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Televisione

La giovane Fallaci: sogni, sfide e amori nella nuova serie tv di Paramount e Rai

La serie racconta l’intensa vita privata e professionale della giovane giornalista de “L’Europeo” alle prese con i suoi primi successi, l’amore tormentato con Alfredo Pieroni e una New York che cambia.

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    È tempo di fare spazio a una nuova icona della tv: arriva Miss Fallaci, la serie che ci riporta agli anni ’50, svelando la vita della giovane Oriana Fallaci, prima che diventasse l’illustre penna conosciuta in tutto il mondo. La fiction, targata Paramount Television e Minerva Pictures, racconta gli anni più formativi e turbolenti della giornalista, interpretata da una determinata e carismatica Miriam Leone.

    La serie, presentata in anteprima al Festival del Cinema di Roma e in arrivo su Rai 1 nei prossimi mesi, segue la Fallaci nei suoi primi passi nel mondo del giornalismo. Siamo alla fine degli anni Cinquanta, quando Oriana, cronista per L’Europeo, fa il grande salto oltre oceano alla ricerca di un’intervista con Marilyn Monroe. Da Firenze a New York, tra Roma e la Grande Mela, una giovane e caparbia Oriana lotta per affermarsi in un mondo che ancora guarda con sospetto le donne in carriera.

    “Voleva la verità e detestava l’ipocrisia”, racconta Miriam Leone, che non solo interpreta la protagonista, ma ha anche contribuito alla sceneggiatura, portando alla luce una versione inedita della giornalista. “La mia Oriana è la meno conosciuta: una ragazza che voleva farsi spazio in una professione dominata dagli uomini”, spiega l’attrice, rivelando un parallelismo quasi poetico con la sua stessa esperienza. E l’intensità del ruolo non si ferma qui: Leone confessa infatti di aver scoperto di essere incinta proprio mentre stava girando le scene più forti, legate alla dolorosa esperienza dell’aborto spontaneo vissuto dalla Fallaci. “Una prova emotiva intensa,” confida, che le ha permesso di avvicinarsi al personaggio in modo unico.

    Ma Miss Fallaci non si limita solo alla carriera: esplora anche gli angoli più intimi e controversi della vita di Oriana. Tra questi, la relazione tumultuosa con Alfredo Pieroni – qui interpretato da Maurizio Lastrico – che la trascina in un labirinto di emozioni contrastanti e difficili da gestire. Non manca neppure la famosa vicenda di una Fallaci sull’orlo dell’auto-distruzione, in una Londra grigia e lontana, vittima del mix letale di alcol e tranquillanti in una stanza d’hotel. Da lì, il rientro a Firenze, dove la giovane Oriana inizia a riflettere su se stessa e su un futuro che si preannuncia tanto brillante quanto tormentato.

    La serie tv mette in luce anche le radici forti e ribelli della giovane Oriana: già a 14 anni era staffetta partigiana, un’esperienza che ha lasciato un’impronta indelebile nel suo spirito combattivo. E infatti, per raccontare questo viaggio “di formazione”, il direttore creativo Luca Ribuoli rivela: “La Paramount cercava una storia europea che parlasse anche dell’America. E chi meglio di Oriana? Una sorta di Ulisse al femminile, con un’anima profondamente moderna.”

    Nel cast spiccano inoltre Giordano De Plano e Rosanna Gentili, nei panni dei genitori della Fallaci, e la giovane esordiente Vittoria Mangani che interpreta la giornalista da ragazzina. Otto episodi per conoscere la vita della Fallaci più intima, tra amori tormentati, momenti di crisi e ambizioni feroci. La data esatta è ancora riservata, ma una cosa è certa: Miss Fallaci è pronta a restituire al pubblico la storia della giornalista come non l’abbiamo mai vista.

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      Amadeus: “Con me Morgan ha chiuso!”. E ne ha pure per Fedez…

      L’ex conduttore di Sanremo, ora sul canale Nove (non senza problemi), polemizza con due artisti di spicco della canzone italiana.

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        Anche se non è più direttamente responsabile della kermesse sulla Riviena dei Fiori, Amadeus torna a parlare del suo Sanremo e rivelando cosa pensa dei Ferragnez. Ex volto di punta della Rai, ha rilasciato un’intervista al popolare settimanale Chi nella quale ha parlato sia di aspetti personali che professionali. Tra il suo passato alla guida artistica di Sanremo, il nuovo progetto televisivo sul Nove e il suo libro in vendita, il conduttore ha parlato apertamente di alcune delle figure più discusse della sua carriera recente: Fedez, Chiara Ferragni e Morgan.

        “Fra moglie e marito”… come dice il vecchio adagio

        Ripercorrendo i momenti clou del suo penultimo Sanremo, Amadeus ha finalmente dato la sua opinione sull’atteggiamento di Fedez e Chiara Ferragni. Sottolineando come Chiara avesse declinato in prima battuta l’invito a partecipare al Festival per supportare il marito, dimostrando con questa scelta una grande maturità. Quando due anni dopo è stata lei a salire sul palco come co-conduttrice, Amadeus ha raccontato di aver consigliato a Fedez di comportarsi nel medesimo modo, in modo da evitare le polemiche che hanno segnato la loro esperienza all’Ariston. “Fra moglie e marito non mettere il dito” la chiosa del conduttore.

        Quanto gli brucia ancora il Bugo-gate…

        Non solo dei due ex di lusso del vippismo di casa nostra ha parlato “Ama”. Infatti non sono mancati accenni al burrascoso rapporto con Morgan, figura artistica talentuosa ma controversa. Amadeus ha spiegato che i dissapori sono iniziati quando Morgan non è stato selezionato per una seconda partecipazione al Festival. “Non puoi essere amico se chiedi qualcosa e diventare nemico se non la ottieni” la sua disamina, ribadendo il suo rammarico per il comportamento del cantante.

        La sua storia in un libro

        Attualmente la sua carriera sta vivendo un momento molto particolare, segnata dalle difficoltà iniziali con i nuovi progetti sul canale Nove. Nonostante tutto lui Amadeus guarda avanti con ottimismo , anche perchè… cos’altro potrebbe fare?!? Nel frattempo tutto è pronto per il lancio del suo libro, Ama. La mia storia, i miei Sanremo, come il palcoscenico mi ha cambiato la vita. Un lavoro il cui contenuto appare chiarissimo fin dal titolo: si tratta del racconta della sua carriera, ripercorrendo tutte le scelte che hanno contribuito a renderlo uno dei conduttori più amati in Italia.

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          Televisione

          Il mortorio della tv afgana: il ministero talebano banna tutte le immagini di esseri viventi

          Niente più volti o esseri viventi sui media afghani, accusati di violare la legge islamica secondo il Ministero per la Propagazione della virtù e la prevenzione del vizio. L’Afghanistan scivola ancora più in basso nella repressione della libertà di espressione.

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            Il ministero della morale talebano annuncia la legge che vieta ai media di pubblicare immagini di tutti gli esseri viventi, perché contrarie alla legge islamica – Il mese scorso i talebani hanno chiuso la TV di stato, colpevole di aver diffuso delle immagini di persone e di animali…

            L’Afghanistan dei talebani sembra voler rispolverare il Medioevo e farlo suo. L’ultima trovata del Ministero per la Propagazione della Virtù e la Prevenzione del Vizio è un ordine bello e buono: nessun media, sia esso una testata giornalistica, una tv o una radio, potrà pubblicare immagini di esseri viventi. Non importa se siano umani, animali o, chissà, forse persino piante troppo animate: l’importante è non mostrarli, punto.

            Lo ha annunciato – e con grande convinzione – Saiful Islam Khyber, il portavoce di un dicastero che sembra uscito direttamente da un incubo distopico: “La legge si applica a tutto l’Afghanistan… e sarà applicata gradualmente”. Gradualmente, però: non sia mai che tutto il popolo afghano, già stremato da due anni di oppressione talebana, venga traumatizzato troppo in fretta dalla scomparsa di volti e animali dai media.

            Immagini proibite, ma perché?
            La spiegazione fornita è, ovviamente, che queste immagini sarebbero “contrarie alla legge islamica”. Quale passaggio del Corano vieti specificamente di guardare un animale su uno schermo resta ancora da chiarire, ma poco importa. Con i talebani le spiegazioni non sono poi così rilevanti: quello che conta è l’obbedienza, cieca e assoluta.

            Il mese scorso, i talebani avevano già fatto parlare di sé per aver spento il segnale della TV di stato afgana. La colpa? Aver trasmesso immagini di esseri viventi. Eh sì, anche le TV non sono immuni dalla censura, e, se non si adeguano, rischiano la chiusura. Ma che ci aspettiamo da chi già dal 2021 ha cancellato i volti delle presentatrici dagli schermi, obbligando le poche donne rimaste a parlare solo a patto che fossero velate fino agli occhi?

            Il tramonto dei media in Afghanistan
            Questa nuova legge rischia di segnare un altro passo verso il baratro per il mondo dell’informazione in Afghanistan. La paura è che, privati anche solo dell’immagine di un volto, i media locali diventino solo l’eco di una propaganda talebana sempre più opprimente. Un vero “mortorio”, se mai ce n’è stato uno, e questa volta nel senso più letterale del termine: niente volti, niente vita.

            Del resto, i talebani non sono nuovi a queste uscite. L’Afghanistan sotto il loro regime sembra destinato a tornare a essere un Paese senza immagini, senza voci libere, e – ormai è chiaro – senza neanche più esseri viventi sugli schermi.

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              Televisione

              Tutti pazzi per Alberto Angela! Fra i tanti anche il collega Alberto Matano

              Del figlio dell’indimenticabile Piero, il conduttore de La vita in diretta apprezza competenza ed educazione. Con il raro dono di riuscire ad unire davanti alla tv generazioni diverse.

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                Alberto Matano è un giornalista e conduttore molto apprezzato. Anche se in Viale Mazzini non è l’unico Alberto ad essere stimato per le sue qualità. Il padrone di casa de La vita in diretta si spartisce onori e gloria con il figlio di Piero Angela, entrambi due colonne della Rai negli ultimi anni.

                Lui riesce ad unire più generazioni

                Matano, attraverso una intervista rilasciata allo storico settimanale TV Sorrisi e Canzoni, non ha certo fatto mistero della sua speciale stima nei confronti di Alberto Angela: “Mi piacciono la sua competenza ed estrema educazione, ogni anno viene da noi a lanciare le prime serate” ha confidato. Ammirando di lui la capacità naturale di unire davanti alla tv generazioni diverse, complice un linguaggio dal forte potere divulgativo ma che non riuslta mai noioso e formale.

                Matano presenza affettuosa per molti telespettatori

                Intanto Matano continua a tenere compagnia a milioni di telespettatori ogni pomeriggio con La vita in diretta, capace sempre di mietere ascolti di primo livello. Tantissimi italiani, infatti, seguono con passione il format pomeridiano del primo canale: “Una signora mi ha confidato che le ho fatto compagnia in un momento in cui non usciva più di casa, un’altra ha detto che guardare la mia camminata iniziale le porta fortuna” ha raccontato.

                Raccontando il nostro Paese dal vivo

                Nella fascia pomeridiana a lui affidata, ogni giorno Matano racconta una fetta di Italia, in tempo reale con la sua squadra di inviati sparsi sul territorio: “Il lavoro che ho fatto prima è il mio salvagente, al telegiornale ho imparato ad avere il distacco necessario, ma se c’è un servizio con una madre disperata che ha perso il figlio sono totalmente me stesso”.

                All’inizio fu motivo di crisi

                Matano ricorda: “Andai in crisi quando mi proposero la conduzione”. Per anni nel ruolo di mezzobusto del TG1, ricorda così il passaggio ad un’esperienza differente come La vita in diretta: “Andai in crisi quando me lo proposero, ero il giornalista del TG delle 20! Al telegiornale hai una visione parziale del tuo potenziale”. In seguito il conduttore e giornalista calabrese, – nativo di catanzaro – accettò, trovando la dimensione più giusta per trasformare il suo nuovo incarico in una dimensione di grande successo.

                Il suo esordio come romanziere

                Segnaliamo l’uscita del suo primo romanzo in libreria, che ha deciso di tuffarsi anche nell’avventura di scrittore. La sua fatica letteraria si intitola Vitamia. Il libro sarà disponibile dal 26 novembre, una storia che si svolge tra la Roma dei primi anni Novanta e le bellezze naturali e architettoniche della Magna Grecia. Nel libro si racconta di un amore unico e travolgente, come sanno esserlo soltanto i primi amori. In questo suo esordio letterario, Alberto Matano racconta una storia d’amore al tempo stesso semplice ed epica, coinvolgente e profonda, una celebrazione del vero amore che sfugge ad ogni etichetta e definizione.

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