Personaggi e interviste
Selvaggia Lucarelli a tutto tondo: da Mariotto a Sanremo, passando per Ferragni e Bruganelli
Ospite di Da noi a ruota libera, la giudice di Ballando con le Stelle affronta temi scottanti, tra il caso Mariotto, le tensioni con Bruganelli e i sogni sanremesi. “Annunciare la canzone di Fedez sarebbe epico”.
Selvaggia Lucarelli torna a far parlare di sé con un’intervista frizzante e pungente a Da noi a ruota libera, il programma condotto da Francesca Fialdini su Rai 1. La giudice di Ballando con le Stelle ha affrontato argomenti personali e professionali, regalando frecciate e momenti di riflessione.
Il caso Mariotto: “Non sta bene, serve cautela”
Uno dei temi principali dell’intervista è stato Guillermo Mariotto. Dopo un video in cui il giudice di Ballando spiegava il suo ritiro momentaneo per motivi di salute, Selvaggia ha preso le sue difese: “Mariotto non pianifica, non è strategico. Quest’anno sta affrontando problemi personali e bisogna essere delicati. Gli voglio bene, anche con i suoi difetti”.
Tuttavia, Lucarelli non ha rinunciato a un pizzico di ironia, commentando il suo abbigliamento in puntata: “Pensare che Mariotto abbia scelto la famosa tuta grigia sarebbe un errore”, forse riferendosi alla scelta stilistica di Chiara Ferragni durante il Pandoro Gate.
Frecciate a Ferragni e Fedez
Non poteva mancare un riferimento alla coppia più chiacchierata d’Italia. Alla domanda su che voto assegnerebbe alla gestione della vicenda del Pandoro Gate, Lucarelli è stata tranchant: “Fedez zero, Chiara Ferragni cinque. Lei ha ancora tanto da imparare, ma è sicuramente più avanti di lui”.
Teo Mammucari: una doppia valutazione
Lucarelli ha poi parlato di Teo Mammucari, intervistato di recente a Belve. “A Belve l’ho trovato sbiadito e impaurito. Gli do zero per quell’intervista, ma sette per essersi aperto con me raccontando episodi personali”. Mammucari, infatti, ha condiviso un dettaglio toccante della sua infanzia, quando fu portato in collegio dalla madre.
Lo scontro con Sonia Bruganelli e il caso Madonia
I contrasti con Sonia Bruganelli hanno acceso questa edizione di Ballando con le Stelle. “Il mio sei a Bruganelli è il voto della neutralità, quello che ti fa sparire”. Sul caso Angelo Madonia, Lucarelli è stata altrettanto chiara: “Madonia è un professionista, ma ha sbagliato. Federica avrebbe potuto crescere, ma lui l’ha fatta sfiorire”. Il voto per Madonia? Un secco zero.
Una sorpresa chiamata Massimiliano Ossini
Lucarelli ha raccontato di essere stata prevenuta nei confronti di Massimiliano Ossini, un altro concorrente di Ballando: “All’inizio pensavo che mi stesse antipatico, ma mi ha sorpreso. È divertente e interessante. Gli do un otto”. Ossini, presente in studio, ha ricambiato i complimenti, definendo Selvaggia “intelligente e stimabile”.
Sanremo all’orizzonte?
Sul finale, è arrivata la fatidica domanda: Selvaggia Lucarelli parteciperà a Sanremo? La sua risposta criptica ha lasciato aperti molti scenari: “Non dico nulla, altrimenti non viene nessun cantante”. Con la sua consueta ironia, ha aggiunto: “Mi piacerebbe tantissimo salire sul palco con il cartoncino in mano e annunciare la canzone di Fedez. Sarebbe un momento epico”.
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Personaggi e interviste
Romina Power e il dolore senza fine per Ylenia: «Sento una connessione con lei, non è mai finita la speranza»
La storia di Romina Power e la figlia Ylenia Carrisi non è solo il racconto di una perdita dolorosa. E’ anche un tributo a un amore indissolubile tra una figlia scomparsa e una madre che vive di speranza.
Il 1994 segna per Romina Power l’inizio di un dolore che ancora oggi non si è placato: la scomparsa della figlia Ylenia Carrisi durante il Capodanno a New Orleans. A distanza di trent’anni, la cantante italo-americana non ha mai smesso di sentirsi legata alla figlia, mantenendo vivo un rapporto spirituale che la sostiene nel lutto mai elaborato del tutto. Ospite di Verissimo, Romina racconta il recente viaggio in India, un luogo che le ha offerto conforto e riflessione nel giorno del compleanno di Ylenia, il 29 novembre. «Sono entrata in un tempio, ho acceso delle candele e ho meditato molto. Sento una connessione con lei dentro di me. Non è necessariamente triste, perché c’è sempre la speranza».
Un rapporto unico, ma un disagio profondo
Ylenia, nata nel 1970 dal matrimonio con Al Bano, condivideva un legame speciale con la madre: «Quando viaggiavamo insieme ci scambiavano per sorelle. Non solo eravamo vicine d’età, ma anche di spirito». Tuttavia, Romina rivela come la figlia vivesse con difficoltà la fama raggiunta dai genitori: «Ylenia viveva male la nostra popolarità. Ha lavorato in televisione con Mike Bongiorno, ma ogni volta che appariva in video pregava che i suoi amici non la guardassero». Nonostante l’apparente apertura al mondo dello spettacolo, Ylenia era un’intellettuale riservata e appassionata alla scrittura. «Le mancava un esame per laurearsi a Londra. Scriveva molto, e sto pensando di pubblicare i suoi scritti. Ma non so se le avrebbe fatto piacere, era una persona molto riservata», confessa Romina.
Il mistero della scomparsa. Per Romina Power una speranza che non si spegne
Ylenia scomparve nel cuore di New Orleans, lasciando dietro di sé un mistero che ha segnato per sempre la vita della madre. Romina Power non si è mai rassegnata alla perdita definitiva della figlia: «Non ho mai accettato che sia morta. Percepisco la sua presenza e questo mi dà forza». Attraverso viaggi spirituali, riflessioni e momenti di preghiera, Romina mantiene viva una relazione con Ylenia che va oltre il tempo e lo spazio. Questo legame, profondo e inspiegabile, rappresenta la forza che le permette di affrontare un lutto che, come lei stessa ammette, «non si può chiudere».
Personaggi e interviste
Con Cannavacciuolo non si scherza: lo chef riscuote un “conto salato”
Fra i condannati all’uso non autorizzato della sua immagine per scopi promozionali spunta anche una vecchia conoscenza del popolare cuoco partenopeo.
Proverbiali le sonore pacche che, con fare diciamo “amorevole”, chef Cannavacciuolo assesta sul groppone dei malcapitati partecipanti di Cucine da incubo. E’ quindi normale che se attrezzi manifesti e camion a vela con il suo volto senza chiedergli il permesso, devi mettere in conto precise conseguenze… a nessuno il permesso. E tra i condannati c’è anche una vecchia conoscenza dello chef.
Tutti in tribunale per vedere Cannavacciuolo
Presso il Tribunale di Ravenna aula stipata in ogni ordine di posti per la condanna di due ristoratori che utilizzarono Antonino Cannavacciuolo per promuovere il loro menu. “Mai vista l’aula così piena”, ha commentato il giudice, dopo avere ascoltato le dichiarazioni del gigantesco cuoco. Poi la sentenza finale: i coniugi che avevano utilizzato nome e volto dello chef campano per promuovere l’apertura del proprio locale sono stati condannati.
Riassumiamo la vicenda
La querelle viene innescata da una denuncia sporta dallo stesso Cannavacciuolo nel settembre del 2018, quando venne a sapere che tre individui (tra cui i coniugi sopracitati) stavano utilizzando la sua figura e volto – marchi registrati per l’utilizzo del quale non era stato chiesto il permesso – per promuovere un ristorante-pizzeria a Marina di Ravenna.
Il vedretto: 4 mesi e 3000 euro di mula
Un’azione davvero sciocca che ha portato la coppia ad una condanna a quattro mesi e tremila euro di multa per uso in concorso di marchio registrato. Il “terzo incomodo”, per così dire, è invece stato assolto “per non avere commesso il fatto”: stando a quanto lasciato trapelare, l’uomo amministrava la società di Brescia che si era occupata della gestione del locale, al centro della vicenda.
Uso non autorizzato del marchio
Tra settembre e dicembre i tre avrebbero impiegato manifesti pubblicitari e un camion vela facendo bella mostra della figura e del volto riconoscibilissimo di chef Cannavacciuolo, senza però disporre del necessario permesso da parte di quest’ultimo o dal suo gruppo.
Le segnalazioni dei fan
All’inizio dello scorso ottobre, chiamato a testimoniare al Tribunale di Ravenna, lo chef campano aveva dichiarato: “C’era un tizio che si faceva pubblicità con il mio nome. Ho quasi sei milioni di persone che mi seguono, mi mandarono un po’ di foto”. Poi la denuncia ai carabinieri e l’iter giudiziario che è giunto all’attuale sentenza. Ma non è finita qui: spunta una vecchia conoscenza di Cannavacciuolo!
La donna aveva già incontrato il cuoco sul set di Cucine da incubo
Siamo nel 2016 e il format televisivoCucine da Incubo approda a Mantova. Nel ristorante protagonista della puntata lavora una cameriera: la “lei” dei coniugi condannati, tanto per intenderci. Lo chef si occupa, come al solito, di organizzare un restyling del menu; e quest’ultimo, otto anni più tardi, viaggia da Mantova fino a Marina di Ravenna.
Condannati a pagare… e non per una cena dallo chef
La cameriera di un tempo aveva quindi pensato di fare tesoro dell’esperienza passata e di “traslocare” al mare portando con sé le idee dello chef. Peccato solo per un particolore di non poco conto: non poteva usare la sua mmagine se non nel contesto legato alla trasmissione… E ora, insieme al marito, è costretta a pagare un “conto” davvero salato.
Personaggi e interviste
Matrimonio e separazione lampo per quel peperino di Irene Grandi
Forse non tutti conoscono la turbolenta storia di Irene Grandi e con l’ex marito Alessandro Carotti. Sposi dopo un mese di fidanzamento a Las Vegas, tornati in Italia sono iniziati subito i guai…
Una storia finita nel 2015 che, però, vale la pena ricordare visto che non tutti la conoscono. Quella fra Alessandro Carotti e la cantante Irene Grandi. Fidanzati un solo mese prima di convolare a nozze a Las Vegas, anche se poi tutto finì molto presto. Un’unione, la loro, molto turbolenta: dopo appena un mese di fidanzamento, nel giorno di San Valentino del 2003 i due hanno deciso di sposarsi nella suggestiva cornice di Las Vegas. Scelta che, alla luce dei fatti, si riveò troppo precipitosa perché, rientrati a casa, le cose non sono andate bene tra i due.
Lui scappò in Africa, al suo ritorno Irene era di un altro
Alessandro iniziò a condurre una vita sregolata, ha raccontato che beveva molto, usciva fino a tardi e ha anche ceduto ad alcune debolezze sentimentali. Ad un certo punto se ne andò in Sudafrica e quando tornò da lei, la trovò tra le braccia di un altro uomo. In seguito l’uomo raccontò che l’Africa gli serviva per guarire dai dispiaceri amorosi derivanti la separazione con Irene. Capendo anche – troppi tardi – di voler rimanere al suo fianco.
Il divorzio nel 2015
Alessandro Carotti e Irene Grandi, dopo sette anni di storia travagliata, decisero di dire basta. Il divorzio è arrivato nel 2015, permettendo all’a cantante’artista di voltare definitivamente pagina. Oggi la cantante toscana ha lasciato anche il secondo marito, l’avvocato Lorenzo Doni.
Anche il successivo matrimonio è naufragato
La Grandi, infatti, è stata sposata dal 2018 con Lorenzo Doni, avvocato e istruttore di golf, di origini fiorentine. La cantante ha spiegato così i motivi della fine anche di questo rapporto: “Ho visto spezzarsi legami fragili, nella vita privata come nel lavoro. Mi sono sposata nel tentativo di capire se mi sentivo cresciuta, forse per “calmare” certi lati di me che avevo sempre incanalato con passione nella musica. Ma nel matrimonio ho capito che in me persiste un sano egoismo da cui non posso staccarmi, la priorità è sempre il lavoro, e quindi non ha funzionato. È già finito”.
Mamma mancata
Donna volitiva e di carattere, in un’intervista al Corriere della Sera del 2022 la cantante ha raccontato di come non abbia mai avuto figli, anche se avrebbe comunque desiderato vivere l’esperienza della maternità: “Mi sarebbe piaciuto diventare mamma, se ciò fosse accaduto in maniera naturale. Avrei avuto voglia, lo avrei accettato volentieri. Ho una simpatia particolare per i bambini, mi viene voglia di viverli. Mi piacerebbe averne l’occasione prima o poi”.
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