Speciale Festival di Sanremo 2025

Alessia Marcuzzi: «Sanremo è un sogno. Sarò femminile, italiana e… con un look pazzesco!»

La conduttrice racconta il suo debutto al Festival di Sanremo 2025: tra l’emozione per il grande palco dell’Ariston, l’incubo delle scale e la voglia di stupire con un look da sogno. Tiferà per Marcella Bella e Giorgia, sarà affiancata da Carlo Conti e Alessandro Cattelan e non rinuncerà alla leggerezza che l’ha sempre contraddistinta. «Sul palco sarò me stessa, ma voglio travestirmi e sentirmi una fata per una sera».

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    Quando Alessia Marcuzzi parla di Sanremo, lo fa con un entusiasmo contagioso. C’è la gioia di chi ha vissuto ogni fase della televisione italiana e la meraviglia di una debuttante pronta a calcare, per la prima volta, il palco dell’Ariston. Sarà co-conduttrice della serata finale accanto a Carlo Conti e Alessandro Cattelan, coronando un anno già speciale per lei. «Carlo mi ha chiamato e mi ha detto: “Ti va di fare festa con me per la finale di Sanremo?” Non ci ho pensato un secondo e ho risposto sì. Questo invito è un regalo, la ciliegina sulla torta di un anno bellissimo» racconta Alessia, visibilmente emozionata. La Marcuzzi, che ha attraversato tre decenni di tv con leggerezza e ironia, porterà tutta la sua energia sul palco del Festival, trasformando la serata in un vero show.

    Alessia, come è nata la tua partecipazione a Sanremo?

    «Carlo Conti mi ha chiamato e mi ha detto: “Ti va di fare festa con me per la finale?”. Non ci ho pensato un secondo e ho risposto sì. Questa proposta è un regalo, la ciliegina sulla torta di un anno bellissimo. Sarò con Carlo e Alessandro Cattelan, due persone straordinarie, e non vedo l’ora di salire sul palco dell’Ariston.»

    Come ti presenterai sul palco?

    «Molto femmina e molto italiana. Se non mi metto qualcosa di pazzesco durante la finale di Sanremo, quando mi ricapita? Voglio sentirmi bella, forte e un po’ fata. Come diceva la Carrà: “In tv sono me stessa, ma mi devo travestire”. E così farò: giocherò con gli abiti e la fantasia.»

    Hai ansie o paure?

    «Le scale! Non ci dormo la notte. Mi terrorizza l’idea di scivolare e rotolare fino alla platea. Io cado ovunque! Alla conferenza stampa per i David di Donatello, sono caduta davanti a Carlo come un sacco di patate. Speriamo vada meglio all’Ariston.»

    Chi sono i tuoi artisti preferiti di questa edizione?

    «Faccio il tifo per Marcella Bella, sono una sua grande fan da sempre. La sua Nell’Aria è una delle mie canzoni preferite. Poi c’è Giorgia, che è un’amica. Entrambe romane, abbiamo la stessa cadenza quando parliamo. Mi incuriosiscono molto Joan Thiele e Rose Villain: sono artiste che seguo da anni.»

    Tra le co-conduttrici c’è Bianca Balti. Che effetto ti fa vederla a Sanremo dopo la sua battaglia?

    «La ammiro tantissimo per il suo coraggio e per l’autoironia. È unica. Sta affrontando questo momento con una forza incredibile, come se fosse una cosa alla portata di tutti. Prende il mostro per le corna e va avanti. Mi trasmette una grande energia. È una di quelle donne che senti come di famiglia, da sostenere sempre.»

    Fiorello ti ha dato qualche consiglio?

    «L’ho chiamato e mi ha detto: “Sii te stessa e andrà tutto bene”. Speriamo! Sono buffa pure nella vita, quindi magari funziona anche sul palco.»

    Porterai la tua famiglia a Sanremo?

    «Mia figlia Mia sarà in settimana bianca, ma verranno mio figlio Tommaso e mia mamma. Avevo pensato di portare anche mia nonna Mela, che ha 102 anni, ma poi ho temuto che il viaggio la stancasse troppo. Resterà a casa, comoda sul divano, e vedrà il Festival in televisione.»

    Hai sempre seguito Sanremo?

    «Sempre! Da bambina organizzavo giochi di società per la serata finale. Davamo voti a tutto: canzoni, look… Era un momento di festa. Mi mancherà quell’aspetto casalingo. Sarei tentata di andare in platea, distribuire bigliettini e dire: “Votate!”»

    Hai qualche ricordo speciale del Festival?

    «Luis Miguel con Noi, ragazzi di oggi. Avevo 12 anni e dormivo con la sua foto sotto il cuscino. Poi sono passata al periodo Depeche Mode… un cambiamento drastico! Ma quel Festival lo ricordo come fosse ieri.»

    Nel tuo lavoro hai sempre mostrato il sorriso. È il tuo segreto?

    «Sorridere è solo il mio modo di stare tra la gente. Nella vita privata ho i miei momenti no, come tutti. Il mio lavoro è infondere gioia e leggerezza, ma non sono sempre così spensierata. Se non avessi pensieri, non sarei umana.»

    Hai una famiglia allargata. Come la tieni insieme?

    «La teniamo insieme noi donne: io, Gaia e Wilma, le mogli dei miei ex. Se dall’altra parte c’è intelligenza e condivisione, tutto diventa facile. Io chiamo loro prima ancora di sentire Simone o Francesco. Funziona benissimo!»

    Che insegnamento ti ha dato tua nonna Mela?

    «L’amore è l’unica cosa gratis, non costa niente. Me lo ripete sempre. E quando mi vede troppo magra, mi rimprovera: “Sei troppo magra!”. Le dico che sto bene, ma in fondo ha ragione. Mangia in testa a tutte noi donne di casa!»

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