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Televisione

Quando un piatto a 4 Ristoranti fa veramente schifo

Un assaggio terminato nel peggiore dei modi per un piatto tipico sardo, originariamente consumato durante le feste.

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    Il conduttore e chef Alessandro Borghese racconta un episodio accadutogli in Sardegna durante le riprese del suo programma. A tavola viene servito un piatto tipico, chiamato sa cordula (la treccia), un secondo di carne che si prepara con le interiora dell’agnello.

    Viene chiamato così proprio per la forma caratteristica che assume dopo la lavorazione dell’intreccio degli intestini e delle budella di agnello. Molto saporito e prelibato, in passato rappresentava un piatto da servire per le feste più importanti come natale e pasqua, festività tipiche che comportavano l’uccisione degli agnelli.

    Con un’unica accuratezza: la pulitura degli intestini va fatta con un’accuratezza scrupolosa, altrimenti succede quello che chef Borghese racconta nel video…

      Televisione

      Il duello delle news, la partita dello share si gioca tutta sui telegiornali. E Mentana si rivela bomber di razza

      La tv italiana cambia volto: i telegiornali vincono, ma il duello tra Rai1 e Canale5 si infiamma.

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        L’autunno televisivo 2024 sta regalando sorprese davvero interessanti dal punto di vista degli ascolti. Mentre i telegiornali registrano un aumento degli ascolti, il duello tra Rai1 e Canale5 si fa sempre più serrato, con un impatto diretto sulle performance dei rispettivi telegiornali. Ma c’è Mentana su La7 che prosegue la sua inarrestabile cavalcata con il suo Tg delle 20.

        Il trionfo dei telegiornali

        Secondo lo Studio Frasi, pubblicato dal Sole 24 Ore, i telespettatori italiani stanno tornando a informarsi attraverso il piccolo schermo. L’audience complessiva dei telegiornali serali è cresciuta di oltre mezzo milione rispetto allo scorso anno, raggiungendo una media di 23,5 milioni di spettatori in prime time. Questo trend è attribuibile a una serie di fattori. In primo luogo gli eventi sportivi come sono stati gli Europei di calcio e le Olimpiadi che hanno attirato l’attenzione degli spettatori verso i canali televisivi. Come secondo fattore di attrazione verso i Tg e l’informazione dobbiamo tenere conto dei conflitti e delle guerre in corso. E soprattutto della percezione di un mondo sempre più incerto che sta spingendo il pubblico a cercare informazioni affidabili. E proprio in quest’ottica entra in gioco il Tg condotto da Enrico Mentana su La7.

        Il Tg1 della sera, pur restando il più seguito, vede un calo di ascolti, segnando un allarme per la Rai. Il Tg5, suo principale concorrente, cresce con +149.622 spettatori (+4,21%) raggiungendo 3.705.275. Ancora meglio fanno Tg La7 e Tg4, con aumenti rispettivamente di +14,86% e +17,8%. Anche il Tg3, unico in positivo per Rai, segna un +7,75% con 1.870.002 spettatori medi. Studio Aperto e Tgr registrano crescite dell’8,01% e dell’11,27%. Nelle all news, Rai News24 perde il primato a favore di TgCom24, che ora guida con 42.207 spettatori contro i 38.966 della rete Rai, che cala del 24% su tutta la giornata.

        Tg1 e Tg5: un duello serrato

        Nonostante la crescita complessiva degli ascolti, il duello tra il Tg1 e il Tg5 si fa sempre più avvincente. Il Tg1 mantiene la sua posizione di leader, con una media di 4.225.223 spettatori, ma registra un calo del 4,98% rispetto allo scorso anno. Il Tg5, invece, guadagna terreno, registrando un aumento del 4,21% degli spettatori. Più rotondo ma sempre lontano dai leader il risultato del Tg La7: 179.346 spettatori in più (+14,86%) saliti a quota 1.386.420. Si tratta della seconda più consistente crescita tra i telegiornali italiani dopo quella del Tg4: attestato a 650mila spettatori di media (+17,8%).

        Ma non c’è solo l’informazione… tutto il potere al preserale

        La prima serata è diventata anche un momento per distrarsi, oltre che per informarsi sugli avvenimenti più importanti. Un ruolo fondamentale – nel determinare gli ascolti dei telegiornali – da sempre è giocato dai programmi che li precedono. Scendendo nello specifico, il confronto tra “Reazione a Catena” su Rai1 e “La Ruota della Fortuna” su Canale5 è diventato sempre più infuocato. Il quiz condotto da Pino Insegno ha registrato una media del 21,0% di share, in calo rispetto all’anno precedente. Il gioco condotto da Gerry Scotti ha invece recuperato terreno, raggiungendo una media del 16,7% di share. La formula vincente e la conduzione esperta di Scotti sembrano aver conquistato il pubblico. La diminuzione degli ascolti di “Reazione a Catena” ha avuto un impatto diretto sul Tg1, che ha visto ridursi il suo vantaggio sul Tg5. Da un mese è entrato in gioco anche Flavio Insinna, neo acquisto della scuderia de La7. Il suo programma che precede il Tg di Mentana si chiama Famiglie d’Italia. E’ ancora troppo presto per valutare i dati di ascolto e confrontarli con gli altri preserali. Ma l’ex Rai è una certezza, rappresenta un nome storico della conduzione, per un programma che si basa sul confronto-scontro tra due famiglie concorrenti. Un format semplice che garantisce al presentatore un ampio margine per l’improvvisazione della quale Flavio non è certo sprovvisto.

        Cosa ci riservano i prossimi mesi?

        Quindi mentre la sfida tra Rai1 e Canale5 si preannuncia sempre più avvincente La7 cresce e cresce bene. Per capire quale rete riuscirà a conquistare definitivamente il favore del pubblico, sarà fondamentale seguire l’evoluzione dei palinsesti e l’impatto delle nuove proposte televisive. E soprattutto l’arrivo di nuovi acquisti. La campagna d’inverno è ancora aperta e potrebbe presentare molte sorprese.

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          Televisione

          Amici: ecco chi è Deborah Lettieri, la bravissima ballerina, professoressa del Crazy Horse!

          Cambiamenti d’organico fra i docenti della nuova edizione di Amici su Canale 5: ci lascia Raimondo Todaro e, in sostituzione, arriva una presenza particolare: Deborah Lettieri. Direttamente dal leggendario Crazy Horse di Parigi, dove è l’unica ballerina italiana.

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            Amici va a gonfie vele con i nuovi allievi alla ricerca del loro “posto al sole” nello showbiz nostrano, determinati a raggiungere l’obiettivo di una maglia per il pomeridiano. Una scuola, quella di Maria De Filippi, che presenta un cambiamento sostanziale: al posto di Raimondo Todaro a settembre è arrivata una nuova maestra di danza, Deborah Lettieri, ad affiancare la veterana Alessandra Celentano ed Emanuel Lo.

            Chi è “Gloria di Parma”

            Si tratta, per chi non la conosce, di una ballerina e coreografa professionista celebre soprattutto in Francia dove, al leggendario Crazy Horse, il famoso locale di cabaret parigino è Gloria di Parma, l’unica ballerina italiana nel sexy cast. Nata a Parma, classe 1983, capisce sin da subito che vuole fare la ballerina e il suo talento la porta a sedere nella giuria di Dance Dance Dance alla seconda edizione, trasmesso in onda su Fox Life. In quel frangente il coreografo Luca Tommassini aveva commentato: «Finalmente è arrivata una più st***za di me». Attese quindi, scintille per questa nuova, scoppiettante edizione.

            Maria stuzzica per l’ennesima volta la Celentano

            Nel video di presentazione, la Lettieri ha raccontato che cosa va cercando in primis nei ballerini: tra le varie caratteristiche ricercate, spicca il carisma. Maria De Filippi ha voluto stuzzicare Alessandra Celentano, che invece è molto improntata sull’aspetto tecnico del ballerino e le ha chiesto: «Hai sentito Ale? Come te, anche tu cerchi il carisma, vero? Prof Celentano non è certo una che si fa cogliere impreparata, rispondendo: «Beh io cerco tutto in un ballerino, lo sai. Sono una tuttologa». La Lettieri se la ride, mentre prende posto nel banco di danza, accanto a lei e ad Emanuel Lo. Con loro ci sarà sicuramente da divertirsi, uno show nello show.

            Al Crazy un allenamento specifico per la postura del sedere

            A chi le domanda qualcosa circa la sua esperienza nel tempio dell’eros parigino, lei riponde: «Fantastico, far parte delle ballerine del Crazy è dura ma il privilegio è immenso. La cosa più difficile per me è stata il completo cambio di postura: come tutte le ballerine del Crazy anche io vengo dalla danza classica, dove tutto è basato sull’allineamento della colonna vertebrale, mentre qui devi inarcare la schiena ed effettuare la retroversione del bacino per spingere il sedere in fuori e assumere posizioni completamente diverse. I primi tre mesi, durante i quali ci si prepara per andare in scena, sono stati scioccanti».

            Dalle nudità del locale di Bernardin al rigore accademico di Amici

            In molti si chiedono come affronterà questa nuova esperienza in Mediaset, molto diversa dall’atmosfera sexy del mitico locale parigino, che i puristi del ballo criticano per una mercificazione di quest’arte. Anche su questo lei è molto convinta: «Tutto questo discorso delle misure delle ballerine… è solo un marchio di fabbrica. Anche le ballerine di classica devono rispettare determinate misure, avere le gambe a sciabola e un certo peso. Ogni sport ha i suoi requisiti fisici, quindi per me non è affatto una cosa degradante. Io un Oggetto? Mi sento un oggetto del desiderio, quello sì».

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              Televisione

              Marco Bellocchio dirige la serie tv Portobello: si torna a parlare di Tortora

              Rivivremo le vicende di un uomo perbene come Enzo Tortora che, ingiustamente, conobbe il carcere per alcune dichiarazioni false da parte di collaboratori di giustizia.

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                Sono iniziate a Roma le riprese di Portobello. Si tratta di una nuova serie tv diretta da Marco Bellocchio che ricostruisce le vicende del celebre conduttore arrestato a Napoli, accusato ingiustamente di essere associato alla camorra. La lavorazione proseguirà in Campania che rappresentò un palcoscenico privilegiato di questa storia di mala-giustizia.

                Uno degli errori giudiziali più clamorosi della nostra storia

                La serie si articola su 6 episodi. Raccontando la vicenda di Enzo Tortora, celebre conduttore del programma televisivo Portobello, che venne accusato di fare parte di un’associazione camorristica. Con infamanti accuse da parte di alcuni collaboratori di giustizia di essere coinvolta nel traffico di droga.

                Ammanettato come un pericoloso criminale

                Arrestato presso la sua casa di Milano, ammanettato come un pericoloso malvivente, Tortora fu tradotto in carcere. Poi processato per anni prima di essere definitivamente assolto da ogni accusa. Il caso è tuttora ricordato come uno degli errori giudiziari più eclatanti della storia italiana. Oltre ad esser diventato un importantissimo caso mediatico che spesso viene citato.

                Diventò presidente del Partito Radicale

                Considerato tra i padri fondatori della tv in Italia, tra i suoi lavori più importanti in televisione anche la conduzione de La Domenica Sportiva. E, come già citato, l’ideazione e conduzione del fortunato programma Portobello. Dopo sette mesi di reclusione, nel gennaio del 1984 la tanto desiderata libertà. Ma il 17 settembre 1985 i due pubblici ministeri del processo, Lucio Di Pietro e Felice Di Persia, ottennero la condanna a dieci anni di carcere.

                L’assoluzione piena nel 1987

                La sua innocenza fu riconosciuta il 15 settembre 1986. In quella data assolto dalla Corte d’appello di Napoli, con sentenza confermata dalla Corte di cassazione nel 1987. Fu durante questo periodo che Tortora, facendosi coinvolgere dalla politica per denunciare i torti subiti, viene eletto europarlamentare nelle fila del Partito Radicale, di cui diventa anche presidente. Tortora morì nel 1988, un anno dopo la sua definitiva assoluzione. Sicuramente sul suo stato di salute pesarono i patimenti di una situazione personale davvero assurda.

                Le parole del regista Marco Bellocchio

                «Tortora subì una grande ingiustizia: arrestato, processato e condannato, fu completamente assolto solo dopo una lunga odissea giudiziaria. Era un lottatore, ma la lotta lo fece ammalare e morire. Non ne farò un santino, scaverò dentro di lui in una serie perché un film non può contenerlo».

                Gifuni sarà Tortora

                L’eclettico Fabrizio Gifuni ricopre il ruolo di Enzo Tortora. Si ricostituisce così la coppia Gifuni-Bellocchio. Un duo artistico che il pubblico italiano ha avuto modo do apprezzare l’anno scorso nella serie tv dedicata al rapimento e all’uccisione dell’onorevole Aldo Moro. Nel cast anche Lino Musella, Romana Maggiora Vergano, Barbora Bobulova, Alessandro Preziosi e Fausto Russo Alesi.

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