Speciale Festival di Sanremo 2025

Prova prova, one two, one two…

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    Le prove sono sempre un banco importante. Ma in questo caso è possibile capire il podio finale già dalle sessions tecniche, o almeno andarci molto vicino. Il feedback del pubblico presente alle prove prima dell’inizio del festival (tecnici di settore e non), positivo o tipiedo che sia, è già un segnale di cosa potrebbe accadere alla fine, visto che quest’anno, il potere del televoto sarà maggiore rispetto a quello di sala stampa e giuria delle radio nelle edizioni precedenti. “Potere al popolo” potrebbe essere il mantra di Sanremo 2025, ma non tutti i giornalisti si sono accorti di questo scippo di potere di voto.

    Cristicchi parla al cuore del pubblico: sincerità o strategia?

    Simone Cristicchi è il pezzo da novanta di questa edizione. La critica lo osanna, il pubblico delle prove è entusiasta, lui si emoziona, i giornalisti che lo intervistano in tv si commuovono. E il suo brano Quando diventerai piccola è il favorito. Racconta un’emozione che tutti noi a un certo punto della nostra vita ci ritroviamo a vivere, ossia la sensazione di dover diventare genitori dei nostri genitori. Una canzone dolce, interpretata magistralmente e con la sensibilità di un artista a 360 gradi. Ma anche un po’ furbetta, perché fa leva su sentimenti universali che ci piegano in due e arrivano dritti al cuore, nessuno escluso. Quindi è sensibilità o strategia?

    Tutti gli altri: impressioni sparse ad un giorno dall’esordio

    Tra i più acclamati anche Noemi con la sua Se t’innamori muori, che canta con una potenza vocale tale da farci capire che troppo spesso le è stata scippata la vittoria in contesti sanremesi (e non solo). Giorgia invece, data per vincitrice da fan e bookmaker, si fa forza sulla propria tecnica per un brano che di forte, va detto, ha solo l’inciso. Achille Lauro, elegante per modi e maniera, riesce invece a essere raffinato anche con la voce da sfaticato che si ritrova.

    “Sono passati veloci questi anni feroci” è invece una strofa di Brunori Sas. Ma è la più bella del Festival e quando sarà ora di decretare anche il vincitore del Premio della Critica dovremmo ricordarlo. Poi abbiamo una Elodie sotto tono sia per la scelta del pezzo che dell’interpretazione. Sarebbe arrivata a Sanremo solo nella giornata di oggi, attesa da fan e addetti ai lavori e alle prove è apparsa stanca. Olly potentissimo, è la giovane rivelazione di questo Sanremo. Testo disperato che ricorda il matto che ti viene sotto casa per riconquistarti e fa di tutto per convincerti. Però pezzo davvero forte e sarà votato dai giovanissimi. Molto votato, perché i ragazzini votano, i fan di Cristicchi meno.

    Colpisce anche la semplicità di Gaia e dei suoi ritmi brasiliani, che dopo Sesso e Samba sono diventati la sua cifra, quella su cui spinge per farsi notare di più nel panorama musicale di oggi. E fa bene, perché una volta trovata la propria connotazione è intelligente riuscire a mantenerla. Tony Effe merita un ragionamento a sé. Ha un testo dalle intenzioni molto forti, l’unico neo è che deve cantare dal vivo e questo pezzo lo canta come un cane. Però almeno si mette in gioco… e la canzone è buona. Poi ha dichiarato tranquillamente che in questo periodo sta prendendo lezioni di italiano. Ecco, almeno, lui ha l’umiltà di farlo.

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