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Televisione

La iena Gentili in predicato per la conduzione all’Isola, anche se la Panicucci spera

Veronica Gentili risulta essere in pole position per la conduzione del reality show, che non verrà più presentato da Vladimir Luxuria, visti gli ascolti deludenti della scorsa edizione. Ma dietro di lei c’è una possibile rivale di rango: Federica Panicucci.

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    Mediaset e i reality, un rapporto che non ha mai pause: nononstante il Grande Fratello è ancora in pieno svolgimento, a Cologno Monzese si lavora alacremente sulla nuova edizione di un programma storico, L’Isola dei Famosi. A quanto pare il reality show adventure di Canale 5 non verrà più condotto da Vladimir Luxuria, considerando gli ascolti dello scorso anno che hanno deluso non poco.

    Chi ci sarà al timone del programma?

    Al momento non è dato saperlo, ma come ha confermato Alberto Dandolo sull’ultimo numero del settimanale Oggi, parrebbe essere Veronica Gentili la conduttrice de Le Iene la favorita: “La conduttrice de Le Iene è in pole position per condurre la prossima edizione de L’Isola dei Famosi…”.

    Pier Silvio ha in mente qualcosa per lei a breve

    Nonostante questo rumor sia stato lanciato giorni fa da TvBlog.it, la Gentili per ora non si è pronunciata in nessun modo. Che si tratti di un silenzio scaramantico?!? Tra l’altro non è un mistero che lei è molto stimata da Pier Silvio Berlusconi, che per lei avrebbe progetti per l’immediato futuro.

    Federica ci crede

    La Gentili sembra però avere una rivale agguerrita che ambisce alla conduzione della prossima edizione dell’Isola dei Famosi. Si tratta di Federica Panicucci che, da tempo, avrebbe messo gli occhi sul programma: “Ancora spera la collega Federica Panicucci, alla quale piacerebbe molto condurre il longevo reality show di Mediaset…”. Interessante capire chi tra le due donne avrà la meglio.

    I rumor sulla prossima edizione

    Se la Gentili e la Panicucci appaiono in corsa per la posizione vacante… ormai le quotazioni di Diletta Leotta pare siano crollate. Questo dopo l’infelice esperienza alla guida della recente edizione de La Talpa, tutt’altro che un successo, come sperava la dirigenza Mediaset. Nel farttempo spunta anche la candidatura ufficiosa di Ilary Blasi sul reality targato Banijay. Ora non resta che aspettare il momento nel quale il nodo verrà sciolto, presumibilmente a breve.

    Chi vedremo in gara?

    Cominciano a circolare pure i primi nomi dei possibili concorrenti vip. Come riportato dal solitamente “beninformato” Gabriele Parpiglia, pare che in lizza ci sia la sportiva ed ex campionessa mondiale Camila Giorgi. Si tratta di un nome sul quale gli autori avrebbero riposto molte aspettative: “A L’Isola dei Famosi puntano sul suo nome… le parti si stanno parlando in questo momento…”. Un altro nome è quello del calciatore e marito di Diletta Leotta, Loris Karius, della showgirl Maddalena, di Angelo Madonia e di Sylvie Lubamba. Chi verrà confermato nel cast e chi rimarrà solo un’ipotesi sfumata? Stiamo a vedere…

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      Televisione

      The Couple verso la chiusura anticipata: il flop che Mediaset non poteva (e non doveva) ignorare

      Partito tra grandi speranze e sorrisi di circostanza, The Couple si sta rivelando uno dei peggiori tonfi televisivi della stagione. Tra cast debole, format stanco e una programmazione suicida, Mediaset corre ai ripari: la chiusura anticipata sembra ormai inevitabile.

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        Quando venne annunciato The Couple, molti a Cologno Monzese speravano in un rilancio della prima serata Mediaset, stanca e provata da mesi di reality monocorde. Oggi, a poche settimane dal debutto, quei sorrisi ottimisti si sono spenti sotto il peso impietoso dei dati Auditel: il programma di Ilary Blasi non solo non ha sfondato, ma rischia di diventare uno dei più clamorosi fallimenti dell’anno. Secondo indiscrezioni attendibili, confermate anche dal noto insider Hit, la chiusura anticipata è ormai praticamente una certezza. Le otto puntate previste potrebbero ridursi drasticamente, salvando il salvabile di fronte a uno share sempre più imbarazzante.

        Il segnale più chiaro è arrivato nei giorni scorsi: la puntata saltata per rispetto alla morte di Papa Francesco non verrà recuperata. Un “buco” che Mediaset sembra più che disposta a lasciare così, pur di non infierire ulteriormente su una situazione già compromessa. Le voci di corridoio parlano di una chiusura definitiva fissata intorno al 5 maggio, ma la sensazione è che in azienda qualcuno avrebbe preferito tirare giù il sipario anche prima.

        Ma come si è potuti arrivare a questo disastro annunciato? La risposta, a ben vedere, era sotto gli occhi di tutti. Lanciare un reality basato sulle dinamiche di coppia subito dopo sei mesi estenuanti di Grande Fratello – altro flop a lungo trascinato solo per inerzia – si è rivelato un errore da principianti. Il pubblico, semplicemente, è saturo. E la proposta di The Couple, a metà strada tra un clone mal riuscito e un esercizio di déjà-vu, non ha offerto nulla di realmente nuovo o appassionante.

        Il cast, scelto con criteri misteriosi, non ha certo aiutato. Personalità poco carismatiche, dinamiche forzate e prove che più banali non si può: un cocktail letale che ha trasformato il programma in un sonnifero televisivo. E non basta la simpatia naturale di Ilary Blasi a salvare la baracca, soprattutto quando gli opinionisti in studio sembrano incapaci di dare ritmo o leggerezza alla narrazione.

        A tutto questo si aggiunge la sensazione, fortissima, che Mediaset stia navigando a vista. Dopo il rapido naufragio de La Talpa, di cui molti nemmeno ricordano l’esistenza, e con L’Isola dei Famosi che si appresta a un’altra edizione all’insegna del “tiriamo a campare”, The Couple rappresentava un test importantissimo per il futuro della rete. E il verdetto, spietato, è che il pubblico ha perso fiducia.

        I numeri parlano chiaro: dal 18,55% di share della prima puntata, si è scesi rapidamente sotto il 13%, un abisso per una prima serata. E soprattutto, non si intravede alcuna possibilità di recupero. Anzi: ogni puntata sembra allontanare ancora di più spettatori stanchi di dinamiche trite e di volti senza mordente.

        Mediaset è preoccupata, e non solo per la perdita economica: il vero danno è quello d’immagine. Continuare a insistere su format logori dà un’impressione di disconnessione totale con il mercato e il pubblico, già irritato da anni di reality-fuffa sempre uguali a sé stessi.

        La verità, amara ma innegabile, è che The Couple non doveva nemmeno essere messo in palinsesto. Non in questo modo, non in questo momento. E ora, tra malumori interni e un pubblico sempre più disilluso, si cerca di minimizzare l’inevitabile: una chiusura silenziosa, senza troppi clamori, come si fa con i progetti di cui ci si vergogna un po’.

        Per Ilary Blasi, da poco tornata sotto i riflettori dopo mesi turbolenti anche sul piano personale, questa doveva essere la grande occasione di rilancio. Invece rischia di trasformarsi in una nuova battuta d’arresto. Non certo per colpa sua, sia chiaro: il problema sta a monte, in un progetto nato male e cresciuto peggio.

        A questo punto, resta solo da capire quanto in fretta Mediaset deciderà di chiudere il sipario su The Couple e su questa stagione di errori a ripetizione. Ma una cosa è certa: quando si costruisce un castello di sabbia sulla stanchezza del pubblico, prima o poi l’onda arriva. E travolge tutto.

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          Televisione

          Selvaggia Lucarelli, dal giudizio alla scena: debutta come attrice su Netflix

          La giudice di Ballando con le Stelle sarà protagonista nella serie Maschi Veri, in uscita a fine maggio sulla piattaforma streaming. Accanto a nomi come Maurizio Lastrico e Francesco Montanari, interpreterà una conduttrice tv in uno show tutto da scoprire.

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            Un momento d’oro, su tutti i fronti, per Selvaggia Lucarelli. Dopo aver annunciato le imminenti nozze con il compagno Lorenzo Biagiarelli, la celebre giornalista e giudice di Ballando con le Stelle aggiunge ora un’altra freccia al suo arco: il debutto come attrice in una serie televisiva. A fine maggio, infatti, la vedremo su Netflix in Maschi Veri, una nuova produzione che promette di far discutere.

            La serie, composta da otto episodi, è l’adattamento italiano di un format spagnolo di enorme successo, firmato da Alberto e Laura Caballero, Daniel Deorador e Araceli Álvarez de Sotomayor. Maschi Veri affronta, con una miscela di ironia, provocazione e momenti più intensi, il tema della crisi del “maschio alfa” nel mondo contemporaneo: tra modelli che crollano, nuove sensibilità da comprendere e una società che cambia più veloce dei vecchi cliché.

            Il cast è di quelli che fanno ben sperare: da Maurizio Lastrico a Francesco Montanari, passando per Pietro Sermonti e un gruppo di attrici brillanti come Sarah Felberbaum, Laura Adriani e Nicole Grimaudo. In questo quadro si inserisce anche Selvaggia Lucarelli, che ha già dato un piccolo assaggio del suo personaggio pubblicando sui social il trailer della serie, accompagnato dall’ironico commento “anche Attrice”.

            Nella serie, la Lucarelli vestirà i panni della conduttrice di un programma televisivo dal titolo più che evocativo, Battaglia Selvaggia, promettendo di portare sullo schermo la sua cifra stilistica: verve, sarcasmo e una buona dose di graffio. Un ruolo che sembra cucito su misura per lei, capace di far sorridere e riflettere allo stesso tempo.

            Non resta che attendere l’uscita ufficiale per scoprire come se la caverà in questa nuova veste. Ma una cosa è certa: conoscendo Selvaggia, anche stavolta non passerà inosservata. E il suo esordio nel mondo della recitazione è destinato a far parlare, proprio come tutto quello che tocca.

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              Televisione

              40 anni di Quelli della Notte: la meglio gioventù della televisione che fu

              Renzo Arbore racconta la genesi dello show che cambiò per sempre la TV italiana, debuttando il 29 aprile 1985. Un programma irripetibile, fatto di voci sovrapposte, nonsense, provocazioni e cultura pop. Capace di diventare cult in appena 32 puntate.

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                «L’idea di questo esperimento mi venne pensando al caos delle riunioni di condominio, ma anche alle conversazioni scombiccherate di noi nottambuli», confessa Arbore. Nessuna sceneggiatura, solo intuizione, ritmo e improvvisazione. Una jam session della parola, come le jam session del jazz, dove tutto è lecito e ogni voce trova il suo spazio. Un salotto volutamente disordinato, che ironizzava sulla forma e sul contenuto.

                Personaggi iconici: da Ferrini a Catalano, da Marchini a D’Agostino

                La forza dello show stava nei suoi protagonisti, caricature geniali nate da esperienze reali. Maurizio Ferrini era il “comunista romagnolo” che s’inventò il muro di Ancona, una satira ante litteram sulla divisione Nord-Sud. Simona Marchini, con i suoi gossip telefonici, fu la prima a portare il pettegolezzo in TV. Roberto D’Agostino, invece, introdusse il pubblico all’edonismo reaganiano e alle letture di Milan Kundera, anticipando il trionfo della tuttologia.

                Poi c’era Nino Frassica, alias frate Antonino da Scasazza, con la sua comicità surreale e “swingata”. Massimo Catalano, filosofo dell’ovvio, incarnava il trionfo dell’aforisma banale. Riccardo Pazzaglia, invece, recitava il ruolo dell’intellettuale sconfitto, in un perenne confronto con la banalità dilagante. Marisa Laurito cercava Scrapizza, l’amore assente: una moderna Penelope della commedia televisiva.

                Andy Luotto e la censura Andreottiana

                Tra le storie più emblematiche, quella di Andy Luotto, l’arabo ispirato da un viaggio in Giordania. La sua interpretazione, amata da molti ma criticata da alcuni ambienti arabi, portò persino a un intervento diplomatico. «Un vicedirettore Rai mi telefonò e disse che era stato chiamato da Andreotti a nome del re di Giordania». E così il personaggio fu cancellato.

                L’eredità di Quelli della Notte e la TV di oggi

                Arbore osserva la TV contemporanea con un certo disincanto. «Guardo la televisione improvvisata nella sua versione seria: i talk politici, dove ognuno dice la sua». Ma la magia di Quelli della Notte resta unica, irripetibile: un laboratorio creativo che ha trasformato il linguaggio televisivo, anticipando i meme, le dirette social, l’ibridazione dei generi.

                Dopo 4 decenni è ancora un cult

                Quelli della Notte non è stato solo un programma: è stato uno specchio deformante del Paese, un circo della parola che ha saputo raccontare l’Italia con ironia e lucidità. Quarant’anni dopo, la sua lezione di libertà espressiva e improvvisazione rimane intatta. Una rivoluzione notturna che ha lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva.

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