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Speciale Festival di Sanremo 2025

Sanremo e il grande inciucio discografico: sempre gli stessi autori dietro le canzoni, il Codacons si infuria

Il Codacons accende la miccia su Sanremo 2025: una ristretta cerchia di autori firma la maggior parte delle canzoni in gara, sollevando dubbi sulla libertà creativa e sulla concorrenza nel mondo della musica italiana. L’Antitrust interverrà?

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    Sanremo 2025 non è ancora iniziato, ma lo spettacolo più atteso dagli italiani ha già un protagonista: la polemica. E stavolta il caso potrebbe scoppiare come una bomba ad orologeria. Il Codacons ha presentato un esposto all’Antitrust denunciando una concentrazione sospetta nella scrittura dei brani in gara: appena 11 autori firmano il 70% delle canzoni. Numeri che suonano più come un giro chiuso che come un festival della musica italiana.

    Le cifre parlano chiaro. In un Festival che dovrebbe celebrare la varietà musicale, gran parte delle canzoni proviene dalla stessa ristretta cerchia di autori. Federica Abbate svetta con ben sette brani all’attivo, tra cui quelli di Fedez ed Emis Killa, mentre Davide Simonetta si ferma a ‘soli’ cinque, firmando pezzi per artisti come Francesco Gabbani ed Elodie. E poi ci sono i soliti noti: Davide Petrella, Jacopo Ettorre e addirittura Blanco, che firma tre brani per Noemi, Irama e persino Giorgia. Insomma, più che un Festival della canzone italiana sembra il Festival degli amici degli amici.

    Non è un mistero che Sanremo sia sempre stato terreno fertile per le lobby discografiche, ma una concentrazione simile di autori non si era mai vista. La questione ha fatto scattare l’allarme del Codacons, che ha subito chiamato in causa l’Antitrust per verificare se questa situazione possa configurare una distorsione del mercato musicale. Perché se sono sempre gli stessi autori a firmare i brani, la domanda sorge spontanea: dov’è lo spazio per i nuovi talenti? E chi decide davvero chi può partecipare alla kermesse?

    Non è solo una questione di numeri. La denuncia dell’associazione dei consumatori tocca un nervo scoperto del panorama musicale italiano. Secondo il Codacons, il rischio concreto è quello di un appiattimento della creatività musicale e della libertà artistica, con le case discografiche più potenti che decidono a tavolino chi scrive, chi canta e chi vince. “Questa situazione rischia di creare una casta discografica, peraltro già denunciata da molti artisti negli ultimi anni. Il rischio è quello di soffocare le nuove leve e di offrire al pubblico sempre lo stesso identico prodotto, senza alternative e senza vera innovazione musicale”, attacca il Codacons.

    E c’è un ulteriore aspetto da considerare: quanto questa dinamica influisce sulla qualità della musica in gara? Se gli stessi autori sono dietro a così tante canzoni, è legittimo chiedersi se il processo di selezione favorisca davvero il meglio del panorama musicale o piuttosto segua criteri di opportunità e appartenenza a determinati circuiti. Dopotutto, Sanremo dovrebbe rappresentare il meglio della musica italiana, non solo il meglio per chi ha le giuste conoscenze.

    Il Festival della musica italiana rischia così di diventare il Festival del monopolio discografico, con le major a spartirsi il bottino e gli indipendenti lasciati ai margini. Il pubblico crede di scegliere, ma la realtà è ben diversa: tutto è già stato deciso a monte. Un’industria musicale sempre più chiusa e autoreferenziale, dove chi non fa parte del ‘giro’ resta fuori dalla porta.

    Il Codacons chiede un intervento immediato dell’Antitrust per verificare se ci siano anomalie di mercato e possibili pratiche anticoncorrenziali. Se l’autority dovesse accogliere la denuncia, potrebbero aprirsi scenari esplosivi: da una stretta sulle case discografiche a possibili sanzioni, fino alla revisione dei criteri di selezione dei brani. Insomma, lo tsunami potrebbe essere dietro l’angolo.

    Intanto, il dibattito si infiamma anche sui social, dove molti utenti esprimono indignazione per quella che sembra una spartizione poco equa delle opportunità. C’è chi accusa il Festival di aver perso del tutto la sua vocazione di scopritore di talenti e chi, più pragmaticamente, invita a boicottare la kermesse per lanciare un messaggio forte all’industria musicale. Per ora, dal fronte di Carlo Conti e della Rai tutto tace. Ma la tempesta è appena cominciata. Il Festival della Canzone Italiana è pronto a scatenare la sua musica, ma c’è chi teme che il vero spartito sia già stato scritto da altri, molto prima che le luci dell’Ariston si accendano. Il pubblico accetterà di essere spettatore di uno spettacolo già deciso? O questa volta la polemica farà più rumore della musica?

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      Speciale Festival di Sanremo 2025

      Sanremo 2025, i cachet di Carlo Conti, co-conduttori e cantanti: chi è il più pagato?

      Carlo Conti, direttore artistico e conduttore, è il più pagato con un cachet da 500.000 euro. I co-conduttori riceveranno circa 25.000 euro a testa, mentre ai cantanti spetta un rimborso spese di 53.000 euro per l’intero progetto artistico.

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        Curiosità e cifre da capogiro si intrecciano dietro le quinte del Festival di Sanremo 2025. Con il cast ormai definito, l’attenzione si sposta sui compensi dei protagonisti della kermesse musicale più seguita d’Italia. Il più pagato, ovviamente, sarà Carlo Conti, che torna sul palco dell’Ariston non solo come conduttore, ma anche come direttore artistico. Il suo cachet si aggira intorno ai 500.000 euro, una cifra che comprende il lavoro svolto nei mesi precedenti al Festival. Un compenso in linea con quelli percepiti nelle edizioni da lui condotte tra il 2015 e il 2017, quando i suoi guadagni variarono dai 500.000 ai 650.000 euro, con una parte donata in beneficenza.

        Più contenuti i compensi dei co-conduttori, scelti per affiancarlo nelle cinque serate. Secondo indiscrezioni, ognuno riceverà circa 25.000 euro, anche se alcuni nomi potrebbero incassare cifre più alte. Tra loro spiccano Gerry Scotti e Antonella Clerici, scelti per la serata inaugurale, seguiti da volti noti dello spettacolo come Bianca Balti, Nino Frassica, Cristiano Malgioglio, Miriam Leone, Elettra Lamborghini, Katia Follesa, Mahmood e Geppi Cucciari. L’ultima serata vedrà invece protagonisti Alessandro Cattelan e Alessia Marcuzzi.

        Per i cantanti in gara, il Festival prevede il solito indennizzo, fissato a 53.000 euro, una cifra che copre l’intero progetto artistico e non il singolo artista. Il cantante riceve infatti un compenso fisso di 3.000 euro, mentre una parte dei fondi è destinata alla serata dei duetti. Non è previsto un premio in denaro per il vincitore, ma la visibilità offerta dalla competizione si traduce spesso in un successo immediato, con un incremento nelle vendite, negli streaming e nei concerti.

        Sanremo, oltre a essere il più importante evento musicale italiano, resta anche un incredibile motore economico. L’indotto pubblicitario di questa edizione potrebbe superare i 50 milioni di euro, con spot da 30 secondi venduti a cifre che toccano i 300.000 euro. Un giro d’affari che, anno dopo anno, conferma il Festival come una macchina perfetta, capace di generare numeri impressionanti tanto nel mondo della musica quanto in quello della pubblicità.

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          Speciale Festival di Sanremo 2025

          Sanremo 2025, Carlo Conti annuncia i duetti ufficiali: tra grandi tributi, sorprese e qualche rischio, la serata delle cover promette scintille

          Brunori Sas porta Lucio Dalla a Sanremo 2025 nella serata delle cover, tra grandi tributi e duetti sorprendenti: Carlo Conti ufficializza le coppie del venerdì sera con un cast che spazia dai cantautori italiani come De André, Battisti e Pino Daniele fino ai successi internazionali di Adele e Simon & Garfunkel. Accostamenti inediti, sfide vocali e scelte imprevedibili caratterizzano una scaletta che punta tutto sulla musica d’autore e sulle interpretazioni pure, senza l’abuso di featuring. A condurre la serata accanto a Conti, Mahmood e Geppi Cucciari

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            Ora è ufficiale: la serata delle cover e dei duetti di Sanremo 2025 ha il suo cast definitivo. L’annuncio è arrivato direttamente da Carlo Conti, che ieri, in collegamento con il Tg1 delle 13.30, ha svelato tutte le coppie che saliranno sul palco dell’Ariston venerdì 14 febbraio. Una conferma che ha tolto ogni dubbio sulle voci circolate nelle ultime settimane e che ha rivelato qualche sorpresa inattesa.

            “Due canteranno Pino Daniele, due brani saranno di Fabrizio De Andrè, due brani in qualche modo di Franco Califano, ci sarà Battisti, ci saranno tante belle canzoni, in una serata che quest’anno è fuori gara. La serata cover sarà una festa della musica, tanto è vero che alcuni degli artisti in gara hanno deciso di fare il duetto insieme”. Parlando delle canzoni in gara: “Le 30 canzoni le ritengo tutte meritevoli di stare su quel palco, con tante sonorità diverse, tanti sapori diversi. Mi dispiace solo che non sia rappresentato quest’anno il rock. Ma è sempre difficile portarlo al festival”.

            Prima di arrivare ai duetti, Conti ha voluto sottolineare un’altra novità di questa edizione: i due premi alla carriera, che quest’anno andranno a Iva Zanicchi, per celebrare i 60 anni dal suo primo Sanremo, e a Antonello Venditti, riconosciuto come uno dei grandi cantautori italiani. Due riconoscimenti che, a detta dello stesso Conti, sono stati comunicati ai diretti interessati solo poche ore prima.

            Poi, la notizia più attesa: le coppie della serata delle cover. Sei artisti in gara hanno deciso di duettare tra loro, mentre gli altri hanno scelto compagni esterni. Il Festival di Sanremo, da anni terreno fertile per collaborazioni discutibili e fit forzati, questa volta sembra voler riportare l’attenzione su duetti veri, in cui l’incontro tra le voci può realmente fare la differenza.

            Tra le scelte più attese c’è quella di Giorgia e Annalisa, che si cimenteranno con Skyfall di Adele. Un pezzo difficile, che richiede precisione, potenza ed estensione vocale: due voci tra le più raffinate del panorama italiano alle prese con una delle colonne sonore più celebri della saga di James Bond. Un duetto che, sulla carta, potrebbe essere tra i più interessanti della serata.

            Un’operazione simile, ma con un taglio decisamente diverso, è quella che vedrà Achille Lauro e Elodie insieme su un doppio tributo: A mano a mano di Rino Gaetano e Folle città di Loredana Bertè. Un omaggio a due outsider della musica italiana, riletti attraverso due artisti che hanno fatto della provocazione il loro marchio di fabbrica.

            Dalla provocazione alla nostalgia il passo è breve, ed ecco che Noemi e Tony Effe affronteranno Tutto il resto è noia di Franco Califano, mentre Willie Peyote, Federico Zampaglione e Ditonellapiaga porteranno sul palco un’altra perla del Califfo, Un tempo piccolo. Due tributi a una delle voci più ruvide e poetiche della musica italiana, in due versioni che potrebbero dare esiti molto diversi.

            Sanremo 2025, però, sarà anche il festival della canzone d’autore, con Fabrizio De André, Lucio Battisti, Lucio Dalla e Pino Daniele a fare da colonna portante della serata. Tra i momenti più attesi, l’interpretazione di Crêuza de mä da parte di Bresh e Cristiano De André, un tributo che arriva direttamente dalla terra di Fabrizio, con due voci che potrebbero restituire una versione emozionante del brano.

            Sul versante Dalla, invece, sarà Brunori Sas, accompagnato da Dimartino e Riccardo Sinigallia, a cimentarsi con L’anno che verrà, un classico del repertorio dell’artista bolognese che non ha mai perso il suo valore profetico. E ancora, per Pino Daniele, Rocco Hunt e Clementino omaggeranno il cantautore napoletano con Yes, I Know My Way, mentre Massimo Ranieri, affiancato dai Neri per Caso, proporrà una versione a cappella di Quando, con il mix perfetto tra tradizione e sperimentazione.

            Ma la serata delle cover non sarà solo omaggio ai grandi cantautori italiani. Ci saranno incursioni nel repertorio internazionale, come quella di Clara e Il Volo, che hanno scelto di misurarsi con The Sound of Silence di Simon & Garfunkel. Oppure quella di Irama e Arisa, che interpreteranno Say Something di Christina Aguilera, uno dei pochi brani stranieri presenti nella serata.

            Per gli amanti della musica pop anni ‘80, l’idea più curiosa arriva dai Coma_Cose, che insieme a Johnson Righeira riporteranno sul palco L’estate sta finendo, nel quarantesimo anniversario della sua pubblicazione. Un ritorno in grande stile per uno dei tormentoni più nostalgici della musica italiana.

            E poi ci sono i duetti che incuriosiscono per gli accostamenti inattesi, come Francesca Michielin e Rkomi che porteranno La nuova stella di Broadway di Cesare Cremonini, o Fedez con Marco Masini, che canteranno Bella stronza con il supporto del primo violino della Scala, Laura Marzadori.

            C’è chi sospetta che la scelta di Bella stronza non sia casuale e che il brano possa essere un messaggio in codice rivolto all’ex moglie Chiara Ferragni, con cui il rapper è in piena crisi. Una scelta, quindi, potenzialmente polemica, anche se Fedez non ha commentato in alcun modo le interpretazioni maliziose. A riguardo è stato interpellato Carlo Conti, che, ospite del programma radiofonico Maschio Selvaggio di Nunzia De Girolamo, ha tagliato corto: “Questo non lo so e non mi interessa”. Poi ha aggiunto che il duetto è nato spontaneamente: “Marco Masini ha accettato la proposta di Fedez, si sono messi d’accordo sul brano ‘Bella Stronza’ e su come farlo”.

            Nella serata più varia del Festival non mancheranno nemmeno i colpi di scena, come la scelta di Lucio Corsi, che si presenterà con Topo Gigio per reinterpretare Nel blu dipinto di blu di Modugno, o quella di Marcella Bella, che con i Twin Violins affronterà L’emozione non ha voce di Adriano Celentano.

            In questo Festival che si prepara a festeggiare i suoi 75 anni, la serata delle cover sembra essere l’occasione per riscoprire i duetti autentici, quelli in cui la chimica tra gli artisti può fare la differenza. Senza troppi virtuosismi inutili, senza sovrastrutture, senza l’ossessione del feat a tutti i costi.

            Sarà un successo? Questo lo deciderà il pubblico. Ma almeno per una notte, Sanremo torna a essere il palco in cui la musica, e non i numeri, ha il potere di scegliere i suoi protagonisti.

            Luca Arnaù

            Tutti i duetti sul palco di Sanremo 2025

            1) Achille Lauro con Elodie – Tributo a Roma («A mano a mano» di Rino Gaetano e «Folle città» di Loredana Bertè)
            2)Tony Effe con Noemi – «Tutto il resto è noia» (Franco Califano)
            3)Giorgia con Annalisa – «Skyfall» (Adele)
            4)Bresh con Cristiano De André – «Crêuza de mä» (Fabrizio De André) 
            5)Coma Cose con Johnson Righeira – «L’estate sta finendo» (Righeira)
            6)Brunori Sas con Dimartino e Riccardo Sinigallia – «L’anno che verrà» (Lucio Dalla)
            7)Clara con Il Volo – «The sound of silence» (Simon and Garfunkel)
            8)Emis Killa con Lazza – «100 messaggi» (Lazza)
            9)Fedez con Marco Masini – «Bella stronza» (Marco Masini) 
            10)Francesca Michielin con Rkomi – «La nuova stella di Broadway» (Cesare Cremonini)
            11)Francesco Gabbani con Tricarico – «Io sono Francesco» (Tricarico)
            12)Gaia con Toquinho – «La voglia, la pazzia» (Ornella Vanoni) 
            13)Irama con Arisa – «Say something» (Christina Aguilera)
            14)Joan Thiele con Frah Quintale – «Che cosa c’è» (Gino Paoli)
            15)Lucio Corsi con Topo Gigio – «Nel blu dipinto di blu» (Domenico Modugno)
            16)Marcella Bella con i Gemelli Lucia – «L’emozione non ha voce» (Adriano Celentano)
            17)Massimo Ranieri con i Neri per caso – «Quando» (Pino Daniele)
            18)Modà con Francesco Renga – «Angelo» (Francesco Renga)
            19)Olly con Goran Bregovic – «Il pescatore» (Fabrizio De André)
            20)Rocco Hunt con Clementino – «Yes, I Know My Way» (Pino Daniele)
            21)Rose Villain con Chiello – «Fiori rosa, fiori di pesco» (Lucio Battisti)
            22)Sarah Brancale con Alessandra Amoroso – «If I Ain’t Got You» (Alicia Keys)
            23)Sarah Toscano con Ofenbach – «Overdrive»
            24)Shablo con Neffa – «Aspettando il sole» (Neffa)
            25) Simone Cristicchi con Amara – «La cura» (Franco Battiato)
            26)The Kolors con Sal Da Vinci – «Rossetto e caffè» (Sal Da Vinci)
            27) Willie Peyote con Federico Zampaglione e Ditonellapiaga – «Un tempo piccolo» (Franco Califano)

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              Speciale Festival di Sanremo 2025

              Duetti 2025 a Sanremo: c’è solo l’imbarazzo della scelta… ma anche tanti rischi in agguato

              Una serata, quella delle cover o dei duetti che di si voglia, entrata ormai da anni nelle preferenze del pubblico a casa. I big di oggi alle prese con le hit di ieri, con il confronto degli interpreti originali sempre in agguato.

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                Il “patron” Carlo Conti ufficializza al tg1 ospiti e canzoni della quarta serata del Festival di Sanremo, quella che si svolgerà giovedi 13, uno dei momenti più attesi da tutti. Durante il quale gli artisti in gara e ospiti speciali reinterpretano grandi successi della musica italiana e internazionale.

                La dedica velata di Bella stronza

                Nell’elenco confermato, come peraltro avevamo scritto alcuni giorni fa anche noi, Fedez e Marco Masini che interpreteranno il brano cult Bella stronza, riportando sul palco dell’Ariston l’energia e l’irriverenza del pezzo, con una dedica sottotesto… indovinate a chi? Interessante ed impegnativa anche la scelta di Giorgia e Annalisa, che si cimenteranno con Skyfall di Adele, una sfida vocale non certo facile ma sicuramente emozionante.

                Ci sarà pure… Topo Gigio!

                Nel lungo elenco che contempla alcuni bravi davvero memorabili, spicca Lucio Corsi che salirà sul palco con Topo Gigio per cantare Nel blu dipinto di blu (Volare) di Domenico Modugno, scelta “fuori dal coro” che quantomeno incuriosisce, candidandosi sulla carta ad essere il momento più divertente della lunga serata, che offre agli artisti la possibilità di esibire versatilità e capacità interpretativa, in un contesto certamente diverso rispetto alla gara ufficiale.

                La lista completa

                • Achille Lauro con Elodie – “Tributo a Roma” (Rino Gaetano)
                • Giorgia con Annalisa – “Skyfall” (Adele)
                • Irama con Arisa – “Say Something” (Christina Aguilera)
                • Joan Thiele con Frah Quintale – “Che cosa c’è” (Gino Paoli)
                • Lucio Corsi con Topo Gigio – “Nel blu dipinto di blu” (Domenico Modugno)
                • Marcella Bella con i Gemelli Lucia – “L’emozione non ha voce” (Adriano Celentano)
                • Massimo Ranieri con i Neri per caso – “Quando” (Pino Daniele)
                • Modà con Francesco Renga – “Angelo” (Francesco Renga)
                • Olly con Goran Bregovic – “Il pescatore” (Fabrizio De André)
                • Rocco Hunt con Clementino – “Yes, I Know My Way” (Pino Daniele)
                • Rose Villain con Chiello – “Fiori rosa, fiori di pesco” (Lucio Battisti)
                • Sarah Toscano con Ofenbach – “Be Mine”
                • Serena Brancale con Alessandra Amoroso – “If I Ain’t Got You” (Alicia Keys)
                • Shablo con Neffa – “Aspettando il sole” (Neffa)
                • Simone Cristicchi con Amara – “La cura” (Franco Battiato)
                • The Kolors con Sal Da Vinci – “Rossetto e caffè” (Sal Da Vinci)
                • Willie Peyote con Federico Zampaglione e Ditonellapiaga – “Un tempo piccolo” (Franco Califano)
                • Tony Effe con Noemi – “Tutto il resto è noia” (Franco Califano)
                • Bresh con Cristiano De André – “Crêuza de mä” (Fabrizio De André)
                • Brunori Sas con Dimartino e Riccardo Sinigallia – “L’anno che verrà” (Lucio Dalla)
                • Clara con Il Volo – “The Sound of Silence” (Simon and Garfunkel)
                • Coma_Cose con Johnson Righeira – “L’estate sta finendo” (Righeira)
                • Emis Killa con Lazza – “100 messaggi” (Lazza)
                • Fedez con Marco Masini – “Bella stronza” (Marco Masini)
                • Francesca Michielin con Rkomi – “La nuova stella di Broadway” (Cesare Cremonini)
                • Francesco Gabbani con Tricarico – “Io sono Francesco” (Tricarico)
                • Gaia con Toquinho – “La voglia, la pazzia” (Ornella Vanoni)

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