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Gli aberranti festini di Puff Daddy diventano una docuserie su Netflix (VIDEO)

Le scabrose vicende giudiziarie che hanno coinvolto nelle ultime settimane il rapper e produttore Puff Diddy diventeranno una docuserie distribuita da Netflix.

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    L’ annuncio ufficiale è stato dato da 50 Cent, personaggio iconico dell’hip hop americano. Curtis James Jackson III (questo il suo vero nome) reciterà nella serie, sarà anche il principale finanziatore e produttore del progetto, che si annuncia molto interessante. il rapper ha precisato che una parte dei proventi raccolti dalla serie saranno devoluti ad associazioni che difendono le vittime di abusi e violenze sessuali. “Atto dovuto” visto lo sdegno che la vicenda ha suscitato nell’opinione pubblica.

    Il prodotto tv

    La regia sarà affidata all’esperto Alexandria Stapleton, già vincitrice di un Emmy. La regista Stapleton insieme a 50 Cent hanno spiegato al magazine Variety che il progetto non prevede nessun intento scandalistico a sfruttamento di una brutta vicenda di cronaca: “È una storia complessa e copre decenni, non solo i titoli di giornale o i video che si sono visti finora. E noi siamo fermamente intenzionati a dar voce a chi voce non ha e a presentare punti di vista autentici e pieni di sfumature. Sean Combs è accusato di cose inquietanti, ma invitiamo tutti quanti a ricordare che la sua storia di non coincide con quella dell’hip hop e della sua cultura. Vogliamo far sì che le azioni di un individuo non mettano in ombra i più ampi valori culturali di un intero genere musicale”.

    I fatti in sintesi

    L’arresto di Sean John Love Combs meglio noto come Puff Daddy e P. Diddy, sta letteralmente mettendo a soqquadro lo showbiz musicale americano. Anche perchè, dal cinema alla musica passando anche per la politica, sono parecchi e celebrati i nomi che avrebbero frequentato la casa del rapper e producer 54enne, accusato di tratta di esseri umani, a capo di un’organizzazione criminale legata allo sfruttamento sessuale. Si sospetta che molti personaggi noti sapevano e non hanno denunciato ma anche che qualcuno fosse presente durante i famigerati festini in cui si consumavano le violenze.

    Festini in stile Terrazza Sentimento, anzi… molto peggio

    Le feste a casa del rapper sembra fossero organizzate in due parti: il White Party, festa con il dress code rigorosissimo (ci si doveva presentare esclusivamente in look total white), alcol e musica. Con un ruolo predominante dei cosiddetti freak off, veri e propri show di performance sessuali estreme in cui donne e uomini subivano i più vari abusi, drogati e costretti a idratarsi tramite flebo per portare avanti quelle terrificanti maratone sessuali. Tra le prove raccolte dagli inquirenti diversi video girati durante queste aberranti situazioni e un migliaio di bottiglie di olio Johnson Baby e altri lubrificanti trovati presso l’abitazione di Combs.

    La testimonianza di un partecipante

    Non necessariamente tutti i partecipanti ai White Party sarebbero stati coinvolti anche nei freak off. Tom Swoope, produttore di eventi, ha raccontato la sua personale esperienza sul suo canale Youtube: alle feste organizzate da Diddy erano presenti diversi livelli di accesso. Si poteva essere invitati ai White Party senza poi avere il pass per i freak off, riservati probabilmente a una cerchia più ristretta.

    Alcuni invitati celebri

    Nomi arcinoti della scena musicale e, più in generale, dello spettacolo a stelle e strisce: si va dalla coppia composta da Jay-Z e Beyoncé, il produttore Usher, attori del calibro di Leonardo DiCaprio (che frequentò le feste in giovane età) e Ashton Kutcher. E ancora la star dei social e della tv Khloe e Kim Kardashian, nonchè l’ereditiera più famosa del mondo, Paris Hilton. Senza dimenticare Jennifer Lopez, legata a Diddy da una relazione sentimentale tra il 1999 e il 2001. E poi c’è Justin Bieber, del quale si sta parlando parecchio in questi ultimi giorni, anche se la sua posizione è particolarmente delicata e complessa.

    Il neopapà Bieber appare molto preoccupato per la sua reputazione

    Bieber ha conosciuto Diddy a 15 anni, tramite Usher. Diddy lo aveva preso subito in simpatia e aveva iniziato a fargli regali e invitarlo alle sue feste. Alla luce delle ultime rivelazioni, alcune sue dichiarazioni ora suonano particolarmente inquietanti, come quella contenuta in un video caricato su Youtube in cui Diddy – accanto a Bieber – dice: “Ciò che faremo non potrà essere divulgato ma è il sogno di ogni 15enne”. E se Bieber, più che complice, fosse una delle vittime degli abusi? Se lo chiedono in molti.

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