Speciale Festival di Sanremo 2025
Rose Villain: «Trump? Non potrei crescere un figlio negli USA. In Italia con Meloni non mi sento tutelata»
Vive a New York da 14 anni ma ora pensa di andarsene: «Ho già sofferto la prima amministrazione Trump, ora è anche peggio. Qui in Italia, con Meloni, non mi sento tutelata. Sanremo? Ci torno per vendetta. Click boom! lo definirono “Frankenstein”, ma è stato il pezzo più ascoltato dell’anno».
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Rose Villain, tra i big della 75ª edizione del Festival di Sanremo, non usa mezzi termini per descrivere il suo disagio verso il clima politico degli Stati Uniti, dopo l’elezione di Donald Trump: «Mi viene da piangere, ma capisco che in un momento come questo si scelgano i bulli, perché fa meno paura stare con loro», dichiara, parlando della sua esperienza negli USA, dove vive ormai da 14 anni.
All’anagrafe Rosa Luini, 35 anni, figlia dell’imprenditore milanese Franco Luini (fondatore del marchio Tucano), Rose Villain ha trascorso buona parte della sua vita a New York, compreso tutto il primo mandato del tycoon. Ed è proprio lì che ha scritto il nuovo disco, in uscita dopo Sanremo, che comprende anche Fuorilegge, il brano con cui gareggia quest’anno. «Quattordici anni di vita vissuti a New York non sono passati invano – racconta –. Ho già sofferto la prima amministrazione Trump, ma questa volta ho l’impressione che sia molto peggio. Quando fu eletto Biden, tutti scendemmo in strada a festeggiare. Oggi non c’è nulla da festeggiare. Se mai diventerò mamma, non riesco a immaginare come si possa crescere un figlio in quella società».
Ma il malessere non si ferma agli Stati Uniti. Anche in Italia, Rose Villain non si sente al sicuro. «Qui non è che con Meloni vada benissimo. Sento molto scontento fra i miei coetanei. Sono una donna che tiene tantissimo ai diritti umani, e con questo governo non mi sento tutelata».
Il ritorno a Sanremo per “vendetta”
Nonostante le sue riserve sul clima politico, Rose Villain torna all’Ariston per il secondo anno consecutivo. Nel 2024 si era presentata con il brano Click boom!, che nei mesi successivi ha conquistato tre dischi di platino, nonostante si fosse classificato solo 23° a Sanremo.
Molti giornalisti hanno definito Fuorilegge una sorta di sequel di Click boom! per la somiglianza nella struttura del brano, una definizione che Rose Villain non smentisce, anzi: «È la conferma di uno stile, un sequel del pezzo precedente, anche se è nato prima. E l’ho scritto io, ogni singola parola. Guarda Dua Lipa: spesso fa canzoni che richiamano quelle precedenti, creando un marchio di fabbrica. Questo pezzo sono io al 100%».
E se proprio deve scegliere una metafora cinematografica, più che un sequel, Rose Villain preferisce definirlo una «vendetta» (detto con il sorriso). «Quando presentai Click boom! nel 2024, molti lo etichettarono come un pezzo “Frankenstein”, non lo capirono. Poi però è rimasto in classifica per un anno intero ed è stato uno dei più ascoltati di quella edizione».
Di certo, Click boom! è uno di quei brani che hanno “vinto Sanremo senza vincerlo”, dimostrando che partecipare al Festival è il trampolino ideale per lanciare un disco o un tour. Ora, Rose Villain spera che Fuorilegge compia lo stesso percorso, confermandola come uno dei volti più luminosi della musica italiana contemporanea.
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Speciale Festival di Sanremo 2025
Carlo Conti rompe il silenzio: il post-Sanremo, le polemiche e il futuro del Festival
L’intervista rilasciata alle Iene e non alla Rai, le pagelle sulle canzoni in gara, il messaggio di Amadeus e il futuro della sua conduzione a Sanremo: “Altri cinque Festival? Non ce la faccio fisicamente”
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Carlo Conti ha scelto Le Iene per rilasciare la sua prima intervista dopo il Festival di Sanremo 2025, evitando la Rai. Un dettaglio che non è passato inosservato, così come il fatto che il direttore artistico del Festival, nel parlare delle sue canzoni preferite, non abbia mai citato il vincitore Olly. “Le mie preferite? Quelle di Lucio Corsi e Francesco Gabbani”, ha dichiarato Conti, lasciando fuori dalla sua lista il nome del cantante che si è aggiudicato il primo posto.
Le pagelle di Conti: Olly ignorato, ma Giorgia è “fantastica”
Nel corso dell’intervista, Conti ha snocciolato i suoi gusti musicali, partendo dai grandi della musica italiana: “Lucio Battisti, Vasco Rossi e Lucio Dalla”, per poi spostarsi sulle canzoni in gara quest’anno: “Beh, tutti, compreso Emis Killa che si è ritirato”. Alla domanda su Giorgia, ha giocato sull’ambiguità: “Fantastica. Ma non quella che pensi tu! La cantante!”, prendendo le distanze da qualsiasi riferimento politico a Giorgia Meloni.
La chiamata della Meloni? “Non ha il mio numero”
Tra una battuta e l’altra, il conduttore ha confermato che la premier Giorgia Meloni non lo ha chiamato per complimentarsi: “No, non ha il mio numero”, e lo stesso vale per Maurizio Gasparri. Un’osservazione che potrebbe suonare come una frecciata, in un contesto in cui politica e spettacolo si intrecciano sempre più spesso.
Il rapporto con Amadeus e il futuro a Sanremo
Conti ha anche raccontato di essersi sentito con Amadeus prima e durante il Festival, mostrando l’ultimo messaggio ricevuto dal suo predecessore: “Caro Carlo, sta andando alla grandissima. Ti faccio i miei complimenti per i tuoi ascolti. Questo Festival è un successo… Mi spiace che qualcuno faccia un confronto quotidiano tra i tuoi ascolti e i miei. Tra noi non c’è uno che vince e uno che perde, ma ha vinto l’azienda Rai, ha vinto il Festival di Sanremo, abbiamo vinto entrambi”. Conti ha risposto con un semplice: “Grazie Ama, è esattamente quello che ho detto oggi in conferenza stampa”.
Sulla possibilità di condurre altri cinque Festival, Conti ha chiuso la porta: “No, tranquillo. Non ce la faccio fisicamente. Ho una certa età”.
Le polemiche: la collana di Tony Effe, Cristicchi e Topo Gigio
Conti ha poi commentato la controversia legata alla collana di Tony Effe, che gli è stata fatta rimuovere sul palco: “Non l’ho tolta io, sono delle regole… e io l’ho saputo il giorno dopo quando me l’hanno raccontato. Però ero pronto a cantare al posto suo”.
Infine, il conduttore ha parlato del tanto discusso sketch sull’“uomo ideale”: “Abbiamo giocato un po’ per arrivare a dire che l’uomo ideale non è violento”, smontando le critiche che lo accusavano di essere stato troppo leggero su un tema così delicato.
Quanto ha guadagnato per il Festival? “Le cifre che tirano fuori sono sempre sballate, rientrano nel mio contratto Rai e, soprattutto, sono lorde”. Un’altra risposta secca che chiude, almeno per ora, la stagione delle polemiche su Sanremo 2025.
Speciale Festival di Sanremo 2025
Francesca Michielin rompe il silenzio su Fedez: «Parliamo di musica, non di polemiche»
La cantante, tra le protagoniste di Sanremo 2025, risponde a una domanda sulla vita privata di Fedez. La sua risposta mette fine alle chiacchiere. Nonostante l’infortunio durante le prove, Francesca Michielin brilla sul palco dell’Ariston. Interpellata sulle recenti polemiche riguardanti Fedez, sceglie la strada della diplomazia: «Parliamo di musica, per una volta».
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Francesca Michielin è una delle protagoniste più apprezzate di Sanremo 2025 con il brano Fango in paradiso, che sta conquistando pubblico e critica. Nonostante un infortunio alla gamba durante le prove del Festival, la cantante ha superato ogni difficoltà, mostrando grinta e determinazione.
«Se mi aspettavo un Sanremo infortunata? No, ma mi sta dando cazzimma», ha raccontato Francesca durante l’ultima conferenza stampa. Sempre con il sorriso, ha rivelato anche il suo rito scaramantico per affrontare le serate del Festival: «Metto mutande rosse come se fosse Capodanno».
Tra emozioni sul palco e piccoli imprevisti, Michielin si è trovata però a dover rispondere a una domanda piuttosto scomoda sulla vita privata di Fedez, con cui ha condiviso l’esperienza di Sanremo 2021 nel duetto Chiamami per nome.
Interpellata sulle recenti polemiche che hanno coinvolto il rapper, Francesca ha scelto di non alimentare le chiacchiere, limitandosi a un commento diplomatico: «Cosa ne penso? Non so, non so cosa dire. Il pezzo mi piace molto, io sono fan del parlare di musica e secondo me la canzone è bellissima. Lui la sta cantando molto bene ed è convincente. Posso dire questo, poi sul resto non aggiungerei chiacchiere. Per una volta che possiamo parlare di musica, secondo me proviamoci».
Una risposta che ha messo subito fine alle polemiche, riportando l’attenzione sulla musica e sull’energia del Festival.
Nonostante le provocazioni, Francesca Michielin ha mostrato ancora una volta il suo stile: mai sopra le righe, sempre con il giusto equilibrio tra ironia e determinazione. E se Fango in paradiso continua a scalare le classifiche, il merito è anche di quel mix di cazzimma e mutande rosse che l’ha portata a prendersi il suo spazio sul palco dell’Ariston.
Speciale Festival di Sanremo 2025
Carlo Conti e l’abbronzatura perenne: «Non riesco a vedermi meno che nero»
Il conduttore toscano svela finalmente il motivo della sua mania per il sole e le lampade: «È una necessità, non posso farne a meno». La sua pelle sempre abbronzata è ormai un marchio di fabbrica. Dopo anni di curiosità, il conduttore racconta il perché di questa scelta: «Vedermi pallido? Mai».
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Carlo Conti, uno dei volti più amati della televisione italiana, ha deciso di svelare il mistero che lo accompagna da anni: perché è sempre abbronzato, in ogni stagione? Il conduttore, nato a Firenze nel 1961, è noto non solo per la sua simpatia e professionalità, ma anche per il suo colorito perennemente scuro, tanto da far nascere sul web hashtag come #CarloContiPapaNero e #CarloContiAbbronzatissimo.
Durante un’intervista, Conti ha finalmente chiarito il motivo di questa sua passione per il sole e le lampade: «Del sole non so proprio fare a meno, è una specie di necessità. Vedermi meno che nero? No, non è da me. Proprio non lo sopporto».
Fin da bambino, Carlo ha avuto una pelle olivastra e una massa di ricci neri, ma con il tempo il suo colorito è diventato sempre più scuro. «La mia mania è sotto gli occhi di tutti: l’abbronzatura. Non riesco a non vedermi nero», ha confessato con autoironia.
Ma, per quanto il suo amore per l’abbronzatura sia noto, Conti ci tiene a tranquillizzare i fan sulla sua salute: «Sto attento che usino macchinari certificati. Mi concedo la mia lampada facciale, per non più di un quarto d’ora».
Una passione sfacciata, sì, ma vissuta con cura. E così Carlo Conti continua a essere un’icona abbronzata della televisione italiana, divertendo il pubblico anche con questa sua mania così dichiarata, diventata ormai parte del suo personaggio.
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