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Televisione

Ranucci a La7 e il futuro di “Report” nel mirino. E con lo scandalo del Ministero tutto potrebbe accelerare

L’editore Urbano Cairo, lo scorso settembre, avrebbe proposto a Sigfrido Ranucci di traslocare Report su La7. Una proposta a cui il conduttore ha risposto con una frase sibillina. Ma ora con il nuovo colpo di Report sul caso Spano tutto potrebbe cambiare

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    Ma chissà perché c’è sempre di mezzo un corridoio…? Lo scandalo che sta terremotando i palazzi della politica potrebbe avere risposte immediate anche nel mondo della tv. E potrebbe portare la Rai a perdere Report, uno dei baluardi della libera inchiesta giornalista in favore di La7 che andrebbe ulteriormente a conquistare spazio come rete d’informazione d’opposizione. L’ipotesi di un addio della trasmissione di Sigfrido Ranucci a Rai3 per approdare a La7, è una ipotesi concreta e reale altro che voci di corridoio.

    Sui giornali non si parla che del nuovo caso Spano, scatenato proprio dall’inchiesta annunciata da Report e prevista in onda domenica sera. Ma nelle segrete stanze della Rai si pensa e si ripensa alla frase del giornalista a Lilly Gruber durante Otto e 1/2 – ovviamente su La7 – allo stesso Ranucci “Vieni già lunedì”. Con lui, sornione che rispondeva “Ma certo, sto così bene qui con voi”.

    La notizia nemmeno tanto sussurrata sta scatenando un vivace dibattito nel panorama televisivo italiano. Seppur smentita dal conduttore Sigfrido Ranucci, la notizia ha improvvisamente acceso i riflettori sulle tensioni interne alla Rai. Ma soprattutto sull’attrazione che La7, sotto la guida di Urbano Cairo, esercita sui professionisti dell’informazione tout court.

    I motivi di una possibile rottura

    Le ragioni alla base di una potenziale partenza di Ranucci dalla Rai sono molteplici. Innanzitutto, da tempo il conduttore ha manifestato la necessità di una maggiore autonomia editoriale per “Report”, sottolineando come le interferenze nella scelta dei temi e nella conduzione delle inchieste limitino l’impatto del programma. Inoltre, le risorse stanziate per la trasmissione sono state spesso considerate insufficienti rispetto all’importanza del lavoro svolto e all’impegno richiesto per realizzare inchieste approfondite. I frequenti cambiamenti alla direzione generale della Rai hanno contribuito, inoltre, a creare un clima di incertezza e a rendere più difficile la pianificazione a lungo termine.

    Per “Report” un’offerta davvero golosa

    Dall’altra parte, l’offerta di Urbano Cairo appare estremamente allettante. Il patron di La7 avrebbe proposto a Ranucci un progetto ambizioso, che gli garantirebbe una maggiore libertà creativa e le risorse necessarie per realizzare inchieste ancora più approfondite. La possibilità di lavorare in un ambiente più agile e dinamico, lontano dalle rigidità della Rai, potrebbe rappresentare un forte incentivo per il conduttore.

    Le implicazioni per Rai e La7

    Un’eventuale partenza di Ranucci avrebbe conseguenze significative per entrambi i network. Per Rai3 si tratterebbe di una perdita inestimabile, sia in termini di ascolti che di credibilità. “Report” è da anni un punto di riferimento per il pubblico italiano, e la sua assenza dal palinsesto lascerebbe un vuoto difficile da colmare. La Rai rischierebbe inoltre di perdere uno dei pochi programmi in grado di affrontare temi scottanti e di garantire un’informazione di qualità. E d’altra parte la Rai le sue scelte le ha fatte all’inizio di stagione.

    Report dove lo metti lo metti

    Lo stesso Ranucci, stuzzicato dai conduttori della trasmissione di Radio1 “Un giorno da pecora” Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, ha voluto sottolineare come quest’anno la trasmissione sia partita più tardi (nel 2023 debuttò l’8 ottobre). Questo perché secondo Ranucci in Rai si è deciso di dare tutto lo spazio del lunedì a Massimo Giletti con Lo Stato delle Cose. “Ci hanno spostato come un pacco postale“, ha detto Ranucci in radio. “Voglio interpretare questa scelta come un atto di stima nei confronti di Report, una trasmissione che dove lo metti lo metti, rende sempre”.

    Urbano punta in alto

    Per La7, invece, l’arrivo di Ranucci rappresenterebbe un vero e proprio colpo di genio. Il conduttore porterebbe con sé un pubblico fedele e un know-how unico, rafforzando ulteriormente la posizione del network nel panorama televisivo italiano. Inoltre, l’acquisizione di “Report” consentirebbe al canale di consolidare la propria immagine di rete indipendente e critica, in grado di offrire un’informazione alternativa rispetto alle reti del servizio pubblico.

    Il futuro dell’informazione di qualità

    La vicenda di Ranucci pone con forza la questione del futuro dell’informazione di qualità in Italia. La decisione del conduttore, qualunque essa sia, avrà un impatto significativo sul dibattito pubblico e sulla qualità dell’informazione che viene offerta oggi.

      Televisione

      Giambruno a Belve: l’ex di Meloni torna in tv per raccontare tutto, tra gaffe e domande taglienti

      Il ciuffo più famoso della tv italiana, Andrea Giambruno, sta per tornare sotto i riflettori. E lo farà con stile, o meglio, con il suo classico mix di gaffe e imbarazzo, rispondendo alle domande di Francesca Fagnani nella nuova edizione di “Belve”. Un programma perfetto per chi ha molto da raccontare… o da giustificare.

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        Segnatevi la data: il 19 novembre, Rai 2. È qui che partirà la nuova stagione di Belve, il programma che fa tremare chiunque ci metta piede. Stavolta però, tra i personaggi chiamati a raccontare i propri “graffianti” segreti potrebbe esserci Andrea Giambruno, ex compagno del premier Giorgia Meloni e noto per i suoi fuorionda da manuale. Sarà l’occasione per lui di rispondere ai tanti quesiti rimasti sospesi? Oppure approfitterà dell’intervista per rilanciare la sua carriera televisiva? Una cosa è certa: ci sarà molto da ascoltare e da ridere.

        Le gaffe di Giambruno: tra pacchi e threesome, il giornalismo ai suoi massimi livelli

        Tutti ricordiamo la mitica performance del giornalista negli studi Mediaset, immortalata da Striscia la Notizia. “Posso toccarmi il pacco mentre vi parlo?”, chiede candidamente Andrea a microfono aperto. Un modo come un altro per rompere il ghiaccio, no? Ma non si è fermato lì. Giambruno, probabilmente ispirato dai grandi dialoghi della letteratura, ha continuato con domande altrettanto sottili: “Tu sei fidanzata? Sei aperturista? Lo sai che io e… abbiamo una tresca? Stiamo cercando una terza partecipante, facciamo le threesome. Anche le foursome.” Se questo non è giornalismo d’inchiesta, non sappiamo cosa lo sia.

        Dopo il flop dei fuorionda, l’aut aut a Mediaset: o torno in video o mi licenzio

        Ma Andrea Giambruno è uno che non molla. “O torno in video o mi licenzio”, avrebbe detto ai suoi datori di lavoro. Il ragazzo sa quello che vuole e, con l’eleganza che lo contraddistingue, ha piazzato l’ultimatum. Dagospia ha svelato la vicenda, e tutti ora si chiedono se l’intervista a Belve sarà l’occasione per rilanciare la sua carriera, magari con qualche altro colpo di teatro.

        Meloni e Giambruno: fine di una storia d’amore da copertina

        E poi c’è la storia d’amore naufragata con Giorgia Meloni. Come in un romanzo rosa che si chiude, la premier ha ufficialmente annunciato via social la fine della relazione: “La mia relazione con Andrea Giambruno, durata quasi dieci anni, finisce qui.” Un comunicato asciutto, con quel pizzico di malinconia tipico dei capi di stato in bilico tra affari di cuore e affari di governo. Ma ha voluto anche sottolineare l’importanza del loro legame per la figlia Ginevra, per la quale entrambi combatteranno.

        Insomma, tra paccate di gaffe, threesome immaginarie e un’ex first gentleman sempre in bilico tra giornalismo d’assalto e situazioni da bar, l’intervista a Belve si preannuncia imperdibile. Che cosa risponderà alle domande affilate della Fagnani? Riuscirà a gestire il fuoco di fila senza toccarsi troppo il pacco? Prepariamoci, lo show è appena iniziato.

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          Televisione

          Paolo Bonolis promette una rivoluzione: Avanti un Altro! tornerà completamente rinnovato

          Paolo Bonolis, uno dei volti più noti e amati della televisione italiana, non sembra avere intenzione di fermarsi. Al Festival Nazionale del Cinema e della Televisione di Benevento, Bonolis ha rivelato alcune novità sulla nuova stagione di Avanti un Altro!, lo storico game show di Canale 5 che tornerà con la sua 14esima edizione completamente rinnovata.

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            Bonolis, con il suo solito umorismo, ha dichiarato che la prossima stagione sarà “totalmente nuova”, senza tuttavia rivelare troppi dettagli, ma accennando al fatto che il programma è ancora in fase di realizzazione. “Ho allevato i miei fantasmi e i miei irrisolti in questa trasmissione, ci saranno varie novità. È una perturbazione televisiva più che un programma”, ha scherzato il conduttore, promettendo che gli spettatori possono aspettarsi sorprese.

            Il ruolo dell’autore e la passione per la scrittura televisiva

            Oltre a parlare del futuro di Avanti un Altro!, Bonolis ha condiviso le sue riflessioni sul mestiere di autore televisivo, un ruolo che considera fondamentale nella sua carriera. “Ho sempre fatto l’autore più che il conduttore,” ha confessato, sottolineando che l’80% delle trasmissioni che ha condotto le ha scritte lui stesso. Secondo Bonolis, la chiave per un buon programma televisivo è non cercare di indovinare cosa vuole il pubblico, ma piuttosto capire cosa si ha da raccontare di unico e irripetibile.

            Critica ai talent show e riflessioni sulla televisione moderna

            Bonolis non ha risparmiato una critica velata ai talent show musicali, ormai onnipresenti in televisione. “Stanno sempre a cantare e questo un po’ mi inquieta”, ha commentato con il suo tipico sarcasmo, lamentandosi del fatto che la televisione sembra aver paura di scrivere nuovi contenuti.

            La passione per il cinema e il rapporto con la settima arte

            Nonostante il suo impegno costante in televisione, Bonolis ha rivelato di avere una grande passione per il cinema, un interesse che coltiva insieme alla figlia più piccola. “Il cinema l’ho sempre seguito,” ha detto, ricordando i suoi primi passi in un cineclub romano e parlando della sua attesa per l’ultima stagione di Yellowstone e per la serie Cent’anni di solitudine su Netflix.

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              La bulla, il boomer e la solita caciara di Ballando con le Stelle

              Ballando con le Stelle anno dopo anno non si smentisce mai tra polemiche, insulti e un pizzico di trash. Questa volta la giurata Lucarelli attacca Alan Friedman. Ed è subito macchietta…

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                Il parquet di Ballando con le Stelle si è trasformato in un ring, e non solo per le evoluzioni dei concorrenti. Quest’anno, infatti, le polemiche stanno superando di gran lunga la passione per il ballo, regalandoci un reality show nel reality show. I due contendenti di questa settimana ce l’hanno messa tutta per fare crescere l’audience. E ci stanno riuscendo alla grande…

                Alan Friedman. Che fai provochi anche tu…?

                Protagonista indiscusso di queste schermaglie è Alan Friedman, il giornalista che sembra aver trovato nella pista da ballo il suo nuovo terreno di gioco, dopo trincee e presidenziali americane. Tra un paso doble e un valzer, Friedman si è distinto non solo per le sue scarse abilità nella danza (almeno secondo Selvaggia Lucarelli), ma anche per un comportamento che, a tratti, ha sfiorato il trash.

                Lo scontro con Selvaggia Lucarelli

                La giurata più temuta del programma, Selvaggia Lucarelli, non ha certo risparmiato le sue frecciate al giornalista. Definendolo una “macchietta” e un “boomer“, la Lucarelli ha scatenato la furia di Friedman, che ha replicato sui social condividendo un post che definiva la giurata una “bulla di Civitavecchia“.

                Un dietro le quinte infuocato

                Ma le polemiche non si sono limitate allo scontro televisivo. Si è scoperto, infatti, che Friedman avrebbe avuto un acceso diverbio con una redattrice del programma, tanto da ricevere una lettera di richiamo dalla produzione. Un episodio che ha ulteriormente alimentato le voci su un clima teso dietro le quinte di Ballando. La produzione, preoccupata per l’impatto negativo di queste polemiche, avrebbe valutato l’ipotesi di eliminare Friedman dal programma. Tuttavia, una mossa a sorpresa ha salvato il giornalista dalla squalifica, permettendogli di continuare a scatenare le polemiche e a far salire gli ascolti. Che è sempre quello a cui punta la produzione del programma…altrimenti a che gioco giochiamo?

                Ballando con le Stelle: tra gossip e polemiche

                Ballando con le Stelle si conferma un programma capace di far parlare di sé, non solo per le plastiche evoluzioni dei concorrenti, ma anche per le continue polemiche e gli scontri tra i protagonisti. Giurati, concorrenti e social,,, E se è vero che il pubblico ama lo spettacolo, è altrettanto vero che ama il trash. E in questo senso, Friedman e Lucarelli stanno facendo un lavoro egregio. In attesa della prossima puntata…

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