Televisione
Monica Guerritore e le scene di sesso a 60 anni: “Ho voluto mostrare il corpo di una donna vera”
Nella nuova serie Netflix, l’attrice si mette a nudo interpretando una donna di 60 anni che vive un amore travolgente con un uomo molto più giovane. Un ruolo che riflette anche esperienze personali intense e la capacità di accettarsi nel tempo.
Monica Guerritore torna protagonista con Inganno, una serie Netflix in arrivo il 9 ottobre, in cui interpreta una sessantenne che vive un amore travolgente e fuori dagli schemi con un uomo molto più giovane. “Ritrovarmi di fronte a un attore bello come Giacomo Giannotti mi ha fatto capire che una donna a 60 anni può amare appassionatamente, perdere la testa”, ha raccontato in un’intervista. Guerritore, che nella serie gira scene di sesso intense e coinvolgenti, ha voluto mostrare sullo schermo il corpo di una donna per quello che è, con tutti i segni del tempo: “Siamo fatti di carne, è giusto raccontarsi per quello che siamo”.
L’accettazione del corpo e l’intensità delle emozioni
Nel ruolo di una donna che si innamora di uno sconosciuto e gli apre la porta del suo bed & breakfast in Costiera Amalfitana, Guerritore esplora la passione senza censure, riflettendo su quanto sia importante accettarsi con il passare degli anni. “Ci tenevo a mostrare una sessantenne con le sue fragilità e la sua sensualità”, spiega. La scelta di partecipare a questo progetto le ha permesso di scoprire lati di sé stessa che forse non aveva mai affrontato così a fondo, imparando a non avere paura di raccontare la propria femminilità, anche nelle scene più intime.
Un amore tormentato con Giancarlo Giannini
L’attrice ha sempre vissuto i suoi amori con intensità, come quello con Giancarlo Giannini, che ricorda come un momento formativo e doloroso della sua vita. “Siamo stati insieme due anni e mezzo, era bellissimo, pieno di energia, ma poi ha smesso di chiamarmi senza preavviso. Mi sono trovata a supplicarlo sotto casa sua, chiedendogli cosa fosse successo”, racconta Guerritore. Un amore totalizzante, che le ha lasciato una profonda cicatrice emotiva, ma che ha contribuito alla sua crescita personale.
Da Gabriele Lavia a Roberto Zaccaria: la forza di ricominciare
Tra le storie più importanti della vita di Monica Guerritore c’è stata quella con Gabriele Lavia, suo primo marito, con cui ha avuto due figlie. “Quando l’ho conosciuto, era sposato e con un figlio, ma la nostra unione fu totale”, ricorda. Dopo la fine del matrimonio, la rinascita è arrivata con Roberto Zaccaria, il suo attuale compagno, con il quale ha trovato un equilibrio profondo. “Ho resistito a lungo, ma alla fine l’amore ha vinto. Con lui ho scoperto un sentimento che è cresciuto nel tempo, fino a diventare completo in ogni aspetto”.
Inganno: il racconto di una passione senza età
Inganno non è solo una serie tv, ma un modo per riflettere su come l’amore possa manifestarsi in tutte le fasi della vita. Monica Guerritore, con la sua interpretazione, offre una rappresentazione autentica e senza filtri della passione e della vulnerabilità di una donna matura. “Ogni volta che mi sono innamorata, è stato uno sconosciuto a rivoluzionare la mia vita”, racconta l’attrice, che ha trovato nel personaggio di Inganno un’opportunità per raccontare le emozioni di una donna che non ha paura di mostrarsi per quella che è.
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Sante verità
Successo per la IX edizione di “Women for Women Against Violence – Camomilla Award”
La kermesse ideata da Donatella Gimigliano accende i riflettori su resilienza e lotta, premiando donne e uomini che fanno la differenza. Tra i protagonisti Rosanna Banfi, Claudia Gerini e i Gemelli di Guidonia.
L’Auditorium del Centro Rai di Napoli ha ospitato la registrazione della IX edizione del Women for Women Against Violence – Camomilla Award, un evento unico dedicato alla sensibilizzazione sui due principali “killer” delle donne: la violenza di genere e il tumore al seno. La serata, presentata con competenza e leggerezza da Arianna Ciampoli e Beppe Convertini, andrà in onda a gennaio 2024 in seconda serata su Rai Due, con la regia di Antonio Centomani.
L’evento, ideato da Donatella Gimigliano, presidente del Consorzio Umanitas, e patrocinato da importanti istituzioni come il Senato della Repubblica, Unicef e LILT, celebra la forza e il coraggio delle donne, evidenziando l’importanza della prevenzione e dell’aiuto reciproco.
Testimonianze e premi
Tra i momenti più toccanti, il monologo “Io ballo per la vita” di Rosanna Banfi e la testimonianza di Nicolò Maja, unico sopravvissuto a una strage familiare, che ha premiato il manager Antonio Liotti. Nadia Accetti, vittima di violenza e protagonista di un percorso di resilienza, ha raccontato il suo viaggio verso la rinascita.
Riconoscimenti speciali sono stati assegnati a figure straordinarie come Valentina Pitzalis, sopravvissuta a un femminicidio, e Antonietta Tuccillo, stilista che lotta contro un tumore ovarico. E ha presentato l’abito “Camomilla” indossato dalla modella Ilaria Capponi, premiata per il suo attivismo contro il body shaming.
Performance e ospiti d’eccezione
La serata è stata impreziosita da esibizioni artistiche.La cantante napoletana STE, i ballerini Antonio Fini e Abby Silva Gavezzoli e i flautisti Giuseppe Mario Finocchiaro e Camilla Refice. Special guests come i Gemelli di Guidonia hanno entusiasmato il pubblico con il loro spettacolo di musica e parodie.
Premiati del “Camomilla Award”
Tra i premiati della serata: Carmela Pace (Unicef), Rosario Valastro (Croce Rossa), lo chef Gennaro Esposito, la conduttrice Emanuela Folliero, e Vladimir Luxuria. Il maestro orafo Michele Affidato ha realizzato il premio simbolico della serata, ispirato alle virtù terapeutiche della camomilla.
L’importanza dell’evento
Con oltre 12.000 morti all’anno per tumore al seno e il triste bilancio di 100 femminicidi annuali, l’Italia deve affrontare emergenze gravi. La Campania, terza per denunce di violenza, è stata scelta come sede simbolica per questa edizione. L’Azienda ospedaliera Federico II di Napoli, con la sua eccellente Breast Unit, rappresenta un modello di riferimento per la prevenzione e il trattamento.
La IX edizione del Women for Women Against Violence – Camomilla Award ha dimostrato ancora una volta l’importanza di fare rete per sensibilizzare e celebrare le donne che combattono ogni giorno contro la violenza e la malattia. Regalando al pubblico una serata di riflessione, emozione e speranza.
Televisione
Vasco Rossi a Sanremo 2025: è partito l’invito di Carlo Conti al re del rock
La possibilità di vedere Vasco Rossi a Sanremo 2025, grazie all’appello di Carlo Conti, ha acceso l’entusiasmo e le speranze dei fan. Mentre il Blasco continua il suo tour in Italia, tutti gli occhi sono puntati sulla sua possibile partecipazione al Festival, un evento che potrebbe segnare la storia della musica italiana. Non resta che attendere e vedere se il sogno di Conti e di milioni di fan si realizzerà.
Vasco Rossi a Sanremo? Per ora c’è solo l’appello di Carlo Conti, ma chissà se il rocker di Zocca non accetti l’invito e salga sul palco dell’Ariston per l’edizione del Festival 2025. A Sanremo “sarebbe un sogno aprire con Vasco Rossi che canta ‘Alba Chiara’”. Sono queste le parole di Carlo Conti al Tg1 Mattina estate, rispondendo alla domanda di Giorgia Cardinaletti su quali ospiti gli piacerebbe avere al Festival, lanciando così l’appello. “Vasco pensaci”, dice il conduttore e direttore artistico di Sanremo 2025.
Il tour di Vasco Rossi: Milano e Bari
In questi giorni, il Blasco è impegnato con il suo tour a Milano, con concerti il 15, il 19 e il 20 a San Siro. Dopo le date milanesi, il re del rock si sposterà a sud per raggiungere Bari, dove sono in programma quattro concerti: 25, 26, 29 e 30 giugno allo stadio San Nicola. Queste esibizioni fanno parte del tour estivo di Vasco Rossi, che continua a infiammare i palchi italiani con la sua musica.
L’attesa dei fan per Sanremo
L’eventualità di vedere Vasco Rossi a Sanremo ha già acceso le speranze dei fan. Carlo Conti ha espresso il desiderio di avere il leggendario rocker sul palco dell’Ariston, creando un’enorme aspettativa tra gli appassionati della musica italiana. La partecipazione di Vasco sarebbe un evento storico, in grado di rendere l’edizione 2025 del Festival indimenticabile.
Il sogno di Carlo Conti
Carlo Conti ha chiaramente espresso quanto sarebbe significativo per lui e per il pubblico avere Vasco Rossi a Sanremo. Aprire il Festival con “Alba Chiara” cantata dal Blasco rappresenterebbe un momento epico, una fusione tra la tradizione del Festival e l’energia rock di Vasco. Conti, noto per il suo carisma e la sua abilità nel portare grandi artisti sul palco dell’Ariston, spera che il suo appello venga accolto.
L’incertezza e l’entusiasmo del pubblico
Al momento, non ci sono conferme ufficiali sulla partecipazione di Vasco Rossi a Sanremo 2025. Tuttavia, l’appello di Carlo Conti ha scatenato una serie di speculazioni e discussioni tra i fan e gli addetti ai lavori. Tutti attendono con ansia una risposta dal rocker di Zocca, sperando che decida di accettare l’invito e regalare al pubblico di Sanremo una performance indimenticabile.
Televisione
Paolo Bonolis promette una rivoluzione: Avanti un Altro! tornerà completamente rinnovato
Paolo Bonolis, uno dei volti più noti e amati della televisione italiana, non sembra avere intenzione di fermarsi. Al Festival Nazionale del Cinema e della Televisione di Benevento, Bonolis ha rivelato alcune novità sulla nuova stagione di Avanti un Altro!, lo storico game show di Canale 5 che tornerà con la sua 14esima edizione completamente rinnovata.
Bonolis, con il suo solito umorismo, ha dichiarato che la prossima stagione sarà “totalmente nuova”, senza tuttavia rivelare troppi dettagli, ma accennando al fatto che il programma è ancora in fase di realizzazione. “Ho allevato i miei fantasmi e i miei irrisolti in questa trasmissione, ci saranno varie novità. È una perturbazione televisiva più che un programma”, ha scherzato il conduttore, promettendo che gli spettatori possono aspettarsi sorprese.
Il ruolo dell’autore e la passione per la scrittura televisiva
Oltre a parlare del futuro di Avanti un Altro!, Bonolis ha condiviso le sue riflessioni sul mestiere di autore televisivo, un ruolo che considera fondamentale nella sua carriera. “Ho sempre fatto l’autore più che il conduttore,” ha confessato, sottolineando che l’80% delle trasmissioni che ha condotto le ha scritte lui stesso. Secondo Bonolis, la chiave per un buon programma televisivo è non cercare di indovinare cosa vuole il pubblico, ma piuttosto capire cosa si ha da raccontare di unico e irripetibile.
Critica ai talent show e riflessioni sulla televisione moderna
Bonolis non ha risparmiato una critica velata ai talent show musicali, ormai onnipresenti in televisione. “Stanno sempre a cantare e questo un po’ mi inquieta”, ha commentato con il suo tipico sarcasmo, lamentandosi del fatto che la televisione sembra aver paura di scrivere nuovi contenuti.
La passione per il cinema e il rapporto con la settima arte
Nonostante il suo impegno costante in televisione, Bonolis ha rivelato di avere una grande passione per il cinema, un interesse che coltiva insieme alla figlia più piccola. “Il cinema l’ho sempre seguito,” ha detto, ricordando i suoi primi passi in un cineclub romano e parlando della sua attesa per l’ultima stagione di Yellowstone e per la serie Cent’anni di solitudine su Netflix.
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