Emis Killa fa un passo indietro e rinuncia a Sanremo: “Che l’indagine faccia il suo corso”

Finito nel registro degli indagati all’interno dell’inchiesta denominata Doppia Curva, della direzione distrettule antimafia, sulla presenza di criminalità organizzata nelle curve ultrà di Milan e Inter, il rapper Emis Killa si ritira dal Festival di Sanremo.

Le connessioni con l’industria musicale

L’accusa imputata al rapper è quella di associazione a delinquere, in particolare per le sue amicize con i fratelli Lucci e Fabiano Capuzzo, con cui gestisce una barberia a Monza. Lucci è riconosciuto come il capo ultrà della curva milanista, gli inquirenti lo definiscono “un ambizioso uomo imprenditoriale”. Gran parte del potere economico di Lucci dipenderebbe proprio dai suoi contatti con il settore dell’industria musicale italiana, tra cui Emis Killa e Fedez, amicizie che gli avrebbe permesso di strappare accordi per la gestione di concerti a livello sia nazionale che internazionale.

Mi auguro che la magistratura possa lavorare in serenità

Questo il testo apparso sul suo profilo instagram: «Apprendo oggi dai giornali che sono indagato (a me è stato notificato esclusivamente il daspo, che è un atto amministrativo e non penale) e se questo corrisponderà al vero sarà importante che l’indagine faccia il suo corso e la magistratura possa lavorare in serenità senza polemiche o pressioni e circhi mediatici».

Arrivederci ad una prossima edizione

Prosegue il rapper: «Dopo 15 anni di carriera ero felice di affrontare il mio primo Sanremo. Ringrazio Carlo Conti per avermi voluto ma preferisco fare un passo indietro e non partecipare», afferma. «Confido che tutto si risolverà al più presto, per il meglio, e spero di poter affrontare in futuro un Festival in cui ad essere centrale sia la musica, poter portare la mia canzone, parlare solo di quella e divertirmi, come avrebbe dovuto essere quest’anno e come è giusto che sia per tutti gli Artisti che decidono di mettersi in gioco e partecipare alla gara».