Speciale Festival di Sanremo 2025
Emis Killa fuori dai giochi… anche se non è stato l’unico a ritirarsi nella storia di Sanremo
Il ritiro di Emis Killa ha suscitato scalpore. Ma non è stato il primo caso a Sanremo e, forse… neanche l’ultimo.
In gara avrebbe dovuto cantare Demoni, un brano nato da un invio da parte della sua migliore amica Federica Abbate della sola musica. Alla quale Killa ha aggiunto successivamente le parole. Poi la sua decisione di qualche giorno fa – a sorpresa – di ritirarsi. Decisione motivata dal suo coinvolgimento nell’inchiesta della Procura di Milano sugli ultras delle curve di Milan e Inter.
Fedez smentisce le voci
Mentre qualcuno vocifera la medesima cosa per Fedez – prontamente smentita dal suo entourage – gli analisti del festival sottolineano come il ritiro di Emiliano Rudolf Giambelli (questo il vero nome di Emis Killa) non è stato il primo nella storia del festival.
Ritiro in massa per la Rca nel ’65
In occasione della 15^ edizione del 1965 l’etichetta discografica Rca ritirò per protesta tutti i suoi artisti già annunciati. Una decisione che suscitò molto clamore, motivata dal fatto che alla celebre casa discografica, che da sola fatturava il 60% degli introiti discografici nazionali, gli organizzatori assegnarono soltanto tre posti. Mentre la RCA contava di mandare al Festival sia giovani artisti (Riccardo Del Turco, Dino, Louiselle, Pierfilippi) che big italiani e stranieri (Paul Anka, Alain Barrière, Dalida, Gino Paoli e Neil Sedaka). A nulla valsero le lamentele da parte della scuderia, per cui all’ultimo momento arrivò la rinuncia in blocco di tutto gli artisti.
Celentano nell’occhio del ciclone
Nel 1961 Adriano Celentano aveva gareggiato, cantando spalle al pubblico, con 24mila baci (testo di Piero Vivarelli e del regista horror Lucio Fulci, musica sua). Una cosa che non piacque per nulla al pubblico. Nella sua terza partecipazione con Chi non lavora non fa l’amore vince la gara ma con la canzone, letta come un inno al crumiraggio, si mette contro – in epoca di contestazione – il pubblico più giovane. Viene bollato come reazionario, per le parole contro lo sciopero e le invocazioni al «signor padrone». Ma farà di peggio nel 1973, quando era prevista la sua partecipazione con il brano L’unica chance. All’ultimo momento il “molleggiato” dà forfait, accusando una gastrite. Nel telegramma spedito agli organizzatori aggiunge che il malore, forse, era stato causato daL modo in cui erano stati trattati alcuni cantanti popolari esclusi dalla gara. Il messaggio si conclude con l’ironica constatazione che il festival – senza di lui – sarà più pallido del solito…
La controversa storia di Loretta Goggi
Nel 1984 Loretta Goggi lascia a Pupo il brano Un amore grande. Anche se in un’intervista effettuata dallo stesso Pupo, la Goggi ha smentito categoricamente di aver mai deciso di partecipare al Festival di Sanremo o di essersi ritirata, leggenda metropolitana viva ancora oggi. Ma, più semplicemente, di non aver mai accettato di parteciparvi, in quanto in quel periodo conduceva con successo un programma in tv, aggiungendo che venne presentata una lettera di adesione che recava una sua firma malamente contraffatta. Vincendo una causa legale contro chi portò come prova tale lettera di adesione falsa, mettendo in giroi rumors di un suo forfait all’ultimo momento. Dopo essere stato proposto a Giuni Russo che rifiutò per dissapori con la casa discografica di allora, il brano fu ereditato da Pupo, risultando alla fine quarto. Otto anni più tardi l’artista rivelerà di aver pilotato quel piazzamento. Come? Investendo 75 milioni di lire in schedine del Totip (il cui acquisto dava diritto a votare per i concorrenti in gara al festival).
Donna con te: dalla Pravo alla Oxa
Nel 1990 Patty Pravo lascia ad Anna Oxa la sua canzone Donna con te. Il brano, scritto da Danilo Amerio e Luciano Boero per la Pravo, non incontra il suo apprezzamento. La “ragazza del Piper” rinuncia a partecipare a pochi giorni dall’inizio della manifestazione. Nonostante fosse già stato registrato e il relativo singolo fosse già pronto per essere distribuito. La Oxa, con una eccellente versione, si classifica al 4° posto.
Morgan escluso nel 2010
Fattaccio pure nel 2010 che coinvolge – ma guarda un po’ – Morgan… anche se – in quel caso – non si trattò di ritiro: l’artista venne escluso dalla gara con la sua canzone La sera, dopo una sua controversa intervista nella quale il Castoldi ammetteva di fare regolarmente uso di cocaina.. Un vero e proprio uragano mediatico sviluppatosi a poche settimane dalla partenza del festival. Indubbiamente minimizzare o parlare con leggerezza di certi temi non è cosa buona e giusta, ma la messa all’indice che ne seguì fu piuttosto assurda. Se solo avesse evitato di dirlo… sarebbe stato meglio per tutti.
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Speciale Festival di Sanremo 2025
Sanremo 2025, Carlo Conti: «Non faremo mai le 2 di notte. Sanremo è un privilegio, non una maratona»
Clerici spera presto in una donna alla conduzione, Gerry Scotti parla di antifascismo e racconta il dramma familiare. Carlo Conti: «Amadeus imbattibile, ma io non ho nulla da dimostrare»
Sanremo 2025 è pronto a partire, e la conferenza stampa della vigilia regala subito spunti interessanti. Tra promesse di serate più brevi, assenze illustri e dichiarazioni che fanno discutere, Carlo Conti è apparso rilassato e diretto. Niente monologhi quest’anno: «Preferisco riflessioni veloci. Non c’entrano pressioni esterne, è una questione di tempi». Accanto a lui, Gerry Scotti e Antonella Clerici hanno animato l’incontro con racconti personali e battute taglienti. Scotti mette subito in chiaro il suo pensiero sull’antifascismo, mentre Clerici lancia un augurio: «Presto una donna di nuovo alla guida del Festival».
Domani sera si parte, e sul palco dell’Ariston saliranno tutti i 29 cantanti in gara, anche se dovevano essere 30. Nessuno ha infatti sostituito Emis Killa dopo il ritiro. Tra i favoriti dei bookmaker, Giorgia e Olly si contendono la vittoria.
Carlo Conti: «Non faremo mai le 2 di notte»
Una delle preoccupazioni più grandi del pubblico? La lunghezza delle serate. Carlo Conti tranquillizza tutti: «Non faremo mai le 2, non ce la farei fisicamente. Le serate più lunghe saranno la prima, quella delle cover di venerdì e la finale, e arriveremo all’1.30/1.40. Le più brevi chiuderanno all’1.10».
Antonella Clerici: «Presto di nuovo una donna alla conduzione»
Antonella Clerici, prima co-conduttrice del Festival, non nasconde il suo desiderio: «Mi auguro presto di vedere di nuovo una donna alla guida di Sanremo. Non ho dubbi che accadrà. Le donne in tv hanno ruoli di primo piano».
Conti: «Amadeus imbattibile, ma io non devo dimostrare nulla»
Il paragone con Amadeus, re delle ultime edizioni, non sembra preoccupare Carlo Conti: «Lui e Fiorello sono stati imbattibili, hanno affrontato edizioni complicate, come quelle con l’Ariston vuoto durante il Covid. Ma io non devo dimostrare nulla, nemmeno a me stesso. Sanremo è un privilegio».
Gerry Scotti: «Io antifascista? Certo, mezza famiglia fucilata dai fascisti»
Durante la conferenza stampa, ai conduttori viene chiesto se si definiscono antifascisti. Carlo Conti risponde senza esitazioni: «Certo, ma trovo la domanda anacronistica. Oggi mi preoccupano l’intelligenza artificiale e i satelliti». Gerry Scotti rincara: «Io antifascista? Ovviamente. Ho avuto mezza famiglia fucilata dai fascisti, potete immaginare cosa penso».
Gerry Scotti: «Non c’è nessun patto Rai-Mediaset»
La presenza di Gerry Scotti al Festival ha fatto parlare di un possibile accordo di non belligeranza tra Rai e Mediaset dopo la sentenza del Tar. Ma il conduttore è chiaro: «Non porto bandiere bianche. Se fossi qui per quel motivo, avrei chiesto molti soldi. E se posso farvi la spia, non ho mai sentito Mediaset interessata seriamente a Sanremo».
Conti sul no ai monologhi: «Questione di tempi, non di politica»
Niente monologhi a Sanremo 2025. Carlo Conti ha deciso di eliminarli, spiegando: «Non c’entrano pressioni esterne, è una scelta mia. I monologhi allungano troppo i tempi. Ci saranno solo due momenti extra: Jovanotti e il duetto tra Noa e Mira Awad, che canteranno Imagine per dire no alla guerra».
Edoardo Bove sul palco dell’Ariston
Oltre alle canzoni, ci saranno momenti toccanti. Conti ha invitato Edoardo Bove, calciatore della Fiorentina, per raccontare il suo dramma personale: «È una testimonianza forte, che può servire ai ragazzi. Sarà un esempio importante».
Speciale Festival di Sanremo 2025
Sanremo 2025, Marco Masini smentisce Carlo Conti sulla cover di Bella stronza: “Nulla è stato modificato”
Polemica sul brano di Marco Masini e Fedez: il cantautore chiarisce che nessuna parola del testo originale è stata cambiata. Carlo Conti aveva parlato di una Bella stronza adattata ai tempi, ma Masini e Fedez smentiscono: “Solo nuove strofe aggiunte, nessuna modifica alla canzone originale”.
Il Festival di Sanremo non è ancora iniziato, ma le polemiche non si sono fatte attendere. Al centro della discussione c’è la cover di Bella stronza, storico brano di Marco Masini, che il cantautore toscano porterà sul palco insieme a Fedez durante la serata delle cover. Un’esibizione molto attesa, ma che ha già suscitato un vespaio di polemiche a causa del testo considerato “aggressivo” e non adatto ai tempi moderni, almeno secondo alcune critiche preventive.
La dichiarazione di Conti
Ad accendere la miccia è stata una dichiarazione di Carlo Conti, conduttore e direttore artistico di questa edizione, che nel corso di un’intervista a Porta a porta aveva annunciato una versione aggiornata e adattata di Bella stronza. “Dovete ascoltarlo perché sarà una versione 2.0, una versione nuova di quel brano di Marco Masini, adattata ai tempi. Resterà quel titolo”, aveva spiegato Conti.
Masini vuole chiarire
Parole che, però, non hanno trovato pieno riscontro nelle dichiarazioni di Marco Masini. Il cantautore ha voluto chiarire la situazione attraverso un comunicato pubblicato sui social, precisando che il testo originale non è stato modificato:
Nessuna frase cambiata
“La cover di Bella stronza che io e Federico porteremo sul palco dell’Ariston venerdì non sarà nulla di tutto ciò che sto leggendo sui media: nessuna frase, nessuna parola della canzone è stata modificata. Abbiamo semplicemente unito parti del testo originale con nuove strofe scritte da Federico per l’occasione. Ne è nato un racconto totalmente nuovo, del quale in tanti stanno parlando senza neanche averlo ascoltato”.
Il silenzio di fedez
Dal canto suo, Fedez ha preferito non aggiungere dichiarazioni, limitandosi a ricondividere le parole di Masini sulle sue Instagram Stories, lasciando che fossero le precisazioni del cantautore toscano a parlare per entrambi.
Attesa altissima
Nonostante le polemiche, l’attesa per questa esibizione è altissima. La combinazione tra la potenza del testo originale di Masini e le nuove strofe scritte da Fedez promette di regalare un momento intenso e inaspettato, capace di riportare Bella stronza al centro della scena musicale con una nuova veste narrativa.
Come reagirà il pubblico
Resta ora da vedere come reagirà il pubblico e se la performance riuscirà a trasformare questa discussione in un successo da ricordare. Dopotutto, Sanremo è anche questo: dibattito, emozioni e tanta, tanta musica.
Speciale Festival di Sanremo 2025
Sarah Toscano: «Il mio debutto a Sanremo con Amarcord, tra emozioni e gelati fortunati»
La vincitrice di Amici racconta la sua vigilia sanremese e il desiderio di vivere ogni attimo sul palco senza farsi sopraffare dall’ansia
A soli 19 anni, Sarah Toscano si prepara al suo debutto sul palco più importante d’Italia: il Festival di Sanremo. Dopo aver vinto Amici 23, la giovane promessa della musica italiana è pronta a mostrarsi al grande pubblico con Amarcord, un brano scritto a quattro mani con Federica Abbate e Jacopo Ettorre, che parla d’amore con lo stile autentico e diretto che ormai la contraddistingue. Sarah è emozionata, ma non si lascia travolgere dalla pressione: dietro il suo viso pulito e la dolcezza da ragazza della porta accanto, si nasconde una determinazione granitica. «L’unica promessa che ho fatto a me stessa è di godermi ogni momento. Maria De Filippi me l’ha detto: “Hai già vinto salendo su quel palco, il resto non conta”. Spero di ricordarmelo anche quando l’ansia sarà alle stelle!» racconta lei stessa.
Nonostante la giovane età, Sarah è un’artista che ha già vissuto più vite: dalle esibizioni nei villaggi turistici, ai primi timidi tentativi a Area Sanremo, fino all’ingresso nella scuola di Amici, dove ha imparato a credere nelle proprie capacità e a crescere come cantante e come donna. «Ho capito che l’autostima si costruisce passo dopo passo. A volte pensi di non farcela, poi ti sorprendi di quanta strada hai percorso.» E ora, sul palco dell’Ariston, Sarah è pronta a fare un altro passo importante nella sua carriera. Tra sogni, ansie e riti scaramantici (come il gelato “fortunato” che non mancherà neppure stavolta), la giovane cantante ci racconta la sua vigilia sanremese.
Sarah, cosa ti ha spinto a scegliere Amarcord per Sanremo?
«Quando è nata Amarcord, ho capito subito che era il pezzo giusto. È una canzone che mi rappresenta totalmente, sia musicalmente che a livello tematico. Parla d’amore, ma lo fa a modo mio, con quel “tira e molla” che è tipico delle mie canzoni. Ci sono soddisfazioni che non si possono spiegare e presentare questo brano al Festival è sicuramente una di quelle. Sono felice e non vedo l’ora che il pubblico possa ascoltarlo!»
Hai già provato il pezzo con l’orchestra. Come suona Amarcord dal vivo?
«Suona benissimo! È un pezzo completamente orchestrale, ricco di archi, e si presta perfettamente a questo tipo di adattamento. È stata una grande emozione sentire la canzone con una produzione così “piena”. Spero che renda sul palco tanto quanto ha reso durante le prove. Diciamo che, incrociando le dita, dovrebbe funzionare!»
Prima di Amici, avevi già respirato l’atmosfera sanremese con Area Sanremo nel 2022. Torneranno quei ricordi?
«Assolutamente sì! Area Sanremo è stata una tappa fondamentale per me. È stato il mio primo passo nella musica, la prima volta che ho fatto ascoltare una mia canzone. Chiaramente, stavolta non avrò molto tempo per andare in giro per la città, ma di sicuro troverò il momento per prendere il mio “gelato fortunato” nello stesso posto in cui andavo sempre. Fa parte del rito, non posso saltarlo! (sorride, ndr).»
Al di là della classifica, qual è il tuo obiettivo per questo Festival?
«Il mio obiettivo non è legato alla classifica. Voglio arrivare a fine settimana, guardarmi allo specchio e dirmi: “Brava, ce l’hai fatta! Sei stata all’altezza”. La mia paura più grande è non riuscire a godermi il momento a causa dell’ansia, perché so che sarà altissima. Voglio vivere ogni attimo al meglio, con tutta la consapevolezza possibile. Spero di mantenere questa promessa.»
L’esperienza ad Amici quanto ha influito sulla tua crescita artistica?
«Tantissimo. È stata una lezione continua. Ho imparato a stare sul palco grazie anche ai concerti nei villaggi turistici, ma Amici mi ha dato la possibilità di affinare tutto: la tecnica, la sicurezza e soprattutto l’autostima. Ho ancora tanta strada da fare, ma oggi mi sento molto più forte rispetto a quando ho iniziato.»
Hai una fonte d’ispirazione particolare?
«Dua Lipa! La adoro. Nell’ultimo album ha creato canzoni super leggere e orecchiabili, mantenendo però una grande varietà stilistica. Ogni brano è diverso dagli altri. E poi lei ha una presenza scenica incredibile. Sale sul palco e guarda la telecamera a testa alta, come una vera dea. Vorrei avere la sua stessa sicurezza!»
Si dice che Maria De Filippi abbia ascoltato Amarcord in anteprima…
«È vero! Il suo parere è fondamentale per me. Continuo a sentirla anche ora e pensi che le ho fatto vedere tutti gli outfit di Sanremo prima ancora di mostrarli a mia mamma! Ci tengo alla sua approvazione, perché so che ha un gusto impeccabile. Fortunatamente, le sono piaciuti! Mi ha detto: “Goditela, sei giovane e hai già raggiunto un traguardo incredibile. Non farti prendere dall’ansia, vivi questa esperienza fino in fondo”. Sto cercando di tenerlo a mente ogni giorno.»
E per quanto riguarda l’amore? Tema sempre centrale, anche in Amarcord…
«Ah, l’amore è un tasto dolente! (ride, ndr). È un tema tragicomico per me. Come racconto nel brano, è un continuo tira e molla. Non ho mai avuto una relazione vera e propria. Sono giovane, ok, ma qualche delusione l’ho già vissuta. Forse non ho ancora incontrato la persona giusta. Vedremo… magari sarà proprio dopo Sanremo!»
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