faccio come mi pare” con un tocco filosofico.
La giustiziera della scuola: Charles Bronson scanzate proprio!
Se pensate che l’anarchia interiore sia solo un concetto astratto, Matilda ha dimostrato il contrario nei suoi anni scolastici. Rappresentante d’istituto, paladina della giustizia studentesca, rischia la bocciatura per un 5 in condotta. Il motivo? Ha deciso di sfidare il preside mandandogli una mail direttamente dal computer della segreteria per informarlo della sua presenza a scuola durante l’occupazione. Matilda, in pratica, ha fatto quello che tutti avremmo voluto fare almeno una volta nella vita: mettere in difficoltà l’autorità con una buona dose di spavalderia e intelligenza.
Il destino segnato da… Luc Besson!
Il cerchio della vita di Matilda si chiude in un modo a dir poco cinematografico: il suo nome di battesimo è ispirato a Léon di Luc Besson, e anni dopo si ritrova a recitare per lui nel film Dracula. Un momento così surreale che persino sua madre si è messa a piangere. Un destino scritto dalle stelle, oppure dal catalogo di film che i genitori guardano quando scelgono i nomi per i figli?
Vai, continua così!
Tra film, battaglie scolastiche e un’anarchia più interiore che fattuale, Matilda De Angelis dimostra di essere un personaggio fuori dagli schemi, senza peli sulla lingua e con una sana dose di ironia. E noi? Noi la ringraziamo, perché ogni tanto una ventata di freschezza e di ribellione (anche se solo interiore) ci ricorda che la vita è più divertente quando non si seguono sempre le regole… a meno che non siano giuste, ovviamente
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Personaggi e interviste
Emily Ratajkowski: “Alle donne piacciono gli uomini che somigliano ai ratti”
Emily Ratajkowski ha aperto un dibattito interessante su come percepiamo la bellezza e l’attrazione, evidenziando ancora una volta che i gusti personali sono estremamente vari e non facilmente classificabili.

Emily Ratajkowski ha recentemente sollevato una discussione interessante riguardo alle preferenze delle donne in fatto di uomini. Durante un’intervista, la modella e attrice ha espresso la sua sorpresa nel constatare come molte donne siano attratte da uomini con caratteristiche fisiche che lei ha scherzosamente paragonato a quelle dei ratti. Questa dichiarazione ha subito suscitato curiosità e dibattito sul tema dell’attrazione e delle preferenze estetiche.
Il commento di Emily Ratajkowski
Emily Ratajkowski ha confessato di essere “scossa” dalla scoperta che molte donne trovano attraenti uomini con lineamenti affilati e sottili, che lei ha descritto come “simili a quelli dei ratti”. Questo commento è emerso durante una discussione sui canoni di bellezza maschili e sulle differenze nelle preferenze estetiche tra uomini e donne.
La reazione del pubblico
Le parole di Ratajkowski hanno generato una serie di reazioni online, con molte persone che hanno condiviso le loro opinioni sui vari canoni di bellezza. Alcuni utenti hanno concordato con la sua osservazione, mentre altri hanno difeso la varietà delle preferenze personali, sottolineando che l’attrazione è un fenomeno soggettivo e complesso.
Le preferenze estetiche e i canoni di bellezza
La discussione sollevata da Emily Ratajkowski tocca un tema più ampio relativo ai canoni di bellezza e a come questi varino culturalmente e individualmente. Gli studi psicologici mostrano che le preferenze estetiche possono essere influenzate da una miriade di fattori, tra cui le esperienze personali, le influenze culturali e persino i tratti evolutivi.
Personaggi e interviste
Il Volo, tra successi e tensioni: il legame complicato di Piero, Gianluca e Ignazio
Dai palcoscenici di tutto il mondo ai rapporti umani dietro le quinte: Piero, Gianluca e Ignazio raccontano la loro storia fatta di affetto, distanze, incomprensioni e ambizioni personali. Tre percorsi diversi, uniti dalla musica ma segnati da esperienze personali che spesso li hanno messi alla prova.

Uniti sul palco, diversi nella vita. È questa la sintesi perfetta per descrivere il rapporto tra Piero Barone, Gianluca Ginoble e Ignazio Boschetto, le tre voci de Il Volo, il trio che ha conquistato il mondo con il suo stile classico e la sua potenza vocale. Ma se il successo è stato immediato e travolgente, i rapporti tra loro si sono intrecciati tra affetto e tensioni, incomprensioni e momenti di grande sintonia.
Gianluca, abruzzese, è sempre stato il “diverso” del gruppo, non solo per la sua impostazione musicale più pop rispetto ai due compagni, ma anche per una distanza culturale che agli inizi si è fatta sentire. “All’inizio loro due stavano sempre insieme, essendo entrambi siciliani parlavano la stessa lingua, io mi sentivo spesso emarginato”, ha confessato. “Ora non è più così, ma certe cicatrici non si rimarginano mai del tutto”. Il suo carattere riflessivo e sensibile lo ha portato a scontrarsi più volte con Ignazio, con cui il legame è sempre stato altalenante. “Non sempre andiamo d’accordo, ma gli voglio più bene di quanto loro pensino”.
Ignazio, il più esuberante del gruppo, ha spesso nascosto le proprie fragilità dietro l’ironia e l’energia travolgente. Ma dietro la sua immagine solare si cela una personalità complessa, con momenti di solitudine e difficoltà. “Sono stato molto duro con Gianluca, a volte mi sento come se avessi un fratello con cui litigo sempre”, ha raccontato. Negli ultimi anni ha affrontato momenti difficili, culminati in un periodo di attacchi di panico. “Avevo tutto, una donna perfetta, un lavoro bellissimo, eppure mi sono ritrovato in un buco nero”.
Piero, invece, è sempre stato il più rigoroso e determinato. Per lui la musica è disciplina, ordine e controllo. “Io sono quello più serio, quello che organizza tutto. Anche nei concerti ho bisogno di sapere ogni dettaglio”. Ma dietro questa rigidità si cela una difficoltà a esprimere le proprie emozioni. “Non ho mai detto ‘ti voglio bene’ a loro due. Mi riesce difficile aprirmi”. Se una volta la sua vita era segnata dall’adrenalina post-concerto e dalle avventure sentimentali, oggi le sue priorità sono cambiate: “Ora cerco l’amore, ho paura di non riuscire a formare una famiglia”.
Il Volo è una macchina perfettamente oliata sul palco, ma dietro le quinte è una storia fatta di tre ragazzi diventati uomini sotto i riflettori, costretti a convivere con pressioni, sacrifici e percorsi personali che spesso li hanno messi in contrasto. La loro forza, però, è sempre stata la capacità di trasformare ogni frattura in nuova musica, ogni distanza in un ritorno.
Perché, nonostante tutto, quando cantano insieme, il loro legame è più forte di qualsiasi divergenza.
Personaggi e interviste
Nino D’Angelo vittima di una truffa online: «Non sono io, è l’intelligenza artificiale»
Il cantante napoletano denuncia un video deepfake e avvisa i fan: «Segnalatelo subito, non cascateci!». Un video falso circola in rete, con il volto e la voce di Nino D’Angelo ricreati dall’intelligenza artificiale. L’artista si rivolge ai carabinieri e invita i fan a non farsi ingannare.

«Lo vedete questo video? Non sono io, non è il mio volto. È stato creato con l’intelligenza artificiale». Nino D’Angelo rompe il silenzio e denuncia pubblicamente una truffa online che lo vede protagonista, o meglio, vittima inconsapevole. L’artista napoletano ha spiegato sui suoi profili social che un video, apparentemente autentico, è stato generato utilizzando un software di intelligenza artificiale per replicare il suo volto e la sua voce.
Un messaggio chiaro e diretto rivolto ai suoi fan: «Non sono io, mi dissocio totalmente da queste immagini e mi rivolgerò ai carabinieri». Nel video di denuncia, D’Angelo invita i suoi followers a non credere al contenuto e a segnalare immediatamente la truffa.
Il cantante ha già preso provvedimenti, segnalando l’accaduto alla Polizia Postale. «Sta girando sui social un video con il mio volto, creato con Intelligenza Artificiale. Non sono io e mi dissocio con fermezza dal contenuto. Cestinate questo video. Immediatamente», ha aggiunto, con tono preoccupato e deciso.
Il fenomeno dei deepfake, ovvero video falsi generati da algoritmi di intelligenza artificiale, è ormai una nuova frontiera delle truffe digitali. Sempre più personaggi pubblici si ritrovano coinvolti loro malgrado in queste ricostruzioni virtuali, che possono confondere il pubblico e mettere a rischio la loro reputazione.
Per Nino D’Angelo, però, la musica non cambia: «Non sono io, non cascateci».
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