Televisione
Da Calenda a Gasparri, da Pascale a Craxi: Perfidia si trasferisce a Roma e cuoce a fuoco vivo i protagonisti della politica
Perfidia cambia scenario ma non stile: negli studi romani di ViaCondotti21 nel cuore della Capitale, Antonella Grippo orchestra un confronto senza filtri, tra interviste incendiarie e abbinamenti musicali al veleno. Ognuno interpreta il proprio copione politico, ma a decretare vincitori e sconfitti, più che le parole, è sempre lo spettatore con il potere supremo del telecomando.
![](https://www.lacitymag.it/wp-content/uploads/2025/02/perfidiaroma.png)
Davvero un puntatone. Una di quelle serate che sembrano voler infrangere record su record, manco fosse un’impresa da Guinnes dei Primati. Perfidia torna e lo fa con lo stile che la contraddistingue, moltiplicando il tasso di malizia, polemica e sfrontatezza in una puntata speciale che non si accontenta di restare negli studi di LaC a Vibo, ma si trasferisce nella cornice più esclusiva che si possa immaginare: gli studi di via Condotti, a Roma.
Perfidia un format di punta del network fortemente voluto e sostenuto dall’editore e presidente del gruppo Domenico Maduli, che ne ha favorito la trasferta romana degli studi
Esatto, proprio lì, nel cuore pulsante del lusso, a due passi da piazza di Spagna, sede della testata LaCapitale, fiore all’occhiello del network Diemmecom. Perfidia è un format di punta del network fortemente voluto e sostenuto dall’editore e presidente del gruppo Domenico Maduli, che ne ha favorito la trasferta romana degli studi”
E quando la location è di livello, lo show non può che adeguarsi: quello che va in scena è un menù da chef stellato, servito con ferocia e maestria da un’Antonella Grippo in stato di grazia.
Sempre più padrona della sua creatura, l’anima di un salotto ad altissima gradazione politica che non conosce remore, censure o veline. Altro che Bruno Vespa e Giovanni Floris. Qui si gioca un altro campionato. Il campionato di Sua Santità El Diablo, il più irriverente e cattivo che c’è…
Non a caso, sulla famigerata sedia di Perfidia si alternano, uno dopo l’altro, ospiti che da soli basterebbero a riempire intere puntate di infotainment ad alto contenuto esplosivo. A sfilare sul ring del talk show più velenoso d’Italia ci sono Carlo Calenda, presidente di Azione, Maurizio Gasparri, capogruppo al Senato di Forza Italia, Luigi Bisignani, scrittore e giornalista con un curriculum che sembra uscito da un thriller di spionaggio di Le Carrè.
Francesco Silvestri, capogruppo alla Camera del Movimento 5 Stelle, Massimiliano Romeo, capogruppo al Senato della Lega, Paola De Micheli, deputata del Pd, Bobo Craxi, leader del Partito socialista italiano, e Francesca Pascale, attivista e un famosa compagna di Silvio Berlusconi. Una tavolata degna dell’ultima cena, con Grippo nelle vesti del Leonardo da Vinci della politica televisiva, intenta a servire portate infuocate ai suoi illustri commensali.
Il format è rodato: zero riguardi, domande affilate come rasoi, e un ingrediente segreto che è la firma stessa di Perfidia: l’abbinamento musicale. A ogni ospite la sua colonna sonora, una perfida frecciatina in forma di spartito che anticipa la carneficina dialettica.
Gasparri fa il suo ingresso sulle note di Vaffanculo di Marco Masini, e da lì in poi è un assolo senza freni: magistratura eversiva, toghe da contenere, un j’accuse a mitraglia che si dipana in un monologo da standing ovation per il pubblico più assetato di vendette politiche.
Bisignani, intellettuale dal passato intricato e dalle conoscenze infinite, regala una lezione di realpolitik con la sua analisi chirurgica sull’affaire Almasri, per poi lanciarsi in una profezia su Giorgia Meloni che sa di tifoseria da stadio: “Con lei avremo finalmente un presidente della Repubblica di destra”.
Anche Francesca Pascale è in serata di grazia: conosce il gioco e lo cavalca con la disinvoltura di una veterana, sfoderando una performance degna degli insegnamenti del maestro Silvio Berlusconi. Con la destrezza di Sofia Goggia, distribuisce carezze a destra e cazzotti alla stessa destra, in uno slalom schizofrenico che riesce a conciliare il più reazionario dei conservatorismi di destra con l’attivismo LGBT. Un numero di equilibrismo politico che rasenta il miracolo e che ne fa una delle possibili figure future di Forza Italia.
E se Bobo Craxi non perde occasione per difendere la grandezza politica di suo padre, ricordandone la fine ingloriosa sotto la scure di Mani Pulite, gli altri ospiti giocano secondo copione. Francesco Silvestri risponde da Cinque Stelle come un chierichetto a messa, Massimiliano Romeo intona le lodi della Lega e dei suoi condottieri, Paola De Micheli del PD sfodera tutto l’armamentario anti-Meloni, mentre Calenda, nel suo ormai consolidato ruolo di equilibrista centrista, si barcamena tra un colpo al cerchio della sinistra e uno alla botte di destra.
Ma è proprio questa la chiave del format. Un’arena in cui tutto e il contrario di tutto trovano spazio, senza regole, senza tutele, senza le ipocrisie dei talk show impomatati. Perfidia non fa prigionieri, mostra la politica per quello che è: uno scontro di slogan, un teatro di parte e di partito. Chi si siede in studio non ha filtri, e chi assiste da casa può tifare e parteggiare come in un vecchio spaghetti western, dove il gioco è chiaro fin dall’inizio e il pubblico può scegliere chi applaudire e chi fischiare.
In fondo, più che un’arena politica, Perfidia è il set perfetto di un film di Sergio Leone, con i suoi pistoleri pronti a sfoderare il colpo perfetto al momento giusto. Clint Eastwood, Bud Spencer, Terence Hill: tre icone, tre leggende del cinema, ma sempre con la stessa espressione, lo stesso personaggio, la stessa narrazione. Il burbero dal cuore d’oro, il gigante che mena sganassoni, l’astuto fuorilegge che con una battuta smonta tutti.
E così accade in Perfidia: i politici recitano il copione che li ha resi celebri, senza mai uscire dal ruolo. Gasparri è sempre Gasparri, Calenda non tradisce il suo centristico ondeggiare, Romeo è l’ortodossia leghista fatta persona, De Micheli si infiamma contro la destra e Silvestri si allinea al verbo grillino. Ognuno fa quello che ci si aspetta da lui, ognuno resta perfettamente calato nel proprio cliché, come se fosse inciso nel bronzo.
Non ci sono sorprese, non ci sono colpi di scena imprevedibili. Ma il meccanismo è godibile e funziona, proprio perché è chiaro e dichiarato: il Buono, il Brutto e il Cattivo non li decide Perfidia. Li sceglie chi guarda, in un’eterna sfida tra personaggi scolpiti nella pietra e spettatori che, consapevolmente o meno, finiscono per appassionarsi sempre di più allo stesso copione.
INSTAGRAM.COM/LACITYMAG
Televisione
Perfidia: lo show della politica senza filtri torna con una puntata esplosiva e fa tappa a Roma negli studi di ViaCondotti21
Carlo Calenda, Maurizio Gasparri, Francesco Paolo Sisto, Luigi Bisignani, Francesco Silvestri, Massimiliano Romeo, Paola De Micheli, Bobo Craxi e Francesca Pascale si preparano a infiammare gli studi di Via Condotti 21 per una serata senza censure. Appuntamento imperdibile su LaC Tv alle ore 21.
![](https://www.lacitymag.it/wp-content/uploads/2025/02/grippo3.png)
Preparate i popcorn e abbassate il volume del televisore, perché venerdì 7 febbraio Perfidia torna con una puntata che si preannuncia più esplosiva di un consiglio dei ministri in diretta. Antonella Grippo, la regina della conduzione senza peli sulla lingua, ha riunito un cast di prim’ordine per il talk più irriverente del piccolo schermo, in onda dagli studi romani di ViaCondotti21 su LaC Tv.
Sul ring di questa settimana, pezzi grossi della politica italiana pronti a tutto pur di far sentire la propria voce: Carlo Calenda, presidente di Azione; Maurizio Gasparri, capogruppo al Senato di Forza Italia; Francesco Paolo Sisto, viceministro della Giustizia; Luigi Bisignani, giornalista e scrittore senza filtri; Francesco Silvestri, capogruppo alla Camera del Movimento 5 Stelle; Massimiliano Romeo, capogruppo al Senato della Lega; Paola De Micheli, deputata del Pd; Bobo Craxi, rappresentante del Partito socialista italiano; e Francesca Pascale, attivista.
Dibattiti incandescenti e colpi di scena garantiti
Con un simile parterre, il rischio di una serata soporifera è pari a zero. Al contrario, le premesse indicano uno scontro tra visioni opposte, dichiarazioni che faranno discutere e qualche scambio di battute al vetriolo (di quelli che tanto piacciono ai social). Il tutto condito dal tocco inconfondibile di Antonella Grippo, maestra nel tirare fuori dai suoi ospiti il meglio e il peggio di loro stessi.
Non è solo un talk, è uno spettacolo. E, come sempre, Perfidia non farà sconti a nessuno. Dalle tensioni interne ai partiti agli scenari futuri della politica italiana, ogni argomento sarà trattato senza paura di pestare i piedi a qualcuno. Il format ormai consolidato è chiaro: niente retorica, niente giri di parole, solo domande dirette e risposte che fanno rumore.
Un appuntamento imperdibile per chi ama la politica (vera)
Chi ha nostalgia della politica fatta di scontri veri e senza diplomazia troverà pane per i suoi denti. Con ospiti così variegati, la puntata del 7 febbraio promette scintille: Calenda e Gasparri pronti a darsi battaglia sui temi caldi dell’economia e della giustizia, mentre Pascale potrebbe riservare qualche sorpresa con le sue dichiarazioni pungenti.
L’appuntamento è fissato per venerdì 7 febbraio alle ore 21 su LaC Tv, canale 11 del digitale terrestre. Per chi preferisce il web, sarà disponibile anche in streaming su LaC Play. Insomma, non ci sono scuse per perdersi Perfidia. La politica italiana non è mai stata così… perfida.
Televisione
Strane coincidenze su Rai1: prima lei e poi lui sbancano Affari Tuoi. La coppia di Lamezia Terme incassa 155mila euro in meno di un anno
Giovanni Francesco Molinaro ha vinto 40mila euro ad Affari Tuoi nove mesi dopo che la fidanzata Jessica Falvo ne aveva incassati 115mila nello stesso programma. Entrambi residenti a Lamezia Terme, hanno partecipato separatamente, ma la loro doppia vincita solleva dubbi sulla selezione dei concorrenti. Possibile che nessuno abbia notato la coincidenza? Il casting di Endemol Shine finisce nel mirino e il pubblico si divide tra chi parla di caso fortuito e chi sospetta un gioco non proprio limpido.
![](https://www.lacitymag.it/wp-content/uploads/2025/02/affari-tuoi.png)
In un’Italia dove trovare un posto a un concorso pubblico è più difficile che vincere alla lotteria, c’è una coppia di fortunati che è riuscita a fare jackpot. Non una, ma due volte. La scena si è ripetuta ieri sera su Rai1: Giovanni Francesco Molinaro, pacchista della Calabria, residente a Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, ha incassato la bellezza di 40mila euro durante la puntata di Affari tuoi condotta da Stefano De Martino. Nulla di strano, se non fosse che, solo nove mesi fa, la sua fidanzata Jessica Falvo, lametina come lui, con Amadeus alla guida del programma, ne aveva portati a casa ben 115mila. Un caso? Un segno del destino? Oppure un’inaspettata distrazione da parte della produzione?
Ad accorgersene è stato il bravissimo blogger Davide Maggio che ha segnalato il fatto sul suo blog facendo scoppiare un pandemonio. Le domande sorgono spontanee, perché se le richieste di partecipazione a Affari tuoi sono davvero così numerose – si parla di oltre centomila ogni anno – com’è possibile che siano finiti sotto i riflettori due fidanzati a così breve distanza l’uno dall’altro? Se il programma è così rigoroso nella selezione dei concorrenti, com’è che nessuno si è accorto di questa “fortuita” ripetizione? Difficile crederlo. E, nel caso fosse tutto un gigantesco errore, beh, non è certo una gran pubblicità per il team che si occupa del casting.
Ma torniamo alla cronaca della vincita. Jessica, il 27 aprile 2024, aveva giocato con il padre, arrivando a un soffio dai 300mila euro, per poi accettare l’offerta di 115mila. Il classico rimpianto da Affari tuoi: aveva il pacco giusto, ma la prudenza ha avuto la meglio. Poi, a sorpresa, riecco la coppia sotto i riflettori. Questa volta tocca a lui, Giovanni Francesco Molinaro, che sul palco di Rai1 ha preferito farsi chiamare semplicemente Gianfranco (giusto per rendere tutto un po’ più confuso). Anche lui accompagnato dal padre, anche lui uscito dal programma con un bel gruzzolo.
Ora, facciamo due conti: in meno di un anno, una coppia di Lamezia Terme ha vinto 155mila euro a Affari tuoi. Se si trattasse di un concorso nazionale, sarebbe già un caso interessante. Ma qui parliamo di un game show in cui la selezione dei concorrenti dovrebbe garantire varietà e trasparenza. Perché è ovvio che, se fosse possibile partecipare in coppia ma separatamente, chiunque potrebbe tentare il colpo doppio, magari coinvolgendo altri parenti stretti. Basta presentarsi con cognomi diversi, farsi chiamare con un soprannome, e il gioco è fatto.
Una coincidenza che fa storcere il naso. E che diventa ancora più sospetta se si considera che Jessica, poco più di un mese fa, è stata avvistata a Chissà chi è su Nove, il programma condotto sempre da Amadeus. Caso vuole che entrambi i format siano prodotti dalla stessa casa, Endemol Shine. Certo, nessuno vieta ai concorrenti di partecipare a più show, ma questa doppietta all’interno dello stesso programma in meno di un anno fa pensare che, più che un colpo di fortuna, sia un colpo di casting quantomeno discutibile.
Possibile che nessuno sapesse del legame tra Jessica e Giovanni Francesco? Difficile crederlo, perché sui social la loro relazione è tutt’altro che segreta. Lui, personal trainer, condivide spesso post e storie con la fidanzata, anche lei attiva nel mondo del fitness. Non solo: chi conosce Lamezia sa bene che è una città grande ma non certo dispersiva, e i due non sono esattamente sconosciuti.
E allora perché nessuno ha controllato? La cosa fa riflettere. Forse una leggerezza, forse una mossa consapevole per portare in trasmissione persone che sanno già come funziona il gioco. Certo, un episodio che mette in discussione la credibilità della selezione. Se bastasse presentarsi separati per aggirare la regola della singola partecipazione, che cosa impedirebbe ad altre coppie, genitori e figli, fratelli e sorelle di fare lo stesso? Magari con un pizzico di strategia, un bel cambio di look e un nome leggermente modificato.
Intanto, Jessica e Gianfranco—pardon, Giovanni Francesco—si godono i loro 155mila euro vinti in meno di un anno. Altro che Affari tuoi, qui gli affari sono di famiglia.
Televisione
Con la scusa del dentifricio, Barbareschi tentò di portarsi a letto la Venier
In un Sanremo di qualche anno fa, l’attore Luca Barbareschi cercò insistentemente di far cedere Mara Venier. Purtroppo per lui… l’esito fu negativo. Oggi i due lo ricordano divertiti in tv.
![](https://www.lacitymag.it/wp-content/uploads/2024/10/barbareschi-2.png)
Quando sul piccolo schermo c’è Luca Barbareschi bisogna stare sempre attenti… perchè non sai mai dove vuole andare a parare. E cosa sia in grado di dire. Anche a Domenica In, in qualità di ospite, si è reso protagonista di un siparietto a luci rosse. Scioccando la quiete sonnacchiosa del post pranzo in famiglia dell’italiano medio, spaparanzato sul divano.
Provandoci ripetutamente, anche se gli è andata sempre male…
L’attore e regista, ospite nel salotto di Mara Venier, si è lasciato andare a una rivelazione quantomeno inaspettata sulla padrona di casa. Ammettendola con nonchalance di averla desiderata molto in passato, specialmente dal punto di vista sessuale. Barbareschi, infatti, ha ammesso che in passato ha desiderato andare a letto con Mara Venier e ci ha anche provato ripetutamente con la conduttrice veneziana che, però, gli avrebbe dato il due di picche.
Bussando alla sua porta in hotel a Sanremo
Barbareschi si abbandona sull’onda dei ricordi: “A Sanremo ho bussato tutta la notte alla sua porta”. Il riferimento era chiaro: voleva portarsi a letto Mara Venier durante un festival sanremese. Non pago, lo ha specificato successivamente, dopo che gli ospiti in studio gli hanno chiesto, come mai continuasse a bussare alla porta di Mara quella notte. Chiarendo, semmai qualcuno avesse dei dubbi in merito: “Volevo trom*arla”. Ecco… l’ha detto! Imbarazzo generale in studio, grasse risate nelle case degli italiani. E lo share s’impenna… meno sicuramente il livello del buon gusto in tv.
La triste scenetta, degna di un avanspettacolo di serie B
Mara: “Io e Luca abbiamo un passato di dentifrici”
Barbareschi: “A Sanremo ho bussato tutta la notte, ma non mi apriva”
Selvaggia Lucarelli: “Perché volevi il suo dentifricio?”
Barbareschi: “Ma no, volevo trom*are!”
E io pago…
La volgarità di Barbareschi, che solitamente ci tiene a fare la figura dell’elegantone intellettuale, ha lasciato tutti di stucco, sia gli altri ospiti in studio che la stessa “zia” Mara. Che ha reagito con una fragorosa risata e anche una bella dose di imbarazzo. Qualcuno potrebbe giustamente osservare che pagare il canone per sentire queste sciocchezze è davvero un insulto.
-
Gossip11 mesi fa
Elisabetta Canalis, che Sex bomb! è suo il primo topless del 2024 (GALLERY SENZA CENSURA!)
-
Cronaca Nera7 mesi fa
Bossetti è innocente? Ecco tutti i lati deboli dell’accusa
-
Speciale Olimpiadi 20246 mesi fa
Fact checking su Imane Khelif, la pugile al centro delle polemiche. Davvero è trans?
-
Speciale Grande Fratello5 mesi fa
Shaila del Grande Fratello: balzi da “Gatta” nei programmi Mediaset
-
Sex and La City9 mesi fa
Dick Rating: che voto mi dai se te lo posto?
-
Moda e modi6 mesi fa
L’estate senza trucco di Belén Rodriguez
-
Gossip8 mesi fa
È crisi tra Stefano Rosso e Francesca Chillemi? Colpa di Can?
-
Speciale Grande Fratello5 mesi fa
Helena Prestes, chi è la concorrente vip del Grande Fratello? Età, carriera, vita privata e curiosità