Televisione
Una Reazione a catena che perde i colpi: preoccupati i vertici Rai
Pino Insegno con Reazione a catena perde i colpi, al punto da far preoccupare i vertici Rai che, nelle prossime settimane, potrebbero prendere qualche decisione risolutrice circa il game show preserale di Rai1.
Ascolti in calo per il programma preserale Reazione a Catena, attualmente presentato da Pino Insegno. Un ritorno in Rai, quello dell’attore e doppiatore, che da subito aveva creato polemiche per la sua amicizia con il Premier Meloni. Un rientro che, almeno per il momento, non è stato baciato dalla fortuna.
Con Liorni andava meglio
Rispetto allaprecedente edizione condotta da Marco Liorni, quella di Insegno ha lasciato sul campo circa 3-4 punti percentuali di share. La nuova edizione del game show estivo di casa Rai sta registrando un forte calo sul fronte auditel rispetto ad un anno fa. E la cosa non piace per nulla ai vertivi di viale Mazzini.
Non è colpa dello sport
Un calo non legato solo all’accoppiata sportiva Europei di calcio + Olimpiadi, visto che si è verificato anche quando questi eventi non erano ancora in onda. Una preoccupazione che avrebbe portato tensione anche nella redazione del Tg1 in vista del prossimo autunno, visto che il programma fa da apripista ogni sera al telegiornale.
Insegno difende la sua professionalità
Al momento non si hanno notizie precise in merito… anche se questa “crisi” potrebbe essere valutata nelle prossime settimane dai vertici dell’azienda di Stato. E Insegno che dice? Si difende, replicando su come abbia sempre portato a casa dei risultati importanti nei programmi che lo vedevano coinvolto.
Contento lui…
In realtà non è proprio come sostiene il conduttore. Dieci mesi fa il flop de Il Mercante in fiera aveva già scosso gli uffici dell’emittente, dimostrando come certe scelte di carattere “politico” non necessariamente vadano a braccetto con quelle editoriali. E Insegno ne è la dimostrazione, dato che il suo ritorno in Rai è avvenuto non appena Giorgia Meloni si è insediata al Governo, da sempre molto amico. Anche se lui ha sempre negato di essere un “raccomandato di lusso, avendo ottenuto il posto al servizio pubblico solo per meriti professionali.