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Personaggi e interviste

S’alza la voce di Madonna contro il presidente Trump: “Non rinunceremo alla lotta”

La popstar Madonna, utilizzando la piattaforma X, polemizza a distanza contro The Donald, reo di ledere i diritti della gente: «Il nuovo governo smantella le nostre libertà, non rinunciamo alla lotta»

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    «È così triste vedere il nostro nuovo governo smantellare lentamente tutte le Libertà per le quali abbiamo lottato e che abbiamo VINTO nel corso degli anni». A queste parole inequivocabili la signora Ciccone aggiunge su X anche due emoticon: la bandiera della comunità LGBTQIA+, della quale lei è storicamente un’icona assoluta, insieme ad un cuore spezzato.

    Utilizzando gli strumenti del “nemico”

    Poi la chiusura a mo’ di slogan: «Don’t give up the Fight!», ovvero «Non rinunciare alla lotta!». Questa la sua critica nei confronti della nuova amministrazione Trump tramite un post sulla piattaforma di Elon Musk. Tra l’altro il più noto, forte e facoltoso sostenitore di Trump.

    Nel 2017 non “l’aveva toccata piano”

    Madonna è senza dubbio una delle artiste che si era schierata apertamente in favore della candidatura presidenziale di Kamala Harris . All’indomani del primo insediamento di Trump a Washington, nel gennaio del 2017, durante la Women’s March di Washington DC, aveva dichiarato di aver pensato «molto seriamente di far saltare in aria la Casa Bianca».

    Una bella torta dal sapore amaro

    Quest’anno si è limitata a un post su Instagram con la foto di una torta che riportava la scritta «Fuck Trump» e un copy difficilmente fraintendibile: «Sto cercando di capire perché un criminale condannato, stupratore e bigotto sia stato scelto per guidare il nostro Paese. Solo perché fa bene all’economia?».

    Una bella squadra di celebrieties

    La cantante di Like a virgin non era stata l’unico volto famoso a sostenere la donna che era subentrata in corsa al “dimissionario” Joe Biden. Con lei c’erano Jane Fonda, Jessica Alba, Viola Davis, Beyoncé, Bruce Springstee, Taylor Swift e George Clooney.

    Un Clooney ad effetto

    Clooney aveva utilizzato anche le pagine del New York Times, facendo scrivere: «Amo Joe Biden. Come senatore. Come vicepresidente e come presidente. Lo considero un amico e credo in lui. Credo nel suo carattere. Credo nella sua moralità. Negli ultimi quattro anni ha vinto molte delle battaglie che ha affrontato. Ma l’unica battaglia che non può vincere è quella contro il tempo». Ma i personaggi famosi non sono bastati ad arginare il presidente Trump che, in pochi giorni di mandato, ha tutta l’aria di far verere i classici “sorci verdi” a molti detrattori (secondo lui) del suo personale american dream.

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      Personaggi e interviste

      Il coraggio di andare a Sanremo: Bianca Balti non vede l’ora!

      Un valore professionale, il suo, che è sempre stato legato al suo aspetto, fortemente penalizzato dalla malattia e il recupero della normalità attraverso il lavoro.

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        Nelle ultime settimane l’attenzione sulla modella lodigiana, classe 1984, è cresciuta in maniera esponenziale, dopo l’annuncio della sua partecipazione al festival, fortemente voluta dal patron Carlo Conti. A determinare una grande risonanza è stata, senza ombra di dubbio, anche la sua decisione di condividere le fasi più delicate del suo travagliato periodo di cure, dopo aver scoperto di avere un cancro alle ovaie al terzo stadio.

        Condividendo il suo calvario con i fan

        Da allora la modella ha reso noti i momenti in ospedale, prima e dopo l’operazione. Senza nascondere anche le cure ancora in corso e le fasi successive. Soprattutto gli inevitabili effetti delle cure sul suo corpo, senza che questo la inibisse minimamente: prima di tutto la perdita totale dei capelli. Anzi, la Balti sta attraversando un momento di grande vitalità, una sorta di riscoperta esistenziale. Alla quale va aggiunta la presenza al Festival di Sanremo 2025 a suggello di questo tempo di vita imprevisto ma prodigo di novità e di stimoli.

        Un recente scatto denso di significato

        Il bisogno di sentirsi nuovamente “normale”

        Un periodo che Bianca ha voluto condividere in un nuovo post pubblicato sui social nelle scorse ore in cui, presentando il nuovo progetto fotografico Turning Heads. Nel quale ha deciso di mettersi in mostra, superando le incertezze. Queste le sue parole: “Quando mi è stato diagnosticato un cancro, in qualche modo sapevo che ce l’avrei fatta, ma temevo molto di non poter più provvedere alla mia famiglia. Il mio valore professionale è sempre stato intrinseco al mio aspetto, e con una lunga cicatrice che mi scende lungo lo stomaco e senza capelli, non incarno lo stereotipo della modella. Essere costretta a riposare a letto mi ha fatto anche capire che associo fortemente la mia autostima alla produttività. Per farla breve, ho chiamato il mio incredibile team e ho espresso il mio bisogno di sentirmi di nuovo “normale” attraverso il lavoro. Hanno ascoltato e abbracciato con entusiasmo questo progetto”.

        Pronta per la scalinata dell’Ariston

        Sul palco di Sanremo si presenterà calva e con lo straripante desiderio di sentirsi normale. Pronta per la co-conduzione della seconda serata del Festival di Sanremo del 12 febbraio assieme a Carlo Conti. Lei, top model internazionale per Dolce & Gabbana, Missoni, Dior e Roberto Cavalli, dotata di una forza interiore non comune, fondamentale per quello che ora l’aspetta: una progressiva e sempre più intensa ripartenza. Circondata dall’affetto e dagli auguri di tutti.

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          Eleonora Giorgi e la battaglia contro il tumore: “Non mi sono mai arrabbiata, aspetto un miracolo”

          Eleonora Giorgi affronta con lucidità e coraggio il tumore al pancreas che l’ha colpita. “La malattia è avanzata, si è diffusa ovunque, ma ho imparato a guardare le cose con un’altra prospettiva. Non ho paura, so che c’è un ordine superiore”

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            La sua voce è ferma, senza traccia di rabbia o disperazione. Eleonora Giorgi, ospite a sorpresa nel programma radiofonico I Lunatici, ha raccontato senza filtri il suo percorso con il tumore al pancreas. Una malattia devastante, che ha cambiato la sua vita e le ha dato una nuova consapevolezza del tempo. “Aspetto un miracolo, ma so che ognuno di noi ha una data di scadenza. La differenza è che io la sento vicina”, ha dichiarato.

            Nonostante la sofferenza fisica e l’avanzare inesorabile del male, l’attrice non si è mai lasciata andare alla rabbia. “Non mi sono mai chiesta perché a me. Certo, a volte piango, ma non sono arrabbiata. Credo in un ordine superiore, e mi conforta potermici abbandonare”. Non è la religione a guidarla, ma la certezza che esista qualcosa di più grande: “Non ho mai avuto un fascino per i culti, ma ho sempre avuto la sensazione di un dialogo con qualcosa di superiore”.

            La malattia l’ha portata a riconsiderare il senso della vita e a rivalutare le piccole cose che diamo per scontate. “Abbiamo tre cose che non servono per la sopravvivenza in teoria: l’amore, la bellezza e l’arte. Sono queste a dimostrarmi l’esistenza di qualcosa di più grande”, ha detto con una lucidità disarmante.

            Il tumore, scoperto nei mesi scorsi, si è ormai diffuso. “Sta dilagando ovunque”, racconta. “Ci sono nuove cure, ma non ancora accessibili a tutti. Però parlarne aiuta, e io non voglio nascondermi”.

            Quello che più le manca, più della libertà di scegliere il futuro, è il piacere delle cose semplici. “Rimpiango le mie camminate al parco. Le adoravo. Adesso dopo dieci passi ho bisogno della sedia a rotelle”. Ma, anche davanti a una battaglia così dura, il suo spirito non si spezza. “Ho ricevuto un’ondata di affetto, e questo mi dà forza. La malattia può mortificarti, ma io ho detto no”.

            Una lezione di coraggio e accettazione, raccontata con la dignità di chi ha guardato la vita in faccia e ha scelto di non voltarsi dall’altra parte.

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              Personaggi e interviste

              Il Volo, tra successi e tensioni: il legame complicato di Piero, Gianluca e Ignazio

              Dai palcoscenici di tutto il mondo ai rapporti umani dietro le quinte: Piero, Gianluca e Ignazio raccontano la loro storia fatta di affetto, distanze, incomprensioni e ambizioni personali. Tre percorsi diversi, uniti dalla musica ma segnati da esperienze personali che spesso li hanno messi alla prova.

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                Uniti sul palco, diversi nella vita. È questa la sintesi perfetta per descrivere il rapporto tra Piero Barone, Gianluca Ginoble e Ignazio Boschetto, le tre voci de Il Volo, il trio che ha conquistato il mondo con il suo stile classico e la sua potenza vocale. Ma se il successo è stato immediato e travolgente, i rapporti tra loro si sono intrecciati tra affetto e tensioni, incomprensioni e momenti di grande sintonia.

                Gianluca, abruzzese, è sempre stato il “diverso” del gruppo, non solo per la sua impostazione musicale più pop rispetto ai due compagni, ma anche per una distanza culturale che agli inizi si è fatta sentire. “All’inizio loro due stavano sempre insieme, essendo entrambi siciliani parlavano la stessa lingua, io mi sentivo spesso emarginato”, ha confessato. “Ora non è più così, ma certe cicatrici non si rimarginano mai del tutto”. Il suo carattere riflessivo e sensibile lo ha portato a scontrarsi più volte con Ignazio, con cui il legame è sempre stato altalenante. “Non sempre andiamo d’accordo, ma gli voglio più bene di quanto loro pensino”.

                Ignazio, il più esuberante del gruppo, ha spesso nascosto le proprie fragilità dietro l’ironia e l’energia travolgente. Ma dietro la sua immagine solare si cela una personalità complessa, con momenti di solitudine e difficoltà. “Sono stato molto duro con Gianluca, a volte mi sento come se avessi un fratello con cui litigo sempre”, ha raccontato. Negli ultimi anni ha affrontato momenti difficili, culminati in un periodo di attacchi di panico. “Avevo tutto, una donna perfetta, un lavoro bellissimo, eppure mi sono ritrovato in un buco nero”.

                Piero, invece, è sempre stato il più rigoroso e determinato. Per lui la musica è disciplina, ordine e controllo. “Io sono quello più serio, quello che organizza tutto. Anche nei concerti ho bisogno di sapere ogni dettaglio”. Ma dietro questa rigidità si cela una difficoltà a esprimere le proprie emozioni. “Non ho mai detto ‘ti voglio bene’ a loro due. Mi riesce difficile aprirmi”. Se una volta la sua vita era segnata dall’adrenalina post-concerto e dalle avventure sentimentali, oggi le sue priorità sono cambiate: “Ora cerco l’amore, ho paura di non riuscire a formare una famiglia”.

                Il Volo è una macchina perfettamente oliata sul palco, ma dietro le quinte è una storia fatta di tre ragazzi diventati uomini sotto i riflettori, costretti a convivere con pressioni, sacrifici e percorsi personali che spesso li hanno messi in contrasto. La loro forza, però, è sempre stata la capacità di trasformare ogni frattura in nuova musica, ogni distanza in un ritorno.

                Perché, nonostante tutto, quando cantano insieme, il loro legame è più forte di qualsiasi divergenza.

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