Connect with us

Speciale Festival di Sanremo 2025

Attacco hacker o caos digitale? Sanremo alle prese con i deepfake musicali

Gli audio delle canzoni del Festival spuntano sui social. Nessun attacco hacker, ma contenuti creati dall’intelligenza artificiale. Ecco come DcP combatte questa minaccia.

Avatar photo

Pubblicato

il

    Il Festival di Sanremo 2025 si trova di fronte a una sfida digitale senza precedenti: i deepfake musicali creati dall’intelligenza artificiale. Gli audio che hanno iniziato a circolare sui social non sono brani trafugati dagli archivi Rai, ma ricostruzioni artificiali realizzate con l’ausilio dell’IA, partendo dai testi ufficiali delle canzoni. Un fenomeno che ha tratto in inganno migliaia di utenti e messo in allerta gli addetti ai lavori.

    DcP in azione: oltre 100 video rimossi

    Per fronteggiare questa minaccia, DcP (Digital Content Protection) ha potenziato le attività di monitoraggio sulle principali piattaforme di streaming audio e video. Il sistema prevede l’individuazione automatizzata dei brani sospetti, che vengono poi verificati manualmente. Se confermati come contenuti non ufficiali, ne viene richiesta la rimozione immediata.

    I risultati di questa operazione sono già significativi. “Solo negli ultimi giorni il nostro intervento ha portato alla rimozione di oltre 100 video, 9 solo oggi”, ha dichiarato Luca Vespignani, Managing Director di DcP. “Sono stati chiusi anche 6 o 7 canali YouTube responsabili della distribuzione illecita di tali contenuti. Quest’anno stiamo intervenendo in modo più strutturato, perché l’IA è praticamente esplosa”.

    Una minaccia globale per la musica

    Sanremo è solo la punta dell’iceberg. Ogni giorno circa 10.000 brani generati dall’intelligenza artificiale vengono caricati sulle piattaforme di streaming, rappresentando il 10% della musica pubblicata quotidianamente. La protezione dei contenuti diventa quindi cruciale, soprattutto in contesti di grande visibilità come il Festival. “Sanremo rappresenta un patrimonio musicale che merita di essere tutelato”, ha sottolineato Vespignani. “Senza un adeguato controllo, l’IA rischia di diventare un’arma per la pirateria”.

    Deepfake musicali: il rischio per gli artisti

    Il meccanismo alla base di questi contenuti è relativamente semplice: una volta diffusi i testi, è possibile crearne una versione musicale fake con la voce dell’artista simulata dall’intelligenza artificiale e una melodia compatibile con il suo repertorio. “Il risultato è un vero e proprio deepfake – spiega Vespignani – che può sembrare, ad esempio, una nuova canzone di Giorgia, mentre di originale ha solo il testo”.

    La tecnologia avanza, e con essa i rischi per l’autenticità artistica. Sanremo ha vinto questa battaglia, ma la guerra contro le falsificazioni digitali è solo all’inizio.

      SEGUICI SU INSTAGRAM
      INSTAGRAM.COM/LACITYMAG

      Speciale Festival di Sanremo 2025

      Sanremo 2025, premi a Venditti e Zanicchi. E Antonello sorprende: «Elodie? Magari un giorno…»

      Carlo Conti celebra Iva Zanicchi e Antonello Venditti, che torna all’Ariston dopo anni di critiche. Ma è la frase su Elodie a catturare l’attenzione: «Magari un giorno…».

      Avatar photo

      Pubblicato

      il

      Autore

        Sanremo 2025 promette di stupire ancora una volta. Alla guida della 75ª edizione del Festival, Carlo Conti ha voluto rendere omaggio a due protagonisti della musica italiana: Iva Zanicchi, regina dell’Ariston, e Antonello Venditti, che riceverà un premio alla carriera. Ma è proprio il cantautore romano a sorprendere tutti con una frase destinata a far discutere.

        Venditti, noto per il suo scetticismo verso Sanremo, ha più volte ribadito di non sentirsi a casa sul palco dell’Ariston. Solo un anno fa, in un’intervista al Messaggero, aveva detto: «Sanremo? È da orticaria! Se lo nomino con De Gregori, si sente male»

        .Poi, quasi a sorpresa, ha aggiunto un commento su Elodie che ha fatto drizzare le antenne ai fan: «Elodie? Magari un giorno…». Un’apertura che sembra preludere a una possibile collaborazione o, chissà, a un’esibizione insieme.

        Venditti tornerà sabato prossimo sul palco per ritirare il premio alla carriera. «Torno per la terza volta, felice di socializzare ancora con giovani colleghi come Achille Lauro. Nel 2019 ricordo che mi piacque subito Mahmood, primo con Soldi».

        Quanto ai brani che eseguirà, massimo riserbo. «Credo due, ma ancora non so quali. Odio le prove, deciderò direttamente sabato».

        Iva Zanicchi aveva dichiarato di aver chiuso con la gara, ma aveva anche lasciato la porta aperta a un possibile ritorno come ospite: «Se mi chiamassero, andrei senz’altro con molto piacere». Detto, fatto. Carlo Conti ha deciso di celebrarla sul palco dell’Ariston con un omaggio speciale per la sua incredibile carriera.

          Continua a leggere

          Speciale Festival di Sanremo 2025

          Sanremo, Marcella Bella: «Non ho bisogno di essere raccomandata. Dopo 56 anni di carriera, parlo con le mie canzoni»

          Marcella Bella porta a Sanremo Pelle diamante, una canzone che invita le donne a costruirsi una corazza emotiva, come una protezione preziosa contro le difficoltà della vita. «Serve forza, indipendenza e capacità di reagire: dobbiamo essere più forti che mai».

          Avatar photo

          Pubblicato

          il

          Autore

            Marcella Bella non è certo nuova al palco dell’Ariston. Pelle diamante segna la sua nona partecipazione al Festival e porta con sé un messaggio chiaro e potente, che parla alle donne e della forza necessaria per affrontare le difficoltà della vita. «Questa canzone parla anche un po’ di me, del mio carattere, ma attraverso il mio racconto spero che tante donne trovino la spinta per costruirsi una corazza, una protezione emotiva e mentale. Nel testo suggerisco di immaginare questa corazza fatta di diamanti, la pietra più dura e preziosa che esista, perché mai come oggi ne abbiamo bisogno», ha spiegato la cantante durante la conferenza stampa.

            Un brano che vuole essere una metafora di resistenza e rinascita. Non solo una canzone, ma un invito alla consapevolezza e all’indipendenza.

            Un tema sempre più attuale

            La forza femminile evocata da Pelle diamante si intreccia inevitabilmente con una delle emergenze sociali più dolorose: la violenza contro le donne. Marcella Bella non si tira indietro nel toccare il tema, scavando nei ricordi della sua infanzia. «Quando ero piccola, in Sicilia si parlava ancora di delitto d’onore. Mi sembrava una cosa pazzesca. Crescendo, pensavo che tutto fosse migliorato. Mai mi sarei aspettata che oggi, invece di divorziare, alcuni uomini preferiscano eliminare la loro compagna».

            La sua canzone non racconta esplicitamente queste storie drammatiche, ma vuole essere «una piccola cosa che posso fare per focalizzare l’attenzione su un tema che colpisce troppe donne».

            Il messaggio è chiaro, diretto e senza filtri: «Donne, siate toste, agguerrite e soprattutto indipendenti. L’indipendenza rende più forti. Nel mio piccolo, voglio aiutare noi donne a non dimenticarlo».

            Nessun bisogno di raccomandazioni

            Non sono mancate le polemiche legate alla sua partecipazione al Festival. Alcuni hanno ipotizzato che la sua presenza fosse legata a presunte simpatie politiche verso Giorgia Meloni, ma Marcella Bella ha subito messo le cose in chiaro: «Dopo 56 anni di canzoni, non ho bisogno di essere raccomandata». Una risposta secca, quasi a voler chiudere la questione senza lasciare spazio a ulteriori insinuazioni.

            Non meno incisiva la sua posizione su Bella stronza, la canzone che Fedez e Marco Masini porteranno sul palco e che da molti è considerata un testo controverso per i suoi toni ritenuti anti-femministi. Marcella ha scelto di non giudicare apertamente i colleghi, ma ha comunque fatto capire chiaramente la sua opinione: «Non mi esprimo sui colleghi. Nel mio pezzo mi definisco io stessa una stronza, ma non permetterei mai a nessun altro di dirmi qualcosa di simile».

            Verso l’Ariston con grinta e cuore

            In un panorama musicale spesso appiattito su logiche commerciali, Marcella Bella porta ancora una volta autenticità e passione. Forte di una carriera che attraversa decenni di storia della musica italiana, si prepara a calcare il palco dell’Ariston con tutta la grinta che l’ha sempre contraddistinta.

            Pelle diamante si preannuncia già come uno dei brani più intensi di questa edizione del Festival, non solo per la sua musicalità, ma soprattutto per il suo messaggio potente. Una canzone che spinge le donne a ritrovare la propria forza interiore, trasformando le cicatrici della vita in una corazza lucente.

            E a chi ancora si ostina a cercare polemiche, Marcella risponde con una sola certezza: la musica resta il linguaggio più forte e sincero che possiede. Sempre in grado di far parlare di sé, ma soprattutto di emozionare.

            Un messaggio chiaro, diretto e senza filtri: «Donne, siate toste, agguerrite e soprattutto indipendenti. L’indipendenza rende più forti. Nel mio piccolo, voglio aiutare noi donne a non dimenticarlo».

            Con queste parole, Marcella Bella si conferma una delle voci più autentiche e potenti del panorama musicale italiano, capace di trasformare ogni ritorno sul palco dell’Ariston in un’occasione per parlare a cuore aperto.

            Verso l’Ariston con grinta e cuore

            Pelle diamante si preannuncia già come uno dei brani più emozionanti di questa edizione del Festival. Marcella Bella, forte di una carriera che attraversa decenni di storia della musica italiana, affronta ancora una volta il palco con grinta e cuore, pronta a ricordare che la musica può e deve essere uno strumento di riflessione e cambiamento.

              Continua a leggere

              Speciale Festival di Sanremo 2025

              Sanremo, un Festival senza sorprese. Solo Jovanotti ci salva dall’effetto déjà vu

              La triade Conti-Clerici-Scotti gioca sul sicuro, mentre Alessandro Cattelan promette cazzeggio al Dopofestival. Il Festival, però, sembra arrancare dietro l’innovazione: troppa tradizione e poco coraggio. E già si discute sulla durata delle canzoni e sulle presunte censure.

              Avatar photo

              Pubblicato

              il

                Primo giorno di Festival, inutile dire che ci aspettiamo grandi cose. Per questa sera il piatto forte rimane Jovanotti. Siamo in grado di anticiparvi che si esibirà davanti all’ingresso dell’Ariston con una moltitudine di musicisti tra batteristi, percussionisti, bassisti. Occuperà vari spazi del teatro.

                Giornata di prove all Ariston del Festival di Sanremo 2025 Lorenzo Cherubini – Jovanotti

                Intanto la rassicurante triade composta da Carlo Conti, Antonella Clerici e Gerry Scotti si mantengono ingessati sulle dichiarazioni legate allo show, a parte un racconto d’infanzia molto toccante da parte del primo, che in conferenza ha ricordato il suo passato difficile per via dell’assenza del padre.

                Ci accorgiamo che in questa edizione, per ora, manca un elemento base: la curiosità. Sulla carta è un festival che si affronta come un rito collettivo, ma senza suspence, senza misteri, anzi, con troppe certezze. Si spera nel colpo di scena inaspettato. Paradossalmente, anche una scivolata dalle scale è diventato un elemento di cui chiacchierare.

                Giornata di prove all Ariston del Festival di Sanremo 2025 Lorenzo Cherubini – Jovanotti

                In conferenza, Alessandro Cattelan, conduttore del Dopofestival ha parlato del significato dello storico format di cui è al timone, tornato quest’anno: «Vogliamo regalare un momento di decompressione e di cazzeggio, abbiamo tutto ciò che serve per provare a fare qualcosa di divertente».

                Intanto ecco l’ordine d’uscita dei cantanti di questa sera, martedì 11 febbraio: Gaia, Francesco Gabbani, Rkomi, Noemi, Irama, Coma Cose, Simone Cristicchi, Marcella Bella, Achille Lauro, Giorgia, Willie Peyote, rose Villain, Olly, Elodie, Shablo ft Gué Joshua, Massimo Ranieri, Tony Effe, Serena Brancale, Brunori Sas, Modà, Clara, Lucio Corsi, Fedez, Bresh, Sarah Toscano, Joan Thiele, Rocco Hunt, Francesca Michielin, The Kolors.

                Poi, spiace dirlo, ma è un festival tradizionalista che si forza di stare al passo con i tempi. Ma lo sforzo è innaturale e evidente. Simona Sala, direttrice di Radio 2, ha fatto il punto sulle presunte censure dell’emittente nei confronti di rapper dai testi sessisti e violenti, in particolare di Tony Effe. «Nessuna censura, ma determinati cantanti non li passiamo, né certe canzoni, stiamo molto attenti a questo. Sarebbe bello intervistare tutti questi cantanti, capire da dove prendano quel tipo di insulti, soprattutto rispetto alle donne». Non avevamo dubbi che le posizioni fossero tali. E ancora «Sesso e Samba l’abbiamo passata, quelle di prima no – aggiunge riferendosi sempre al rapper romano – ed è interessante capire la sua evoluzione, addirittura verso il califanese”.

                Polemica anche sulla durata delle canzoni, il brano di Brunori sfora i 3:30 minuti intesi come limite massimo da regolamento. Conti chiarisce: «Per me le canzoni devono essere brevi, ma tutti d’accordo abbiamo deciso che il limite potesse essere leggermente sforato. Non siamo così fiscali».

                Intanto i tecnici sono tutti in attesa dei dati di ascolto di domani. Ma Conti mette le mani avanti «Nessuna sfida con Amadeus, i suoi dati sono imbattibili. Ha fatto un lavoro incredibile, straordinario». Riuscirà la Rai a mantenere la media dello scorso anno di 10, 8 milioni?

                  Continua a leggere
                  Advertisement

                  Ultime notizie

                  Lacitymag.it - Tutti i colori della cronaca | DIEMMECOM® Società Editoriale Srl P. IVA 01737800795 R.O.C. 4049 – Reg. Trib MI n.61 del 17.04.2024 | Direttore responsabile: Luca Arnaù