Televisione
“Amadeus non avrebbe dovuto lasciare la Rai”. Piero Chiambretti a tutto campo
L’intervista di Piero Chiambretti fornisce uno spaccato interessante delle dinamiche televisive attuali, evidenziando i rischi e le opportunità che le grandi scelte professionali comportano per i conduttori televisivi di alto livello come Amadeus e De Martino.

Ospite di Un Giorno da Pecora, il popolare programma radiofonico di Radio1, Piero Chiambretti ha avuto modo di parlare di vari argomenti legati alla televisione, tra cui il suo ritorno in Rai e le recenti mosse di due volti noti come Amadeus e Stefano De Martino.
Amadeus: “Non era la mossa giusta”
Uno dei temi caldi dell’intervista di Chiambretti ai microfoni di Geppi Cucciari e Giorgio Lauro è stato il passaggio di Amadeus dal colosso Rai alla rete Nove. Il conduttore, dopo anni di successi nella TV pubblica, ha scelto di affrontare una nuova sfida, ma i risultati, almeno per ora, non sono stati all’altezza delle aspettative. Lo stesso Amadeus ha scherzato sui bassi ascolti del suo nuovo programma dicendo: “Non sono un mago“. Piero Chiambretti, che da poco è rientrato in Rai, non ha esitato a esprimere il suo parere sulla scelta del collega: “Non credo abbia fatto bene a lasciare la Rai. In Rai aveva garantiti gli ascolti e tutto quello che un professionista del suo calibro può sperare“. Un’osservazione che, pur rispettando le scelte di Amadeus, mette in evidenza come il “salto nel buio” della nuova avventura sul Nove sia stato forse un rischio troppo grande.
Stefano De Martino: è lui la nuova stella di Rai1
Durante l’intervista, Chiambretti ha risposto anche a una domanda su Stefano De Martino, che con il programma Affari Tuoi sta ottenendo ascolti da record su Rai1. Chiambretti, però, ha rivelato di non seguire molto i quiz televisivi, dichiarando: “Non lo vedo perché guardo poco i quiz. Mi dicono che sia un portento, quindi se lo è lo dimostri“. Sebbene con una certa distanza nei confronti di questo tipo di format, il conduttore torinese ha comunque riconosciuto il talento del giovane collega, la cui carriera sta vivendo un momento d’oro.
La telefonata di Celentano
Un altro momento interessante dell’intervista è stato il racconto di una telefonata inaspettata da parte di Adriano Celentano, una leggenda della musica e della televisione italiana. Chiambretti ha rivelato che, dopo la messa in onda della prima puntata del suo nuovo programma Donne sull’orlo di una crisi di nervi, Celentano lo ha chiamato per esprimere il suo apprezzamento. “Ha parlato per quindici minuti di fila, tanto che pensavo fosse un imitatore. Poi ho controllato il numero ed era proprio lui!“. Un aneddoto che mostra quanto Chiambretti sia ancora in grado di catturare l’attenzione anche dei grandi nomi dello spettacolo.
E ora che farà? C’è un futuro in Rai per Piero Chiambretti?
Per quanto riguarda i progetti futuri, Piero Chiambretti ha confermato che sta lavorando a un nuovo programma su Rai3 dal titolo Finché la barca va, una trasmissione politica che affronterà anche temi complessi come l’immigrazione. Il conduttore ha spiegato che il programma sarà breve, circa venti minuti, e che dovrebbe debuttare tra febbraio e marzo 2025, segnando il suo ritorno a Roma, città dove aveva iniziato la sua carriera televisiva.
Amadeus e De Martino: due percorsi diversi
Nonostante le difficoltà sul Nove, Amadeus non ha perso l’entusiasmo e ha dichiarato di essere pronto a continuare il suo percorso in questa nuova avventura. Dopo il successo delle edizioni del Festival di Sanremo, Amadeus rimane una figura centrale della TV italiana, anche se la sua sfida fuori dalla Rai sembra aver bisogno di tempo per decollare.
Stefano De Martino, invece, continua a cavalcare l’onda del successo con Affari Tuoi e si sta confermando una delle nuove promesse della televisione italiana. Ex ballerino di Amici, De Martino ha saputo reinventarsi come conduttore e sta guadagnando sempre più spazio nel panorama televisivo nazionale.
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Televisione
Anastasia Kuzmina, ballerina cieca da un occhio: “Colpa di una lente rotta”
Una lente a contatto rotta, un graffio microscopico, un batterio nell’acqua. Bastano tre elementi per cambiare la vita di una persona. E quella persona, stavolta, è Anastasia Kuzmina, la ballerina diventata uno dei volti più amati di “Ballando con le stelle”, che oggi si trova a fare i conti con un’infezione oculare che l’ha resa parzialmente cieca.

Il racconto lo fa lei stessa, in modo diretto e senza filtri, con un video pubblicato nelle storie Instagram: benda sull’occhio destro, occhiali scuri, tono sereno ma non per questo meno spiazzante. “Per ora sono una ballerina pirata”, scherza, con quella grazia un po’ malinconica di chi ha appena visto la propria carriera fermarsi di colpo. Letteralmente.
Tutto è cominciato nei giorni scorsi, quando ha dovuto rinunciare al tour “Ballando on the road”. I fan, preoccupati, le hanno chiesto aggiornamenti. E lei ha risposto. Con calma, ma anche con una sincerità disarmante. “Sì, è colpa delle lenti a contatto. Una si è rotta nell’occhio e credo mi abbia graffiato. Poi mi sono toccata con le mani, e probabilmente ho portato dentro un batterio”.
Quel batterio ora vive nel suo occhio destro. E da quell’occhio, Anastasia, al momento non vede praticamente più nulla.
Lo dice senza piangersi addosso, ma non nasconde lo spavento. “È stato terribile perdere la vista da un’ora all’altra. Un colpo vero. Ma adesso so cosa ho. Prendo antibiotici, uso colliri, tengo la benda. E sono più tranquilla”.
Una tranquillità conquistata col tempo, dopo giorni di incertezza, e anche grazie all’affetto ricevuto dai suoi seguaci. “Vi ringrazio di cuore per tutti i messaggi che mi avete mandato. È una cosa lunga, molto rognosa, ma speriamo bene. L’importante è che non ci siano conseguenze definitive”.
Un colpo durissimo, soprattutto per chi lavora col corpo, con la coordinazione, con la precisione assoluta del movimento. E per chi, come lei, arrivava già da una stagione complicata: nell’ultima edizione di Ballando con le stelle si era infortunata a una caviglia durante le prove con Francesco Paolantoni. Un’altra battuta d’arresto in un periodo non proprio fortunato.
Ma chi conosce Anastasia sa anche quanto sia determinata. E ironica, pure nei momenti peggiori. “Mi avete chiesto se tornerò a ballare? Certo. Anche con una benda. Magari cambio genere: tango pirata”.
E in fondo, ci sarebbe da crederle davvero. Perché le ballerine vere non si fermano. Neanche quando il mondo le appare a metà.
Televisione
Erminio Sinni: dalla vittoria di The Voice Senior nel 2020 al dito medio del destino
Erminio Sinni, vincitore della prima edizione di The Voice Senior, si aspettava una rinascita musicale, ma la realtà si è rivelata ben diversa. Tra un trofeo beffardo e un’accusa a Riccardo Cocciante, la sua carriera sembra essere rimasta in una bolla temporale.

Quando Sinni vinse il talent, sembrava l’inizio di una nuova era per il cantautore. Un talent show di grande successo su Rai1, il calore del pubblico e la possibilità di rilanciare la carriera: tutto lasciava pensare a un futuro radioso. Eppure, il sogno si è trasformato presto in un’illusione. “Ho continuato a fare quello che facevo prima, né più, né meno”, ha dichiarato Sinni, confermando che il tanto sperato rilancio non è mai arrivato. Il trofeo della vittoria, simbolo del suo percorso, si è rivelato persino profetico: “Quando lo tirai fuori dalla valigia, mi accorsi che l’indice si era rotto. Era rimasto alzato solo il dito medio”. Un messaggio del destino o semplice sfortuna?
“Grazie per l’affetto, ma il successo è un’altra cosa”
Sinni non nega di aver ricevuto affetto e riconoscimento da parte del pubblico, ma sottolinea come la vittoria non abbia cambiato nulla a livello professionale. Nessun contratto discografico significativo, nessun boom di vendite. Solo tanta visibilità temporanea e una realtà immutata: quella di un artista indipendente che continua a lottare per emergere. Tuttavia, c’è anche una nota di orgoglio: “Un mese fa ho fatto il sold out al Teatro Olimpico di Roma, e questo è avvenuto grazie al mio sacrificio”. La sua determinazione è rimasta intatta, anche se il sistema musicale sembra averlo relegato in un angolo.
L’ombra di Cocciante: un rapporto mai risolto
Il nome di Riccardo Cocciante torna ciclicamente nella narrazione di Sinni. Nel 1993, il cantautore partecipò a Sanremo con L’amore vero, brano prodotto proprio da Cocciante. Ma invece di essere il trampolino di lancio per la sua carriera, quell’esperienza segnò l’inizio di una serie di ostacoli. “Il disco fu bloccato una settimana dopo la sua uscita, quando era primo in classifica. Non venne più ristampato e distribuito”, racconta Sinni, suggerendo che dietro a questa decisione ci fosse lo stesso Cocciante. E non solo: “Continua a mettermi i bastoni tra le ruote anche a distanza di trent’anni”. Un’accusa pesante, che lascia spazio a molte domande.
La realtà dei talent show fra luci, ombre e illusioni
La storia di Erminio Sinni è l’ennesima prova di come i talent show possano offrire visibilità immediata, ma non garantire un vero cambiamento di carriera. Il pubblico dimentica in fretta, le case discografiche puntano su volti più giovani e la macchina dello spettacolo continua a macinare nuovi protagonisti. Sinni, con il suo talento e la sua esperienza, meriterebbe più spazio, ma il mondo della musica sembra essersi voltato dall’altra parte. La sua è una storia di resistenza, di lotta contro il destino… e forse contro qualche vecchia conoscenza influente. Riuscirà a prendersi la sua rivincita?
Lo spettro del dimenticatoio
Nel frattempo lui continua a suonare, a scrivere e a esibirsi, consapevole che il successo vero si costruisce con il tempo. La sua esperienza deve fungere da monito per tutti gli artisti o aspiranti tali: vincere un talent show può essere un trampolino, ma senza una solida rete alle spalle, si rischia di cadere nel dimenticatoio. E a quel punto, non resta che ridere, anche se in modo amaro, davanti a un trofeo con il dito medio alzato.
Televisione
“Celebrity Chef”, pioggia di critiche al programma di Borghese: «Che delusione»
La nuova stagione di “Celebrity Chef” con Alessandro Borghese finisce nel mirino dei telespettatori: i giudici vengono accusati di essere freddi e saccenti, mentre alcuni concorrenti Vip – come Roberto Parodi – sono stati definiti arroganti e fuori luogo.

La nuova edizione di “Celebrity Chef”, il programma condotto da Alessandro Borghese, dove i Vip si sfidano ai fornelli, non sta riscuotendo il successo sperato. Anzi, dopo l’ultima puntata andata in onda, la trasmissione è finita al centro di una vera e propria bufera social. Decine e decine di commenti sono apparsi sotto i post ufficiali del programma e dello stesso chef Borghese, con un tono sempre più critico e deluso.
A far discutere non sono tanto i piatti, quanto i giudici. Il nuovo trio composto da Moreno Cedroni, Andrea Aprea e Maddalena Fossati – affiancato dalla storica Marisa Laurito – non sembra aver conquistato il cuore del pubblico. Chef pluristellati e un direttore editoriale di peso, sì, ma per molti utenti questi volti appaiono troppo distanti dallo spirito leggero e ironico del format. La parola chiave che ricorre tra i commenti è: “delusione”.
Uno degli utenti scrive: «Certo che la giudice non si può sentire, si lamenta degli gnocchi tagliati male dalla Parodi… ma la cucina casalinga non la conosce?». Altri rincarano la dose: «I giudici sono una delusione! Ammiro la Fossati come giornalista, ma come giudice è sempre troppo rigida e distaccata. Aprea è scorbutico e saccente. Ricordatevi che è un gioco, rilassatevi un po’!».
Il tono generale è quello di chi si sente tradito da un programma che aveva abituato a un intrattenimento più giocoso e caloroso, anche quando si trattava di dare voti e giudizi. Con l’arrivo dei nuovi giudici, pare che il programma abbia perso quella verve divertente che lo caratterizzava nelle scorse edizioni.
Ma non finisce qui. A finire nel mirino dei telespettatori è stato anche un concorrente in particolare: Roberto Parodi. Fratello di Cristina, è stato accusato di essere snob e privo di umiltà. Qualcuno ha scritto: «Giudici antipatici. Fratello della Parodi… inascoltabile». Un altro commento è ancora più diretto: «Roberto Parodi è veramente uno snob. Umiltà e semplicità non sa neanche cosa siano. Capisco che vieni da una buona famiglia e hai scritto dei libri, ma cucinare con scarpe di pelle di pitone da migliaia di euro per esibire il tuo status sociale… anche no. Fatti un bagno di umiltà!».
Il messaggio è chiaro: il pubblico di “Celebrity Chef” non vuole solo piatti gourmet e tecnicismi da manuale, ma desidera empatia, leggerezza e spontaneità. E, almeno per ora, sembra che questi ingredienti manchino del tutto nella nuova ricetta del programma.
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