Speciale Festival di Sanremo 2025

Rose Villain rifiuta il playback a Domenica In: il gesto che ha sorpreso il pubblico

La Domenica In del giorno successivo alla finale del festival, da anni propone la presenza di tutti i cantanti in gara, con un unico grande limite per molti: l’utilizzo del playback.

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    Durante la tradizionale puntata di Domenica In successiva alla finale del Festival di Sanremo, la cantante Rose Villain ha stupito il pubblico con un gesto inaspettato. Classificatasi al 19° posto con il brano Fuorilegge, l’artista ha deciso di esibirsi in modo autentico, rifiutando il playback imposto dalla trasmissione.

    Il gesto ad effetto della cantante

    Dopo le prime note della canzone, Rose Villain ha girato il microfono, impugnandolo al contrario per mostrare chiaramente al pubblico che stava cantando in playback. Successivamente, ha posato il microfono a terra e si è avvicinata al centro del Teatro Ariston, cantando tra la platea e coinvolgendo direttamente gli spettatori.

    L’ennesima polemica è servita

    Questo gesto ha acceso un dibattito sull’uso del playback nelle esibizioni televisive post-Sanremo. Molti artisti, infatti, sono stati costretti a esibirsi in playback durante la trasmissione, suscitando reazioni contrastanti. Naturalmente sarebbe impossibile avere l’intera orchestra per riproporre le versioni come sono state offerte in gara… ma basterebbe una base sulla quale – chi lo desidera (e sarebbero in tanti…) – possa cantare in modalità live.

    Atteggiamenti differenti fra gli artisti

    Elodie, ad esempio, ha ironizzato sulla situazione, dichiarando prima della sua performance: “Ma certo, il favoloso playback mi aspetta”. Noemi, invece, ha affrontato la questione con leggerezza, ricordando come nel 2012 si fosse arrabbiata per l’obbligo del playback, mentre quest’anno ha preferito godersi il pubblico, cantando insieme a loro e dichiarandosi felice dell’esperienza.

    Il vincitore si mischia tra il pubblico

    Anche il vincitore del Festival, Olly, ha scelto di abbandonare il microfono dopo le prime note, lanciandosi tra la folla per cantare insieme ai fan, dimostrando così la sua volontà di esibirsi dal vivo e creare un contatto diretto con il pubblico.

    La musica in tv, spesso bistrattata

    L’episodio ha sollevato interrogativi sull’autenticità delle performance musicali in televisione e sull’importanza del live rispetto al playback. Molti spettatori e critici hanno apprezzato il gesto di Rose Villain e degli altri artisti, interpretandolo come una protesta contro le restrizioni imposte e un richiamo alla vera essenza della musica dal vivo. In un’epoca in cui la tecnologia permette di perfezionare ogni dettaglio, l’esigenza di autenticità e di emozioni genuine sembra emergere con forza sia da parte degli artisti che del pubblico. Il gesto di Rose Villain e dei suoi colleghi potrebbe rappresentare un punto di svolta, incoraggiando future esibizioni live e una maggiore valorizzazione della performance autentica.

    Live, live… fortissimamente live

    L’esibizione di Rose Villain a Domenica In ha acceso i riflettori su un tema cruciale nel mondo della musica e dello spettacolo: l’importanza della verità artistica e del contatto reale con il pubblico, elementi che solo una performance dal vivo può offrire.

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