Televisione
Giulia Michelini: “Un batterio sul set mi ha mandato in ospedale. Ho temuto per i miei polmoni”
Per interpretare una sommozzatrice in Afrodite, film diretto da Stefano Lorenzi e presentato al Bif&st 2025, Giulia Michelini ha dovuto superare i suoi limiti: un batterio contratto durante le immersioni l’ha costretta al ricovero per un’infezione ai polmoni, e le prime discese sott’acqua hanno scatenato veri e propri attacchi di panico. “Era una cosa che avevo sempre desiderato fare – ha raccontato – ma ho pensato: chi me lo fa fare, ormai?”. Il sostegno degli istruttori è stato decisivo.
C’è chi pensa che recitare sia solo trucco e copione. Ma per Giulia Michelini, storica interprete di Squadra Antimafia e Rosy Abate, prepararsi a un ruolo può voler dire mettere in gioco corpo e mente, affrontare paure profonde e, a volte, finire persino in ospedale. È quello che è accaduto durante la preparazione del film Afrodite, diretto da Stefano Lorenzi, in cui Giulia recita al fianco di Ambra Angiolini. Il film, girato tra Trapani e Favignana, racconta la storia di due sommozzatrici e ha richiesto alle attrici un addestramento fisico estremo, incluso il conseguimento del brevetto da sub.
“Quando Stefano mi ha proposto il film ero molto intrigata, ma anche spaventata dall’aspetto subacqueo – ha raccontato Michelini al settimanale Oggi –. Era una di quelle cose che avevo sempre voluto fare, però mi dicevo: chi me lo fa fare, ormai?”. Una sfida personale che si è trasformata in un vero incubo: durante le prime immersioni in un lago, Giulia ha contratto un batterio che le ha causato un’infezione ai polmoni.
“Ho cominciato ad avere problemi respiratori continui. Alla fine sono stata ricoverata in ospedale per diversi giorni. È stato molto complicato arrivare pronta all’inizio delle riprese”, ha ammesso l’attrice. Ma il fisico non è stato l’unico ostacolo: l’acqua, a lungo sognata come luogo di libertà, si è trasformata in trappola mentale. “All’inizio avevo tantissima paura. Ho avuto anche attacchi di panico. Ricordo una delle prime immersioni: mentre scendevamo, ho avuto un momento in cui volevo tornare su. L’istruttore mi ha fermata: ‘Calma, guardami’ mi ha detto. Mi ha aiutata a restare lì”.
Una storia di coraggio, certo, ma anche di grande professionalità. Perché diventare un’altra persona sullo schermo, a volte, significa immergersi davvero in profondità, dentro l’acqua e dentro sé stessi. Giulia Michelini l’ha fatto. Con paura. Ma anche con forza.