Televisione

Rocco Schiavone si fa le canne? Marco Giallini risponde a tono

Negli ultimi tempi, Marco Giallini ha fatto parlare di sé non solo per la sua interpretazione del burbero vicequestore Rocco Schiavone, ma anche per il suo aspetto fisico e la voce roca.

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    L’attore romano, di recente apparso visibilmente dimagrito e con un timbro vocale alterato, ha voluto rassicurare i suoi tantissimi fan sulle sue condizioni di salute:

    “Ho le corde vocali ispessite a causa del fumo, ma mi sto curando. Dopo la terapia, la voce tornerà come prima”.

    E sul suo peso, Giallini ha spiegato di aver perso cinque chili per un film, senza riuscire a recuperarli:

    “Con l’età, si notano di più. Io stesso mi guardo e penso: ‘Oddio, sembro morto’”, ha detto con la sua solita ironia.

    La polemica infinita: Rocco Schiavone e il politically correct

    Ogni volta che una nuova stagione di Rocco Schiavone arriva sugli schermi, non mancano le polemiche. Il personaggio, amato dal pubblico ma spesso criticato per il suo comportamento sopra le righe e le sue abitudini poco ortodosse (come fumarsi una canna ogni tanto), divide gli spettatori. C’è chi lo considera troppo “scorretto” per la TV di Stato e chi lo difende a spada tratta. Giallini non si lascia intimorire e risponde senza filtri:

    “Bisogna saper distinguere le serie tv dalla realtà. Se sei scemo, lo sei sempre, anche senza Schiavone che si fa le canne”.

    Un commento che non lascia spazio a fraintendimenti. L’attore ha anche ricordato come, da piccolo, amasse i film di Tomas Milian:

    “Non per questo ho iniziato a sparare per strada”.

    Rocco Schiavone: troppo per Rai1?

    Un’altra questione che spesso torna a galla è la collocazione della serie su Rai2 invece che su Rai1. Secondo alcuni critici, il personaggio non sarebbe adatto a un pubblico generalista. Giallini, con il suo stile diretto, smonta anche questa obiezione:

    “Capisco che una rete televisiva possa essere vista da persone che non distinguono la realtà dalla finzione, ma una serie resta una serie”.

    Il messaggio è chiaro: Rocco Schiavone è una fiction, e chi la confonde con la realtà dovrebbe forse rivedere le proprie capacità di analisi.

    Perché il pubblico ama Schiavone

    Nonostante le critiche, il successo della serie è indiscutibile. Perché? Giallini ha una teoria ben precisa:

    “Nei panni di Rocco mi ci trovo bene perché siamo simili. È un personaggio maledetto, un po’ noir e sopra le righe. La gente gli vuole bene perché è un perdente, e questo lo rende affascinante”.

    Il pubblico ama gli antieroi, e Schiavone incarna perfettamente questa figura: scontroso, cinico, ma con un codice morale ben preciso.

    Giallini, tra cinema e TV: un volto che lascia il segno

    Oltre a Rocco Schiavone, l’attore romano ha dato il volto a personaggi altrettanto intensi in Acab – La serie e Follemente. La sua capacità di interpretare ruoli duri, ma umani, lo ha reso uno degli attori più amati del panorama italiano. E mentre le polemiche attorno a Schiavone continuano, Giallini, con la sua voce roca e il suo spirito ironico, tira dritto per la sua strada. Perché, come direbbe il vicequestore: “Il mondo è pieno di rompicoglioni”, ma lo spettacolo deve continuare.

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