Connect with us

Televisione

Al presidente Berlusconi piaceva il verde: la legacy mediatica del Cavaliere

Durante un’intervista pubblicata dal Corriere della Sera, all’interno della rubrica “Anteprima” di Giorgio Dell’Arti, Cesara Buonamici ha raccontato un retroscena inedito che coinvolge Silvio Berlusconi e la sua celebre rassegna stampa notturna. Un dettaglio apparentemente insignificante – il colore dell’evidenziatore usato in diretta – era diventato per l’ex presidente del Consiglio una questione di stile e di rigore.

Avatar photo

Pubblicato

il

    «Una notte usai un evidenziatore di un colore diverso dal solito verde. Alle una mi arrivò una telefonata in redazione: era Berlusconi. Mi disse: “Non cambi mai evidenziatore”. Qualche giorno dopo, mi fece recapitare una scatola di pennarelli verdi», ha ricordato la giornalista con un sorriso.

    Quando il dettaglio faceva la differenza

    Il gesto può sembrare bizzarro, ma racconta molto dello stile maniacale di Silvio Berlusconi, che seguiva ogni dettaglio delle sue emittenti, anche quelli apparentemente più insignificanti. Per lui, la comunicazione era una scienza esatta, e nulla – nemmeno un colore fuori posto – doveva sfuggire al controllo.

    La meticolosità del Cavaliere

    Questa attenzione ai particolari, come l’uso costante dello stesso evidenziatore, era parte di una visione strategica: ogni immagine, parola, gesto comunicava un messaggio, e tutto doveva contribuire a costruire coerenza, riconoscibilità e autorevolezza.

    La voce della notte

    Nota per la sua compostezza e il suo stile sobrio, Cesara Buonamici è stata per anni una presenza fissa delle notti italiane con la sua rassegna stampa su Mediaset. Il suo modo pacato ma incisivo di presentare le notizie colpì anche Berlusconi, che non perdeva una puntata, nemmeno a tarda notte. L’aneddoto dell’evidenziatore è solo uno dei tanti che testimoniano il rapporto diretto e personale che l’ex premier intratteneva con i volti delle sue reti, segno della sua visione imprenditoriale e della fiducia riposta nel potere della televisione.

    Ogni aspetto conta, in una visione più ampia

    In un’epoca in cui la TV era il principale strumento d’influenza politica e culturale, Berlusconi ha dimostrato come ogni dettaglio conta, anche il colore di un pennarello. Il gesto ironico ma simbolico di mandare una scatola di evidenziatori verdi a Cesara Buonamici rappresenta perfettamente la sua filosofia: la cura maniacale dell’immagine, la coerenza visiva, l’identità del brand Mediaset. E oggi, a distanza di anni, questi aneddoti diventano veri e propri “memories” del Cavaliere, che continuano a raccontare la sua visione del mondo, del potere e della comunicazione.

      SEGUICI SU INSTAGRAM
      INSTAGRAM.COM/LACITYMAG

      Televisione

      Antonella Clerici: «Mi ha fatto soffrire vedere “Io canto” identico al mio programma. Gerry non c’entra, ma…»

      Dopo il successo di ascolti della quinta edizione di “The Voice Senior”, Antonella Clerici si toglie un sassolino dalla scarpa: «”Io canto” era uguale a “Ti lascio una canzone”, mi ha fatto molto male. Ma con Gerry Scotti resta un’amicizia vera».

      Avatar photo

      Pubblicato

      il

      Autore

        Antonella Clerici è tornata alla guida di “The Voice Senior” su Rai 1 e, forte dell’ottimo esordio della quinta stagione, si è concessa un’intervista a tutto campo a Confidenze, dove non ha mancato di togliersi qualche sassolino dalla scarpa.

        L’amatissima conduttrice ha raccontato l’emozione di tornare in prima serata con il suo talent dedicato agli over 60, ma si è anche soffermata su una ferita ancora aperta: il dispiacere provato anni fa quando Mediaset lanciò “Io canto”, il programma condotto da Gerry Scotti, troppo simile — a suo dire — al suo storico “Ti lascio una canzone”.

        «Devo ammettere che ho sofferto molto — ha raccontato Clerici —. Quando Mediaset ha iniziato a trasmettere “Io canto” è stato un dolore enorme. Non era un semplice programma ispirato: era praticamente identico». Una ferita che, ancora oggi, lascia un certo amaro in bocca.

        Antonella però è chiara: la sua amicizia con Gerry Scotti, rinsaldata anche recentemente sul palco dell’Ariston insieme a Carlo Conti, non è mai stata messa in discussione. «Gerry non c’entra nulla. Il problema è nato perché Roberto Cenci, che era stato il regista di “Ti lascio una canzone”, passò dalla Rai a Mediaset e portò con sé il format, riproponendolo con un altro titolo».

        Non solo: Clerici ha commentato con un sorriso un altro dettaglio che non le è sfuggito. «Adesso fanno anche “Io canto Senior”… Almeno cambiategli il nome! Io avrei proposto “Io canto Old”», ha ironizzato.

        Nonostante il passato un po’ amaro, Antonella guarda al futuro con entusiasmo. Forte del sostegno del pubblico, rivendica con orgoglio il valore di “The Voice Senior”: «Amo molto il mio programma. Ci lavoriamo con grande cura, dando spazio non solo alle voci ma anche alle storie di vita dei nostri concorrenti. È questo che fa la differenza».

        Il talent di Rai 1, infatti, non è solo una gara musicale: è una celebrazione di seconde opportunità, di sogni che non si arrendono all’età. Ed è proprio questo spirito che, ogni venerdì sera, sta conquistando sempre più telespettatori.

        L’appuntamento con “The Voice Senior” è fissato ogni venerdì in prima serata su Rai 1: un viaggio tra emozioni, racconti di vita e note senza tempo, guidato da una Antonella Clerici più appassionata che mai.

          Continua a leggere

          Televisione

          La doppietta di Tim Burton con la seconda serie di Mercoledì su Netflix (trailer)

          La serie cult della piattaforma Netflix torna con una seconda stagione ancora più dark e ambiziosa. Divisa in due parti, si arricchisce nel cast con nomi da urlo come quelli di Lady Gaga e Steve Buscemi. Il tutto naturalmente firmato dal geniale Tim Burton.

          Avatar photo

          Pubblicato

          il

          Autore

            Dopo una lunghissima attesa, Netflix ha finalmente svelato trailer e date d’uscita della seconda stagione di Mercoledì, la serie fenomeno diretta da Tim Burton. Il ritorno dell’amatissima Jenna Ortega nei panni della darkissima figlia della Famiglia Addams è previsto per il 6 agosto, data di rilascio della prima parte della stagione. La seconda tranche sarà disponibile dal 3 settembre, alimentando l’hype globale.

            Con l’obiettivo di superare il successo precedente

            Con oltre 252 milioni di visualizzazioni nelle prime 13 settimane di uscita della prima stagione, “Mercoledì” si era già affermata come una delle produzioni di maggior successo nella storia di Netflix. Ora, la piattaforma punta a bissare — e forse superare — quei numeri con una formula potenziata.

            Atmosfere più cupe e libertà creativa totale

            Tim Burton non si accontenta e spinge ancora più in là i confini dell’universo gotico: la nuova stagione promette tinte horror estreme, con atmosfere da vero film slasher. Bambole inquietanti, creature mostruose e un’estetica disturbante dominano il trailer ufficiale, lasciando intendere che “Mercoledì 2” sarà ancora più audace.

            Anche Jenna Ortega ha confermato questa evoluzione durante un’intervista recente:

            “Abbiamo osato di più, ci siamo presi il rischio di spingerci oltre”, ha dichiarato.

            Una maggiore libertà creativa che si traduce in un racconto più crudo, in linea con il crescente fascino del dark nella cultura pop contemporanea.

            Lady Gaga e super guest star: il cast si arricchisce

            Tra le novità più esplosive c’è l’arrivo di Lady Gaga, il cui ruolo resta avvolto nel mistero ma ha già scatenato teorie e speculazioni sui social. Accanto a lei, si uniscono al cast Steve Buscemi, che interpreterà un enigmatico Barry Dort, e Christopher Lloyd, leggendario Zio Fester degli anni ’90, ora in una veste tutta nuova.

            Confermati anche Catherine Zeta-Jones e Luis Guzmán come Morticia e Gomez Addams, insieme ai giovani Emma Myers, Joy Sunday e Hunter Doohan. Una formazione stellare che promette scintille. Assente invece Percy Hynes White, tagliato fuori da trailer e crediti ufficiali dopo le controversie del 2023: una scelta in linea con la nuova politica di prudenza adottata da Netflix.

            Una nuova strategia di rilascio: dividere per conquistare

            Seguendo una tendenza ormai consolidata nel mondo dello streaming, Mercoledì 2 sarà rilasciata in due parti separate, una mossa pensata per aumentare la fidelizzazione degli abbonati mese dopo mese. Già testata con successi come Stranger Things 4 e “La casa di carta”, questa formula sembra destinata a diventare uno standard per le serie evento. Con il suo mix irresistibile di horror, pop culture e star power, Mercoledì 2 si conferma una delle carte vincenti di Netflix in una battaglia sempre più serrata per l’attenzione del pubblico globale.

              Continua a leggere

              Televisione

              The Couple verso la chiusura anticipata: il flop che Mediaset non poteva (e non doveva) ignorare

              Partito tra grandi speranze e sorrisi di circostanza, The Couple si sta rivelando uno dei peggiori tonfi televisivi della stagione. Tra cast debole, format stanco e una programmazione suicida, Mediaset corre ai ripari: la chiusura anticipata sembra ormai inevitabile.

              Avatar photo

              Pubblicato

              il

              Autore

                Quando venne annunciato The Couple, molti a Cologno Monzese speravano in un rilancio della prima serata Mediaset, stanca e provata da mesi di reality monocorde. Oggi, a poche settimane dal debutto, quei sorrisi ottimisti si sono spenti sotto il peso impietoso dei dati Auditel: il programma di Ilary Blasi non solo non ha sfondato, ma rischia di diventare uno dei più clamorosi fallimenti dell’anno. Secondo indiscrezioni attendibili, confermate anche dal noto insider Hit, la chiusura anticipata è ormai praticamente una certezza. Le otto puntate previste potrebbero ridursi drasticamente, salvando il salvabile di fronte a uno share sempre più imbarazzante.

                Il segnale più chiaro è arrivato nei giorni scorsi: la puntata saltata per rispetto alla morte di Papa Francesco non verrà recuperata. Un “buco” che Mediaset sembra più che disposta a lasciare così, pur di non infierire ulteriormente su una situazione già compromessa. Le voci di corridoio parlano di una chiusura definitiva fissata intorno al 5 maggio, ma la sensazione è che in azienda qualcuno avrebbe preferito tirare giù il sipario anche prima.

                Ma come si è potuti arrivare a questo disastro annunciato? La risposta, a ben vedere, era sotto gli occhi di tutti. Lanciare un reality basato sulle dinamiche di coppia subito dopo sei mesi estenuanti di Grande Fratello – altro flop a lungo trascinato solo per inerzia – si è rivelato un errore da principianti. Il pubblico, semplicemente, è saturo. E la proposta di The Couple, a metà strada tra un clone mal riuscito e un esercizio di déjà-vu, non ha offerto nulla di realmente nuovo o appassionante.

                Il cast, scelto con criteri misteriosi, non ha certo aiutato. Personalità poco carismatiche, dinamiche forzate e prove che più banali non si può: un cocktail letale che ha trasformato il programma in un sonnifero televisivo. E non basta la simpatia naturale di Ilary Blasi a salvare la baracca, soprattutto quando gli opinionisti in studio sembrano incapaci di dare ritmo o leggerezza alla narrazione.

                A tutto questo si aggiunge la sensazione, fortissima, che Mediaset stia navigando a vista. Dopo il rapido naufragio de La Talpa, di cui molti nemmeno ricordano l’esistenza, e con L’Isola dei Famosi che si appresta a un’altra edizione all’insegna del “tiriamo a campare”, The Couple rappresentava un test importantissimo per il futuro della rete. E il verdetto, spietato, è che il pubblico ha perso fiducia.

                I numeri parlano chiaro: dal 18,55% di share della prima puntata, si è scesi rapidamente sotto il 13%, un abisso per una prima serata. E soprattutto, non si intravede alcuna possibilità di recupero. Anzi: ogni puntata sembra allontanare ancora di più spettatori stanchi di dinamiche trite e di volti senza mordente.

                Mediaset è preoccupata, e non solo per la perdita economica: il vero danno è quello d’immagine. Continuare a insistere su format logori dà un’impressione di disconnessione totale con il mercato e il pubblico, già irritato da anni di reality-fuffa sempre uguali a sé stessi.

                La verità, amara ma innegabile, è che The Couple non doveva nemmeno essere messo in palinsesto. Non in questo modo, non in questo momento. E ora, tra malumori interni e un pubblico sempre più disilluso, si cerca di minimizzare l’inevitabile: una chiusura silenziosa, senza troppi clamori, come si fa con i progetti di cui ci si vergogna un po’.

                Per Ilary Blasi, da poco tornata sotto i riflettori dopo mesi turbolenti anche sul piano personale, questa doveva essere la grande occasione di rilancio. Invece rischia di trasformarsi in una nuova battuta d’arresto. Non certo per colpa sua, sia chiaro: il problema sta a monte, in un progetto nato male e cresciuto peggio.

                A questo punto, resta solo da capire quanto in fretta Mediaset deciderà di chiudere il sipario su The Couple e su questa stagione di errori a ripetizione. Ma una cosa è certa: quando si costruisce un castello di sabbia sulla stanchezza del pubblico, prima o poi l’onda arriva. E travolge tutto.

                  Continua a leggere
                  Advertisement

                  Ultime notizie

                  Lacitymag.it - Tutti i colori della cronaca | DIEMMECOM® Società Editoriale Srl P. IVA 01737800795 R.O.C. 4049 – Reg. Trib MI n.61 del 17.04.2024 | Direttore responsabile: Luca Arnaù