Personaggi e interviste

Tananai, l’ultimo dei romantici che piace ai giovanissimi

Dall’ultimo posto a Sanremo nel 2022 ai successi l’anno successivo. Un’altalena di emozioni da ottovolante che, però, gli hanno suggerito un passo importante nel suo privato: andare a convivere con la sua ragazza. Perché, in fondo, lui è un romanticone ed è anche per questo che piace.

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    Il cantautore pop che di più non si potrebbe, Tananai, ha presentato dal vivo a Milano le canzoni del suo nuovo album CalmoCobra, prima che il disco uscisse nei negozi e, soprattutto, sulle piattaforme digitali, contesto preferito dai suoi fan.

    Alberto Cotta Ramusino (questo il suo vero nome) non è lo stesso Tananai che dall’ultimo posto del Sanremo 2022 è arrivato fino al tutto esautiro al Forum di Assago (MI) il maggio successivo: dalle stalle alle stelle! Classe 1995, sotto il segno zodiacale del Toro, il suo pseudonimo cderiva da un soprannome col quale il nonno era solito chiamarlo da bambino.

    L’intervista

    Cosa significa il titolo del tuo nuovo album CalmoCobra?

    E’ una cosa che mi diceva spesso il mio manager quando mi vedre un po’ agitato, un modo divertente per sdrammatizzare…

    Ma ti chiamava in quel modo perchè ti reputava… velenoso?

    No… diceva così perché ho una movenza guardinga.

    Infatti ascoltando le canzoni del nuovo album appare evidente che la cifra stilistica del lavoro non sia certo velenosa ma più… mielosa, dico bene?

    Quando ero identificato come “quello di Sesso occasionale (una sua canzone degli esordi, ndr)” la cosa mi faceva stare male. Non volevo essere solamente un personaggio. Non mi piace l’idea di fare un disco uguale all’altro. Detto questo, nelle canzoni esprimo quello che, per vari motivi, non esprimo nella quotidianità: siccome non dico “ti amo”, lo dico nelle canzoni.

    E adesso che sembra tu abbia cambiato registro… non hai paura di trasformarti agli occhi dei fan in quello delle canzoni strappalacrime?
    No perchè so chi sono. E so anche che non voglio stare in sella a una moto sparata a tutta velocità senza vedere quello che accade intorno».

    Però dalla copertina del disco non si direbbe, con quel casco in fiamme. E neanche dal tatuaggio con la sgommata sul petto…

    Il tatuaggio è una cosa nata per caso, un’idea del tatuatore. La copertina, invece, intende rappresentare la metafora della velocità che pensiamo sia sana ma che in realtà non lo è. Nella vita non conta il traguardo ma l’ultimo giro e non voglio accorgermi che non mi sono goduto quello che ho fatto. Voglio mandare a quel paese l’ansia da prestazione: siamo circondati da chi sorride sempre, fa soldi, ha i muscoli… Non amo la retorica del numero 1. Non mi sono mai sentito tale.

    La copertina del nuovo album

    Ti posso chiedere la tua situazione sentimentale attuale?

    Oggi convivo con la mia ragazza… e lo considero un passo importante, bello e complesso per la mia vita. Ogni tanto la faccio arrabbiare, ma in fondo sono romantico.

    A novembre da Jesolo torni a suonare nei palazzetti: qualche anticipazione?

    Posso dire che il palco non passerà inosservato, con la band di quando siamo partiti. Mi ricordo ancora quando ho convinto Wolf (Leonardo Enrico Cavion, il chitarrista) a venire a vivere da me perché stava troppo lontano e lo volevo vicino per catturare l’ispirazione del momento».

    In molti si chiedono se ci sarà come ospite Annalisa in qualche concerto, visto il successone del vostro brano realizzato insieme…

    Se non viene lei Storie brevi non la canto… Non era un feat il suo ma un duetto vero e proprio. Come posso cantarla senza di lei. A meno che la canti il pubblico presente al posto suo…

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